Pompino nei parcheggi sotterranei

Scritto da , il 2019-07-15, genere etero

Pompino nei parcheggi sotteranei



Protagonista, Ana, brasiliana.

vedi racconti precedenti.....


Eravamo dei buoni scopamici, le piaceva la mia bella presenza, la mia gran cultura europea, il mio saper fare sesso e soddisfarla, ero per lei un tipo interessante ma... Non voleva e non volevo impegni.. dunque andava bene così.  Lei gran bella figa, troia e vacca al momento giusto, (vedi racconti precedenti) ognuno di noi aveva la sua propria vita e ci incontravano solo per passare momenti buoni insieme.

A volte quando eravamo liberi, si passava il weekend insieme o si andava a Fortaleza a fare grandi compere, quasi come una vera coppia  oppure semplicemente passare una notte a far porcate insieme. 


Una di quelle volte che siamo andati a Fortaleza per grandi compere, eravamo in un supermercato un po più di lusso, sito in un quartiere (chic) .

Lei indossava una camicia larga, semitrasparente con bottoni sul davanti, aveva aperto i primi tre di sopra, era ben scollata, come d'abitudine non indossava intimo,

Dunque quando si piegava in avanti si intravedeva il seno turgido ed il capezzolo duro, (masturbato dalla camicia). Poi indossava una gonnellina semi ventaglio, cioè aderente alla cinta e culo, poi larga a scendere finendo con (volants) le arrivava sopra le ginocchia, ed un sandalo con tacco, non c'era uomo che le passava accanto e non si girava ad ammirarla.

Lei si divertiva a vederli così attizzati.... a volte si abbassava fingendo di prendere o scegliere qualcosa nel ripiano di terra, si abbassava quasi ad inginocchiarsi  aprendo e chiudendo le cosce, lasciava intravedere la fessura della figa pelata, per aumentare l'eccitazione.

Così facendo ne aveva già eccitati alcuni, che gironzolavano tra gli scaffali facendo complimenti ed alcuni erano anche molto volgari, lei, quando voleva liberarsi di qualcuno che non le conveniva veniva verso di me, al che il tipo si dileguava. 

Dopo di che lei ritornava a fare il suo giochetto,

Finché venne verso di me, un signore sui 70 anni, distinto, molto educato, un tipo con grana, lo si vedeva da come era vestito da come parlava e da cosa aveva nel carrello, vino carissimo, filetti di carne bovina, tranci di picanha eccetera, tutta spesa da classe medio-alta o alta.

Si avvicinò e mi chiese se quella bellissima sirena stava con me e  se era la mia donna, mi fece i complementi, io non afferrai subito il concetto e risposi che era la mia donna.

Allora lui molto educatamente mi disse che era bellissima e tornò a farmi tantissimi complimenti dicendomi che, era un peccato per la sua età molto avanzata, che se avrebbe avuto meno, l'avrebbe corteggiata, con il mio permesso, .....scoppiammo in una risata, continuammo a conversare un po, poi io scherzando gli dissi che se volesse gli davo il permesso, dissi anche che, siamo una coppia mooolto libera, che abbiamo le nostre libertà.

Mi disse che era vedovo da 3 anni e che da quando a perso la moglie, non era più stato attratto da nessuna donna, nessuna lo aveva emozionato come quel giorno, disse che si era....... usò il termine accaldato(eccitato)....che se fosse più giovane, avrebbe dato ciò che lei le avrebbe chiesto, pur di passare una notte di sogno insieme. Poi continuò a scusarsi per la franchezza. Ridendo accettai le scuse.

Arrivò lei, ci guardò con l'aria... ""chi è  questo?"" Lui mi anticipò e chiese se poteva permettersi di presentarsi, si chiamava Jorge 

Cominció a farle tanti complimenti,  lei restò molto lusingata, poi lui ci chiese se eravamo di Fortaleza stesso... lei rispose che abitavamo nell'interior.. un paesino vicino.

Lei disse che a volte venivamo in città e vi stavamo la giornata intera a fare shopping o passeggiare.

Andammo alle casse, pagammo e ci avviamo verso l'ascensore,  eravamo solo noi tre, lui disse ad Ana che aveva un profumo meraviglioso, chiese che tipo di profumo usasse, le disse che gli ricordava quello che la moglie defunta usava, che ogni volta che lo odorava si sentiva accaldato, lei si avvicinò e propose di odorarle il collo, lui le si avvicinò molto educatamente, e odorò con lunghi sospiri, poi si scusò di essersi permesso, Ana disse che poteva rifarlo, non la stava affatto disturbando, lui con un po più di familiarità ritornò ad odorare quel collo con quel profumo che avrebbe svegliato anche un morto, mi scappò lo sguardo e vidi un leggero rigonfio nel suo pacco, lei mi vide e fece uguale, sorrise, tutto questo avvenne in quei 20 secondi che stavamo in ascensore.

Una volta giù si aprirono le porte, 

Lui ci disse che vorrebbe rivederci ancora, io e lui, ci scambiammo  i numeri di telefono....

Ci avviammo nel parcheggio, la nostra auto era in fondo, lui disse che era all'opposto. Al che lei si propose di aiutarlo a portare il carrello, non c'era tanto, .....disse .....Jorge lascia che ti aiuti... lui la guardò e sorrise, disse che era una cosa che la moglie faceva sempre... spingere il carrello della spesa, (altro bel ricordo ) accettò e la ringraziò io mi avviai con la mia è la sua spesa verso l'auto, misi tutto dentro al cofano riportai il carrello, tornai in auto, aspettai un po, Ana non tornava, aspettai ancora, pensando che stavano sucuramente conversando, beh, al posto di Jorge, anch'io avrei tentato di fare lo stesso, per approfittare di starle un po di più  vicino.

