Le disavventure di anna 11

Scritto da , il 2019-03-08, genere dominazione

Mi alzai a fatica, non riuscivo a reggermi sulle gambe, tanto che mi presero sotto le braccia e mi fece vestire, mi accompagnarono a casa e mi riportarono nella stanza che ormai era diventata l’unica mia proprietà, mi distesero sul letto e mi lasciarono solo, la mia mente ormai vaneggiava non riuscivo più a connettere, che giorno era? Che cosa stava succedendo? Non capivo più niente ero alla merce della ormai perdita della memoria, mi sentivo girare senza poter fermarmi, e ogni tanto mi risalivano alla mente le belle giornate passate con Anna e tutte le cose che facevamo insieme, il giorno che ci siamo sposati e poi alla fine la faccia di Mustafà che mi guardava, mi addormentai sfinito non ricordando neanche il mio nome.
Mi risveglia dopo non so quando, ricordo solo che mi facevano male le gambe e non sentivo il culo era come se fosse enorme mi sembrava di avere una ciambella tra le chiappe e non potevo stringere, mi guardai intorno e vidi su un tavolo dei pacchetti forse è cibo pensai e alzandomi con molto sforzo cercai di mettermi seduto ma non potevo avevo troppo male, cosi mi alzai barcollando e mi avvicinai al pacchetto lo aprii e vi trovai del cibo che ingurgitai senza neanche sentire il sapore, e come al solito dei dvd, “nooooooo” gridai “mi sono stufato di avere questi dischetti, e lei non fa niente per non farli smettere gli piace molto essere torturata” parlai ad alta voce, ma non avevo voglia di vedere quei dischetti mi davano il voltastomaco, cosi decisi di finire di mangiare e rimettermi a letto, li avrei visti in momenti migliori quando mi sarei sentito meglio, cosi mi distesi e cercai di rilassarmi e non pensare più a niente.
Quando mi risvegliai mi sentivo un poco meglio, ma sempre il buco del culo mi faceva male, non riuscivo a stare seduto cosi mi alzai feci una doccia, che mi rimise un po' in sesto, e siccome non avevo mangiato tutto, finii quello che avevo lasciato, il pacchetto dei dvd era ancora sigillato non volevo aprirlo, ma la curiosità era tanta che non ne potetti fare a meno dopo aver ingoiato l’ultimo morso aprii il pacchetto, dentro c’erano tre dischetti, con sopra scritti i numeri 1…2…3 e un postit “ da vedere in sequenza non sbagliare……Mustafà”.
Non volevo vedere e solo il pensiero che lo avrei rivisto nel video mi dava la nausea, ma la curiosità era troppa, restai a guardare i dischetti senza fare niente per un bel po', poi….presi quello che stava scritto uno e lo inserii nel lettore ma senza pigiare play, guardavo il monitor buio e non avevo il coraggio di far partire il video ma alla fine vinse la mia curiosità e cosi pigiai play.
LO SAPEVO non volevo pigiare ilplay perché non volevo vederlo, ma la prima immagine è di Mustafà…..” ciao femminuccia, e si che ti è proprio piaciuto quello che ti hanno e ti abbiamo fatto, sei contento? Non so credo di si, come credo di no, ma che avresti potuto fare se non sottostare alle nostre voglie? E sai è piaciuto molto anche a lei anzi vorrebbe ripeterlo tu sei d’accordo?.......ahahahah anche se non lo fossi se vogliamo ripeterlo non puoi disubbidire ti pare? Ok non voglio più stare a parlare con te, tanto non mi rispondi…….ho venduto Anna per una settimana mi hanno offerto 50mila euro, però……..vogliono usarla come vogliono senza regole, che dici la mando? Ma si a te fa piacere come fa piacere a me sai i soldi e cosi ho accettato le possono fare tutto ma proprio tutto senza nessuna regola, e se poi……………….ma staremo a vedere dopo una settimana che succede, dimenticavo questo dvd è stato inciso già una settimana fa, ehehehehehe, e lei sarà tornata? Sana? Oppure rotta? Rotta senza dubbio sicuramente le avranno aperto il culo ancora di più ma….questo video è finito devi inserire il numero due se vuoi continuare, è stata una settimana tremenda per la tua……ANNA, se vedrai te ne accorgerai,……a dimenticavo, non vuole più tornare da te…..ha detto che se ti fa piacere ti invia sempre i video che farà, ma è una tua decisione, ciao alla prossima”.
