La quarantena e il nostro compleanno 3 parte

Scritto da , il 2020-04-23, genere incesti

Quando l’effetto orgasmico sta ormai per svanire mia sorella Greta scioglie l’abbraccio lasciandosi cadere pesantemente sul materasso del mio letto. Io continuo a rimanere in equilibrio sulle due braccia per alcuni secondi rivolgendo lo sguardo per alcuni istanti sui nostri sessi verificando che il preservativo sia ancora al suo posto, poi quando poco dopo faccio per scivolare fuori dalla sua figa, mia sorella appoggiando entrambe le sue mani sulle mie braccia tese mi invita a rimanere ancora dentro di lei “No ! Non uscire. Rimani dentro di me. Voglio sentirti ancora dentro.”, con il cazzo che ancora dentro di lei che ormai stava per perdere di consistenza mi affloscio sul corpo sottostante di mia sorella andando a posizionare il mento tra l’orecchio e la sua spalla sinistra. Entrambi con ancora un po’ affannati rimaniamo immobili ed in silenzio ad ascoltare il ritmo del nostro cuore.
Quando qualche minuto dopo il nostro respiro era tornato regolare mia sorella mi invita a rimanere sopra di lei per tutta la notte. Incredulo per quella sua nuova richiesta le dico che la cosa mi stuzzica moltissimo, ma le faccio anche presente che se mamma e papà quel mattino al loro risveglio, prima di andare a lavoro, fossero passati in camera nostra per svegliarci (visto che lunedì mattina avremmo dovuto frequentare entrambi le video lezioni di scola), trovandoci a letto insieme completamente nudi sarebbero giunti in un battito di ciglia alla conclusione che quella notte tra me e lei si era consumata una relazione incestuosa. “Sai che ti dico ? Non me ne frega niente se ci scoprono !” mi rispose Greta aggiungendo subito dopo “Ora sono troppo felice per pensare alle conseguenze. Fratellino tu mi hai reso donna ! Per la prima volta in vita mia mi sento talmente felice che avrei voglia di mettermi ad urlare dal nostro balcone e dire a tutti che questa notte ho fatto l’amore per la prima volta con il più bel ragazzo del mondo. Mio fratello.” Stupito per l’entusiasmo che ci mise mia sorella per spiegare le sue ragioni, alla fine non trovai altre parole per controbattere alla sua richiesta, così mi arresi adagiando nuovamente il mio corpo nudo sopra il suo.
Felice come non mai Greta afferrò le coperte del mio letto arrotolare sul mio fianco destro e con un colpo deciso ricoprì entrambi. Una manciata di secondi dopo Greta appoggiò le mani sulla mia schiena ed iniziò ad accarezzarmi piano. Greta ed io ci addormentammo poco dopo, completamente nudi, nel mio letto. Io con il mio pene flaccido ancora dentro la sua figa stretta.

Il mattino dopo fortunatamente i nostri genitori uscirono di casa per andare al lavoro senza passare in camera nostra per svegliarci. Greta ed io ci risvegliammo verso le nove. Entrambi avevamo perso la prima ora di video lezione.
Greta fu la prima a svegliarsi. Dopo il suo risveglio, mentre io dormivo ancora abbracciato a lei, mi volle tenere ancora lì così. Quando pochi minuti dopo mi risvegliai anche io il primo pensiero fu per il mio cazzo ancora (forse) dentro di lei, e al preservativo che avevo indossato per sverginare in sicurezza mia sorella. Afferrato così il lembo superiore del lenzuolo scoprii entrambi i nostri corpi, quindi sollevandomi piano con il busto andai a verificare la posizione del mio cazzo e del preservativo. Stupito (e non solo io) dopo aver gettato uno sguardo in mezzo alle gambe di mia sorella vidi che, non solo il mio cazzo era ancora parzialmente infilato dentro alla sua figa, ma che (fortunatamente) era avvolto ancora quasi perfettamente dal preservativo.
