Le disavventure di anna 10

Scritto da , il 2019-02-28, genere dominazione

Mi avevano portato un pollo arrosto, caso strano perche di solito mi portavano solo panini, forse volevano addolcirmi a quello che avrei visto nel video……apparve nuovamente il campo rom, Anna era sempre accucciata a terra, pioveva nuovamente e lei cercava in tutti i modi di ripararsi con le mani la testa e il corpo mettendosi rannicchiata su se stessa, questo andò avanti per un po', quando smise di piovere, una femmina nana, gli andò vicino, la fece alzare a quattro zampe, e l’agganciò il guinzaglio, poi gli mise sulla schiena una coperta con dei lacci che legò sotto la pancia, infine gli sali in groppa, “l’aveva presa per un pony” pensai, ma mentre addentavo la carne della coscia del pollo continuai a guardare, dopo essere salita a cavalcioni su di lei la vidi che strinse i piedi dando dei calcetti sulle cosce di Anna e a questo movimento Anna gridò, aveva dei puntali vicino alle scarpe e con quelle incitava a farla camminare, cosi si mosse sempre a carponi, l’inquadratura fu sulla faccia della piccola roma che se la rideva di gusto incitando la cavalla a camminare, e lei doveva farlo altrimenti sarebbe stata colpita con i puntali dei piedi, gli fece fare più volte il giro del campo nel fango era tutta infangata e continuava a girare, la portava vicino alle roulotte , e quando passa qualcuna di loro era in possesso di una lunga bacchetta e la colpiva sul culo facendola camminare, dopo molti giri Anna si stancò sulle braccia e cadde con la faccia nel fango, proprio davanti a una di queste case mobili e visto che non si rialzava uscirono alcune di loro e cominciarono a colpirla su tutto il corpo, facendole molto male perché la sentivo gridare forte, si rialzò con fatica aveva ancora l’altra sulla schiena e ci mise molto tempo e questo significò molte bacchettate sul culo e sulle spalle, ma ci riuscì e continuò a girare, quella che era su di lei ad un certo punto scese da dosso, e sempre al guinzaglio la tirava con forza, quasi la trascinava nel fango facendole molto male al collo, la tirava con forza nel fango, nel frattempo qualcuno aveva riattizzato il fuoco, ( visto che non pioveva più) cosi la trascinò vicino al fuoco, Anna si asciugò la faccia con le mani cercando di scrollare da dosso il fango che gli aveva inferto quella tirandola per il campo, aveva qualche escoriazione, le tette erano graffiate dal terreno che anche se bagnato strisciava sul suo corpo, la lasciò li per un po', e si allontanò dicendo qualcosa verso la camera che non si capì.
Avevo quasi finito il pollo, era da tanto che non mangiavo carne, cosi aprii un altro pacchetto e c’erano delle patatine fritte, mi avventai su di loro e le ingoiai tutte in poco tempo,.
Intanto il video era finito e ormai la solita scritta…….THE END…….
I video questa volta non erano numerati cosi non potevo sapere se era la continuazione di quello di prima oppure era il finale, ma seguii il numero di come li avevano sistemati, cosi lo inserii nel lettore e lo accesi ma per molto tempo non si vedeva niente poi ……THE END…..
Che scherzo era questo? Ne misi un altro ma come quello di prima usciva solo …..THE END…. Niente di più.
Ormai demoralizzato e con una paura di non rivederla più misi l’ultimo dvd, misi play e……..apparve la faccia di Mustafà………” ahahahahahaha…….che c’è hai avuto paura che l’avevamo mangiata? Ma non siamo cannibali a noi piace solo sottomettere le persone che si credono superiori a noi, cosi abbiamo deciso che forse non te la faremo più vedere per un bel pezzo……ahahahahahah…….lei è d’accordo ha detto che non vuole tu veda quello che fa……ahahahahahah…..e sai sta facendo molto e ci sta facendo guadagnare molti soldi, ora sta in un castello, mi hanno dato quasi ventimila euro per poterla tenere con loro per tre giorni, ho detto che questa volta le possono fare veramente tutto, anche lasciarle qualche segno indelebile….ahahahahahahaha…..non so se dopo la rivorrai ancora ma per adesso non c’è niente da vedere per almeno tre giorni, poi se lei vuole ti inviamo qualche video……ma solo se vuole lei altrimenti rimarrai con il dubbio di quello che le hanno fatto e che le stanno facendo ora” la faccia di Mustafà scomparve e il video……..THE END……come sempre.
