Breve sotira di un footjob sul divano

Perdonate il refuso che non posso più correggere, il titolo è "Breve storia di un footjob sul divano"

Stanchi, sdraiati sul divano il più appiccicati possibile ci addormentiamo narcotizzati dal nostro respiro, un sonno breve, ma profondo.
Non saprei dire chi di noi sia il primo a svegliarsi ma io mi ritrovo con un’incredibile erezione e tu la senti.
La tasti, la valuti forte della tua conoscenza del mio corpo e mi baci, di quei baci fintamente innocenti che rivelano presto la loro vera natura, poi ti sollevi e dolcemente mi inviti a girarmi sulla schiena.
Sei in jeans e maglietta, calzini scuri, pesanti, lentamente con i tuoi piedi inizi a sfiorarmi la patta dei pantaloni e poi a strusciarti in maniera maliziosa, mi piace quando lo fai, io sono veramente eccitato, mi sbottono e lo tiro fuori, tu rispondi al gioco togliendoti il calzino sinistro e continuando a strusciarti pelle contro pelle, adoro i tuoi piedi e tu lo sai.
Io ti prendo il piede destro, allungo la tua gamba e me lo avvicino al volto, ti tolgo il calzino e mi inebrio del tuo odore, poi in punta di lingua colgo il tuo sapore, so che ti piace, che ci piace, lo riporto giù in basso congiungendolo con l’altro che già mi accarezza, sai cosa mi piace, non c’è bisogno che ti dica niente, anche tu ti sbottoni il jeans e ti tocchi dolcemente.
Con dovizia e maestria massaggi e coccoli il mio uccello come solo tu sai fare, ti guardo, mi guardi, guardo le tue piccole dita smaltate che lo avvolgono, ci crogioliamo in questa oasi di piacere tutta nostra, poi inaspettatamente vengo, ti vedo contrarre i muscoli, vieni anche tu.
Mi guardi con aria soddisfatta e amorevole, mi baci, poi ti rimetti i calzini, torni ad allungarti vicino a me e ci riaddormentiamo.
Sappiamo che ci piace questo gioco, sai cosa mi piace, io so cosa ti piace e tra poco ricambierò, non prima però di aver goduto del sonno dei giusti essendo un tutt’uno con te.