Cosi mi salutò Mustafà, rimasi di sasso a sentire quelle cose che aveva detto, non credevo che Anna la mia bella Anna non volesse più tornare da me, l’amo alla follia accetto tutto quello che fa e che vuole fare ma la rivoglio in qualsiasi stato sta, anche vecchia e usata da tutti, ma come fare per sapere se era vero? Avrei dovuto parlare con lei, comunque tolsi il dischetto e lasciai lo sportellino aperto non riuscivo a mettere il secondo.
Passai tanto tempo a guardare il monitor e lo sportellino aperto avevo il dvd tra le mani e non riuscivo a inserirlo, poi preso dalla curiosità lo inserii e pigiai play, come sempre i primi minuti furono bui, finalmente si illuminò e la scena era ambientata in una stanza, dove c’era una scrivania solo e dietro come sempre Mustafà, il resto della stanza era nuda nessun gingillo solo una sedia davanti alla scrivania, si apri una porta e entrarono tre persone, una si mise seduta e due rimasero ai suoi lati…..”allora” disse quello seduto “ c’è la dai questa femmina da maltrattare? E quando ci viene a costare? Diciamo per una settimana e se ci piace la terremo un’altra settimana” Mustafà fece un cenno entrò un nero enorme aveva una catena alla fine della catena collegato con un moschettone c’era…..Anna aveva le mani legate dietro la schiena, un plug in bocca che gli vietava di parlare, sui capezzoli una sorta di conchiglie e sul pube una copertura che impediva di vedere le labbra, quando fu vicina quello che era seduto sulla sedia si alzò si avvicinò a loro e cominciò a palparla su tutto il corpo, ma appena si avvicinò al pube per evitare che togliesse la copertura il nero lo fermò “ che ne dici ti piace” disse Mustafà,” ma la puoi solo toccare non puoi togliere niente fino a quando non hai pagato e accettato le regole e devi sempre farle dei video in qualsiasi occasione, “ ok “ disse quello e si rimise a sedere, “ quanto” “ diciamo cinquantamila per una settimana, e….non puoi lasciare ferite permanenti la devi riportare cosi come la vedi adesso….. amico!!” l’amico si rigirò nuovamente a guardare ma non fece nessun movimento “ non ti sembrano troppi soldi cinquantamila per una settimana? Diciamo la metà e la riportiamo cosi” Mustafà guardò il gigante e questi scosse la testa impercettibilmente “ no per la metà solo tre giorni, tutta la settimana il prezzo è quello che ti ho detto”.
Misi in pausa, non ci credevo stavano trattando un prezzo per la mia Anna, ma che cosa era diventata in mano a questa gente, non riuscivo a credere pensavo che stessero scherzando per farmi dispetto….cosi ripresi la visione.
L’amico si girò verso i suoi e questi dissero di accettare, “ ok….ma le regole le facciamo noi….le possiamo fare tutto ma proprio tutto anche se dovesse rimanere qualche cicatrice, “ il video riprese tra le cosce di Anna e si vedeva la sua eccitazione che le colava lungo la coscia, si eccitava solo della contrattazione figurati quando stava con loro, Mustafà ci pensò e questa volta non guardò il nero, “ va bene “ disse “ ma se nel caso esagerate vi ritengo colpevoli e per voi ci sarà guerra”, l’amico non battè ciglio mise la mano nell’interno della giacca e tirò fuori un libretto di assegni, lo apri sul tavolo e prese una penna ma Mustafà “ che fai…….non voglio assegni ma soldi in contanti gli assegni non sono mai stati buoni per noi”, l’amico “ ma non ho tanti contanti con me e poi i nostri assegni sono sempre stati coperti “ ma visto che Mustafà non si muoveva “ ok mando uno dei miei a prendere i contanti” cosi si girò e farfugliò qualcosa, uno dei due parti e andò via, nel frattempo portarono dei liquori e degli stizzichini in attesa del ritorno dell’uomo.