Ero nella disperazione più totale, mi guardavo intorno andai alla porta e sbattevo le mani su di essa in attesa che il guardiano mi aprisse ma inutilmente, come fare….come fare…… non c’era niente e se lei non voleva che li vedessi i suoi video che succedeva, me la ripotavano oppure ormai era persa per sempre, camminavo nella stanza avanti e indietro, ma non risolvevo niente, guardando intorno e nel sottofondo del pollo vidi un altro dvd, corsi subito al lettore e lo inserii, anche questo buio completo, mi avevano nuovamente preso in giro, aspettai un poco poi…….apparve una tenda come quella degli indiani visti in televisione, la videocamera stava entrando nella tenda, e c’era lei appesa per le braccia al centro era come fosse morta non aveva reazione, nuda non aveva un pelo ne in testa ne altrove, la camera gli passava vicino inquadrandole le spalle il culo la fica, le tette l’inquadrava in faccia ed era lei non c’erano dubbi.
Entrò un mezzo uomo sarà stato alto guardandolo dal video solo un metro e cinquanta sembrava un nano, come quella dei rom, si avvicinò e la chiama “ Anna!!! Anna!!!!” Ma lei non apriva neanche gli occhi, ne dava cenni di movimento, questo con molta cattiveria prese dal fuoco un tizzone non sembrava molto caldo, anzi sembrava spento, con quello si riavvicinò e lo avvicinava alle spalle, Anna apri gli occhi e gridò fortissimo, allora pensai era molto caldo, inquadrando dietro si vide la piaga che subito si manifestò sulla sua pelle chiarissima, ma il vigliacco sorridendo continuava a farlo scorrere ad una certa distanza su tutto il corpo e lei gridava sempre più forte, sembrava che le sue grida gli davano soddisfazione e lo incitavano a farlo nuovamente sempre con piu insistenza, lo avvicinò a tutto il corpo fino alle caviglie, Anna era in preda al panico gridava sempre più forte e quello non smetteva mai, poi si allontanò butto il tizzone nuovamente nel fuoco e se ne andò, non guardò neanche se avesse fatto danni, ci pensò il videoamatore a farlo, si avvicinò da dietro e dalle spella alle caviglie fece una panoramica, muovendosi con calma senza correre, si vedeva la pelle che aveva anche se da lontano avuto contatto con qualcosa di caldo, poi smise e ritorno fuori la tenda lasciando Anna sempre li legata e adesso anche con il dolore del calore sul suo corpo.
Il video continuava all’esterno inquadrando dei campi di erba immensi, si perdevano a vista d’occhio, c’era qualche albero e la vista era stupenda, ma in lontananza si intravvedeva un’ombra sembravano persone che camminavano verso la camera, poi mano a mano si stagliavano sempre con maggiore intensità, e infatti erano delle persone maschi e femmine, ma non erano rom sembravano molto eleganti anche, quando arrivarono molto vicini alla camera……….si spense tutto e…..nuovamente la faccia di Mustafà……” ciao carino, come vedi ti abbiamo fatto vedere solo un poco di quello che gli hanno fatto……ma quello che gli faranno sarà molto più duro, questo lo sai vero? Non so se te lo faremo vedere,ma……..c’è quel mio amico con il cazzo asinino che ti vorrebbe incontrare visto che Anna è impegnata a te fa piacere?......dimenticavo tu non mi puoi rispondere, però te lo mando e forse viene anche un altro che non ha mai chiavato nella sua vita per lo stesso problema, ha solo 25 anni ed ha un cazzo impressionante cosi non è mai riuscito a farsi nessuno, lo faremo anche se so che ha te non piace…eheheheheh….ti farò legare e bendare cosi non vedi ma….senti soltanto….eheheheheh……ma questo lo decido io quando” poi….come sempre …..THE END….
Continuavo a guardare il monitor senza ovviamente vedere niente, mi lacrimavano gli occhi, non solo pensando che non avrei visto Anna, ormai vedere i suoi video mi eccitavano e anche se non volevo mi piaceva che la maltrattavano, poi perché pensavo…..veramente vengono quei due che ha detto quello?? Sai molte cose rimani combattuto, non volevo farlo ma mi piaceva che me lo avrebbero imposto…..allora ero anche io come Anna, mi piaceva che le cose me le facevano fare con l’imposizione, non sapevo più cosa pensare, ogni tanto mentre ero disteso sul letto pensavo a lei e cosa le stavano o stava facendo, con la sua disponibilità oppure per forza, e poi veramente verranno, avevo le farfalle nello stomaco pensando che avrei provato nuovamente ad avere un cazzo enorme nelle viscere, ma un’altra parte non voleva che la cosa accadesse, che mi stava succedendo?
