La pioggia che scende

La pioggia scende giù, fa rumore e batte forte contro il vetro della finestra che sta alle mie spalle.. Ma non me ne curò, sono troppo impegnata nel mio dolce far nulla, avvolta nel caldo, accogliente e morbidissimo jumper bianco panna, una carezza sulla mia pelle unta dopo il lunghissimo e profumatissimo bagno rilassante..
Amo sapere che fuori c'è la tempesta, alberi tremanti, fruscii violenti e fango che schizza dalle sgommate delle auto.. Mentre io sono qui, adagiata e allungata sul mio sofà, gambe nude e coscie lisce, con una tazza di cioccolata calda e peperoncino, libro in mano e luce soffusa. Mentre mi perdo nelle pagine, nelle parole intense e piene di passione violenta del mio libro, ne annuso la carta, godo dell odore dell inchiostro e questo non so perché, non so come, mi accende una solletico... Lì.. Proprio dove ho deciso di non coprirmi.. No, non ho dimenticato di indossare le mutandine, anche se ne ho una vasta scelta nel cassettino della lingerie.. Ho pensato di non infilarle perché infondo, da brava single sapevo che mi sarebbe saltato in testa di far scendere le mie dita da qualche parte li..in fondo... Molto in fondo.. Quindi, perdendo molto tempo, sempre immersa nella lettura, faccio andare la mano tiepida verso il bordo del maglione, sotto, infilo la mano per cercare il capezzolino che già percepivo essere appuntito dal solletico. Lo strizzo e sobbalzo leggermente dal piacevole doloretto. Non mi basta, l'autrice del libro è una professionista seria e sa dove andare a colpire una donna, infatti le mie dita ancora non si fermano e percorrono velocemente la addome morbido e vellutato, cade nell'ottobre ombelico, poi il ventre, il dolce venusiano monte, zero peluria, nudo e gonfio il mio bottoncino del godimento ed ecco qui... Lo sapevo, già zuppa di umori, un laghetto dolcemente appiccicoso attendeva la punta delle mie dita non appena scollo le mie grandissime labbra..
Segue....