Ritornò dopo una buona ora aveva una specie di valigetta che depositò sul tavolo, l’amico la apri e la girò verso Mustafà, che prese le mazzette e le cominciò a guardare, se erano buoni e non false, chiamò Hassad!! Entrò un altro nero, Mustafà gli passò la valigetta questi la prese e usci, ritorno dopo un po', assicurando che erano tutti buoni, “ ok i soldi sono buoni” “non avrai mica pensato che ti dessi soldi falsi vero?” “ neanche un minuto la ragazza è vostra da questo momento la riporterete sulle sue gambe come ve la stiamo consegnando, ok??”.
Senza dire una parola presero il guinzaglio dalle mani del nero e la strattonarono facendola camminare insieme a loro, uscirono dalla stanza e il video si fermò con la faccia di Mustafà che guardava la camera rideva e sventolava i soldi che gli avevano dato “ vedremo come torna tra una settimana, questi sono dei sadici figli di puttana e la useranno veramente come vogliono, speriamo solo che la riportano viva…..ahahahahahahahahah….”.
Il video si fermò per qualche minuto, poi riparti, si vedeva Anna che veniva tirata dall’amico e senza neanche un poco di accortezza la sbatté nel cofano del suv lo richiuse e parti sgommando.
Il video continuava con la visione di una strada, doveva essere una autostrada non si sentiva niente nessun rumore, poi dopo quasi una buona ora entrarono in un cancello con un viale lo percorsero tutto e quando arrivarono al portone il suv si fermò, scese l’amico apri il cofano prese il guinzaglio e letteralmente tiro fino a farla cadere per terra Anna che quasi si voleva opporre, riusci a mettere un piede e rimanere in equilibrio ( visto che aveva le mani legate) ma l’amico non si scompose più di tanto continuò a tirare e avvicinandosi all’orecchio di Anna ringhiò “ per una settimana sarai soltanto nostra e non puoi dire di voler smettere ti abbiamo pagato e anche molto caro quindi aspettati una settimana di terrore e di dolore” poi la continuò a tirare e passò il guinzaglio ad una inserviente che era sulla porta, questa anche la tirò facendola camminare svelta, Anna aveva ormai la bocca anchilosata per il plug che ancora era legato nella sua bocca correva indietro a quella cercando di non cadere con i tacchi, sarebbe stato tremendo farsi trascinare per il collare, poi buio e ……THE END…….
Tolsi il dischetto e lo guadavo tra le mani lo giravo e lo rigiravo che fine avrà fatto, che le stanno facendo, dalle parole di quello forse la torturano molto speriamo che la lasciano in vita e non l’ammazzano….cosi con questi pensieri inserii l’ultimo dischetto anche se sapevo che me ne avrebbero portati degli altri, una settimana è lunga se ti torturano, le giornate non passano mai, le ore sono infinite.
Misi il terzo e per adesso ultimo dischetto, caso strano parti subito, una luce forte mi abbagliò gli occhi, poi si vide una stanza al centro Anna legata a croce al centro, intorno quattro femmine che la accarezzavano, qualcuno le tirava i capezzoli facendola gemere (aveva ancora un plug nella bocca) una le infilò la mano nella figa senza neanche lubrificare un po' ma ci fece sapere che non ne aveva bisogno visto che già era zuppa, e mentre quella con la mano nella figa parlava e rideva un’altra gliela infilò nel culo con violenza, Anna gemeva quelle due cominciarono a uscire e entrare nei suoi buchi senza smettere mai e lei godeva si sentiva che godeva come una pazza, anzi agevolava le due, poi smisero si armarono di fruste, alla fine della frusta avevano inserito dei piccoli aghi, e cominciarono a frustare , quasi subito la pelle di Anna cominciò a sanguinare e questa volta gridava dal dolore non era godimento ma dolore vero, le altre vedendo che gridava a più non posso si unirono alla fustigazione la ridussero a brandelli usciva sangue da tutto il corpo dalle tette dal pube dalla schiena dal culo si accanirono talmente che qualcuno gridò che smettessero e cosi fu, smisero ma Anna continuava a lamentarsi e il sangue colava, nessuno andò a pulirla ma ebbe un paio di secchi di acqua, credo che era acqua ghiacciata perché si irrigidi e rimase senza fiato, qualche punto del corpo smise di sanguinare ma ancora aveva sangue che le gocciolava sul corpo.
