Il Padrone capitolo 5

Scritto da , il 2018-11-01, genere gay

Il Padrone capitolo 5

Finalmente riavevo un bel cazzo rigido in bocca.
Tutto da baciare leccare ciucciare.
La mia passione era quella di poter stare inginocchiato a bocca aperta davanti a un bel cazzo.
Ancora una volta non mi sentivo schiavo di un uomo ma esclusivamente del suo sesso gustoso.
Poco m'importava che il mio Padrone mi slacciava ancora i miei pantaloni pretendendo di scoparmi.
Lo lasciai fare purché non mi negasse di spompinare il suo lungo rigido amico.
Mi ritrovai ancora farcito di dietro e ben pieno in bocca ma finalmente ero duro nonostante il Padrone mi stesse scopando.
Stavo soddisfando due cazzi e la cosa mi piaceva tantissimo.
Mi piaceva cosi tanto che venni inaspettatamente per primo, ovviamente senza sottrarmi a loro finchè non ebbero terminato anche loro i propri comodi su di me.
Li ripulii entrambi a colpi di lingua goloso delle loro gocce di sperma spalmate intorno ai loro bellissimi cazzi.
Andarono via nel silenzio come erano arrivati ed io ero talmente felice da non vedere l'ora tornassero nuovamente.
Non ne ero mai sazio.
Questo nuovo gioco a tre durò abbastanza da poter spompinare entrambi a turno regalando il mio buchino una volta a l'uno e un'altra volta all'altro.
Farmi sbattere non era nei miei primari gusti, ma mi sarei concesso ad occhi chiusi pur di succhiare un bel cazzo.
Ogni giorno aspettavo impazientemente i suoi messaggi e fui esaudito fino al giorno che invece del pollice alzato:
"Sei libero dopo cena?"
Non avevo mai pensato portare fuori le mie voglie del mio negozio, ma la cosa mi solleticava tanto.
Risposi con il solito pollice alzato senza dubbi e fiducioso i lui.
Da li a pochissimo arrivò un semplice indirizzo e l'orario e nulla più.
Non sapevo cosa mi aspettasse ma mi fidavo ciecamente del mio Padrone qualsiasi cosa mi avrebbe riservato.
La sera stessa mi trovai davanti a un portoncino di una casa singola.
Suonai e attesi.
Il mio Padrone mi aprì con una benda nera ben visibile tra le mani
Entrai e attesi...
Chiuse il portoncino dietro a me e disse:
"Spogliati completamente nudo"
Non esitai lasciando cadere i miei vestiti lì in terra.
Mi bendò subito per poi allacciarmi qualcosa al collo.
Pensai ad un collare ma poi compresi che fosse un guinzaglio sentendomi tirare.
Lo lasciai fare anche eccitandomi molto.
Mi portò in una stanza molto ampia e piena di gente da quello che potevo percepire.
La mia eccitazione collasò lì, provando una vergogna inimmaginabile.
Provavo stupidamente a coprirmi i miei gioielli con tutte e due le mani anche se oramai erano quasi spariti.

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