Biografia zoofila 2

di
genere
zoofilia

Sono passati anni dalla mia prima esperienza con Roger, ma da allora non sono più riuscito a placare la mia voglia e il mio desiderio per i cani.
In questo lasso di tempo ho spesso visto Roger scorrazzare per la mia zona, ma purtroppo per motivi di tempo non ho mai potuto soddisfare i miei desideri limitandomi a chiamare i padroni per farlo venire a prendere.
Col tempo cercai di informarmi sull'argomento e con internet cercai fra video e commenti qualcosa che mi potesse aiutare nella mia ricerca sul come godermi a pieno una monta, da quelle informazioni compresi certi comportamenti del cane e come fare a infiammare la loro voglia sessuale, informazioni che senza un cane però erano piuttosto vane.
Più volte feci giri dei condomini alla ricerca di Roger per ore ma senza grandi risultati, poi appariva così all'improvviso quando non ne avevo il tempo.
Un giorno mia madre mi disse di andare a portare un documento ad una sua amica che abitava li vicino, così presi quello che mai madre mi dette e a piedi mi incamminai verso la mia meta.
Dopo qualche minuto arrivai a questa casetta separata dai complessi residenziali, aveva un grande prato interno e la casa si stagliava si due piani.
Subito suonai al campanello e l'amica di mia madre gentilmente mi viene ad aprire il cancello e mi avverte di stare attento al cane, “quale cane?!” penso fra me e me mentre la curiosità si fa sempre più forte, poi lo vedo e non ci credo, era Roger che come mi vede mi corre incontro, ovviamente la donna rimase stupita e del resto anche io visto che non era la stessa donna che avevo visto la prima volta.
Subito mi identifico e gli rivelo che tutte le telefonate sulla posizione del cane fuggiasco sono fatte da me, lei prontamente mi ringrazia e mi invita ad entrare per bere qualcosa.
La casa è un enorme sala illuminata con una cucina ricavata in un angolo separato da delle mura in vetro, “vuoi della coca cola?” mi domanda, io faccio cenno di si e chiedendo permesso mi siedo su di una sedia li vicino, “tua madre mi doveva mandare dei documenti da lavorare, li hai con te?” “ certo” risposi io porgendo il fascicolo “Mmmm è più semplice di quello che pensavo, mi ci vorrà poco tempo per lavorarli, puoi aspettare?” mi domanda poi, io faccio cenno di si e rimango seduto a sorseggiare la coca.
Dopo qualche attimo la donna alza lo sguardo e mi dice “ti va di portare a spasso Roger? Oggi non è ancora uscito” l'occasione è ghiotta e un brivido di eccitazione mi risale per la schiena, faccio cenno di si alla donna che si alza e mi porge il guinzaglio.
Esco con calma e subito il cane mi corre in contro, “oggi ti porto a spasso io” gli dico a voce alta, poi abbassandomi al suo orecchio sussurro più piano “ non abbiamo molto tempo ma stavolta giuro che arriverò fino in fondo” concludo grattandogli la testa, lui d'altro canto sembra capire e festoso comincia a strattonarmi forte facendomi correre dietro di lui.
Dovetti cercare di fermarlo ma non fù facile, sembrava molto eccitato, tanto da tirare fino a strozzarsi, pensai che avesse qualcosa che gli frullasse nella mente, così gli lasciai scegliere il percorso, e dopo pochi minuti ci ritrovammo ai piedi di un fitto campo di grano.
Io mi fermai per un secondo ma il cane mi spintonò giù verso il campo e come un matto mi tirò al suo centro proprio sotto un fitto cespuglio.
Con una rapida occhiata notai che il grano circostante era tutto abbattuto, ma non dall'uomo sembrava più da due animali “haaa è qui che porti le cagnette vero?” domandai ricevendo bau dal cane, “bene, anche se per poco tempo, oggi sono io la tua cagna” dissi sganciandomi la maglia e sdraiandomi al suolo.
Lui subito si mise in piedi accanto a me e io prendendolo per il collare lo spostai in modo che fra le sue zampe ci fossi io e per concludere lo feci avanzare di qualche passo così da avere il suo fodero poco più indietro del viso.
Allungai ambedue le mani e delicatamente le feci scorrere lungo tutto il suo fodero partendo dalle palle fino ad arrivare alla punta, poi nel senso opposto aumentando la pressione facendo uscire parte del suo lucido pene.
A quel punto continuai a menarlo un po' più velocemente con una mano, mentre l'altra scese velocemente dentro le mie mutande per fare lo stesso a me trovando il mio cazzo gia umido e duro, Roger dalla sua gradiva la situazione visto che stava spingendo con foga sulla mia mano e in breve tempo mi trovai tutto il suo pene gonfio fuori dal fodero.
