Eva e Pat: Roulette russa (parte 2-finale)

Scritto da , il 2020-02-27, genere pulp


Se l'espressione "Essere nella merda fino al collo" ha mai avuto un senso, è proprio in questo momento.
Ricapitoliamo con fredda logica.

Dunque; Tanya ha invitato me ed Eva sulla St.Cyril per una crociera di piacere. Tutto sembrava andare bene...fino al momento in cui ho scoperto che a bordo c'era anche VASSILJ SEYNOV, nemico mortale di Tanya.
L'aiutante di Seynov è RAYSSA, una sicaria che non vede l'ora di farmi la pelle per averle ammazzato il suo compagno tempo fa.
A peggiorare le cose abbiamo scoperto che a bordo c'è nascosta una carica di esplosivo abbastanza potente da far saltare l'intera nave.
(Cazzo, se questa fosse la trama di un racconto, sparerei a quel sadico dell'autore...ma purtroppo è la fottuta realtà, e non ho idea di cosa fare per cavarmi dai guai.)



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8) IL COMANDANTE E LA GUARDONA
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Non è stato facile convincere Tanya a NON dire nulla a Rayssa della bomba. In fondo, Rayssa è la addetta alla sicurezza della nave, e se chiedo a Tanya di tenerla all'oscuro di un pericolo così grave senza neppure spiegarle il perché, la cosa appare perlomeno strana. E dato che Tanya non è scema, ha capito che di questa dannata faccenda ne so molto di più di quanto le ho raccontato.
Sto camminando sul filo di un rasoio; un passo falso e mi crolla tutto addosso.

Sull'immediato, Tanya mi dà il compito di convocare il comandante Oleg per una riunione d'emergenza.
Mi porto all'esterno della timoneria. Dovrei bussare...ma dato che la porta è socchiusa e dall'interno provengono strani rumori, butto un'occhiata nello spiraglio.
Jesus! Il nostro comandante è intento a fottersi due donne allo stesso tempo...mentre governa la nave!
Devono trattarsi delle mogli di qualcuno degli ospiti. Avranno subìto il fascino della divisa, immagino.
Le due sono pressate tra Oleg e il timone che tiene con entrambe le mani, una di fronte all'altra, mentre si baciano appassionatamente. Il vecchio Oleg sferra qualche colpo da dietro a quella che ha davanti, per poi passare alla fica dell'altra addossata al timone. E va avanti così, alternandosi da una all'altra. (In questo momento potremmo andare addosso al Titanic, e il nostro baldo timoniere non se ne accorgerebbe neppure...)

So che data la situazione d'emergenza dovrei interrompere l'allegra scopicchiata...ma la scena che ho di fronte ha l'effetto di incantarmi.
Senza quasi rendermene conto, la mia mano si insinua tra le gambe ed inizio a ravanarmi la passera a ritmo degli affondi di Oleg.
Che diamine sto facendo? Rischiamo di saltare in aria da un momento all'altro...e invece di avvisare il comandante io me ne sto qui a sgrillettarmi nel vederlo fare sesso. Non so se dipende dalla recente scoperta del mio lato voyeur...oppure se è la situazione di pericolo ad esaltarmi. Forse entrambe le cose, sta di fatto che mi sento eccitata come una biscia.

Sono quasi al culmine...quando all'improvviso una mano mi si appoggia sulla spalla, facendomi trasalire.
- «Kurva italyanska...Mio capo vuole vedere te!»
Rayssa. Cacchio, questa troia ha proprio il potere di apparire nei momenti meno opportuni.
- «E se io non volessi vedere lui?»
- «Tu non ha molta scelta, io credo.»
La affronto a muso duro.
- «E invece io faccio quel che mi pare. E ti consiglio di starmi alla larga, se non vuoi finire ancorata in fondo al mare come il tuo ganzo!»
Rayssa fa un mezzo sorrisino...e subito dopo mi rifila un colpo di karate allo stomaco che mi toglie il fiato. Dopo di che, mi sbatte contro la parete e mi stringe la carotide con due dita, fissandomi dura:
- «Tu non fa mai attenzione a cosa tu dici, vero? Tu fa arrabbiare me, così forse io dimentica ordini di mio capo e io uccide te qui, subito. Tu vuole questo, si?»
La stronza ha ragione, dovrei tenere di più a freno la mia linguaccia. Rischio di irritare qualche persona sbagliata. E lei è decisamente una tipa da NON far incazzare.
Faccio un cenno di assenso, e lei mi lascia andare.
- «Horosho. Tu segui me, per favore.»



