Orgia lesbica incestuosa con due grandi pancioni e pissing

Scritto da , il 2020-04-12, genere saffico

Ero seduta sul mio letto parlando a telefono.
Stavo appoggiata allo schienale nuda dalla cintola in giù e con la mano libera mi stavo accarezzando la fica. Non mi stavo propriamente masturbando, diciamo che era un piccolo massaggio pre-masturbazione.

“ ...Bene, allora potremmo fissare per giovedì pomeriggio da Francesa, subito dopo pranzo ...” stavo dicendo.

In quel monento rientrò mia sorella dal suo stage; appoggiò la borsetta sul suo letto simulando indifferenza ma poi si girò verso di me, unì i palmi delle mani davanti al petto come nell'immagine iconografica di chi si prepara ad un tuffo in mare e si butto con un tonfo sul mio letto urlando “Arrrrivoooo!”.

“Fermaaa! scema … ” dissi affettuosamente, “ … sono a telefono con Laura!”.
Laura dall'altra parte della linea chiese cosa stava succedendo.

“Niente!... ” dissi io, “... é tornata Martina che mi ha quasi sfondato il letto e adesso mi sta sditalinando la fica!” risposi.
“Che satira di sorella che ti ritrovi!...” disse lei divertita, “... allora vi lascio alle vostre attività che mio marito mi aspetta per cena, ci vediamo giovedì, un bacio”.

Salutai, chiusi il telefono e poi afferrai la nuca di mia sorella e la spinsi con forza tra le mie gambe:
“Mi hai interrotto e ora me la lecchi fino a che non ho avuto 12 orgasmi consecutivi” dissi io ridendo e spinsi ancora più forte la sua faccia contro il mio pube, lei si dimenò ma poi alzò il pollice della mano destra in segno di resa...

“Come sta Laura?'” mi chiese Martina mentre in bagno nude ci stavamo asciugando dopo una lunga doccia insieme.

“Bene!, molto bene...” risposi, “ ...è raggiante, si è innamorata cotta di Francesca, dovrebbero partorire entrambe in due, tre settimane“.
Adesso sta praticamente sempre da lei.
Quando il marito torna da lavoro la sera va a cena a casa, e poi torna a dormire da Francesca, qualche volta porta anche Francesca a cena da lui”.

“Praticamente il marito è diventato quello che chiamano un cuckold”, concluse Martina.
“Non direi perchè Laura scopa volentieri anche con lui o meglio il più delle volte si fa inculare”.

“Lo fanno in tre?“ chiese mia sorella.
“No, Francesca non prende il cazzo però non ha problemi se Laura scopa con il marito”.
“ … e il marito non ha problmei se Laura e Francesca scopano insieme” disse lei.
“Esatto!... ma ascoltami.. “ continuai io “... giovedì per il mio compleanno festeggiamo a casa loro: io, te, e loro due: orgia lesbica incestuosa e due grandi pancioni”.

“Splendido! invitiamo anche mamma e papà?” chiese Martina?
“ Mamma è a Praga per lavoro e papà non è lesbica!. Con i genitori festeggiamo il prossimo fine settimana!” dissi io.
“Ok fantastico! ... e scommetto che hai qualche idea perversa in testa” disse mia sorella.
“Come lo sai?”.
“E' da quando abbiamo scopato da Laura che non fai altro che guardare video con donne che si pisciano addosso”. “Infatti! voglio provare ad essere pisciata da voi” dissi decisa.

Giovedì era una giornata spettacolare andammo da Francesca a piedi.
Loro avevano preparato un dolce alle fragole e comprato una bottiglia di Cava.
Sedemmo in terrazza bevemmo il delizioso vino della Navarra parlando delle due gravidanze e di un libro appena uscito di una scrittrice americana.

Finito il vino Laura annunciò: “... e adesso una piccola sorpresa... ”.

Ci spostammo nello studio e Laura, rivolta a me e mia sorella, ordinò: “adesso toglietevi i jeans e le mutandine e rimanete in piedi al centro della stanza rivolte verso la porta con le gambe un po' divaricate e le fiche ben esposte”.

Mentre eseguivamo l'ordine loro chiusero le finestre e gli scuri, spensero la luce ed uscirono entrambe dalla stanza lasciando me e mia sorella seminude e avvolte in un buio pesto.

Cosa stavano tramando?. Dopo qualche attimo la porta si riaprì e fummo sorprese da due fiammanti fasci luminosi bluastri che tagliavano l'aria accompagnati dal sibilo caratteristico delle spade laser di guerre stellari!

Laura e Francesca erano fantastiche, sapevano che adoravo la saga e avevano creato quella coreografia per il mio compleanno! La luce delle spade davanti ai nostri occhi non permetteva di vedere chi vi stava dietro, sembrava che si muovessero da sole nel buio ed era veramente un effetto spettacolare.

Disegnarono alcuni fendenti in perfetta sincronia, si erano pure preparate la scena, poi livellarono le aste all'altezza delle nostre fiche.
La luce blù illuminava tenuamente solo l'interno delle nostre cosce, tutto intorno era buio, sentii la punta della spada che si appoggiarva all'ingesso della mia vagina, era gommosa e leggermente calda.

