La sorpresa

di
genere
trio

Era dietro di lei. La prendeva nella posizione più eccitante. Vedevo il suo bacino comprimere le morbide natiche di mia moglie mentre le serrava i fianchi per spingere la sua verga in lei. Mentre il sesso di Marco affondava e lei gemeva piano. Si ritraeva e poi spingeva a fondo, imprimendo forza e nel volto di lei si disegnava una smorfia come se tutto quell'impeto la facesse in qualche modo soffrire. Io non l'avevo mai scopata così. Forse l'amavo troppo. Ma lui no, non l'amava. La possedeva per puro piacere. La possedeva dopo averle succhiato i capezzoli. Dopo averle leccata la figa. Dopo averglielo messo in bocca. Eccitato dall'essere stato coinvolto nella fantasia più segreta di una coppia. Fantasia che era divenuta realtà.

Il classico trio: lei, lui, l'altro.

Una coppia come tante. Un collega di lui. Una cena. Tante risate. scherzi, allusioni, ammiccamenti. Poi il letto.

Lei, mia moglie Alessandra, come non l'avevo mai vista. Disinibita. Capace di concedersi a un altro uomo con passione. Regina della seduzione, aveva fatto perdere la testa a Marco. E a me.

Io come mai avevo creduto di essere. Perverso. Capace di contribuire a rendere reale la nostra fantasia.

L'altro, Marco, tra noi. Reo confesso di aver fantasticato su di lei. Da quando ci eravamo conosciuti, dieci anni prima.

Senza cambiare mai posizione Alessandra giunse all'orgasmo. Lui la seguì presto, inondandola dentro del suo seme. Che colò fuori quando si ritrasse. Quella vista mi eccitò ancor di più di quanto non lo fossi sino a quel momento. L'idea che potesse rimanere incinta di lui mi faceva impazzire. Ma non di gelosia. Di voglia di possederla.

Lei giaceva esausta. Non me la sentii di prenderla. Le cinsi i fianchi e la baciai sulla schiena.

Marco se ne stava supino a riposare. Il suo membro aveva perso la turgida rigidità dell'eccitazione. Il mio invece era sempre eretto, ero al culmine dell'eccitazione.

Alessandra si era assopita, Marco le carezzava il florido culo quasi come fosse ormai il suo uomo.

Lui guardò il mio sesso e fece silenziosamente cenno di avvicinarmi. Io trasalii per l'emozione. Lo prese in bocca e me lo succhiò con rara dolcezza. Fu estremamente coinvolgente ed ebbi un orgasmo. Mi lasciò venire dentro. Lo tenevo per la testa e mi svuotai tutto dentro di lui. Mi lasciai scivolare disteso sul letto a pancia in giù. Dopo pochi istanti Marco si sdraiò su di me. Fu un bel contatto, caldo e amichevole. Sentii che il suo membro era di nuovo eretto e lo faceva scivolare su e giù tra le mie natiche. Il cuore prese a battermi forte. Mi chiese piano se poteva... Io annuii. Mi prese facendolo scivolare delicatamente dentro, sdraiandosi poi completamente su di me. Mi fece un po' male ma non come avevo sempre temuto. Mi scopò (se così si può dire) con grande passione, ricambiato con trasporto da me. Un'esperienza inaspettata e piacevole. Venne dentro di me, sospirando. Sentii il caldo liquido colarmi fuori dal culo. Si ritrasse e ci addormentammo tutti e due vicini ad Alessandra. Che non seppe mai della nostra incredibile parentesi.

Ormai è passato del tempo, Marco è lontano. Ci sentiamo tramite social, qualche volta.

Tra noi non è cambiato nulla. Rimane solo un bel ricordo e nessun rimorso. Mi auguro che per tutti voi sia così bello quando un giorno vorreste vivere un'esperienza così "forte"... Baci e abbracci!!!
di
scritto il
2020-04-30
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