Fase 4: preparazione

Scritto da , il 2020-09-02, genere gay

Continuazione di “Fase 3: anal squirt”
Quella zoccola di mia mamma continuava a voler il mio cazzo sempre con più foga e desiderio. Non mi posso certo lamentare, ma volevo farla godere di più. Mi viene in mente un mio amico d’infanzia e vicino di casa Giulio. Ha due anni in più di me, ma soprattutto 3-4 anni fa eravamo come fratelli e ci raccontavamo tutto. Vado da lui per chiedergli un favore.
“Lo sai che puoi chiedermi di tutto”
“Ti andrebbe di scoparti mia mamma?”
“Porca puttana, cosa!!??”
“Mi servirebbe un compagno per sfondare quella vacca di mia mamma, vorresti essere tu?”
“Ovvio, ma cosa mi dai in cambio?”
“Ma smettila di fare il prezioso. Lo sai che se vuoi il mio culo basta che lo chiedi” Da quando eravamo più piccoli avevamo cominciato ad avere dei rapporti omosessuali e non ci dispiaceva; ci piaceva comunque ad entrambi la figa. Probabilmente perché Giulio era il più grande dei due, toccava spesso a me fare il passivo, però non mi dispiaceva.
“Così mi piaci. Però racconta come hai cominciato a riempire tua madre” e così gli racconto tutta la storia.
“Comunque mi hai fatto eccitare dai succhiamelo un po’”
Mi inginocchio gli tolgo i pantaloni ed estraggo la sua asta, era effettivamente bella dritta e dura. Comincio a leccargliela tutta, dal fondo alla punta. Lo prendo in bocca e comincio a pomparglielo. Dopo un po’ di minuti così ci spostiamo sul letto. Lui si butta e io come una brava puttanella ricomincio a spompinarlo. Comincio nel mentre a massaggiargli le palle e poi prendo a succhiargliele. Ritorno al suo cazzo. Lui ce l’ha sempre avuto un po’ più grande del mio: lungo una ventina di centimetri e con una circonferenza di un po’ di più di 15 cm. Gli alzo le gambe e con la lingua faccio la cosa che gli piaceva di più: leccagli il culo finché con una mano continuavo a segargli il cazzo.
“Se continui così mi farai venire.” Si alza, si toglie la maglietta, faccio lo stesso io. Lui mi toglie i pantaloni e le mutante e mi fa sistemare a novanta. “Pronta troietta?”
Non mi lascia il tempo di rispondere e sento il culo dilatarsi per far entrare la sua cappella. Fa un po’ male ma non troppo, il resto è piacere. Lui continua a spingere e piano piano lo sento salire. Entra tutto. Lo sentivo in gola, lui da bravo me lo lascia fermo così che mi abitui. Poi comincia a stantufarmi, prima piano e poi sempre più forte. Io stavo godendo tantissimo. Tra un urlo di godimento e l’altro gli dico “Dai staccati e buttati giù” Lui si sdraia sul letto, io gli tengo il cazzo fermo e con un colpo preciso me lo faccio entrare tutto in culo. Comincio a rimbalzare sul suo cazzo, lui intanto si mette a segarmi il mio cazzo. Stavo raggiungendo il punto di massimo godimento, …e vengo sulla sua pancia. Mi stacco e leccando lo pulisco dal mio sboro. Mi rimette a novanta e ricomincia a incularmi va avanti per un po’ e poi sento il suo nettare caldo scendere nel mio intestino.
Finito esco da casa sua certo di aver l’accordo per sentir urlare mia mamma.
Continua…

Questo racconto di è stato letto 5 2 7 9 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.