Scoprendo la mia (OMO)sessualità pt3: Finalmente gay

Scritto da , il 2018-12-20, genere gay

Arrivato a casa, vidi che sotto il portone lui mi si avvicinò. Ne fui un po’ sorpreso e Nicola mi disse che per uno che non aveva mai fatto una roba bisex ero abbastanza infoiato. Gli risposi che mi ero fatto trascinare dal momento e lui mi guardò strano, poi mi disse che aveva una gran voglia di fottermi e di sborrarmi in faccia. Gli sussurrai all’orecchio che mi sarei succhiato il suo cazzo solo se prometteva di fare una grandissima sborrata. Mi sorrise e mi disse che ne aveva voglia. Appena entrati in casa gli dissi che era la prima volta che facevo una cosa a 3, ma non la prima volta che stavo con un uomo dietro di me. Nicola mi guardò e disse che l’importante era che mi facessi scopare da lui. Sorrisi. Lo spogliai e gli dedicai un pompino infinito, leccando a lungo quel suo arnese eretto prima di aprirgli le gambe e mettermi nella posizione del missionario. Nicola non aspettò a lungo e mi penetrò. Lo tirai a me baciandolo e dicendogli che ero tutto suo, che adoravo il suo uccello, che ero gay. Lui continuava a montarmi, imperterrito, godendo dentro il mio culo. Più mi scopava, più io godevo. E alla fine l’eccitazione di dare piacere a quel fantastico ragazzo mi fece schizzare sborra ovunque. La reazione del mio nuovo amico non si fece attendere e all’improvviso sentii il culo riempirsi di caldo sperma mentre lui si accasciava su di me. Fu breve ma molto intenso. Nicola non se ne andò subito. Aveva promesso di fare una gran facial. E infatti rimase a godere della mia compagnia fino alla mattina seguente, quando feci colazione con la crema del suo bignè.

Quando arrivò il momento di salutarci gli chiesi se potevamo vederci ancora. Lui disse che se volevo farmi una scopata o una nottata di sesso, si sarebbe dato disponibile, ma non per appuntamenti o incontri fissi. Voleva divertirsi, niente storie, soprattutto con altri ragazzi. Anche perché a lui continuava a piacere la figa. Era chiaro che mi avrebbe usato solo per svuotarsi le palle e capii subito che era meglio lasciar perdere. Ma non sapevo nulla del mondo gay, lui magari conosceva qualcuno. gli chiesi allora se non conoscesse qualcuno che fosse gay da farmi conoscere, lui ci pensò e mi disse che mi avrebbe fatto sapere. Qualche giorno dopo mi chiamò dicendo che doveva presentarmi qualcuno. Concordammo un appuntamento ma quando arrivai Nicola era solo. Mi disse che il suo amico sarebbe arrivato in mezz’ora e che avevo tempo x fargli un lavoretto. Gli dissi che se voleva davvero un pompino bastava chiedere, senza ricattarmi così andammo in macchina e per l’ultima volta ingoiai sperma da quello stronzo di Nicola. Andammo poi in un pub e conobbi Giacomo. Nicola ci presentò. Era un ragazzo normalissimo, colto, non sembrava nemmeno gay. Poi Nicola ci lasciò adducendo qualche scusa. Dopo tre orette a parlare di tanti argomenti, ci scambiammo i numeri e ci sentimmo per qualche giorno.

Il sabato sera andammo a fare un giro e alla fine arrivammo sotto cosa di Giacomo, che mi chiese se volessi salire a bere qualcosa. Accettai. Ci facemmo un paio di drink per riscaldare l’atmosfera. In fondo sapevamo entrambi come sarebbe finita. Lui era evidentemente interessato a me, altrimenti non mi avrebbe invitato. Io lo trovavo intrigante. Fatto sta che dopo un paio di cocktail mi ritrovai a letto con Giacomo che mi baciava e mi toglieva i vestiti. Gli chiesi solo di dirmi se fosse gay al 100% e lui disse che non era mai stato con una donna in vita sua. Era perfetto. Esattamente quello che volevo. Un vero gay che si dedicasse solo a me. Così mi lasciai andare e lo spogliai. Quando fu nudo capii perché Nicola mi indirizzò a lui. Aveva un grosso uccello anche senza erezione (penso che fosse lungo circa 16cm senza eccitazione). Purtroppo io che già mi immaginavo una sberla da 25cm rimasi deluso perché l’erezione non gli aggiunse chissà che e quando gli venne duro arrivava al massimo a 20. Ma era comunque una fantastica sorpresa.