Il video era ripreso non continuo ma ogni tanto smetteva e la scena di dopo era un altro momento e forse ad ore differenti, perché Anna questa volta era stata legata con dei tubolari su una tavola, uno all’altezza della pancia che gli faceva alzare il culo due erano delle fasce di ferro che le coprivano le caviglie ed erano state avvitate alla tavola, altre due ai polsi e infine la testa era infilata in un buco della stessa tavola girata a testa in giù, praticamente non vedeva quello che gli succedeva intorno ma solo sotto, e cosi cominciarono a chiavarla e incularla si alternavano mentre uno chiavava l’altro la frustava sulle spalle, alcuni lo infilavano nel culo altri solo nella figa, andò avanti per molto tempo non finivano mai, prima di perdere il conto ne contai almeno cinquanta, ma poi anche io persi interesse, lei godeva quando cominciarono, poi cominciò anche lei ad avere fastidio, la sua figa era diventata rosso fuoco e il culo una caverna ma quella gente continuava qualcuno la inquadrava da sotto e lei con gli occhi chiusi sembrava come svenuta ma….le colavano le lacrime dalle guance…….finalmente la scena cambiò adesso era distesa con la pancia in alto, non si capiva se le scene erano in sequenza oppure girate giorno per giorno o a distanza di ore, bloccarono la testa con delle tavolette ai lati quindi poteva solo guardare in alto, sempre polsi e caviglie saldamente legate, non poteva muovere neanche il busto anche quello mantenuto fermo da delle cinghie, e cosi cominciarono a frustarla, erano in tanti e lei poteva solo chiudere gli occhi e gridare, cambiò scena ripresero sempre lei distesa sul tavolo, le strisce delle frustate erano meno evidenti, quindi era un nuovo giorno, la testa sempre bloccata come i polsi e le caviglie, le femmine del gruppo si alternarono a mettersi sedute sulla sua faccia, qualcuna si faceva leccare culo e figa e godeva altre le pisciarono in faccia facendosi poi leccare le ultime gocce, una….anzi tre si misero sedute sul suo viso e oltre a pisciare gli cagarono letteralmente in faccia, la cosa buona era che poteva chiudere la bocca quindi non ingoiò niente di quella schifezza, si allontanarono e vidi che inserivano un tubo nel culo largo a occhio almeno otto cm, un altro fu posizionato nella figa alla fine del tubo una scatola trasparente, non capivo cosa potevano fare, erano veramente delle persone poco normali, poi mentre lei ancora aveva la faccia piena di cacca sulla bocca sugli occhi, non poteva vedere solo sentire, intorno si sistemarono tutti, maschi e femmine e cominciarono a fare scommesse, “ scommetto che va prima nel culo” “ no prima nella figa, “ ma cosa? Non riuscivo a capire, sapevo che era qualcosa di schifoso ma non sapevo cosa.
Poi mentre tutti chiacchieravano entrò un maschio che aveva tra le mani uno scatolo di cartone che appoggiò sul tavolo tra le gambe di Anna, ci fu silenzio, questo si guardò intorno e ridendo apri lo scatolo, ne tirò fuori due topolini bianchi, e due criceti del caucaso, e li mise nel contenitore trasparente dove partivano i tubi che arrivavano alla figa e al culo di Anna, poi…..”cominciamo? avete smesso di scommettere oppure aspetto ancora un poco?” Anna era sempre piena di cacca nessuno l’aveva tolta quindi non poteva ne vedere ne aprire la bocca, poi ci fu un coro “ok diamo inizio alla corsa”.

Questo racconto di è stato letto 4 6 8 4 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.