La rivale di Giovanna 15 ( la moglie dell'amante)
di
Zizi'
genere
tradimenti
Sono partito per un congresso in medio Oriente e sono mancato più di 15 giorni. Al ritorno a casa non trovo nessuno. Mi chiedo dove sia mia moglie, sono le 19 e comincio a preoccuparmi. Verso le 19.30 sento l'auto di mia moglie che entra in garage. Vado ad aprire la porta e rimango interdetto, mi si presenta una che sembra una giovinetta, minigonna inguinale, camicetta trasparente con capezzoli che sporgono come bottoncini, sandali vertiginosi, mi guarda languida, mi sono preparata per te, ti piaccio?
Sei strepitosa replico. Mi sei mancata. Anche tu mi sussurra strusciandosi contratto di me. Ho preso qualcosa di veloce da mangiare, poi dobbiamo metterci al lavoro per recuperare il tempo perduto. Che lavoro chiedo contrariato, vediamo se indovini mi sfida dirigendosi in cucina. Prepara due tovagliette con due calici per il vino, stappa una bottiglia di prosecco, e serve due porzioni di ostriche e frutti di mare. Cibo leggero afferma e... afrodisiaco a quanto ho letto su una rivista specializzata. Comincio a capire di che lavoro si tratta; si è sganciato un altro bottone della camicetta ed i suoi capezzoli fanno capolino con effetto ancora più afrodisiaco Delle ostriche e dei frutti di mare. Spreme qualche goccia di limone su ciascuna ostrica la stacca con la lingua guardandomi con intenzione e "succhia" il contenuto leccandosi le labbra. Resto a guardarla sentendo il "mio amico" che spinge contro i pantaloni. Non gradisci un'ostrica chiede ammiccando, è un'altra l'ostrica che voglio leccare e succhiare rispondo con sguardo acceso. Inoltre ho dei siti da visitare ed esplorare. Non sei stanco per giocare ed esplorare il computer? Non è il PC che voglio esplorare, ma un monte e Delle colline. Ma in montagna non ci sono ostriche, non esserne tanto certa replico. Sparecchia rapidamente e mentre e sciacqua i piatti appoggiandosi al lavello, mi accosto a lei e le metto le mani sotto la mini, sei senza mutande osservo, e ti dispiace replica allargando le gambe e sporgendo il culo. Scivolo con le mani tra le sue cosce e la trovo in un lago di umori. Sei tutta bagnata, e anche questo ti dispiace? No per niente affermo spingendomi contro di lei per farle sentire la mia erezione, e non posso più aspettare. Invece aspetterai, aspetterai fino a che non avrò finito e non sarò pronta per te. Mi sembri più che pronta grondi come una fontana. Si, si ma vatti a fare una doccia che poi passo in bagno io. Cerco di insistere ma inflessibile mi allontana dicendo, vai, vai, preparati che la seduta sarà impegnativa. Alla fine cedo e mi dirigo in bagno e mi faccio la doccia. Appena esco la vedo con in mano l'accappatoio ed un sacchettino che sembra contenere profumi e saponi da bagno e qualcosa che non riesco ad identificare. Tento di avvicinarmi a lei ma mi blocca con un gesto perentorio, va a metterti a letto, mi preparo ed arrivo. Sento scorrere l'acqua della doccia e poi il phono, penso che stia per arrivare ma il tempo scorre e lei non si vede, sono molto stanco e scivolo lentamente nel sonno. Mi sveglio socchiudendo gli occhi, qualcosa mi sfiora la bocca. Dormiglione non vorrai dormire tutta la notte!! Apro completamente gli occhi e la vedo completamente nuda accanto a me, mi sento stranamente riposato, ma quanto ho dormito? Perché non mi hai svegliato prima? Chirdo. Hai dormito più di tre ore, ma ora basta dormire, hai riposato abbastanza,, è tempo di lavorare dice facendomi l'occhiolino. Mi copre la bocca con le labbra e ci baciamo appassionatamente. Comincio a Bassano l'angolo Delle labbra, scendo sul collo, lei si è distesa supina, i suoi seni svettano arroganti con le areole rosate sormontate dalle nocciole dure dei capezzoli, che lecco con gioia e passione facendo girare la lingua intorno ad essi, li insalivo per bene e li succhio, dapprima con