Non ci misi comunque molto a capire che avrei goduto per davvero. Giacomo era esperto, sapeva succhiare, sapeva inculare ed era sul serio gay, a differenza di Nicola. E questo fece tutta la differenza del mondo. Quando mi succhiò l’uccello si vedeva che lo faceva con passione. Leccava, insalivava, mi succhiava le palle e mi leccò anche il buco del culo, entrando con un paio di dita mentre la sua bocca inglobava la mia cappella. Non potevo essere da meno. Così gli dedicai 20 minuti di pompino, facendolo godere e allargandogli l’ano con le dita come lui aveva fatto con me. Poi ci baciammo, lui chiese se volessi incularlo io gli dissi che poteva iniziare lui. E Giacomo non si fece pregare. Entrò tranquillamente nel mio culo e delicatamente spinse il suo arnese fino in fondo, dicendomi che ero veramente eccitante. Io gli dissi che lui era stupendo e che quello era il mio primo vero rapporto gay della mia vita, che finalmente avevo capito di essere un amante del cazzo e che volevo essere gay per tutta la vita. Lui mi sorrise e mentre mi penetrò fino in fondo mi disse che non me ne sarei pentito. Lo ringraziai e pensai che essere gay quando si ha a disposizione il cazzo di Giacomo era facile. E mi abbandonai tra le sue braccia, per un intera notte di sesso puramente gay. Facemmo tutto quello che potevamo fare. Io mi feci filmare col mio telefono mentre gli facevo un pompino e ingoiavo mentre ammettevo di essere gay. Lui si fece sborrare in culo. Fu tutto stupendo. una notte meravigliosa. Finalmente ero a letto con un vero gay e potevo esprimere tutta la mia vera natura. Restai a casa di Giacomo tutta la notte. Scopammo in camera, nella doccia, sul pavimento..ovunque ci prendeva la voglia. Giacomo mi sborrava sempre in bocca, io ingoiavo tutto quello che potevo e quando lo baciai mentre gli stavo sborrando in culo, capii che essere gay era stupendo.

Frequentai Giacomo per qualche mese, lui mi fece fare esperienza e mi insegnò qualche trucchetto per far impazzire gli uomini. Mi aiutò a fare nuove esperienze dicendo che sarebbero servite molto a diventare bravo, facendomi anche frequentare qualche suo amico (alcuni meravigliosamente dotati). Ammetto che come primo periodo gay fu molto divertente. Non avendo voglia di storie e pensando solo a divertirmi, ebbi molte opportunità e mi preoccupavo poco dei sentimenti. Volevo provare, volevo capire come era essere gay e se c’era attrazione con un altro era fatta. Non che scopassi chiunque eh, anzi. E a volta rifiutavo anche bei fighi perché non mi ispiravano più di tanto. Ma mi divertii molto. E soprattutto feci esperienza.
Giacomo era un grande. Fu con lui che ebbi quello che considero il mio primo vero rapporto omosessuale. Non contava un cazzo Paul, non contava un cazzo Nicola. Giacomo era il primo uomo gay a cui mi ero dichiarato esplicitamente gay e fu il primo con cui non ebbi solo una notte di sesso ma molte. Fu con lui che ebbi il primo rapporto a tre. Fu con lui che ebbi per la prima volta due cazzi in bocca in contemporanea, ingoiandomi anche un mix di sperma. E fu sempre con lui presente che ebbi la mia prima doppia penetrazione. A dire il vero quest’ultima non la volevo fare ma lui insistette dicendo che mi sarebbe servito capire cosa mi piaceva di più nell’essere gay. Ammetto che prenderlo non mi dispiaceva affatto ma la cosa che mi faceva godere più di tutte era fare pompini. E ingoiare. Lo facevo con tutti, con Giacomo e quelli che mi presentava e anche quando mi masturbavo. Il rapporto con Giacomo finì nel momento in cui capii di volergli bene. Ero a cavalcioni su di lui, con la sua minchia tutta dentro e lo stavo baciando quando gli dissi che lo amavo. Lui concluse e se ne andò dicendo che non era pronto e non lo sentii più. Da allora ho avuto diverse storie ma sono ancora single e disponibile, soprattutto per chi adora farsi fare pompini. E qui finisce la mia storia, spero la abbiate apprezzata

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