Idraulico per caso 2.
di
Franco018.
genere
etero
Al pomeriggio siamo sempre a lavorare al collegio e Vittorio rimane nel cortile ed io vado ai bagni per rubinetti difettosi. Mentre sto lavorando, arriva Suor Angela che mi sorride e mi presenta Suor Anna, una suora piccolina ma graziosa con le guance colorite, giovanissima, forse aveva appena diciott' anni. Suor Angela fa un segno ad Anna e lei va fuori dalla porta a "fare la guardia", così le aveva detto Angela che viene ad abbracciarmi e mi conduce in uno scantinato dove ci sono materassi per terra. Ci spogliamo completamente e giù a scopare, a fare il sessantanove, insomma le ho insegnato tante di quelle cose che ci rimaneva solo il suo bel culo che m'affrettai a farglielo facendola urlare dal dolore e gemere dopo per il gusto provato. terminati i nostri giochi, lei mi dice di non vestirmi ma di attendere lì Anna che non sa nulla sul sesso perciò dovrò insegnare anche a lei i giochi fatti prima. Angela esce e poco dopo arriva Anna che si sdraia vicino a me e chiude gli occhi tremante. La aiuto a spogliarsi tutta ed inizio a baciarla sulle guance, sulla bocca, sui lobi delle orecchie, sul collo poi le ficco la lingua in bocca e slinguo facendola vibrare. Poi scendo sui seni che bacio, succhio, palpo, per poi scendere ancora più giù arrivando alla sua fighina ricciolina, e le ciuccio il clitoride. Quando sento che si sta raddrizzando un poco, passo a leccarle la fighina già molto bagnata e ci infilo la lingua e lei trema dal piacere. La bacio ancora in bocca e le piazzo il cazzo davanti alla figa. Inizio a spingere dentro e, a piccoli tratti, arrivo all'imene che sento molto elastico ma che però cede ad un colpo ben deciso, facendola gridare dal dolore. Inizio a pompare avanti e dietro e, quando sto per godere, lo tiro fuori e le schizzo tutto lo sperma sulla pancia. Lei, passato il dolore, mi chiede se posso ancora infilarglielo dentro ed io soddisfo subito il suo desiderio e, mentre la scopo di nuovo, le spiego cosa mi può fare quando nuovamente sborrerò, ovvero: il bocchino! Dopo una lunga scopata, sentendo di venirmene, tiro fuori il cazzo e lo pongo davanti alle sue labbra che si aprono ed accolgono il mio batacchio. Le insegno come deve fare e lei si da molto da fare spompinandomi veramente bene. Alla sborrata è impreparata perciò la sborra le va di traverso in gola e la fa tossire e sputare a lungo ma poi mi riprende il cazzo in bocca e lo ciuccia da quasi esperta. Rimaniamo un poco a baciarci ma poi arriva Angela che ci ricorda del tempo che scorre, così ci rivestiamo e, prima che se ne vadano via, le bacio entrambi in bocca e le do una sonora sculacciata facendole sobbalzare ma sorridere a me. Finito il mio lavoro vado da Vittorio e lo aiuto; dopo andiamo via da lì, diretti in periferia dove ci fermiamo ad una villetta dove dobbiamo sostituire uno scalda acqua e riparare dei tubi che perdono acqua. Suoniamo e ci apre una ragazza molto bella, di colore, alta, formosissima. Ci accompagna al bagno a me e Vittorio in giardino. Il brevissimo corso che mi aveva fatto Vittorio mi dà la capacità di sostituire un apparecchio elettrico da esperto del mestiere. La sua fiducia m'inorgoglisce! Tempo un'ora e lo scalda acqua è sostituito. Vittorio arriva da me e mi dice che deve andare al suo magazzino per prendere nuovi tubi ed io rimango lì. Nel frattempo faccio conoscenza con la cameriera che si chiama Marilena ed è araba. Dopo una presentazione reciproca, noto che lei sta fissando il gonfiore dei mie calzoni ed io sto faticando a domare il mio cazzo selvaggio che scalpita come un cavallo da corsa. Mi decido e vado a cingerle i fianchi, appoggiandole il cazzo ben duro sulle cosce e baciandola in bocca. Stavo quasi per spogliarla ma si sente un'auto arrivare al cancello che si apre subito automaticamente. Lei sobbalza e mi dice che è la sua padrona, perciò io sparisco al bagno, facendomi trovare intento a stringere rubinetti.
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