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9) IL VIZIETTO DI Mr.SEYNOV
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Rayssa mi conduce nella cabina riservata al signor "Boris Spassky", che ovviamente è l'identità in incognito di Seynov.
Entrando sono pronta a tutto...tranne a quello che mi trovo davanti.
La scena è troppo assurda: vedo Seynov col cazzo in mano che si sta tranquillamente masturbando di fronte a una serie di monitor, sui quali scorrono le immagini di Tanya che lesbica con Eva...e di ME che mi faccio scopare dal Lupo travestito da Capitan Findus!
Non c'è che dire; Seynov riesce sempre a spiazzarmi.
- «Benvenuta, signora Visentin. Un attimo e sono subito da lei», dice senza distogliere lo sguardo dagli schermi.
Pochi secondi dopo si sborra in mano e si ripulisce con un tovagliolo, sempre con gesti misurati, come se eseguisse un rituale.

Si ricompone con calma e risponde al mio sguardo interrogativo.
- «Telecamere nascoste. Utili, quando si vuole tenere sotto controllo i propri avversari.»
- «E anche per farsi una collezione di film porno sui cui masturbarsi, mister "Boris Spassky"?»
- «Ognuno ha i propri modi di godersi la vita, lady Visentinova. Ma prego, si accomodi. Gradisce un sorso di Dom Perignon?»
- «Pensavo che mi avesse invitata qui per farmi la pelle con le sue mani.»
- «Oh, no; ormai dovrebbe sapere che io detesto la violenza. Quando si rende necessaria, pago dei professionisti per esercitarla al posto mio.»
- «"Professionisti"...come Yukov?»
- «Sì, come Yukov. O come Rayssa. Non ha idea di quante persone siano disposte a stuprare, torturare o uccidere per denaro. Io sono di un'altra pasta, il contatto fisico mi ripugna.»
- «È per questo che si masturba nel guardare altri mentre fanno sesso? Lei è un individuo patetico, Seynov. Sotto i suoi modi raffinati, non è altro che un miserabile guardone impotente!»
Il russo fa un gesto di indifferenza.
- «Se le può interessare, il mio filmato preferito è quello in cui Lei viene stuprata da Yukov. Sapesse quante volte mi sono eccitato nel rivederlo.»
Fa una pausa durante la quale mi fissa intensamente, come se volesse leggermi dentro.
- «Immagino che saperlo la renda orgogliosa, non è vero?», conclude con un sogghigno beffardo.
Non rispondo. Il bastardo deve avere dei poteri telepatici, perché mi ha radiografata alla perfezione. Infatti il mio lato perverso si compiace di essere il feticcio preferito di questo esecrabile individuo. Che razza di depravata sono?

- «Non sia troppo dura con se stessa, signora Visentin. Il Bene e il Male convivono in ogni persona. Il mio potere consiste proprio nel saper individuare le debolezze altrui e sfruttarle a mio vantaggio. Per esempio, la sua lealtà verso le sue amiche e il suo gusto per il sesso estremo la mettono nelle mie mani. Così come il desiderio di vendetta di Rayssa rende lei una mia fedele servitrice. La vede? Muore dalla voglia che io le dia l'ordine di torcerle il collo. Ma per adesso Lei mi serve viva, mia cara.»
- «Basta con i giochetti, Seynov. Perché mi dice tutto questo? Che cosa vuole da me?»
- «Gliel'ho già detto: NIENTE. Lei deve solo rimanere a bordo e godersi la crociera come se non mi avesse mai incontrato.»
Rimane abbottonato in maniera irritante. E nonostante ciò, sento che sta dicendo la VERITÀ: non vuole nulla, da me. Non riesco proprio a capire quale sia il suo gioco. E lui si compiace di lasciarmi morire di curiosità.
- «Ah, voi pedoni di carne. Così fieri in apparenza...ma in realtà così fragili, così facili da manipolare. Ora vada. La nostra partita a scacchi non è ancora finita.»
Nell'uscire sfilo davanti a Rayssa, che mi incenerisce con lo sguardo.