dolcezza poi sempre più forte facendo entrare tutta la carne che posso dentro la bocca; sono per quanto non enormi di buone dimensioni. Stringo i capezzoli tra le labbra, poi inizio a d usare i denti, mordicchiandoli sempre con maggiore forza, lei geme offrendosi, continuo a scendere sino al monte di Venere. Vediamo se su questo monte ci sono ostriche da succhiare. Non hai che da cercare dice divaricando le gambe e porgendo il bacino. Il suo odore di femmina eccitata. La accarezzo lungo i fianchi e scendo sino alle cosce, ed alle ginocchia per risalire all'interno sulla morbida superficie Delle sue cosce, salgo lentamente e la sento fremere e divaricate ulteriormente. Appoggio la bocca al centro, cercando la sua ormai grondante apertura, comincio a leccarle la fessura lungo le grandi labbra, che divarico lentamente con la lingua, giunto a metà percorso riprendo a salire tenendo la lingua all'interno della fessura in cerca del clitoride che so ben sviluppato e sensibile. Mi attardo a leccarlo e succhiarlo, continuo a leccare e succhiare con sempre più decisione, il suo piacere cresce ed anche il mio. A quanto sembra ho trovato un'ostrica ai piedi di un monte. È ora di esplorare altri siti. Scendo con la lingua sempre all'interno delle sue grandi labbra, mi fermo, lei geme di delusione, ma sorride sorniona quando le metto in cuscino sotto i fianchi e lei espone ulteriormente la sua fica divaricando più che può le ginocchia. Ora è completamente offerta. Riprendo da dove avevo lasciato dirigendomi verso l'altro ingresso, che amo più di quello che sto esplorando sono ad occhi chiusi per poter godere meglio delle sensasioni che mi trasmette la lingua cercando di trasformarle in immagini. Voglio arrivare sino in fondo e solo allora confrontare immagini reali e fantasia. Già so che quello che vedrò supererà ogni immaginazione. Scendo ancora con la lingua e ad occhi chiusi alla ricerca del mio obiettivo. Qualcosa di liscio, duro, arrotondato ma meno caldo delle carni che ho assaporato sino ad adesso mi impedisce di andare oltre. Apro gli occhi e vedo come una grossa moneta che copre del tutto il mio obiettivo, non riesco a spingerla via con la lingua. E questo che cos'è chiedo. Tu cosa pensi che sia chiede mia moglie aprendo gli occhi. Dove pensi che sia stata ieri, quando non mi hai trovato a casa. La guardo stranito. A cercare qualcosa che mi serviva, ma il sexy shop più vicino e a circa un'ora di distanza da casa nostra. E cosa cercavi al sexy shop? L'ultima volta abbiamo fatto sesso anale completo per la prima volta e mi è piaciuto tantissimo, ma mi hai anche fatto molto male, non ci voglio rinunciare ma non voglio soffrire allo stesso modo. La faccio girare e stendersi prona sul cuscino con il sedere in alto, allargo con le mani le sue colline e vedo qualcosa colore acciaio attaccato al "sito" che volevo esplorare. È un plug anale, o un dilatatore se vuoi, vorrei godere senza soffrire, o non tantissimo, un po' meno almeno. Dai mi incita tiralo fuori. Provo ad estrarlo e vedo che la parte che si vede è stretta come il mio dito mignolo, continuo a tirare e la parte che è dentro comincia ad allargare lo sfintere, sino a che appare la parte iniziale del plug, le tira l'ano verso l'esterno e lei geme, fai piano ti prego, ma sembra non voler uscire, lei inconsciamente stringe i muscoli, se non ti rilassi non ci riesco, continuo a tirare e finalmente i muscoli cedono e la parte più grossa inizia ad uscire, poi con un plop, il plug viene fuori , è grosso a vederlo ma circa la metà del mio membro. Appena fuori l'ano si serra nuovamente e la sua rosetta grinzosa, appare come inviolata. Se vuoi veramente allargare la strada, dovrai usare qualcosa di diverso, questo dopo essere entrato si restringe nuovamente e la parte che resta a contatto con la parete dei muscoli interni è troppo sottile per apportare leodifiche che cerchi.