Quasi mezz'ora..... azzzzzzz!!!!. Ma che gli starà raccontando? Tutta la sua vita?... boh!!!!

Non era la "MIA" ragazza né la "MIA" donna, allora non potevo arrabbiarmi.. però quel dover aspettare mi scocciava, faceva caldo......poi.....

La vedo ritornare sorridente...

Le chiedo del perché avermi fatto aspettare tanto, li nel parcheggio con quel caldo,

Ci avviammo e....... strada facendo mi raccontò.

Lo aveva aiutato a mettere la spesa nella sua Jeep di lusso, lui raccontò un po di vita e lei gli disse che noi siamo solo buoni amici, poi lui le chiese se poteva ancora odorare quel suo profumo meraviglioso ed inebriante, lo lasció fare, gli scappò un bacio sul collo, lei non disse nulla, lui si scusò dicendo che gli era scappato, quel profumo lo stava ubriacando e che lo faceva tornare indietro nel tempo quando baciava il collo della moglie, lei rispose che non c'era problema, al che lui la ribaciò e la strinse tra le braccia ringraziando, lei si lasciò fare, dopo attimi lui la baciò sulla guancia, dicendo ......sei bellissima Ana.... aaaah!!!! Se non fosse per l'età, ti avrei desiderata tantissimo e ti avrei corteggiata, poi lei presa dal quel momento, volle baciarlo sulla guancia, lui si girò ed il primo bacio fu al lato della bocca, seguì un secondo bacio, instintivamente si girarono e si baciarono sulla bocca, dopo un secondo di esitazione si baciarono con la lingua, lui felicissimo, l'abbracciava , la stringeva, le accarezzava i lunghi capelli neri, le diceva parole carine,era più alto di lei, ad un tratto lei sentì qualcosa gonfiare contro il pancino, era il cazzo di lui che tentava di svegliarsi, lui si  fermò di scatto e si scusò mortificato, dicendo che non avrebbe dovuto, lei gli disse che non c'era niente di cui scusarsi, che era adulta, che se era li con lui era perché lo aveva voluto anche lei..... si salutarono, poi lei stava tornando verso di me, fece qualche passo ci ripensò,  tra se e se pensò..... poteva farlo ancora più felice. 

Lui era appena entrato, lei bussò al finestrino passeggero, lui la lascio entrare, lei disse ti voglio fare un regalo, ho visto che ti piace tanto il mio profumo, vieni ad odare ancora il mio collo, mi è piaciuto, lui non se lo fece ripetere si avvicinò odorò e la baciò sul collo ripetutamente..... in auto il profumo si era sparso dapertutto lui si sentiva ormai ubriaco ed eccitato, dal collo passò al viso accarezzandole i capelli, lei lo lasciò fare, le stava piacendo, poi lei girò la testa per guardarlo negli occhi e si avvicinò, pose dolcemente le labbra sulle sue, lui non ci capì più niente, la baciò e le infilò la lingua in bocca, si baciarono appassionatamente, lei....gli mise la mano sul pacco che era in posizione quasi sveglio, gli slacciò i pantaloni abbassò il boxer, facendosi aiutare da lui 

E gli prese tutto il cazzo in bocca leccandolo, era piccolo, molliccio ma cominciava a dare segni di vita, lui che ansimava, ....sei meravigliosa Ana... sono anni che non ho queste sensazioni..... lei continuò a succhiarli il cazzo che cresceva in bocca, ebbe la sorprese che quel cazzetto... tutto striminzito e atrofiato stava crescendo di brutto, stava diventando di un bel calibro...lei, succhiando e spompinando gli creò una erezione medio dura,

Continuò a spompinarlo ficcandoselo in gola... cominciò a fare .. su e giù, e con la mano, lo segava... continuò per un po finché lui l'avvisò che stava per godere, lei continuò finché  non gli regalò una estasiante goduta in bocca. Lui era in paradiso... 

Lei dopo averlo ingoiato tutto e dopo avergli strizzato la canna del cazzo, per fare fuoriuscire tutto il resto, lo leccò e lo pulì tutto poi si ricompose, lui si vestì, la fissò incredulo di ciò che gli era accaduto, disse......mia moglie non mi ha mai lasciato venire in bocca e peggio ancora, non l'ha mai ingoiato.....

Grazie è stato meraviglioso,

Poi le disse..... aspetta....

Aprì il portafoglio e disse.... accetta un regalo da parte mia.... Le dette 300 reais ... comprati qualcosa, continuò... scusa se è  solo questo non ho altro con me...

Ma vorrei rivederti ancora... lei promise che si sarebbero rivisti.

Si baciarono si salutarono e lei venne via.

Quel racconto mi fece eccitare e strada facendo mi feci fare un pompino......

L'indomani .... Jorge mi telefonò

Chiedendomi se ero arrabbiato,

Porgendomi mille scuse, lo rassicurai dicendogli che non c'era nessunissimo problema, Ana era liberissima, come lo ero io,

Fu felicissimo della mia reazione e mi promise che a breve ci avrebbe invitati a casa sua.

Accettai....


Continua.......


Max

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