Appena fuori dalla cabina, vengo colta da un conato di vomito. Dio; Seynov ha proprio il potere di nausearmi. Odio tutto, di lui. Odio i suoi modi cortesi, odio la sua parlata forbita, odio i suoi abiti eleganti...e soprattutto odio le sue mani. Sempre pulite. Quelli come lui non se le sporcano mai. Buttano una mazzetta di banconote sul tavolo, e subito c'è una fila di gente che accetta di fare i lavori sporchi al posto suo. In un mondo cattivo, gli sciacalli vincono sempre.
Al diavolo, Pat...Sei nella merda fino al collo e tu ti metti a fare della filosofia. Scuotiti, rimani lucida, concentrati solo sui fatti concreti.

Seynov ha voluto farmi capire che ci tiene tutti sotto controllo. Non posso avvisare Tanya senza che lui lo sappia.
Comunque da questo incontro è emerso anche qualcosa di buono: le telecamere non avevano il SONORO, perciò Seynov non sa che noi sappiamo della presenza di una bomba a bordo. Questo è un punto in nostro favore, anche se lui rimane in forte vantaggio.



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10) MARIOLUPO
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Torno nella cabina di Tanya. Lei e gli ufficiali stanno confabulando col Lupo.
Scartano varie soluzioni tipo evacuare la nave, avvisare la guardia costiera, far venire una squadra di artificieri...
- «Niente da fare, non abbiamo altra scelta che scoprire dove è quella maledetta bomba», conclude rassegnato il Lupo.
In risposta, Tanya porta l'attenzione sul nocciolo del problema:
- «Il punto non è "DOVE" si trova l'esplosivo; il punto è "COME" ha fatto ad arrivare qui a bordo. Se troviamo la risposta, il "dove" si trova ci apparirà di conseguenza.»
Ha ragione. È intelligente, la Tanya. E sento che la risposta alla sua domanda sta in una cosa che mi ha detto Seynov...ma non riesco a metterla a fuoco.

*****

Al momento l'unica cosa che possiamo fare è dividerci in squadre di 2 e setacciare le zone meno in vista della nave.
Io e il Lupo ci addentriamo nella sala macchine della St.Cyril, muniti di torcia portatile.
Procediamo in silenzio per un po', finché lui non resiste dal cavarsi il sassolino nella scarpa:
- «"È uno stronzo, un arrogante, un maschilista"...Bel rispetto per i superiori, Visentin!»
- «Mi piace essere schietta. A proposito, carina la tua idea di camuffarti da...lupo di mare.»
- «"Lupo di mare". Ah ah. Bella, questa. Sono lieto che conservi il buonumore anche con una bomba sotto al culo, Visentin. Io invece mi sto cagando sotto; questa potrebbe essere davvero la nostra ultima missione...anche se devo ammettere che una piccola soddisfazione me la sono tolta.»
- «Anche se eri travestito, avrei dovuto riconoscerti: modi da cafone, cazzo piccolo, e abilità scopatoria ZERO.»
- «Non si direbbe, a giudicare da come guaivi.»
- «Puah, tipico di voi maschilisti boriosi...Non vi accorgete mai quando una donna sta fingendo!»
Il Lupo sbuffa.
- «Visentin, questo chiacchiericcio non ci serve a nulla. Rimandiamo le nostre dichiarazioni d'affetto ad un'altra occasione, vuoi?»
- «Okay, Lupo, tregua...A proposito, ce l'hai un nome da cristiani?»
- «Uhmm...Facciamo..."Mario"?»
- «È già meglio. Bene, MarioLupo, magari un giorno mi dirai anche perché sei così stronzo con le donne con cui lavori.»
Si incupisce all'improvviso. Devo avergli toccato un nervo scoperto. Mi secca ammetterlo, ma forse l'ho giudicato troppo in fretta. Sotto quella corazza di sciovinista scontroso, sembra essere un uomo tormentato da un vecchio errore che non riesce a perdonarsi.

Comunque adesso abbiamo altro a cui pensare. Soprattutto io. Infatti continuo a credere che l'indizio per trovare la bomba sta in qualcosa che mi ha detto Seynov, ma non mi riesce di inquadrarlo.