Volge comunque lo sguardo verso di me e vedendo la mia notevole erezione, comunque possiamo provare lo stesso non credi. Certamente rispondo ma sono sicuro che il dolore che proverai non sarà molto bdiverso dall'ultima volta. Se non proviamo non lo sapremo mai replica, mettiti al lavoro, è questo il lavoro che dovevi fare, mi sembri pronto per il tuo compito, dai fatti da fare. Sono veramente infoiato, ma preparati a soffrire prima di godere, anche se l'hai già provato, ti farà di nuovo male. Si,si, lo so, lo so, ma il ricordo del piacere provato mi farà sopportare tutto.
Comincio ad insalivarle tutto intorno all'ano, poi punto la lingua al centro irrigidendola per quanto posso, e sento che si allarga e si stringe come volesse aspirare la mia lingua dentro, ma vuoi perché la lingua non è molto rigida, vuoi perché i suoi muscoli sono molto forti non riesco ad andare oltre. Immergo indice e medio tra le labbra della sua fica che ormai grondan umori come una fontana li lubrifico bene poi li sposto sul loro obiettivo ed affondo con l'indice, la sento fremere, è prossima all'orgasmo, è straordinario come gode in brevissimo tempo, infila anche il secondo dito chiede, eseguo affondando indice e medio contemporaneamente ed il suo orgasmo esplode con un gemito ed un grido liberatorio aahhhh godo, vengono, vengoooo, non ti fermare, non ti fermare come l'altra volta ti prometto che ti lascio fare ciò che vuoi e come vuoi ma ti prego continua e non ti fermare. Gode rantolando per un tempo lunghissimo. La mia eccitazione è alle stelle, ho bisogno di sentire il calore delle sue mucose interne che mi stringono. Sfilo le fita, mi inginocchio tra le sue gambe guardo il suo meraviglioso culo che adesso sporge di più, si è messa 2 cuscini sotto il bacino. Infilo il mio cazzo nella sua fica per lubrificarlo bene, quindi lo punto al centro dell'ano e con un colpo deciso mi immergo in quel paradiso sino alla radice con il pube incollato alle sue natiche. L'urlo che emette è disumano. Aaahhh, mi hai squartato! Fa un male del diavolo, ma ora sfondami fino a farmi godere, col prezzo che pago in termini di dolore, ho il diritto di godere sino allo sfinimento. Rimango immobile per qualche minuto, sino a che non la sento muoversi incontro a me spingendo il culo verso l'alto. L'ano e le pareti rettali sembrano essersi adattate alle dimensioni dell'invasore. Mi sfilo lentamente, sino alla cappella che lei mi serra con forza, aihh mi fai male, fai piano, ma entra di nuovo tutto. Spingo di nuovo entrando sino alla radice. Dai bravo riprendi a pomparmi e pompami sino a farmi godere. Ti farò male, non mi importa, per altro il dolore si sta attenuando. Le passo una mano tra il bacino e cuscini, raggiungo il clitoride e lo accarezzo dapprima appena sfiorandolo, poi comincio a premere con decisione, contemporaneamente comincio ad andare dentro e fuori con colpi sempre più efficienti e profondi.