Cosi disteso e con questi pensieri che mi giravano nella mente, non ricordai più niente, mi svegliai che c’era il nero a guardarmi, e ebbi una paura che era arrivato il momento, ma non era cosi, mi aveva portato del cibo, e cosi passai…… penso……. un’altra giornata, non succedeva niente mangiavo e dormivo,senza avere notizie ne di Anna ne se veramente qualcuno sarebbe venuto, mi aveva messo un tarlo nella testa che mi ronzava e mi faceva pensare.
Poi……….successe qualcosa…..una mattina o sera, entrò il nero che dopo avermi dato il cibo mi invitò a farmi una doccia, e un clistere, lo guardai e sorrisi, “ un clistere e a te che importa se vado di corpo oppure no che te ne frega” gli dissi, ma questo si rabbuiò in volto e con la bocca chiusa senza che i denti si vedessero sembrava più nero del solito e ebbi paura quando si avvicinò “ ti ho detto quello che devi fare fallo senza creare problemi” mi disse, mi ero dimenticato di quello che aveva detto Mustafà e mi venne un colpo, allora era arrivato il mio momento.
E cosi dopo che ebbi mangiato andai in bagno mi feci una doccia tonificante prima calda e poi fredda e infine….vidi già posizionato il clistere appeso, doveva contenere almeno tre litri di acqua da quando era grosso, cosi unsi la cannuccia e mi misi in posizione, quando d’improvviso entrò il nero mi disse “ ok te lo faccio io, tu devi solo stare fermo altrimenti ti lego, lo sai che ti posso fare quello che voglio” e per paura rimasi con la testa per terra e il culo in aria, il nero prese la cannula, vide che era lubrificata ma la ripulì rendendola di nuovo secca, e la infilò senza neanche dirmelo nel culo, mi fece sentire un dolore tremendo, anche perché non prese in pieno il buco ma strusciò su un lato e mi graffiò, ma poi apri l’acqua tutta in una volta e subito mi sentii riempire, sono stato molto tempo sembrava che il mio ventre voleva scoppiare tanto era ingrossato, lui sentiva che mi lamentavo ma continuava a riempire, fino a quando l’acqua cominciò a uscire da sola e lui incazzandosi mi diede molti schiaffi sul culo dicendo di chiudere e non far uscire l’acqua, ma non ci riuscivo, cosi quando il clistere stava quasi per finire, tolse la cannula e mi infilò un plug anale per non far fuoriuscire l’acqua ma durò poco perché anche se non mi aveva dato il permesso mi sono alzai e mi sonoi seduto sul water, scaricai tutto acqua feci e mi sentii meglio ovviamente, ma il nero era incazzato venne vicino e siccome ero seduto e mi mantenevo la pancia mi assestò tre schiaffoni che quasi mi faceva cadere qualche dente, rimasi stralunato poi disse “ ok appena finito ritorna nella camera e rimani li ti faccio sapere io qualcosa” e cosi dicendo mi lascio seduto sul cesso e se ne andò.
Ritornai nella camera avevo la pancia sconquassata mi faceva male molto male avevo scaricato dal mio intestino anche l’anima, cosi mi distesi e rimasi in attesa.
Restai in quello stato di semincoscienza per un po' ancora mi faceva male la faccia per gli schiaffi che mi aveva assestato il nero, e restai in attesa, non potevo neanche rivedere qualche video perché si era portato via tutto dischetti e rimanenze del cibo che avevo conservato, diciamo per la cena, quindi mi aveva lasciato senza niente, dovevo solo aspettare gli eventi, e che cosa sarebbe successo.
