Un guaio di strada 2.

Scritto da , il 2019-12-05, genere etero

Dopo avere deflorato il culo di Gaia, Serena reclama la mia attenzione al suo bel culo che è tondo, sodo ed allora inizio a sculacciarla sonoramente e lei prima ride ma dopo piange perchè i miei colpi diventano sempre più potenti, decisi. Dopo averle creato un alone rosso sulle belle toste natiche, inizio ad ungermi bene il cazzo, poi passo a preparare il suo ano con manate di gel sempre provvidenziale per oltrepassare stretti passaggi angusti. Le divarico le gambe dopo averla fatta mettere in ginocchio e senza preoccuparmi di non farle male, le infilo il cazzo di lattice e lo spingo tutto dentro. Lei ci deve essere abituata infatti non dimostra di sentire dolore, allora lo tiro fuori e lo sostituisco col mio che in quanto a dimensioni...l'altro si può paragonare ad un'auto utilitaria e piccola, invece il mio dà molto da pensare ad un furgone maxi... . Ho reso l'idea?. Quindi la sodomizzo col mio batacchio e lei che prima sospirava, dopo piagnucola pregandomi di colpirla con più dolcezza ma non mi lascio commuovere, anzi, la colpisco ancora più energicamente e questo gioco alla fine coinvolge anche lei che passa subito a chiedere di affondare ancora più forte e non me lo faccio certo ripetere e la "inculo a sangue" che ancora mi devo chiedere cosa significhi simile frase in realtà!! Dopo che arrivo a godere, incurante di Serena e di come si trova dopo tale trattamento, esco dal culo e vado a lavarmi sotto la doccia. Dopo la profonda pulizia, mi affianco sul letto a Gaia e le domando se vuole riprenderlo in culo o preferisce altro. Lei passa a prendere in bocca il cazzo che subito si rianima e lo ciuccia fino a farmi nuovamente sborrare e si pappa tutto fino a prosciugarmi interamente. Serena passa a leccare la figa alla sorella ed io mi godo lo spettacolo di Gaia che geme e si divincola come fosse un serpente gaudente. intanto la mattinata si sta concludendo ed io devo ancora provvedere ai miei bisogni per vivere sanamente, così decido di congedarmi dalle sorelline ma lor mi fanno promettere che tornando dalla spesa alimentare e sistemata tutta a casa mia, dovevo riandare da loro a pranzo. Accetto l'invito che mi facilita la vita di scapolo: fare la spesa, metterla al posto giusto in casa, prepararsi poi il pranzo..., quel giorno non dovevo preoccuparmi di cucinare, anzi, trovavo tutto pronto a tavola. Vado quindi a svolgere la spesa, torno a casa mia e dopo volo dalle sorelline che già hanno preparato un gustosissimo pranzo che si conclude poi col dolce da me preferito: la zuppa inglese! Dopo il caffè mi offrono una Grappa, da me sempre apprezzata da anni ormai, fatta da loro con erbe del loro orticello. Dopo pranzo mi offrono il letto per il pisolino che aiuta a rilassarsi ed accetto anche quello. Dopo un'ora circa di sonno, mi trovo Gaia sdraiata accanto a me e, quando provo ad alzarmi dal letto, lei mi abbraccia e mi chiede di volere di nuovo essere inculata per abituarsi al nuovo gioco. Accetto ed in un baleno è tutta nuda e, untosi un poco l'ano ed il mio glande, si mette a pecorina ed allora la inculo facendola ancora urlare ma poi l'urlo di dolore cambia con quello di piacere ed io affondo fino ad arrivare all'orgasmo che subito dopo è seguito da Gaia. dal suo buchino esce un filino di sborra nisto a sangue e lei lo raccoglie passandoselo in bocca ciucciando le dita imbrattate del liquido fuoriuscito. Mi passa poi una sigaretta che accetto e aspiro fino alla fine, dopo, arriva da me con un nuovo caffè che gustiamo insieme, poi a malincuore mi devo rivestire per riprendere il mio lavoro di rappresentante di computers. Serena non è in casa perciò, dopo un lungo bacio in bocca a Gaia, lascio quel luogo di piacere con assai malincuore.

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