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11) BINGO!
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La nostra ispezione è andata a vuoto. Torniamo nella cabina di Tanya, sperando che le altre squadre abbiano avuto più fortuna.
Nel contempo arrivano anche gli altri gruppi, che in russo informano Tanya sui risultati delle ricerche. Alla fine Tanya ruggisce irritata e si rivolge al Lupo afferrandolo per il bavero.
- «Uomo...Tu mi hai raccontato un mucchio di balle! Non c'è nessuna bomba, su questa nave!»
- «Le ho detto la verità, madame Tzarovskaja, l'esplosivo deve trovarsi qui a bordo. Lo faccia cercare ancora...»
- «No. La nave era già stata perquisita prima della partenza, ed ora l'ho fatta setacciare di nuovo centimetro per centimetro...Qui non c'è niente, niente, NIENTE!»
- «Eppure il mio informatore sembrava sicuro: il CN-6 era destinato qui!»
Tanya tira una sequela di imprecazioni in russo pestando i pugni sul tavolo. Non sa più che decisioni prendere, sembra sull'orlo di una crisi di nervi.

Non c'è più tempo per le mosse alla cieca. Devo riflettere, ricordare le parole esatte di Seynov...Cosa mi aveva detto di preciso?
Sì..."Devi solo rimanere a bordo e goderti la crociera"...Rimanere a bordo, cioè non andarmene...Poiché per andarmene dovrei usare la...

OH, CAZZO!!

La soluzione dell'enigma mi cade in mano come una pera matura:
LA SERENISSIMA!
Il CN-6 non si trova sulla St.Cyril, bensì...SULLA MIA BARCA! La quale è attraccata abbastanza vicina alla St.Cyril da farla saltare in aria.
Ma certo, ora tutto quadra: il carburante difettato, il guasto al motore, la provvidenziale riparazione ad opera di marinai sconosciuti che in realtà dovevano essere uomini di Seynov, l'attracco alla St.Cyril...Tutto era stato calcolato per trasformare la Serenissima in una bomba atomica galleggiante. E io l'ho portata proprio dove voleva Seynov. Mi ha manovrata come una marionetta fin dall'inizio.

*****

Prendo in disparte il Lupo e gli racconto tutto. È abbastanza sveglio da credermi al volo senza perdere tempo a chiedermi dettagli.
- «Se le cose stanno come dici, la chiave di tutto è L'ELICOTTERO. Se blocchiamo a Seynov la via di fuga, non può far saltare la nave.»
- «Detta così, sembra facile...ma hai scordato le telecamere che il bastardo ha nascosto un po' dappertutto.»
- «Già...Uhmm...Ci servirebbe un diversivo per distrarre Seynov mentre noi due ci avviciniamo all'elicottero...»
- «Io ho una mezza idea; conosco il suo punto debole...»



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12) LA GRANDE ORGIA
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Do istruzioni a Tanya, che sgrana gli occhi incredula.
- «Sei seria, Pat?! Nella situazione in cui ci troviamo, mi stai chiedendo di...?»
- «Non posso darti spiegazioni, Tanya. Ti chiedo solo di fidarti di me. Guardami: ti fidi di me?», le dico afferrandole la testa e fissandola negli occhi.
Ci pensa un attimo. Un attimo solo. Poi mi appioppa un bacio sulla bocca.
- «Qualunque cosa tu voglia fare...buona fortuna!»
Dopo di che, prende sottobraccio Eva e si rivolge al suo equipaggio. Non capisco ciò che gli dice, ma dalle loro espressioni sbigottite sembra che Tanya stia eseguendo alla lettera le mie istruzioni.

Infatti le mie amiche iniziano a spogliarsi e a strusciarsi addosso ai maschi presenti.
Qualcuno ha ancora delle resistenze...che però crollano in fretta non appena le due zoccole si fiondano ad estrarre gli uccelli dei marinai.
Anch'io mi do da fare. È importante che, almeno all'inizio, Seynov veda bene che mi trovo in questa cabina. Così arpiono un paio di batocchi e inizio a sbocchinarli in tandem.
Non mi preoccupo nemmeno di guardare a chi appartengono. Devo solo stare attenta a non calarmi troppo nella parte; guai se mi facessi travolgere dall'eccitazione e scordassi lo scopo di questa lussuriosa ammucchiata.
Tra un pompino e l'altro, mi casca l'occhio su Tanya letteralmente ricoperta dai suoi uomini, ai quali non par vero di potersi fottere in gruppo la loro terribile boss. Per non parlare di quel gran pezzo di gnocca di Eva. Le mie amiche si contorcono come bisce sotto l'assalto di quell'orda di bufali infoiati.