Allungata la mia mano destra verso il basso ventre della mia gemella afferrai con le dita il profilattico, quindi mi spostai su un fianco facendo fuoriuscire il mio cazzo dalla vagina di mia sorella Greta. Dopo essermi seduto al suo fianco Greta si sedette in mezzo al mio letto incrociando le gambe. “Grazie !” esclamò Greta. “Di cosa ?” le domandai. “Di avermi reso felice. Di avermi reso una donna !”. Detto questo mia sorella appoggiò il palmo aperto della mano destra sulla propria vulva e si rimise in piedi. Poco dopo, osservando da vicino il lenzuolo del mio letto Greta scorse alcune macchioline scure. “Scusa non volevo sporcarti il letto !”, “Non preoccuparti sorellina”, le risposi. Detto questo mi alzai anche io dal letto ed insieme ci recammo in bagno per rinfrescarci. Una volta in bagno Greta ed io decidemmo di comune accordo che quel mattino avremmo dato entrambi buca a scuola.
Dopo esserci rinfrescati la faccia e lavati i denti ad un tratto, poco prima che Greta si infilasse nella nostra doccia, mia sorella allungando la mano verso di me mi invita a fare la doccia con lei. “Mi piacerebbe tantissimo sorellina !” le rispondo. Così una manciata di secondi dopo Greta ed io siamo già sotto il getto d’acqua calda della nostra doccia.
Sotto il getto morbido e caldo dell’acqua che scivola sui i nostri corpi nudi afferro io per primo il barattolo del bagno schiuma, ne verso una quantità abbondante nel palmo della mia mano e comincio io per primo ad insaponare mia sorella. Comincio dal suo seno sodo dalla pelle vellutata. Lo accarezzo delicatamente. Prima il seno destro, poi il seno sinistro. Passo e ripasso più volte entrambi i palmi aperti delle mani accarezzandoli prima, impastandoli poi; quindi stuzzico entrambi i capezzoli con i polpastrello degli indici fino a quando questi non diventano turgidi.
Dopo aver massaggiato ripetutamente i suoi seni facci scivolare entrambe le mie mani sul suo ventre indirizzandole verso il suo pube. In un batter di ciglia raggiungo il suo monte di venere. L’ stacco la mano sinistra facendola planare sul suo fianco, quindi proseguo con le dita dell’altra mano verso le sue grandi labbra. Una volta sopra le sue grandi labbra con l’indice e il pollice le dilato scoprendo il clitoride e l’ingresso sverginato della sua bellissima figa. Proprio lì, la schiuma che ancora proviene dai sopra i suoi seni si incanala tra quelle pieghe di pelle penetrando, in parte, in quel piccolo buchino aperto. Li dentro il colore della pelle è più scuro rispetto a quello delle sue grandi labbra. Ad un tratto Greti si gira dandomi le spalle. Io mi avvicino a lei e appoggiando la mia nuova erezione tra i suoi glutei marmorei. Greta dal canto suo avvertendo la mia erezione spinge il suo sedere all’indietro. Un frazione di secondi dopo però Greta torna a girarsi verso di me. Dopo avermi sorriso avvicina la sua bocca alla mia e comincia a baciarmi. In men che non si dica la sua lingua calda e bagnata è già nella mia bocca mentre le sue mani scivolando sul mio addome si indirizzano velocemente verso la mia erezione. Appena le sue mani raggiungono il mio cazzo già durissimo avverto lungo la schiena un brivido di freddo, questo nonostante l’acqua calda che continua a scivolare sui nostri corpi. Ad un tratto avverto la mano della mia gemella cominciare a segarmi. Greta comincia lentamente, in maniera delicata. Le sue dita sottili, calde, bagnate mi fanno avvertire sensazioni nuove. Greta pochi istanti dopo però interrompe la sega, prende con se il barattolo del bagno schiume e, allontanandomi dal getto dell’acqua, fa scivolare sopra tutto il mio corpo un sottile velo di bagno schiuma.
Dopo aver spalmato con entrambe le sue mani tutto il mio addome, la schiena, ed il cazzo duro di bagno schiuma, la mia bellissima sorellina con i suoi capelli rossi sciolti comincia a strofinare il proprio corpo sopra mio. Improvvisamente avverto dentro di me nuove sensazioni piacevolissime. Greta dopo aver appoggiato i suoi seni sodi sul mio petto li struscia lentamente, mentre con entrambe le mani mi accarezza delicatamente la schiena. Il suo massaggio delicato ed avvolgendo mi fa vibrare anche l’anima.
