Roberta

Scritto da , il 2019-10-08, genere gay

Robertino prima di andare a scuola passa da casa mia per farmi un gustoso pompino.
La storia ebbe un abbrivio quasi scontato, un giorno sua madre (abitiamo nello stesso stabile, ed è una mia inquilina) venne da me a dirmi di aver pazienza per il canone di locazione poiché il marito aveva perso il lavoro e non sapevano come fare per pagarmi.
Le dissi di non preoccuparsi per i soldi, me li darà quando potrà. Andò via rincuorata. Il giorno seguente Robertino (il figliolo della Lucia, la mia inquilina) si presentò alla mia porta con una deliziosa crostata offertami come ringraziamento per la mia disponibilità. Entra, dissi a Robertino, faccio due caffellatte e ci facciamo una ottima colazione. Non se lo fece ripetere due volte. Mentre consumavamo si parlò del più e del meno, gli chiesi se aveva una ragazza e lui arrossendo mi disse che non ne aveva mai avute, che era molto timido con le donne, io buttai li la battuta: non dirmi che ti piacciono gli uomini? Arrossì come un peperone ed io per confortarlo gli dissi che è normale, che anche a me piacciono i ragazzi carini come te, anche se è pur vero che mi piacciono anche le donne di tutte le età ma i ragazzini come te mi fanno andare fuori di testa. Balbetto un: anche a me lei piace, io sono molto attratto da lei, poi aprendosi disse: delle volte mi masturbo pensando a lei e al suo "pacco".
Vuoi vederlo e toccarlo? Si!
Mi aprii la vestaglia e gli dissi di toccarlo. Robertino lo prese in mano dicendo: non pensavo che esistessero di questa misura, il mio è piccolissimo. Tiralo fuori. Si abbassò i calzoni della tuta ed io lo vidi, era meno di dieci centimetri in erezione, senza peli pubici e con due piccolissime palline lisce lisce.
Robertino si inginocchiò tra le mie gambe e lo prese in bocca, gli entrava solo il glande ma lui incominciò a segarlo tenendolo sempre dentro la bocca, fu naturale sborrargli dentro e per lui fu naturale bere tutto, ma tutto tutto.
Mi è piaciuto tantissimo disse mentre si accoccolava tra le mie braccia, posso farlo nuovamente?
Non risposi, non ebbi il tempo, si impossessò nuovamente del cazzo e mi fece un altro pompino con ingoio.
Adesso devo andare, disse Robertino, ma posso venire nel pomeriggio?...
Segue.

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