Si, sii ,siii, dai, dai, spingi spingi, spingi, entrami sino in fondo, voglio sentire il tuo cazzo sino all'ombelico come l'altra volta. Voglio toccarlo con le mani da fuori, con l'ultima volta. Continuo a pomparla con decisione e sento il suo orgasmo montare, ho trovato il sito che cercavo tra le colline, te lo avevo detto che l'avrei trovato. Ed è caldo come l'inferno e dolce come il miele e sto per venire. Spingi più forte, fino in fondo, sono pronta e vengo insieme a te. Ancora pochi affondi e veniamo in un orgasmo simultaneo che ci fa gridare in coro, godooo.
Siamo sdraiati a pancia in aria abbracciati i nostri volti si sfiorano le nostre labbra si cercano e si uniscono in un bacio dolcissimo. Le sue mani mi accarezzano il torace e scendono verso il basso sino a trovare la mia Verga ancora in riposo, mi accarezza con dolcezza, e comincio a crescere nelle sue mani, inizia a segarmi sino a farmi tornare duro e teso. Si sposta di lato e comincia a leccarmi i capezzoli che anch'io ho molto sensibili, continua a scendere sino a trovarsi davanti agli occhi la mia Verga ormai in tensione e che lei comincia a leccare. Mi lecca la cappella, poi scorre con la lingua dall'alto verso il basso, insalivando bene tutta, sono a pancia in aria ed il mio cazzo svetta come una torre, è tutto insalivato, vogliamo riprovare chiede? Sei sicura? Ti farò di nuovo male! Si lo so ma questa volta ho goduto più della voltura precedente e sono sicura che ogni volta sarà meglio. Ormai non credo di poterne fare più a meno, avevi ragione mi piace più averlo nel culo che nella fica. Aspetta voglio lubrificato meglio. Sale su di me si punta il cazzo nella fica e si lascia scivolare sull'asta sino a che è tutto dentro. Si muove su e giù dolcemente lubrificandolo con i suoi umori che colano abbondanti bagnandomi tutto il pube. Si sfila lo guarda da vicino, mi sembra abbastanza lubrificato e scivoloso osserva. Sdraiati a pancia sotto che cominciamo. No! così non entra come vorrei, lo voglio proprio in fondo. Scende dal letto si inginocchia sulla poltrona che c'è ai piedi del letto ed effettivamente il suo culo sporge molto meglio, piegata com'è nulla ostacola l'introduzione e si potrà raggiungere una profondità che non sarebbe possibile stando sdraiata anche se con più cuscino sotto il bacino. Dai vieni prendimi così, ha il petto appoggiato sulla spalliera della poltrona e con le mani si allarga le natiche più che può. Lo spettacolo è straordinario, l'ano occhieggia al centro e si apre e si chiude come chiamandomi, la verga sembra immensa rispetto a quel piccolo orifizio, ma è molto lubrificata dagli umori della fica. Ho le due aperture davanti a me, quella di sotto al centro Delle sue labbra dischiuse e che gocciola ancora umori, quella di sopra scura ma già unta degli umori che prima ha prodotto quando si è strofinata su di me. Mi accosto da dietro, in quella posizione sembra un agnello sacrificale, il suo culo rotondo e sodo sporge offerto alle mie brame. Prendo il mio cazzo in mano e mi porto a contatto Delle sue intimità offerte. Lo strofino tra le grandi labbra facendolo scorrere dal basso in alto, altre abbondanti secrezioni che affiorano sulla sue parti intime vengono spalmate anche in alto sull'ingresso posteriore. Mi introduco a metà nella fica con movimenti brevi, facendo ruotare il membro come ad allargare l'entrata. La sento gemere di piacere e non resiste accompagnando in sincronia i miei movimenti. Tuttavia prima di godere mi ferma e, non è lì che devi entrare, dice. Mi sfilo dalla vagina, la afferro ai fuanchi mi appoggio all'ano. Sei pronta? dico. Si sono pronta, fammi godere di