Ad un tratto mia sorella si porta dietro di me, quindi appoggiando i suoi seni sulla mia schiena porta entrambe le sua mani sul mio petto e riprende ad accarezzarmi. Mentre mi accarezza piano il petto e la pancia avverto i suoi capezzoli turgidi premere nella schiena. Qualche istante dopo Greta indirizza nuovamente entrambe le mani sulla mia erezione, quindi con entrambe le mani riprende a segarmi. Questa volta con maggior vigore. Greta stringe talmente forte nei suoi pugni i miei diciotto centimetri di erezione che ad un tratto avverto di essere ormai pronto ad un nuovo orgasmo. Decido però di fermarla. Allontanando le mani di mia sorella dal mio membro eretto la obbligo a voltarsi di nuovo. Una volta girata verso di me la porto nuovamente sotto il getto dell’acqua e torno a baciarla sulla bocca. Mentre la bacio la tiro verso di me indirizzando il mio pene eretto sopra la vulva di Greta, quindi comincio a strusciarmici sopra.
Appena il mio glande viene a contatto con il clitoride di mia sorella ella inizia a gemere a bocca aperta. Qualche istante dopo però mia sorella, improvvisamente, si allontana da me dicendo “Basta ti prego non posiamo !”, “Perché ?” le domando. “Non ho altri profilattici da usare !”, “Possiamo fare senza ?”, Ma sei matto ?”, “No ma che hai capito !” le rispondo interrompendola. “Cosa vuoi fare ?”, “Lo possiamo fare con la bocca !” le dico. Greta non avendo intuito quello che volevo fare mi domando in che modo. “Voglio farti venire con la bocca.”, “Come ?”, “Semplice ! Baciandoti e leccandoti proprio lì”. A quel punto mia sorella abbassa lo sguardo sul mio pene eretto, lo afferra nel proprio pugno e mi domanda se anche lei debba fare la stessa cosa con il mio arnese. “Si !” le rispondo senza giri di parole. “Non so se ne sono capace. Non l’ho mai fatto”, mi risponde Greta. “Sono sicuro che ne sei capace benissimo, anche se non lo hai mai fatto fatti guidare dal tuo istinto. Sono sicuro che ne sei capace”. Detto questo mia sorella Greta si inginocchia lentamente davanti a me, quindi mantenendo la mia erezione stretta nel suo pugno comincia con darmi un piccolo bacio a labbra strette sul glande. “Ecco ! Così, lo sapevo che ne eri capace. Ora lasciati andare. Baciamelo tutto, leccalo e succhiamelo fino a farmi venire”. Detto questo pochi secondi dopo la mia gemella da inizio alle danze.
Dopo avermi baciato la punta del cazzo mia sorella Greta ricomincia concentrando i suoi baci sui miei testicoli. Li bacia alternativamente, quindi li lecca delicatamente come se fossero due palline di gelato mentre l’acqua che proveniente dalla doccia scivolando sul mia addome si getta direttamente nella sua bocca. Greta mentre lecca i miei testicoli beve l’acqua calda della doccia.
Dopo aver leccato per bene tutto il mio scroto, Greta risale dolcemente con la lingua lungo l’asta dei mie diciotto centimetri, quindi ne accarezza con tutta la lingua la sua lunghezza. Lo fa più volte. Lo fa dal basso verso l’alto e viceversa. Mentre mi lecca l’erezione con una mano mi accarezza dolcemente i testicoli e con l’altra il gluteo. Ad un tratto la bocca di mia sorella si apre. Greta getta uno sguardo sul mio viso come a voler sapere da me se la cosa è stata di mio gradimento. “Sei bravissima sorellina. Ora prendilo in bocca e succhialo tutto”. Senza batter ciglia la mia dolce gemella dai capelli rossi si infila in bocca il mio cazzo ed comincia spompinarmi”. Per essere la sua prima volta Greta dimostra un’abilità decisamente fuori dal comune. Neanche la mia amica (esperta) con cui scopo di solito avverto le sensazioni che avverto ora con mia sorella. Greta mentre mi succhia l’erezione muove la lingua lungo tutta la mia erezione aumentando a dismisura il mio piacere. Ad un tratto Greta (per inesperienza) risucchia talmente forte dentro la sua bocca il mio cazzo che arriva fino a farmi male. Nonostante la fitta di dolore che provo non le dico nulla e la lascio continuare fino a quando Greta ad un tratto lasciando fuori uscire il mio pene dalla sua bocca mi domanda se mi è piacito. Con una risposta secca informo mia sorella che voglio che mi faccia venire. “In bocca ?” mi domanda. “Si, in bocca”. Greta abbassa nuovamente lo sguardo sulla mia erezione, ne afferra la base con le dita, quindi lo riprende in bocca e riprende a succhiare.
