Una notte di follia con papà

Scritto da , il 2021-01-02, genere incesti

Per farvi capire un po’ come sia successo devo raccontarvi un po’ di cose. Sono Chiara, ho 21 anni, un fisico atletico, un culetto a mandolino, delle tette abbondanti (una 4) che piace tantissimo hai maschi ma è molto fastidiosa se fai sport. Sono bassa, non supero 1.6m, ho sei lunghi capelli ricci e castani. Sono parecchio figa, scusatemi la mia falsa modestia, ma spesso mi capita di incontrare maschietti che mi scopano anche solo con lo sguardo.

Mia mamma e mio papà sono separati e lui lo vedo un paio di volte al mese. È un bel uomo di 52 anni, corpo curato… Io e lui non abbiamo mai avuto un gran bel rapporto: era quasi sempre rimasto per me quasi un estraneo che ogni tanto mi veniva a trovare…
In quel periodo avevo cominciato a sentirmi da più di un mese con Fabio un uomo esperto di 40 anni conosciuto su un sito porno e subito era nato qualcosa, ma non avevamo ancora potuto godere l’uno del corpo dell’altra.

Fatto sta che in quel periodo ero attratta da Fabio e mio padre ci poteva “assomigliare” poi in verità mio papà non mi dispiaceva affatto, anzi: sarà stato per il complesso di edipo… Fatto sta che era il venerdì prima di natale e il giorno successivo sarei andato da mio padre a passare il weekend con lui. Ero eccitata anche effetto della chat spinta con Fabio mi è saltata in mente una pazzia, domani avrei provato a sedurre mio padre e volevo provare a portarmelo a letto. Ma prima di questo ho chiesto il permesso a il mio amore Fabio: lui molto eccitato dal mio desiderio mi dice di provarci e di divertirmi.
Quel sabato mio padre fu molto carino e la voglia di scoparmelo mi stava passando, ma Fabio cominciò a scrivermi e mi eccitai di nuovo. Così gli chiedo un consiglio su cosa avrei dovuto fare: alla fine lui mi disse di scopare pensando a lui: non potevo deluderlo.

Andai in sala dove mio padre stava guardando la TV, avevo un pigiamone (quelli di pile tutti uniti) da panda. Mi tolsi tutto l’intimo e andai da lui solo in pigiama. Comincia a guardare il film con lui ogni tanto strusciandomi su lui e poi gli proposi di bere qualcosa insieme prima di andare a letto. Aveva a casa dell’aperol e del vino bianco: perfetto! Lo abbiamo mischiati insieme ed uscì un drink non buonissimo ma alcolico: era quello che serviva per scioglierci un po’. Dopo il secondo bicchiere ero un po’ brilla e anche papà era più o meno sulla stessa strada così mi alzai e mi sedetti sulle sue gambe e continuammo a parlare così. Effetto dell’alcol e di avere una figa sulle gambe gli fece avere un’erezione, me ne accorsi subito e ne fui felice. Sapevo che potevo osare di più: cominciai a strusciarmi sulle sue gambe aumentando la sua erezione e apprezzando quel palo che prendeva consistenza tra le sue gambe finché continuavamo a parlare. Poi lo fissai dritto negli occhi e…lo baciai a stampo sulle labbra. Dopo un istante di stordimento mio papà mi baciò lui ma stavolta con la lingua, finché ci limonavamo presi una sua mano e me la misi sulle tette e lui sapeva già cosa dovesse fare e cominciò a impastarmele. Ormai il dado era tratto e la serata poteva proseguire in una sola direzione.

Mi slaccia un bottone del pigiama in all’altezza delle tette e mi mette una mano dentro prendendomi le tette e impastandomele. Le sue mani esperte andavano a giocare con il mio seno sodo ed abbondante in modo da farmi provare piacere, ero molto eccitata perché quelle mani erano quelle di mio papà. Per un po’ mentre lui giocava ci guardiamo negli occhi e li vidi vogliosi di sesso e desiderosi di raccogliere il frutto del suo seme seminato 21 anni fa.

