Un weekend fortunato

Scritto da , il 2020-11-24, genere gay

Era un sabato piovoso quella sera, così io e Paolo decidemmo di passarlo a casa sua datosi che i suoi erano a cena da amici e sarebbero tornati tardi. Ci mettemmo sul divano a vedere la TV ma dopo qualche minuto mi accorsi che Paolo si stava toccando l'uccello, così non so per quale motivo gli misi la mano su e lo iniziai ad accarezzare da ancora dentro i pantaloni della tuta, e lui mi lasciò fare; vedendo che gli piaceva sempre di più il mio carezzare gli tolsi tuta e box e mi misi a leccare la sua cappella, on la lingua salivo e scendevo dalla capocchia alle palle e viceversa, leccai le palle, poi iniziai a succhiare il pisello prima lentamente poi più veloce e di nuovo lentamente, feci questo giochino per pochi minuti perché Paolo mi prese la testa e mi disse che stava per venire, così mi sollevai e con un dito bagnato di saliva mi lubrificai il culo, delicatamente mi sedetti su di lui e presi a muovermi su di lui. Non avevo mai preso un cazzo in culo ma mi piacque tantissimo e lo pregai di venirmi dentro. Una volta che si fu liberato anche dell'ultima goccia di sborra ci alzammo e andammo nella sua stanza mentre pomiciavamo. Lo stesi sul letto a pancia in giù e presi a leccare il suo culo fantastico, poi mi sdrai e mi lubrificai il cazzo, lui si poggió su di me e cominciammo a scopare. Lui si muoveva su di me ed io gli leccavo il petto, il collo mentre con le mani gli tenevo le pacche spalancate. Venni dopo un po' dentro di lui e crollammo entrambi dalla stanchezza. Mi addormentai nel letto con lui senza pensare ad altro.
Il giorno dopo mi ritrovai da solo nel letto perché Paolo era uscito con la madre per accompagnarla in chiesa, ed io non sapevo come aveva gestito la cosa con i suoi o se loro ci avevano visto dormire insieme. Comunque mi alzai e in mutande andai in cucina dove ci trovai il padre, un uomo stupendo con un corpo quasi scolpito, e il vedere anche lui in mutande mi provocó un'erezione. Lui vedendomi disse con sfacciataggine: "Non ti è bastato mio figlio stanotte?" Senza pensarci due volte mi avvicinai e lui mi baciò, ci toglie mo subito le mutande e io iniziai a baciare quel corpo da favola, sceso fino al cazzo che era enorme e lo succhiai con una voracità assurda, poi mi alzai e mi sedetti sul tavolo, lui mi allargò le natiche e affondò la lingua fino all'ano. Si sistemò all'interno di me con il suo pene e cominciò a scoparmi duramente mentre io mi aggrappavo a lui. Si liberò della sborra urlando il mio nome, si tolse e si mise appoggiato al tavolo pronto per essere scopato da me. Gli bagnai il culo e subito glielo appoggiai fino ad entrare. Aveva un buco bello largo, sicuramente non era la prima volta che lo prendeva. Me lo scopai con una foga mai avuta prima, quando stetti per venire uscii dal culo e gli sborrai sulle chiappe. Ci facemmo una doccia insieme e lì sotto all'acqua calda mi scopô di nuovo.

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