Greta continua a succhiare imperterrita il mio cazzo fino a quando ad un tratto serrando le labbra con i denti mi provoca una fitta al basso ventre. “Aaaa !” esclamo. Greta però sembra non curarsene della mia esclamazione di dolore. La mia gemella continua imperterrita a spompinarmi in quel modo fino a quando, avvertendo gli spasmi del mio cazzo, si rende conto che da li a poco le sarei venuto in bocca.
Quando un paio di secondi dopo il mio cazzo comincia a schizzare in gola di mia sorella tutto il mio piacere, ella smette improvvisamente di risucchiare il mio cazzo lasciandosi riempire la bocca in maniera assolutamente passiva. Sborro così per la prima volta in bocca a Greta. La riempio con il mio liquido seminale fino quasi a farla soffocare. La quantità del mio seme che le riverso in bocca è talmente tanta che ella non riuscendo a trattenerla tutta in bocca la fa fuoriuscire dal lati.
Dopo l’orgasmo sfilo il mio cazzo dalla bocca di mia sorella. A quel punto Greta serrando la bocca, con le guance piene mi fa capire che la sua bocca è colma. Nonostante l’acqua della doccia continui a bagnarle il viso, i due rigoli di sperma che fuoriusciti dalla bocca sono ancora li ben visibili. “C’e l’hai ancora in bocca ?” le domando. Greta fa un cenno affermativo con la testa, quindi spalanca la bocca mostrandomi il liquido seminale che ancora trattiene. “Mandalo giù !” le ordino. Greta richiude la bocca quindi con le guance ancora gonfie solleva entrambe le sopracciglia con aria interrogativa. “Ingoia !” le ripeto. Un istante dopo mia sorella volgendo lo sguardo nuovamente sulla mia erezione ingoiò tutto il mio seme.
Quando poco dopo Greta si rimise in piedi, dopo averla baciata sulla bocca le feci i complimenti. “Sei stata bravissima !”, “Veramente ?”.
Pochi istanti dopo io e mia sorella ci risciacquammo dal bagno schiuma che avevamo ancora addosso ed uscimmo dalla doccia. Una volta fuori dalla doccia ci asciugammo avvolgendoci nei nostri accappatoi, quindi con i soli accappatoi addosso scendemmo in cucina per fare colazione.
Dopo colazione ci sdraiammo insieme sul divano del soggiorno a guardare un pò di televisione. Attorno alle dieci di quel mattino ricevemmo la telefonata dei nostri genitori i quali ci avvisavano che non sarebbero tornati a casa per pranzo e che quindi, io e mia sorella avremmo dovuto mangiare da soli. Fui io a rispondere al telefono. Greta ed io eravamo ancora avvolti dei nostri accappatoi quando ricevemmo quella telefonata. Subito dopo la telefonata Greta (dopo aver saputo dal sottoscritto che saremmo rimasti a casa da soli fino alle venti) sorridendomi si alzò in piedi, si tolse l’accappatoio e si avvicinò completamente nuda a me; una volta accanto a me poi, la mia gemella mi ricordò che sotto la doccia le avevo detto che avremmo potuto fare sesso orale. Mi fu subito chiaro che con quelle sue parole Greta mi invitava a fare a lei ciò che lei, un paio di ore prima, aveva fatto a me facendomi raggiungere un nuovo orgasmo.
Così due secondi dopo sorridendole afferrai mia sorella per i fianchi e la spinsi nuovamente sul divano. Mia sorella si lasciò andare sul divano a peso morto, tanto che il colpo che lo stesso ricevette fece vibrare i piedini di metallo del divano sul pavimento. Una volta sul divano mia sorella spalancò le gambe, quindi appoggiando l’indice e il medio di entrambe le mani sulle grandi labbra socchiuse le dilatò permettendomi di vedere piò chiaramente il segreto che custodivano.
