La chat con Gianni 1 parte

Scritto da , il 2020-06-25, genere bisex



LA CHAT CON GIANNI (MARITI BISEX) - STORIA VERA ED ATTUALE -
PARTE 1

Tutto aveva inizio per caso. Un’amicizia consolidata nel tempo, qualche cena ed uscita insieme con le rispettive famiglie senza mai nemmeno immaginare che sarebbe potuto accadere quello che poi un giorno sarebbe successo e che accade con una certa frequenza periodica, da un anno a questa parte. Io e gianni ci conosciamo da una quindicina di anni, lavoriamo per la stessa azienda con compiti simili per cui lavoriamo spesso a contatto anche se non condividiamo la stessa stanza. Da anni trascorriamo la pausa pranzo assieme e per fortuna né io né lui, portiamo fuori i problemi di lavoro per cui quell’oretta che si trascorre insieme è sempre piacevole e rilassante. Era fisiologico a questo punto che nel tempo, si raggiungesse anche una sorta di intimità come quella anche di parlare di cose personali, di cio’ che si piace fare in genere per poi finire, come sempre capita poi, di parlare di donne. Non ricordo come affrontammo il discorso del mondo del cuckoldismo, ma da subito né io né gianni, trovammo difficoltà a confessare che, dopo anni di matrimonio, magari una botta di adrenalina anche così forte, sarebbe stato il peperoncino per ravvivare un rapporto coniugale logorato dal tempo e che si consumava, per entrambi, nella più completa abitudine dove lo spazio per il puro piacere, andava diminuendo facendoci così scoprire, l’ennesimo interesse in comune. “Carlo, mi disse gianni..ma con tua moglie sinceramente, come va?...bhè, dissi io..se penso a com’è stata nei primi 10 15 anni di matrimonio, ti dico la verità, gianni, quasi non la ricnosco piu..se mi avvicino, forse, una scopatina veloce ci riesco pure, ma che sia lei a cercare me..puoi scordartelo. Ricordo ancora con nostalgia, quelle pecorine violente e rubate anche con i figli in casa che giocavano in cameretta..quei pompini in macchina dopo una serata passata al ristorante e le scopate memorabili davanti a dei video hard bestiali…”..ero talmente trasportato dalla novità della discussione che nemmeno feci caso alla pesantezza dei termini che usavo che nel pronunciarli così, per la prima volta ad un estraneo, mi dettero immediatamente una piacevole ed eccitante sensazione. Gianni mi ascoltava molto attentamente, a stento riusciva a controllare gli occhi sbarrati ed un’improvvisa assenza di salivazione che si manifestava quando annuiva o esclamava meraviglia alle descrizione delle performance chiaverecce mia e di mia moglie. E a te invece..gianni..come va?...inizalmente pareva volersi chiudere, non se lo aspettava forse, ma non riusciva a nascondere l’eccitazione e forse la liberazione piscologica che quelle confessioni ci stavano dando ad entrambi. Bhè, carlo..anche a me è la stessa cosa…poi a differenza tua ho figli piu piccoli sempre in giro per casa e non ti nascondo che a volte addirittura per un mese, a volte, non ci tocchiamo. Da giovani ed all’inizio del matrimonio non ti nascondo, che era un continuo battere il ferro..ricordo di un pompino volante che mi fece nel giardino di un ristorante il giorno del matrimonio di mia sorella..e si incazzo’ perché gli schizzi di sperma le macchiarono il vestito…Scoppio’ una sonora risata, ma il ghiaccio era rotto. Tutti e due eravamo consapevoli che sarebbero uscite fuori altre confidenze, sempre più intime ma mai immaginavamo cosa il futuro ci aspettasse. Rientrammo in ufficio, la pausa era terminata ma evidentemente tutti e due eravamo piacevolmente turbati da quello che ci eravamo detti non fosse altro per il fatto che entrambi, conoscevamo