Diletta 2 (tutto si spiega)

Scritto da , il 2019-04-20, genere dominazione

Non potevo credere a quello che era successo. Ero sfinito.
Diletta mi slego e caddi a terra senza forze.
“Mi piaci, ora vai a casa e riposati, ho ancora bisogno di te, mi piaci tanto, voglio essere sicura che non mi scappi”
Mi alzai in piedi, avevo le gambe che mi tremavano.
“E questo?”
“E una cintura di castità ipoallergenica, non ci sono controindicazioni, tranquillo, il tuo corpo ci metterà tre giorni prima di riavere un erezione. Rilassati ti chiamo io tra tre giorni”
Ero stanco, andai a casa e dormii, magari risvegliandomi avrei capito era solo un brutto sogno.
Abitavo da solo in periferia, la cintura di castità era in plastica trasparente, il buco era abbastanza grosso per urinare.. diletta aveva ragione, niente erezione per tre giorni. Poi la mattina del quarto... un fastidio, il mio cazzo aveva ripreso a lavorare, mi sveglia alle 5.30 e mi calmai con una doccia fredda.
Mi arrivò un messaggio, era Diletta
“Facciamo colazione?”
Non me lo feci ripetere, le diedi appuntamento in una nota pasticceria. Sperando di essere liberato.
Appena mi vide
Mi salto addosso abbracciandomi.
“Tesoro come mi sei mancato”
Mi disse davanti a tutti.
Ero un po’ spaesato, non sapevo come mi dovevo comportare, gli altri clienti non badavano a noi, sembravamo la Coppia perfetta.
“Mi dispiace per L altro giorno...” iniziò Diletta.
“Anche a me, ora se per favore mi vuoi togliere le catene....”
“Alle tu mi piaci tanto, se non avessi avuto così tu non mi avresti mai detto dove si trova Marco e se non ti avessi messo quella cintura non ti avrei mai più rivisto”
“Bene! Ora che mi hai rivisto dammi le chiavi che la finiamo”
Diletta si ammutolì, faceva gli occhi dolci.
La vidi lacrimare “ Alle io dovevo sapere dove si trova Marco, mi ha rovinato la vita, ho venduto il mio corpo per poter ripagare tutti i debiti, ora lo andrò a cercare e dovrà ridarmi quello che mi spetta”
Era decisamente tesa. “ e come pensi di farti ridare i soldi? Non accetterà mai nessun compromesso “
“Te lo detto, ho fatto corsi e scuole di persuasione e sociologia avanzata, ho fatto training a San Francisco e Boston.... anche tu L altro giorno non volevi dirmi dov era nascosto Marco.. e ora grazie a delle amiche a Panama l’ho trovato”
Rimasi stupito, lo aveva già rintracciato... “cosa... cosa pensi di fargli?”
“Solo di riprendermi i miei soldi... ecco la chiave... la cintura di castità tienila, ne ho tante..”
Presi la chiave e corsi in bagno.
Una volta liberato tornai al tavolo, era sparita, non c era più.
Sul tavolino un tovagliolo con l impronta del bacio lasciato dal rossetto. Sotto una scritta “con amore, mistress Rose“
Tornai a casa sollevato e allo stesso tempo costernato... la vita di quella ragazza non doveva essere stata facile... aprii il mio portatile e cercai il nome.. Rose... La trovai quasi subito... aveva fatto parecchi film e con tanti tipi di scene.. dai BBC alle orge alla... dominazione.
Mi ritrovai in casa a fumare il mio narghilè e guardare i suoi film.
L eccitazione che mi saliva ogni volta che pensavo agli orgasmi che avevo provato con lei era ormai incontenibile.
Una sera, ormai ubriaco per il troppo vino deciso che dovevo rivederla. Andai sul suo sito personale, mi registrai con uno pseudonimo e chiesi un appuntamento.
Mi rispose il giorno dopo, purtroppo non era a Milano ma in Sud America per lavoro. Mi scrisse che sarebbe ritornata in italia a fine mese.
Ero nei fumi dell alcohol e fissai un appuntamento con lei un sabato sera.
Si faceva pagare 500 rose ogni ora, e la prenotai per 2 ore.
Erano mille rose che se andavano, ma volevo rivederla.
Che cosa era andata a fare in Sud America? Aveva veramente trovato Marco? Gli dovevo dire subito chi ero? Troppe domande, stavo andando in paranoia, non c era giorno che non mi segavo. Avevo anche comprato in un sex shop un vibratore anale. Si quell esperienza con Diletta mi aveva proprio fatto conoscere altri piaceri.