Mentre pensavo queste cose ecco che entra…..Mustafà, era l’ultima persona (lo chiamato persona) che volevo incontrare quel giorno, non lo volevo neanche guardare il faccia, era stato la causa di tutte le nostre vicissitudini, e lo odiavo con tutto me stesso, penso che questo lo sapeva anche lui, ed era per questo che continuava a martellarmi, poi “….ahahahahahah…..ciao bella passerina, anzi dovrei dire bel culettino…….ahahahahahah…….è arrivato anche il tuo momento lo sai vero?, diciamo che tra poco vengono a prenderci, ci portano dove sta…….Anna, la vuoi rivedere? Ti piacerebbe? Penso proprio di si, e la facciamo assistere a quello che ti facciamo, lo sai quello che ti facciamo, oppure non ricordi?” lo guardai, ero contento di rivedere Anna ma subito riabbassai gli occhi, non volevo vederlo in faccia, ma credo che lui capì che ormai ero una persona succube di loro, e che mai mi sarei ribellato, anche perché come fare?
In effetti dopo qualche minuti bussarono e scendemmo, anche a me come a lei mi misero un collare e un guinzaglio e mi obbligarono a camminare a carponi, mi fecero salire nel portabagagli e la macchina parti a tutta velocità, camminammo molto, tanto che mi stavo stancando a stare rannicchiato nel portabagagli, poi ci fermammo, mi aprirono e senza neanche una parola mi tirarono e mi bendarono, facendomi scendere e rimettere a carponi, camminai con molta difficoltà, eravamo su del bricciato che mi faceva male alle mani e alle ginocchia, ma loro tiravano e volevano che camminassi veloce, ma più di quello che facevo non potevo fare, sentii che salivo degli scalini, e infine sentii sulla pelle il freddo del marmo, eravamo arrivati in casa, mi fecero camminare ancora un poco e poi, “ cuccia qui non ti muovere e non togliere la benda, sai che cosa ti potrebbe capitare vero??” annuii con la testa e cosi fu, mi lasciarono e tornarono dopo un poco, mi ripresero per il guinzaglio e mi incitarono a camminare, fui preso pr le braccia e le gambe e mi fecero coricare con la schiena, non capivo cosa fosse so solo che avevo ancora le gambe penzoloni dopo avermi sistemati su questa fascia, che arrivava dalle spalle alla fine della schiena, praticamente il culo era esternamente alla fascia, poi mi distesero legandomi la testa all’indietro le mani a delle catene della fascia che era sollevata da loro e poi alla fine mi alzarono le gambe legandole alle catene sempre della fascia, praticamente ero su un lettino ginecologico ma sospeso.
Dopo qualche minuti mi sentii la voce e il cattivo odore di Mustafà, “ adesso ti tolgo la benda e ti faccio legare una fascia dietro la testa cosi che alzandola puoi vedere almeno per un poco quello che ti sta succedendo tra le gambe, va bene?....ahahahhaah….avrai una bella sorpresa” non sapevo quale sorpresa mi sarebbe apparsa ma annuii con la testa e cosi fece, mi tolse la benda e rividi la sua orrenda faccia, mi misero la fascia dietro la testa e alzandola cosa vidi?
Anna……..mi sorrideva, era in piena forma anche se usata in malo modo sembrava anche che avesse più muscoli, poi si guardò in basso e lo feci anche io, “ mamma mia!!!” esclamai, aveva uno strapon allacciato alla vita che era una cosa enorme, poi me lo appoggiò sulle palle e disse, ( era la prima volta dopo che se l’erano presa che mi parlava), “ ti piace…..ha un diametro di tredici cm ed ha una lunghezza di quarantotto cm, se entra te lo infilo tutto dentro, se no entro fino a dove arrivo, sai ti preparo per questi” e si avvicinarono due neri e un bianco anche loro avevano dei mostri tra le gambe, ( Anna aveva una voce bellissima, era da molto che non la sentivo), poi……..” Anna ma che fai, lo sai almeno chi sono? Ti ricordi di me, che ti hanno fatto, mi tratti in questo modo” “ certo che so chi sei, sei quel pisellino di mio marito che…..non ha mai capito che a me piaceva essere violentata e non accarezzata dolcemente come facevi…….e poi………hai un cazzetto che vicino a questi non è neanche un loro pelo”, tutti ridevano anche Mustafà si stava sbellicando dalle risate, poi Anna prese un tubetto da un mobiletto e con le mani lo spalmò su tutto l’enorme stra pon che aveva, poi fece uscire il gel sul mio buco del culo e lo spalmò con molta solerzia, ogni