Mia moglie Sara alla cena di lavoro

Scritto da , il 2018-12-25, genere tradimenti

Serata di sole donne, una cena tra colleghe, amiche.. questo mi disse mia moglie Sarà prima di uscire di casa. Quella sera notai un abbigliamento insolito, particolarmente curato nell’intimo. Mi salutò, uscì. Mi svegliai sul divano, mi ero addormentato aspettandola. Era l’una di notte e lei non era ancora tornata. La telefonai, non mi rispose. Nella mia testa iniziarono a farsi largo strani pensieri. Alle due di notte entrò in casa. Ero molto arrabbiato. La vidi entrare, visibilmente ubriaca. Subito notai il suo vestito un po’ stropicciato e macchiato. Le chiesi il motivo del ritardo. Mentre si struccava, cercando di non darmi a vedere il suo stato, notai che aveva un segno sul braccio, come un livido. Lei mi rispose che al ristorante c’era molta gente e che il servizio era stato particolarmente lento. Mi pregò di uscire dal bagno. Ma io, che mi rendevo conto sempre più che mi stava mentendo, la presi di forza e la girai verso di me per chiederle la verità. A quel punto notai bene lo sporco sul suo vestito, che avevo già intravisto prima, e sul suo intimo. Erano macchie di sperma. Andai su tutte le furie e urlando le chiesi nuovamente la verità. Al suo rifiuto, con forza, iniziai a spogliarla per indagare meglio. Le tolsi a fatica e urla le mutande e notai la sua figa completamente fradicia, i suoi peli pubici completamente coperti di sborra. Urlai, le tolsi anche il reggiseno e vidi il suo seno ancora bagnato di sborra. Urlavo come un pazzo, lei piangeva. Il mio cazzo intanto, nonostante la rabbia che mi accecava era diventato duro come il marmo. Le ordinai di smetterla di negare l’evidenza e di raccontarmi la verità. A quel punto mi racconto’ tutto. Mi disse che in realtà la cena tra colleghe era diventata una cena tra colleghi maschi in quanto tutte avevano dato buca e lei si era trovata sola con due colleghi. Arrivati al ristorante dissero di non avere posto in quanto, dopo il loro aperitivo erano arrivati particolarmente in ritardo e avevano dato via il tavolo. A quel punto un suo collega li aveva invitati a casa sua, li i due l’avevano fatta velocemente ubriacare. A quel punto iniziarono a fare discorsi un po’ piccanti e senza nemmeno rendersene conto, a detta sua, si trovò sul divano con quattro mani addosso a palparla. Ero viola di rabbia, ma con il cazzo che stava per esplodere. A quel punto mi abbassai le mutande e senza nemmeno aspettare un secondo la girai di schiena e le infilai il cazzo nella figa, ordinandole di continuare il racconto. Lei rise e mi chiese il perché di quella mia reazione. Zitta troia, le urlai. Ma la zoccola, sorpresa e goduta della mia reazione, continuo a raccontarmi, entrando sempre più nei particolari e godendo anch’essa. Mi hanno iniziato a baciare in bocca, entrambi, con foga, intanto mi palpavano il seno e mi toccavano la figa.. poi uno dei due si è tirato fuori il cazzo e senza darmi il tempo di capire me lo ha messo in bocca. Mi teneva la testa come una puttana e intanto me lo sbatteva fino in gola. Era grosso è durissimo. Nel frattempo anche l’altro si era tirato fuori il cazzo e mettendomi a pecorina iniziava a spingermelo nella figa..
mentre mi raccontava tutto questo io spingevo il mio cazzo nella sua figa come non avevo mai fatto prima.. sei una Troia, una cagna di merda.. e lei capendo il mio eccitamento.. e tu sei un cornuto e non sai cosa è successo dopo..
Le ordinai di continuare.. sai, dopo un po’ mi alzarono in piedi, giusto il tempo di rimettermi in posizione.. uno si è messo seduto sul divano, io seduta sopra e l’altro sopra di me..
feci un sobbalzo e le chiesi, senza indugi.. nel culo?! E lei.. sì, nel culo e nella figa.. hanno iniziato a sbattermi come una puttana in un film porno, per almeno venti minuti, in continuazione.. li sentivo spingere le loro enormi e calde mazze dentro di me.. poi mi hanno rimessa a terra e mentre uno dei due mi sborrava nella figa l’altro quasi in contemporanea mi lavava la faccia e le tette di sperma caldo.. le chiesi se aveva bevuto e Sara ammise.. si, ne ho bevuta più che potevo.. a quelle parole il mio cazzo esplose e un fiume di sborra si riversò nella sua figa già riempita pochi minuti prima.. mi tirai indietro, lei si girò. Rividi il livido sul braccio, ne notai uno anche sulla natica. Notai zone del suo corpo arrossate, segni evidenti di schiaffi su seni e sedere, rividi le macchie di sborra asciutta ovunque sul suo corpo. Mi vestii in fretta e furia e uscii di casa pensando a cosa fare.

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