Bene, l'esca è gettata. Sono convinta che Seynov non potrà fare a meno di restare incollato ad una scena così arrapante.
Anche se non vedo la telecamera nascosta, conosco la zona che inquadra. Così, con naturalezza, mi porto fuori dal suo campo visivo. Per in po' di tempo Seynov crederà che io sia ancora in questa stanza, il che mi lascia qualche minuto per agire.

Abbandono i cazzi che stavo intostando e raggiungo il Lupo sulla soglia. Prima di uscire dalla cabina butto un'ultima occhiata all'interno: Eva e Tanya sono letteralmente sommerse di cazzi, in tutti i buchi. È una visione così eccitante che per un attimo ne resto ipnotizzata; il Lupo deve strattonarmi per un braccio per scuotermi.
- «Ma che cazzo hai nella testa, Visentin? Abbiamo solo pochi minuti per evitare di saltare in aria...e tu ti metti a fare la guardona?!»
Ha ragione, ma non voglio dargli soddisfazione. Così rispondo con un brontolio e tiro avanti.

*****

Arriviamo in vista del ponte. L'elicottero è lì...ma al suo interno c'è Rayssa che fa la guardia tenendo la mano sul calcio della sua pistola. Impossibile avvicinarsi senza che ci veda. Ci tocca inventarci qualcosa d'altro.
- «Piano B: cercheremo di disinnescare la bomba sulla tua barca», commenta il Lupo.
Faccio per scattare verso la scaletta esterna della nave, ma il Lupo mi trattiene per un braccio.
- «Frena, agente Mantide 1. Vado sempre avanti IO per primo, intesi? Tu non sai come affrontare situazioni così delicate.»
- «Credi di conoscermi, Lupo?», ribatto irritata.
Mi fissa serio.
- «Non ho bisogno di "conoscerti", Visentin. Mi basta sapere che sei una donna. E in quanto tale credo che la tua saggezza cammini di pari passo con la tua idiozia, e che le passioni guidino il tuo cervello. Se poi vogliamo parlare nello specifico di TE, ti ritengo una creatura bellicosa che dà battaglia a tutto ciò che la circonda, persino a se stessa.»

Devo ammettere che lo stronzo mi ha radiografata per bene. Tra lui e Seynov, stanno mettendo a nudo i miei lati più perversi. E che dio mi perdoni, sono i lati di cui vado più FIERA.



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13) ROULETTE RUSSA
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Scendiamo fino alla tolda della Serenissima e ci addentriamo nel vano motori.
Avevo indovinato: la carica di CN-6 è lì in bella mostra, collegata con 6 fili ad una scatoletta che dev'essere il detonatore.
- «Te ne intendi di questi marchingegni, MarioLupo?»
- «Un po'. Di quei 6 fili, solo uno disinnesca la bomba...ma non so quale sia, e non intendo certo rischiare.»
- «E quindi che si fa?»
- «Semplice: sganciamo la tua barca e la lasciamo andare alla deriva. Quando Seynov se ne accorgerà, forse la St.Cyril sarà già abbastanza distante da sopravvivere all'esplosione.»
- «Toglitelo dalla testa. Io non mi gioco la Serenissima per colpa di una dannata faida tra mafiosi russi!»
- «Ragiona, stronza...L'Agenzia te ne può ricomprare dieci, di bagnarole...»
- «Questa "bagnarola" è tutta la mia vita. Non mi aspetto che tu capisca, ma se non vuoi aiutarmi allora vattene e lasciami fare a modo mio!»
- «Spiacente, ma non perderò un'altra donna in missione!»
Detto ciò, mi afferra per la vita e mi trascina di peso verso la St.Cyril.
- «MOLLAMI, PEZZO DI MERDA!», protesto pestandogli i pugni sulla schiena.
- «Smettila di comportarti da scema, non capisci che...AHUKK!»
Gli premo il nervo alla base del collo. Il Lupo ha appena il tempo di emettere un rantolo strozzato prima di accasciarsi a terra privo di sensi. (La cosa buffa è che questo colpo me lo aveva insegnato proprio lui!)