tanto infilava due o tre dita nel buco cercando di far entrare anche il gel, poi mi tolsero la fascia dalla testa lasciando che questa si appesantisse all’indietro, e qualcuno mentre Anna continuava mi infilò il suo cazzo in bocca, facendolo entrare fino alla gola, e mentre ero distratto da quello sentii che mi premeva sul buco e……..fece entrare senza sforzo ( con l’aiuto del gel) una buona porzione di quello strapon nel frattempo per il dolore strinsi la mascella facendo male quello che avevo in bocca, cosi lo tolse e mi riempi di schiaffi sulla faccia, e Anna entrava sempre di più nelle mie viscere, spingeva e entrava mentre quello che gli avevo quasi morso il cazzo mi prendeva a schiaffi “ quasi me lo staccavi, figlio di puttana” e giu schiaffi, Anna? Continuava non gli importava che mi stavano schiaffeggiando a lei interessava solo entrare con quel gigante nel mio culo, mi sentivo sventrare, mi sentivo pieno e quasi mi faceva male, mi accorsi che aveva appoggiato le sue cosce sul mio culo mi accorsi che era entrato tutto, 46 cm di strapon tutto nel mio culo, si fermò mi guardava con occhi di eccitazione, poi dopo alcuni secondi che era ferma……..usci tornando indietro a passi letteramente, lo sentivo scivolare fuori, usci del tutto dal culo lasciando un buco largo, e lo infilò nuovamente entrando fino a fondo come prima solo che questa volta non era entrata piano piano come prima ma….tutto in un colpo, senza mai fermarsi emisi un grido quando arrivò alla fine che sentendolo anche io mi venne la pelle d’oca, la sua faccia era in estasi mi guardava e aveva un sorrisetto come se dicesse, “ te lo sto mettendo in culo ed è enorme”.
Molte volte andò avanti e indietro e ogni volta mi faceva male perché arrivava fino allo stomaco, dopo molto tempo usci lasciando buco aperto e distruzione interna ero sfinito avevo male allo stomaco e mi faceva male il buco del culo, ma non finii neanche di pensare che il nero mi fece nuovamente gridare, aveva sostituito Anna e mi aveva penetrato in un sol colpo, anche lui mi chiavò nel culo molto profondamente e con molta violenza, e anche lui dopo molto tempo lo sentii sborrare nelle viscere, ne usci e subito ne entrò un altro, faticavo a stare sveglio mi sentivo lacerare le viscere, certo ne avevo subite tante ma questo era impossibile sostenerlo, anche il secondo fini lasciando il posto al terzo che mi infilò con una violenza tale che mi venne da vomitare dal dolore, anche questo mi chiavò nel culo con forza e determinazione senza smettere mai, non mi avevano lasciato il tempo di respirare tra uno e un altro, mi avevano allargato quattro di loro in poco piu di un’ora senza lasciarmi risposare neanche un minuto tra l’uno e l’altro.
Ero distrutto sia nella mente e…anche nel culo e la cosa che più mi faceva schifo era che avevo goduto almeno due volte mentre mi inculavano senza che mi toccasse nessuno, cominciai a piangere come un bambino, Anna si avvicinò alla mia faccia e mi baciò sulla bocca infilandomi la lingua in gola, cosi mi sentii meglio sapevo che ancora mi amava ma non sapevo se voleva ritornare con me oppure no, poi si scostò si mise ad una certa distanza e mi guardava, senza dire una parola, poi mi circumnavigò intorno e si rimise tra le mie gambe, c’era un silenzio esagerato si poteva quasi tagliare con un coltello, tutti erano attenti a quello che sarebbe successo mi appoggiò nuovamente lo strapon all’ingresso del culo e con una spinta brutale lo infilò nuovamente tutto dentro ma questa volta si fermò quando le sue gambe raggiunsero il mio culo, avevo tutto lo strapon nel culo e lei si abbassò prendendo tra le labbra il mio come lo aveva chiamato lei il mio pisellino, cominciando ad aspirare come se era una cannuccia e lei aspirava dal bicchiere, fino a farmi sborrare nuovamente nella sua bocca, Anna non ne fece uscire neanche una goccia ingoiando tutto, poi con una lentezza esasperante cominciò a far uscire e poi rientrare lo strapon dal mio culo, alla fine come era entrata cosi usci, brutalmente, provocandomi una temporanea fuoriuscita del culo dalla sua sede, che lei rispinse dentro e infilandoci anche la mano per farlo stare al suo posto.

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