Arrivò il fatidico giorno, la mattina mi scrisse una mail di conferma, chiedendomi a quale pratica fossi interessato.... niente sesso! In questo era stata chiara, solo dominazione. Le scrissi anal training.
Qui arrivò il primo ordine: mi disse di andare al sex shop e comprare un butt plug. Poi di tenerlo inserito tutto il giorno. Lo avrebbe tolto solo lei.
Così feci, comprai il butt plug, e una bottiglia di champagne. Mi presentai da lei, stesso indirizzo e stesso condominio.
Quale sta volta presi le scale, volevo prendere tempo, volevo riflettere bene su quello che stavo facendo. Presi un bel sospiro e bussai alla porta.
Diletta mi aprii, era davanti a me, con un vestito in latex stretto che risaltava le sue forme. I suoi seni volevano uscire, aveva i capezzoli che sembrava volessero bucare il tessuto. Mi guardava dal alto di quei suoi stivali lucidi con tacco 16.
“Alle!! Non dirmi che tu....”
“ si Diletta, sono io, mi sei mancata.. volevo rivederti”
Mi fece entrare e mi disse di inginocchiarmi.
L appartamento era in penombra , guardai il suo viso, perfettamente truccato con un rossetto fuoco.
“Lo sapevo che saresti tornato... che cosa vuoi?
“ ho visto tutti i tuoi film e morivo dalla voglia di fare L amore con te”
“Hai visto tutti i miei film, bravo porcellino, e saresti anche disposto a pagare 1000 rose per due ore....”
“Si...”risposi
“ l’ultima volta ti ho fatto uno sconto... ma adesso la situazione è diversa... alzati e spogliati... voglio vederti nudo!”
Mi alzai e obediii.
“Ora chiedimi scusa, scusa per tutti i torti che tu e il tuo amico Marco mi avete fatto!!!”
“Torti? Io non centro niente...”
Non finii di dire la frase che Diletta mi sferrò un calcio nei coglioni.
Caddi a terra, vedevo verde dal dolore.
“Avanti chiedi scusa e leccami i piedi”
Cominciai a leccare la punta degli stivali, ero a carponi, solo li si accorse del mio butt plug inserito.
“Abbiamo pure seguito le istruzioni.. allora non sei venuto qui per scopare me... ma vuoi farti scopare come l ultima volta... vuol dire che ti e piaciuto allora...”
Detto questo si abbassò e mi diede una forte sculacciata.
Poi si dirisse verso il mobile della televisione, estrasse una cintura di castità e me la passò.
“Tieni, lo sai cosa ci devi fare”
La misi senza obbiettare.
Quindi mi rialzai in piedi... ma mi blocco subito... “chi ti ha detto di alzarti? “
“Ma io...” e mi arrivò un ceffone.
“Stai giù bastardo, a terra, L ultima volta non sono neanche riuscita a godere... mi hai usata solo come svuota palle, ora sono io che voglio godere...” si dirige verso il divano, apri le gambe , alzò il vestito in latex e mi ordino....”Lecca!!”
Andai avanti a carponi, quindi cominciai a leccarla.
Aveva un sapore un po’ salato, i suoi succhi vaginali stavano colando da ogni parte.
Quindi decise che era tempo di togliere il plug.
Mi ispezioni per bene l’anno ed andò in camera a prendere un lubrificante.
Ritorno’ con un fallo di media grandezza. Me lo mise davanti alla bocca e ordino: “succhialo” .
Iniziai a succhiare con foga e con passione, come avevo visto fare nei suoi film porno.
“Bravo, vedo che hai seguito tutti i miei tutorial! Che bella puttanella!”
Andai avanti per 20 minuti poi mi tolse il fallo dalla bocca... “ Vuoi che ti scopi?”
“Si “ le risposi... “ si cosa? Vuoi che ti metta il cazzo nel culo???”
“Si Diletta, voglio il cazzo nel culo...”
Lei si mise a ridere, “e invece no, dovrai tornare, le 2 ore a disposizione sono passate, ed ho un altro cliente in coda!... però possiamo fare una cosa,possiamo continuare domani, intanto tieni la cintura, ti voglio bello pieno... e porta anche le tue cose, ho una camera da letto in più... puoi stare qui qualche giorno, così ci conosceremo meglio e fino in fondo”
Non poteva mandami vi così.. ero super eccitato, eppure non avevo altra scelta. Le diedi le mille rose, mi vestii e mi diressi verso L’uscita.
Sarei tornato da lei il giorno successivo

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