Smisi di menarglielo per farmi avanti con la bocca quando ad un tratto dal suo pene usci un fiotto di sperma, mi sentì bagnare da questo getto caldo da sopra l'ombelico fino ai capelli era bellissimo sentire quella cosa calda sopra di me, pulì con la lingua quello che si era appiccicato accanto alle labbra, stavolta ero preparato e sapevo che quello era solo liquido lubrificante.
Mentre che leccavo il suo liquido lui cominciò a leccarsi il pene che continuava a gonfiarsi portando il nodo ormai in procinto di uscire dal fodero, cercai di precederlo e con rapidità lo presi in bocca cominciando a spompinarlo mentre con la lingua gli avvolgevo il pene muovendola attorno ad esso in senso orario, Roger a quel punto cominciò a spingere per fottermi la bocca.
Volevo a tutti i costi prendere in bocca il nudo subito appena uscito, quindi cominciai a pompare più duramente e in profondità, nel frattempo dal suo pene uscirono numerosi fiotti di liquido lubrificante, non potevo ingoiare, quindi lo spinsi con la lingua per lubrificare meglio il cazzo di Roger e quello che non riuscivo a dosare colava dalle mie labbra a terra.
Il cane a quel punto cominciò a muoversi più forte, presi un respiro profondo e cominciai a ingoiare tutto il cazzo di Roger fermandomi al nodo che era ancora coperto dal fodero, aprii la bocca al massimo per poterlo accogliere senza fargli male e cominciai a spingere con le labbra sul fodero, all'inizio il fodero saliva lento e sentivo che la superficie che mi entrava in bocca aumentava sempre di più, poi fu un attimo e lo sentii tutto dentro, era come se avessi una palla da biliardo nella mia bocca, che che fu inondata da numerosi schizzi di sperma lubrificante caldo.
Sentivo il suo pene arrivarmi fino in gola, io a quel punto continuai a massaggiarlo con la lingua mentre lui per l'eccitazione cominciava a spingere più forte tanto che stava per indurmi al vomito a causa della profondità che raggiungeva, allora fui costretto a far uscire dalla mia bocca il nodo, ma non fu facile anche se nel mentre tentavo di farlo uscire sentivo le venature e le vibrazioni che emanava.
Sputato il nodo mi allontanai nuovamente per guardarlo, era enorme magnifico e ad ogni pulsazione fiotti di liquido lubrificante spuntavano dalla punta, deciso a finire l'opera e a non sprecare quei caldi schizzi lo presi nuovamente in bocca e cominciai a spompinarlo velocemente e muovendo la lingua vorticosamente attorno al suo cazzo, sentivo che il mio pene stava per esplodere ormai avevo le mutande completamente inondate.
Il pompino non durò ancora per molto,potevo sentire il pene di Roger esplodere e di fatti comincio a riempirmi la bocca stavolta non di liquido lubrificante, ma di caldo caldissimo sperma, non finiva più, io cercavo di ingoiare tutto, ma la quantità era troppa quindi fui costretto a sputare una buona quantità che colava dalla mia bocca, “che buono” dissi fra me e me cercando di assaggiarlo, un sapore strano salato ma non molto aspro come mi aspettavo comunque buono.
Roger continuò a venire per un minuto abbondante, o almeno credo e ogni volta che un nuovo fiotto di sperma usciva dal suo pene esso pulsava drizzandosi repentinamente, inutile dire che ero eccitatissimo, poi il cane indietreggio portando via il suo pene dalla mia bocca trascinandosi dietro delle scie viscose di sperma, io fini di ingoiare il poco rimasto, poi mi avvicinai a lui per leccare il suo cazzo per pulirlo mentre con la mano destra mi menavo il mio.
Dopo qualche secondo venni chiudendo gli occhi stramazzando a terra per l'estasi, rimasi li per qualche secondo senza sentire niente mi sentivo leggerissimo, poi venni riportato alla realtà da Roger che gentilmente mi leccò il pene per pulirlo.
“grazie bello, mi spiace di non essere andato oltre, ma ormai è tardi e dobbiamo rientrare” gli dissi a malincuore rialzandomi e ripulendomi dal disastro che avevamo fatto, poi con lui al seguito ci incamminammo verso la casa della sua padrona, dove appena arrivato trovai lei coi i moduli compilati.
Quella fu l'ultima volta che vidi Roger visto che mori dopo qualche mese per via di una malattia
di
scritto il
2011-07-04
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