*****

Torno nel vano motori di fronte alla bomba.
Sei fili, uno solo giusto. È come giocare alla roulette russa con cinque colpi nel tamburo.
Li sfioro, come a cercare un'intuizione...quando all'improvviso sento la canna di una pistola che mi preme contro la nuca.
- «Nyet, kurva. Fai un passo indietro!»
Rayssa. Merda; dovevo aspettarmelo che Seynov non avrebbe lasciato incustodita la carica di CN-6.
- «Non fare cazzate, Rayssa...Se questa bomba esplode, ci lasci la pelle anche tu!»
- «Tu non devi preoccupare di bomba: tu muori qui, subito. Ma prima io voglio sapere come ha fatto lesbicaccia magra e debole come te a battere grande uomo come Yukov.»
- «Se molli quel cannone te lo mostro, fica sfondata!»
Rimane pensierosa per un istante...poi sogghigna e ripone la pistola nella fondina sotto la sua ascella.
- «Da, horosho...Tu mostra a me, puttana!», dice mettendosi in posa d'attacco.
Ho guadagnato un po' di tempo...ma potrei pentirmi di non aver scelto una morte rapida. Questa perticona sembra in grado di farmi a pezzi anche a mani nude. Spero solo che nel frattempo il Lupo si ridesti, ma per ora continua a fare il bell'addormentato.

Provo a sorprenderla con un destro al mento, ma lei lo evita con facilità.
Cerco allora di avvinghiarla al corpo, ma mi solleva da terra e mi fa piroettare dall'altro lato della cabina.
- «Tu è patetica», ridacchia, «Mio unico divertimento sarà di uccidere te in modo lento!»
Mi preme uno stivale sul collo. Rantolo in apnea, devo scrollarmela di dosso.
Il mio solo vantaggio è che Rayssa non conosce gli oggetti qui a bordo. Così rovisto a tentoni in un cassetto vicino, afferro un cavatappi e glielo conficco nel polpaccio. Non è una ferita grave, ma è quanto basta per farle togliere il piede dal mio collo.
Faccio la mossa di allungare la mano verso un coltello e lei mi blocca il polso. Capisce troppo tardi che non era quello il mio vero obiettivo: in realtà volevo solo arrivarle abbastanza vicino per sfilarle la pistola dalla fondina.

Gliela punto contro. Lei reagisce da vera professionista: si gira di fianco per diminuire la superficie di bersaglio, ed alza le braccia a protezione di testa e cuore.
Sparo svuotando il caricatore. Tre colpi vanno a vuoto, due le si conficcano negli avambracci, e l'ultimo la colpisce ad un fianco. Nessun punto vitale. Ho avuto troppa fretta.
Rayssa fa dapprima una smorfia di dolore e poi sogghigna.
- «Ora...basta giocare, puttana...»
Scatta rapidissima in avanti e mi rifila un pugno nello stomaco. Poi mi afferra in modo da farmi appoggiare la schiena su una sua gamba ed inizia a spingere verso il basso.
- «Io ti spiezzo in due!»
Questa battutaccia alla "Rocky 4" mi farebbe sorridere...se non fosse che la troia mi sta spezzando in due per davvero!

Non penso; è troppo difficile. Mi muovo d'istinto: ficco un indice nella sua ferita al fianco, e premo con forza. Sento la pallottola che si fa strada nelle sue viscere. Rayssa ulula di dolore e mi lascia andare.
La schiena mi fa un male cane, ma devo approfittare del suo attimo di sbandamento. Non avrò un'altra occasione.
Afferro un estintore dalla parete e glielo sbatto sul muso. Rayssa sputa un fiotto di sangue, poi cade schiena a terra.
Le balzo sopra e inizio a colpirla con l'estintore, con furia selvaggia.
- «Volevi sapere come ho fatto a battere il tuo Yukov, troia? Così!...E così!...E così!...»
E colpisco, colpisco, colpisco come una indemoniata...finché mi rendo conto che non c'è più niente da colpire. Sto pestando l'estintore sulle assi del pavimento, lì dove poco fa c'era la testa di Rayssa.