La jedi che la manovrava fece una leggera pressione per essere certa di aver centrato il buco e poi me la ficcò dentro in profondità.
Quel fascio luminoso che mi si conficcava in corpo avera la forza che il nostro cervello associa al potere della luce.

Anche mia sorella, accanto a me, era stata infilzata dalla seconda spada. Le carne tra le nostre cosce si illuminarò di una luce traslucida che originava dentro il nostro corpo.

“Avete tradito la costellazione di Venere ed adesso sarete sfondate!”. Disse Laura scerzosamente spingendomi lo spadone ancora più in profondità per poi estrarlo e ripiantarlo nuovamente nel mio utero.

“Che la fica sia con voi”, gridò mia sorella afferrando la “lama” della spada per spingersela ancora più dentro le carni come in un karakiri.

Poi furono solo gemiti di piacere mentre i nostri occhi abituati al buio cominciavano a distinguere i corpi nudi delle nostre assalitrici galattiche con il loro pancioni enormi e i seni gonfi.

Laura e Francesca avevano fatto un lavoro certosino per ricoprire la punta delle spade di un materiale gommoso gradevole alla penetrazione e lubrificabile senza schermare la luce. Dopo averci infilzato bene le vollero provare anche loro. Estrassero le spade dai nostri buchi e ognuna l'affondò nella fica della fidanzata.

Terminata l'avventura stellare tornammo in salotto dove ci fu una berve pausa poi Laura chiese a Martina di accovaciarsi sul suo pancione per strusciarvi la fica mentre lei stava distesa sul divano, appena fu nelle posizione richiesta si baciarono avidamente.

Francesca che stava ragiungendo il nono mese mi disse: “Linda, tu vieni sopra di me, fammi sentire la tua vagina sul mio pancione”.
Ci strusciammo e ci baciammo per diversi minuti poi venne il momento di ricevere il regalo che desideravo.

Avevo chiesto alle ragazze di bere molta acqua fin dalla mattina per offrirmi un liquido abbondante e chiaro dall'odore non troppo forte.

Inizialmente avevo pensato che solo così avrei accetattato di farmi pisciare in faccia ma con il montare dell'eccitazione adesso pensavo che se mi facevano un piscio sufficientemente chiaro avrei senz'altro provato a berlo, sopratutto quello che fosse uscito dalla fica di mia sorella.

Avevo guardato diversi video on line. Sopratutto pissing tra donne perchè quando c'erano gli uomini coinvolti mi pareva sempre di scorgere nel loro sguardo un'attitudine degradante sulla donna. Per me essere pisciata era una congiunzione di fluidi, come essere sborrata, non una degradazione.
Poi mi piaceva quando le donne inarcavano il bacino in avanti e si allargavano la fica per direzionare il piscio sulle loro partner. Mi dava un senso di libertà la pisciata in piedi.

Le ragazze dovevano avere le vesciche piene, si vedeva che mia sorella muoveva i suoi piedini nudi da un lato all'altro per trattenersi.
“Linda se non piscio scoppio!” disse.
”Anch'io!!, devo farla urgentemente” disse Francesca.

Il soggiorno di Francesca era spazioso e non c'erano tappeti.
Laura disse biblica: “ancora un attimo di pazienza e la darete a chi ne ha desiderio”, poi rivolta a me disse “in ginocchio o distesa?”.
“Distesa dissi!”, mi posizionai sul pavimemento supina con le gambe ben aperte e dissi: “pisciatemi sul seno e sulla fica per iniziare e poi in faccia”.

Mia sorella si posizionò in piedi esattamente sopra di me a gambe divaricate all'altezza delle mie cosce mentre Francesca e Laura si misero in piedi al mio lato. Visti da sotto i loro pancioni erano imponenti come quanto guardi le montagne dalla valle.

Le tre si piegarono leggermente sulle ginocchia, si dilatarono le labbra della fica con le mani e finalmente rilasciarono le vesciche quasi all'unisono.
Sentii il primo schizzo di piscia calda sulle tette ma quasi immeditamente il getto si diresse tra le mie gambe innondandomi la fica di liquido caldo.

Mentre mia sorella indugiò per qualche secondo ancora in basso le due fanciulle pregne si girarno rapidamente per dirigermi la loro pisciata in faccia. Chiusi gli occhi e aprii la bocca, aveva un sapore sorprendentemente gradevole.

Dopo i primi schizzi disordinati, frutto del rilascio delle vesciche sotto pressione, il flusso si stabilizzò: era regolare e diretto preciso da tre angoli diversi nella mia bocca aperta.
Inizialmente mi lasciavo riempire e poi espellevo la boccata piena, poi decisi di ingoiare, lo feci per diverse volte.
Stavo bevendo il piscio congiunto di tre fiche.

Poi piano piano il flusso si fece tenue aprii gli occhi. Solo la fica di mia soralla schizzava ancora. Poi si esauri anch'essa. Le tre si acovacciarono e ci baciammo tutte appassionatamente.

Era stato il compleanno più divertente fino ad allora.

Titoli di coda:

Se volete cercare il video che mi ha ispirata per la scena delle spade scrivete: ”masturbating with lightsaber” su pornohub.

Se volete leggere una storia con le stesse protagoniste cercate le altre storie che ho scritto (ricerca per autore).

Se volete commentare o offrire suggerimenti per migliorare il mio stile oppure suggerire una traccia per una nuova puntata lauradike@aol.com.

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