Senza pensarci un solo istante mi inginocchiai davanti a lei appoggiai entrambe le mani sulle suo cosce e mi avvicinai con la bocca alla sua vulva. A poco meno di cinque centimetri dalla sua figa aperta mi fermai, chiusi un istante gli occhi e feci un lungo respiro. In un lampo le mie narici avvertirono l’odore dolce amaro dei genitali di mia sorella. Una volta riempiti i polmoni d’aria planai con la bocca semi aperta sulle sue grandi labbra dilatate dalle dita delle mani di Greta. Appena le mie labbra toccarono le grandi labbra di mia sorella Greta lasciò la presa. Lentamente le grandi labbra della mia gemella tentarono di tornare al loro posto ma io, più lesto, le bloccai aprendo di più la bocca.
Dopo aver spalancato la bocca evitando così che le grandi labbra di mia sorella tornassero a richiudersi a riccio spinsi fuori la lingua infilandola in quel caldo ed umido buchino che è la sua figa. Una volta infilata la lingua cominciai a scoparla. Greta avvertì subito degli spasmi al basso ventre che le fecero emettere nuovi gemiti di piacere. Il clou però ci fu qualche istante dopo quando con la punta della lingua andai a sfiorarle il clitoride turgido come un nervetto di maiale (quelli che si mangiano con il prezzemolo). A quel punto mia sorella Greta sollevò i piedi da terra quindi appoggiando entrambi i polpacci sulla mia schiena mi strinse portandomi a se in una morsa. Greta pochi istanti dopo iniziò a gemere sempre più forte lasciandosi completamente andare. (Sapendo bene che nessuno l’avrebbe sentita).
Feci raggiungere a mia sorella un nuovo orgasmo quando pochi istanti dopo risucchiai voracemente nella mia bocca il suo clitoride.
Quando l’effetto orgasmico svanì Greta mi informò che quell’orgasmo era stato più intenso rispetto a quello che aveva provato la notte prima scopando per la prima volta, e che non aveva mai sentito spasmi muscolari nel suo basso ventre così prepotenti.
Dopo l’orgasmo mia sorella mi abbracciò stretto e mi volle con lei sul divano. Greta ed io rimanemmo sul divano fino a l’ora di pranzo. Dopo pranzo poi feci a mia sorella una proposta frutto di un’idea maturata durante la mattina quando, seduti sul divano guardavamo la televisione.
“Greta ho una proposta indecente da farti !”, “Vuoi sposarmi ?” mi ha risposto mia sorella ridendo. “Per questo c’è ancora tempo”, “Perché tu mi sposeresti d’avvero ?”, “Certo che ti sposerei. Ti ho scopato perché mi fai battere il cuore come nessun’altra ragazza mai. Per questo ti sposerei”, “Ma io e te siamo fratelli, per giunta gemelli, e lo sai bene che questa cosa non è possibile”, “Lo so bene. Ma non mi importa nulla. Io ti sposerei anche senza una vera cerimonia. Allo stato attuale mi basterebbe una dichiarazione scritta. Una dichiarazione verbale avrebbe poco senso in questo momento”. Dopo aver detto queste parole a mia sorella cominciarono a luccicare gli occhi. Una manciata di secondi dopo Greta singhiozzando mi strinse in un nuovo abbraccio.
Sciolto l’abbraccio Greta volle sapere quale fosse questa proposta da definirsi così indecente rispetto a ciò che avevamo fatto fino ad ora.
“Visto che siamo a casa da soli, visto che nessuno ci può vedere, mi piacerebbe uscire in giardino e prendere il sole vicino alla piscina insieme a te, ma così, senza nulla addosso. Senza pensarci un solo istante Greta si rimise in piedi, afferrò la mia mano, e mi tirò verso di lei. Una volta in piedi mia sorella mi portò con lei fuori in giardino. Senza nulla addosso.
Greta ed io rimanemmo in giardino tutti nidi a prendere il sole fino a quando questo non tramontò dietro la collinetta che si trova dietro a casa nostra mandando in ombra il nostro giardino.

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