Mi rialzo, e per alcuni secondi penso solo a lasciar rallentare i battiti del cuore mentre contemplo quello scempio. Dio, mi vien da vomitare...
E infatti vomito. Nella mia vita ho visto orrori indicibili, ma non ho ancora lo stomaco per sopportare uno spettacolo del genere.

Passato lo shock, trascino quel che resta della stangona russa verso il parapetto e la faccio scivolare in mare. Ora può ricongiungersi al suo amante sul fondo dell'Adriatico. Dopotutto, sono una romantica.

*****

Torno alla bomba. Ci deve pur essere un modo di sapere quale sia il filo giusto.
Li sfioro uno ad uno, come ad aspettare un'intuizione...poi la mia mano si sofferma sul filo ROSSO.
Lo afferro con decisione. Sì, è questo, sento che è questo. Forza, Pat, perché esiti? Non ti fidi più del tuo istinto? Strappalo e falla finita: uno, due, e...

Ma il mio proposito è interrotto da un improvviso colpo alla nuca. Un attimo di dolore, poi vedo tutto nero e svengo.



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14) SCACCO MATTO
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Quando mi riprendo, la prima immagine che vedo è il brutto muso del Lupo.
- «Lupo...Cosa...?»
- «Stavi per farci saltare in aria tutti quanti, razza di incosciente! Per fortuna che ti ho fermata in tempo...»
Guardandomi intorno scopro di trovarmi sul ponte della St.Cyril.
- «La bomba...l'hai disinnescata?»
- «No, ovviamente. Ed ormai è troppo tardi anche per sganciare la tua barca: il nostro amico ha preso il volo.»
Solo allora faccio caso al rumore dell'elicottero che si sta allontanando all'orizzonte.
- «Seynov?...»
- «Già. Nessuno di noi ha pensato che sapesse pilotare un elicottero anche senza Rayssa. Appena ha saputo della fine della sua guardaspalle, è decollato. Ed ha con sé il detonatore della bomba.»

Non ho il tempo di fargli altre domande, che sento squillare il mio telefonino.
- «Buonasera, signora Visentin.»
- «SEYNOV! Questa sì che è una sorpresa...»
- «La nostra sfida a scacchi è all'atto conclusivo, e mi sembrava scortese andarmene senza prima ringraziarla per la bella partita. In proposito, molto astuta la sua mossa dell'orgia per tenermi incollato al monitor...Probabilmente sarei ancora lì, se non mi fossi accorto che Lei era scomparsa da troppo tempo dal campo visivo della telecamera.»
- «Peccato, l'idea era buona...Ma come le ho detto, gli scacchi non sono il mio forte...»
- «E malgrado ciò, devo riconoscere che Lei si è difesa bene, per essere una dilettante...ma in questo gioco, l'esperienza prevale sempre sull'intuitività. E ora è il momento della mossa finale...»
- «Aspetti, Seynov...Non lo faccia, forse possiamo...»
- «Spiacente, ma la partita è finita. Scacco matto. Do svidanija, lady Visentinova!»

L'ultima cosa che sento per telefono è il "CLIK" del detonatore che viene attivato.
L'istante dopo il cielo notturno dell'Adriatico si illumina a giorno. Il botto mi fa quasi scoppiare i timpani.
Quando riapro gli occhi, vedo i lapilli dell'elicottero che ricadono sul mare come tante stelle filanti.

Appena mi si sturano le orecchie cerco di capire cosa è accaduto. Ma sono troppo rintronata per pensare lucidamente.
- «Okay, MarioLupo, mi arrendo: che diavolo è successo?»
- «Sono semplicemente ricorso al piano C: non potendo disinnescare la bomba, ho smontato il pezzo di motore su cui era agganciata e l'ho trasferito sull'elicottero.»
- «Ah. Una mossa inaspettata. E pensare che Seynov poteva andarsene appena sono arrivata con la Serenissima, se non si fosse attardato a fare il guardone.»
- «Già. È stato troppo sicuro di sé e si è messo a giocare come il gatto col topo. Succede spesso, quando un giocatore di scacchi crede di avere ormai la vittoria in pugno.»
- «E così Bobby Fischer si è inculato di nuovo la Russia...»
- «Che?...»
- «Niente, Lupo, è una cosa mia», replico voltandomi verso l'orizzonte.

