In famiglia ci si aiuta - Capitolo 1

Scritto da , il 2018-12-28, genere incesti

Doveva essere passata poco più di una settimana quando ci ritrovammo di nuovo nel nostro letto a parlare dei genitori di mia moglie. La situazione era molto simile a quella della settimana precedente, con due piccole differenze: mia moglie era completamente nuda, tranne che per un piccolissimo tanga che non avevo mai visto e che le incorniciava perfettamente il suo bellissimo culo. Inoltre, mentre parlavamo teneva premute le sue piccole tettine contro di me e quasi distrattamente mi accarezzava, di quando in quando, le palle o il cazzo.

Devo dire che per me risultava difficile seguire più di tanto il filo del discorso, distratto com'ero dal culo di mia moglie e dalle sue carezze. Lei mi stava raccontando che sua madre era sempre più triste e che questa situazione non rendeva certo più facile aiutare suo padre a curarsi e che avremmo dovuto fare qualcosa per aiutare sua madre e, indirettamente, suo padre. Io annuivo e le dicevo che sì, era nostro dovere fare qualcosa per aiutare i suoi genitori, ma francamente in quella situazione non riuscivo a farmi venire in mente una possibile soluzione.

“Secondo me qualcosa potremmo fare”. Disse mia moglie. “Anzi tu potresti fare”.
“Certo, dimmi pure”, ribattei io.
“Ovviamente solo se tu te la sentissi”, continuò mia moglie.
Mi sembrava strana quell'aggiunta. Avevo già aiutato i suoi genitori in passato, con piccoli lavori in casa, o accompagnandoli per uffici e negozi. Perciò dissi senza pensarci:
“Nessun problema figurati, anzi sono contento. Dimmi cosa hai in mente”.
“Ecco”, disse mia moglie dopo un breve pausa, “ti scoperesti mia madre?”

Il culo di mia moglie, incorniciato da quel piccolo tanga, era una visione per me ipnotizzante e perciò impiegai un po' a realizzare cosa mi aveva detto. Poi rimasi a bocca aperta e riuscì solo a dire:
“Cosa?”
“Vedi”, disse mia moglie, “ho pensato che se mia madre facesse sesso sarebbe certamente più felice e rilassata di quanto è ora e così potrebbe essere di maggiore aiuto per mio padre. Chiaramente con lui lei non può fare sesso e quindi bisogna trovare qualcun altro e io preferirei di gran lunga che la cosa rimanesse fra di noi. Inoltre, a te le donne mature eccitano molto, ti racconto sempre storielle del genere per farti eccitare.”

Detta così la cosa aveva una sua logica, ma ciononostante non riuscivo a parlare. Mia moglie mi stava chiedendo di scoparmi sua madre?! Quando questo pensiero divenne chiaro nella mia mente la prima cosa che accadde fu la mia poderosa erezione. Mia moglie se ne accorse e non perse tempo; mi afferrò l'uccello e disse:
“Inoltre mi faresti felice, perché saprei che i miei genitori stanno meglio.”
La sua mano andava piano su e giù sulla mia asta e mi rendeva oggettivamente difficile pensare lucidamente. Mi venne in mente l'immagine di mia suocera: 65 anni, molto diversa da mia moglie. Se lei era alta, magra, con un paio di piccole tettine, mia suocera era bassina, in carne e con due grosse tettone. Il tutto completato da un bel viso e da capelli corti bianchi.

Devo dire che come tipo non mi dispiaceva per niente e che più di una volta mi ero fatto una sega pensando di scoparmela, soprattutto per via di quelle grosse tettone pesanti e del fatto, ovviamente, che era molto eccitante l'idea di scoparmi mia suocera. Ora però mia moglie mi stava chiedendo di farlo per davvero, non nelle mie fantasie!

Mentre la mano di mia moglie continuava a muoversi sul mio cazzo provai a obiettare:
“Ma è tua mamma, mi sembrerebbe di mancare di rispetto a lei, a te e a tuo padre…”
“Ma no!” Si affrettò a dire mia moglie. “Sono io che te lo chiedo e come ti ho detto sarebbe positivo per tutti, anche per mio padre.”
“Ma poi scusa”, ribattei, “non penso che tua madre sarebbe d'accordo a fare una cosa del genere”.
“Certo che sarebbe d'accordo”, disse mia moglie con naturalezza.
La guardai negli occhi:
“Vuoi dire che gliene hai già parlato?” Dissi con voce strozzata. La presa di mia moglie sul mio uccello si fece più forte. Lo sapeva benissimo che mi piaceva molto quando me lo stringeva nella sua mano. Emisi un gemito strozzato.
“Volevo sapere cosa ne pensava...”
“E lei cosa ti ha detto?”
“La prima volta che gliene ho parlato è rimasta senza parole…”
“Immagino”, dissi. Non stentavo a crederle.
“Ma dopo averle spiegato che era per il bene di tutti si è tranquillizzata. L'ultima volta che ne abbiamo parlato mi è sembrata molto eccitata all'idea, secondo me ha già fatto qualche pensierino... Mi ha solo detto che gli dispiaceva farti fare qualcosa che tu non vuoi fare.”

Mi era difficile ribattere mentre mia moglie procedeva con quella bellissima sega e così mia moglie continuò:
“Ma io ti conosco bene, porcellone mio, e so che la cosa ti eccita molto. Pensa, potrai farti mia madre ogni volta che vorrai e io troverò il modo di ringraziarti come piace a te per tutto quello che fai per lei e per me”.
Il tono della voce e lo sguardo non lasciavano dubbi sul tipo di ringraziamento che potevo aspettarmi e come per rafforzare il concetto mia moglie smise di parlare, si abbassò, prese il mio cazzo completamente in bocca e cominciò a succhiare avidamente. Per me fu il colpo di grazia, avevo resistito anche troppo. Inondai la bocca di mia moglie con un primo copioso fiotto di sborra e mentre venivo la riempivo sempre di più. Lei cercava di ingoiare ma era troppo e qualcosa le usciva dalla bocca. Le tenni ferma la testa fin quando l'ultima goccia di sborra era uscita dal mio cazzo, poi mi accasciai esausto sul letto. Mia moglie finì di ripulirmi per bene l'uccello, si alzò e andò in bagno. Mentre la vedevo nuda uscire dalla stanza avevo la distinta impressione che quello fosse l'inizio di una nuova eccitante fase del nostro matrimonio.

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