Lui mi slaccia completamente il pigiama lasciandomi nuda, mi fa distendere sul tavolo, io da brava troietta apro le gambe e lui cambia giocattolo: ora toccava alla mia fighetta. Ci lavora con la lingua e con le dita come nessun altro ci ha mai fatto, sapeva precisamente cosa stava facendo dove stava toccando o leccando, con quanta forza e per quanto tempo. Mi stava accompagnando nella strada del godimento e io lo seguivo, urlavo: sentivo la mia figa scaldarsi sempre di più e fremere sotto le sue mani…non volevo finisse.
“Elena adesso fammi vedere quello che hai imparato dai tuoi amici…sono proprio curioso di vedere quanto troietta sei”
Scendo dalla tavola e mi inginocchi davanti a lui, gli abbasso i pantaloni e…mi trovo davanti il ben di dio. Non pensavo mio papà fosse così ben dotato se no ci avrei provato prima: il suo cazzo da quanto grosso era non mi stava in mano ed era lunghissimo, a quella visiote mi scappò un esclamazione di stupore: “Wow papà!”
“Ti piace? Fammi vedere come me lo lavori…”
“è fantastico, non avevo mai visto un cazzo così, dovrò impegnarmi…”
Cominciai a succhiargli quel palo, innanzitutto me lo misi in bocca per tastare le dimensioni, non era così facile tenerlo tutto in bocca per via del grosso diametro ma me la cavai egregiamente, con affondi profondi lo scaldai per bene e poi comincia a dargli belle passate con la lingua su tutta la sua asta: mi piaceva proprio ed aveva un buon sapore! Me lo lavorai con la bocca, quando smisi era solo per fargli una spagnola per poi ricominciare a mangiarlo.

“Elena, ma quanto ti piace? Ci stai proprio dando dento alla grande”
“Ho imparato bene a succhiare cazzi”
“Non voglio immaginare quanti ne hai presi per diventare così, ma adesso ti voglio aprire la figa”
Mi distese sul tavolo a pancia in su e con le gambe belle aperta, mi massaggio leggermente la figa e notando che era bagnatissima non si rimise a leccarmela. Appoggio il suo strumento di penetrazione sulla mia pancia e notai quanto lungo fosse: mi arrivava quasi all’ombelico.
“Figliolina mia pronta per essere aperta?”
“Non posso aspettare ancora, fammi sentire cosa vuol dire essere sfondata da una mazza del genere”
Sistemai la sua cappella all’entrata e lui con un piccolo colpetto entrò facilmente visto quanto ero bagnata. Urlai di piacere, e leggermente di dolore. Quel cazzo era veramente enorme e ho sentito tutta la mia vagina cedere per lasciarlo entrare finché non è sbattuto in fondo. Ero in estasi non solo perché quel cazzo era di mio papà ma anche perché mi stava facendo godere un sacco.

Continua a scoparmi in quella posizione con un’intensità sempre maggiore e io urlavo, urlavo sempre più forte sia per la goduria sia perché così eccitavo ancora di più il mio partner. Gli chiedo un attimo di fermarsi così da cambiare posizione, mi metto a novanta: “Non vorrai solo scoparmi la figa? Guarda che poi il mio culetto si offende”
“Mi dai il culo – quasi sorpreso – non pensavo fossi così vogliosa”
“E ti dirò di più papino, voglio che mi penetri così a secco e forte, voglio sentire tutto il dolore che i tuoi cm mi provocano nell’incularmi, così me la ricorderò per bene questa scopata”
Mio papà non si fa di certo pregare, io mi ero già pulita per bene lì dietro prima di scopare; mi allargo un po’ le chiappe e…urlo e letteralmente piango, mi ha fatto un male assurdo: ho sentito il culo allargarsi per lasciarlo entrare, ma faceva male…Mio papà vedendo la mia sofferenza si fermò un attimo per farmi abituare e poi cominciò a sfondarmi lentamente e lì tutto il dolore provato poco fa si stava trasformando in puro piacere, mi inculò per parecchio finché non mi riempì il culo del suo lubrificante naturale.

Era stato fantastico, ci andammo a mettere un attimo in sesto prima di passare una nottata di lussuria e trasgressione. Nel mentre ho mandato un audio al mio amore, Fabio, per raccontargli cosa la sua troietta avesse fatto e per chiedergli il permesso di farmi sbattere ancora, che ovviamente lui mi diede…


Spero che vi sia piaciuta la mia avventura con papà, mi piacerebbe che mi deste dei commenti su quello che ho fatto, se vi è mai successo anche a voi o se sono troppo troia :’) Grazie in anticipo tesori

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