*****

Pochi istanti dopo accorrono sul ponte anche i partecipanti all'orgia, richiamati dal botto.
Do a Tanya una rapida spiegazione dell'accaduto. Per lei è un gran sollievo.
- «Questo chiude definitivamente i miei conti con Vassilj Seynov. Credo di doverti ringraziare.»
- «Per te questo e altro. Siamo amiche, no?»
Mi si avvicina con uno sguardo languido.
- «Sì, Pat. Siamo amiche. Forse più amiche di quanto entrambe pensiamo.»
Il suo bacio è lieve, lento, intenso. E in quest'istante mi sento attraversare l'anima da una ventata di paradiso e di inferno insieme. Avvicinarsi a Tanya comporta la dannazione. Ma io non provo paura. Poiché ora ho la certezza che la donna più potente e mortale del mondo darebbe la sua vita per me.



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15) EPILOGO
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È tempo dei congedi. Con tutto quel che è successo, ormai l'atmosfera festosa della crociera è andata a farsi benedire. Meglio levarsi di torno prima che arrivino le autorità marittime; non ho nessuna voglia di passare i prossimi 2 giorni a rispondere alle domande degli ispettori.

Fra una cosa e l'altra, non ho avuto l'occasione di gustarmi Tanya. Invece quella porca di Eva se l'è goduta alla stragrande. Ma immagino che ciò compensi la mia scorpacciata della volta scorsa, quando era stata Eva a restare a bocca asciutta.

Ho già un piede sulla Serenissima, quando mi si presenta il Lupo.
- «Bene, Visentin...Come al solito hai usato più gli ormoni che i neuroni, ma in qualche modo te la sei sfangata.»
- «Immagino che sia il tuo modo di fare un complimento. Grazie, Lupo.»
- «Non ti montare la testa. Un agente così è inaffidabile. Se vuoi lavorare nell'Agenzia, avrai bisogno di un addestramento intensivo.»
- «Uff...Senti, ne riparliamo un'altra volta, adesso devo andare...»
- «Già...Uhmm...Beh...Ciao, allora...»
Aspetto che mi tenda la mano per primo. Ma forse lui sta aspettando lo stesso da me. Col risultato che rimaniamo lì come due beoti a fissarci senza fare nulla.
Stacco l'ormeggio e mi volto di nuovo verso di lui.
- «Solo un'ultima cosa, MarioLupo...Cosa volevi dire con "Non perderò un'altra donna in missione"?»
Esita un attimo.
- «Niente. Frasi che si dicono così; non ci pensare.»
La sua evasività mi fa male. Quest'uomo è un mistero. E non mi piacciono i misteri. Prima o poi mi caverò la curiosità di scoprire cosa c'è dietro quella scorza di maschilista odioso.

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Mi metto al timone della Serenissima. Mentre ci allontaniamo, osservo in lontananza la sagoma della St.Cyril. E mi sembra di udire la sua risata maligna.
Per la terza volta questa nave infernale ha riscosso un tributo di vite umane. È come un enorme pescecane che si nutre del sangue di coloro che salgono a bordo. E sembra darmi appuntamento per il futuro. Nave maledetta. La prossima volta voglio vederti colare a picco.

Il sussurro di Eva interrompe i miei tetri pensieri.
- «Sai, Pat? Tanya me lo ha detto.»
- «Ti ha detto che cosa?»
- «Se è bionda oppure mora.»
- «WOW!! Ebbene?...», chiedo con trepidazione.
- «Ebbene che? Lo ha detto a me soltanto, come confidenza personale. Volevo solo fartelo sapere.»
- «Non facciamo scherzi, Eva...Dai, dimmelo!»
Ma lei fa una smorfietta maliziosa e si dirige sculettando verso la nostra cabina, canticchiando "Show me the way to go home, I'm tired and I want to go to bed"...
- «VA BE', TANTO NON ME NE FREGAVA NIENTE!», le grido dietro a denti stretti, ostentando disinteresse...
...Ma la verità è che ormai questa curiosità insignificante mi si è piantata in testa come un tarlo, e il fatto che Eva non me la voglia soddisfare mi fa schiattare di rabbia.
Così innesto il pilota automatico, mi rimbocco le maniche e mi dirigo verso la cabina avvampando di sacro furore.
Me lo dirai, olandesina. Te lo farò sputare a forza di orgasmi!

[FINE]

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