molto bene le nostre mogli, le nostre famiglie e tante volte trascorremmo insieme qualche sabato in pizzeria. Gianni conosceva anna ed io conoscevo Antonia…una bella milf formosa, con due zizzoni esagerati, sempre truccata, unghia laccate, sempre con scarpe con tacco..insomma…faceva sangue..soprattutto il suo sguardo…uno sguardo da vera porca. Era una femmina allegra anche se un po autoritaria con gianni che soffriva un po di questa condizione anche se si sforzavq di non darla a capire. Ormai pero’ la mia testa vagava sulle confdenze che ci eravamo fatti io e gianni e di lavorare proprio non mi venva piu voglia. Mi ritrovai con il cellulare in mano sfogliando la galleria e mi misi alla ricerca di foto estive, soprattutto quelle che ritraevano anna in costume in posizioni un po piu’ esibizioniste ed accattivanti che facevano per forza di cose, far venire idee strane. Mandai un watsapp a gianni e gli chiesi: ma tu non hai mai visto mia moglie in costume da bagno?..la risposta di gianni fu quasi istantanea. Nulla di scritto. Ma la foto di sua moglie al mare, in uno splendido due pezzi mentre a pancia in giu’ prendeva la tintarella sull’asciugamano. In risalto due belle cosce abbronzate ed un culo superbo. Gianni aveva avuto evidentemente il mio stesso turbamento. Ragionavamo ormai sulla stessa lunghezza d’onda. La voglia di esibire, di offrire agli occhi dell’altro la propria donna, la propria moglie, era tanta. Risposi con la stessa velocità, mandandogli la foto di mia moglie che avevo selezionato. Ade era in piedi, bikini rosso sotto l’ombrellone mentre si spalmava la crema solare..in primo piano i suoi zizzoni da terza abbondante appena contenuti nel reggiseno che ne esaltava sia l’abbondanza che la stupoenda rotondità. Anna da sempre ha avuto due punti forti del suo fisico: le tettone ed il culo. Due chiappe sode sempre raccolte o in jeans molto stretti o in gonne che ne fasciavano i fianchi esaltandolo forse piu’ del jeans. E’ sempre stata ammirata dovunque fossimo andati. Sin da ragazzi, faceva girare gli occhi giovani ed adulti…anche molti anziani… ed anche molti della mia famiglia..ne sono certo..anzi sicuro. La risposta di gianni fu : azz! Mentre la mia, al culo di sua moglie fu prima un timido pollice alzato e poi una faccina sorridente con la lingua di fuori..tipo questa :P . ci fu un lungo momento di pausa in cui entrambi eravamo on line ed aspettavamo che l’altro continuasse o prendesse la parola. Fui io che scrissi: mi raccomando gianni..cancellala la foto. Non vorrei che…E la risposta di gianni fu quella attraverso un invito a chattare su Telegramm su cui mi spiego’, c’era la possibilità di scambiarsi qualsiasi cosa, file, video, foto, che dopo un certo periodo di tempo impostato a scelta, si autodisruggeva e soprattutto, non consentiva di fare alcun screen shot, a garanzia del fatto che nessuno avrebbe potuto copiarsi la chat per coservarla o farne un uso scorretto. A riprova mi mando una sua foto normale. La cosa funzionava per davvero. Il segnalo che gianni mi aveva mandato era chiaro ed io lo avevo recepito. Scrissi: è una bella cosa questo sistema…quindi che si fa? Gianni mi rispose con un’altra foto di sua moglie, sempre in costume. Aveva il reggiseno abbassato, seduta e con le mani a coppe si copriva i zizzoni. In risalto oltre al suo fisico burroso, una faccia da troia arrapata ed arrapante. Repolicai alla foto: per poco le uscivano fuori!!..e gianni: se si continuiamo su questa strada, credo che le vedrai prima o poi, Carlo!..ed io..senza nemmeno pensarci un attimo, replicai con un “mmhh”.



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