nuovo, implora. Comincio a spingere dilatando lentamente ma inesorabilmente lo sfintere, entrando piano piano, lei geme di dolore ma non si sottrae, quando sono a circa metà percorso, così ti sento molto meglio rantola, poi improvvisamente mena un colpo indietro e mi pianto tutto dentro. Aiaahhhh grida quando i peli del pube le strofinano sull'ano. Spingi di più grida, voglio sentirti sino allo stomaco, ed in quella posizione certamente ci sono molto vicino. Si allarga ancora di più le natiche e posso vedere la mia grossa asta entrare e uscire dal suo ano strettissimo, che mi serra, lo sento stringersi quando spingo in avanti come ad opporsi alla penetrazione ed allentarsi quando mi tiro indietro per preparare il colpo successivo, si, si, si, spingi, spingi, vai sino in fondo, in fondo, lo sento dentro come non l'avevo mai sentito, d'altra parte non è molto che abbiamo cominciato, giurami che mi inculerai sempre più spesso, mi fai godere da morire, mi stai proprio sfondando, mi stai spaccando in due e mi piace moltissimo. Non avevo mai visto mia moglie così infoiata, mi eccita in maniera straordinaria, continuo a spingermi dentro di lei sempre più a fondo sino a che godiamo urlando insieme. Lei si accascia sulla poltrona priva di sensi io crollo indietro sul pavimento a braccia spalancate.
Finalmente si riprende, scende dalla poltrona si inginocchia accanto a me e senza esitazione me lo prende in bocca, comincia a succhiarmi con vigore sino a che mi riporta in erezione segandomi e succhiandomi insieme, quando le sembra abbastanza duro si mette a cavalcioni su di me, volgendomi le spalle, ho uno spettacolino per te mi dice, io non capisco, ma rimango sbalordito quando si allarga le natiche ed appoggia lo sfintere anale sulla mia cappella e si lascia entrare la cappella dentro con una certa fatica, è sempre troppo stretta per la mia verga, ma continua ad infilare la senza esitazione e quando capisce che non ci possono essere altre difficoltà si lascia cadere inculandosi da sola. Vedo la mia asta che le dilata l'ano, lo spettacolo in primo piano mi fa eccitare all'inverosimile, rimane ferma in quella posizione con il mio cazzo piantato nel culo, poi comincia un lento su e giù da favola. Cerco di muovermi, sta fermo mi dice faccio tutto io. Si appoggia con le mani sulle mie ginocchia piegandosi leggermente in avanti e comincia un lento su e giù facendomi godere dello spettacolo del suo ano che scivola con regolarità dalla cima sino alla radice. Reggio in posizione con le mani mi chiede, io mi afferro il cazzo e lo tengo nella posizione giusta, lo fa uscire tutto e poi di colpo si lascia andare schiantandosi dentro tutto in un colpo. Ripete l'operazione una decina di volte, poi senza più farlo uscire, accarezzano il clitoride mi suggerisce, io porto le mani in avanti e con la destra le accarezzò e le stringo il clitoride mentre con la sinistra la aiuto ne suo saliscendi. I suoi gemiti si fanno sempre più intenso geme e comincia a gridare, si, sii, siiii, godo di nuovo, godoo, godooo, godooo, godooo, infine crolla in avanti lasciandomi vedere il suo ano oscenamente dilatato dalla mia verga. Si addormenta in questa posizione. Non oso muovermi per non disturbarla e la mia asta, piegata in avanti dentro al suo sfintere non riesce a sgonfiarsi, immagino perché i vasi interni schiacciati dalla piega inusuale non riescono a svuotarsi del sangue che vi era affluito dentro durante la fase di eccitazione. Dopo un certo tempo, forse più di un'ora, la sento gemere, la accarezzo, ben svegliata le dico. Lei raddrizza il busto, sei ancora dentro di me, osserva, me lo hai piegato in basso ed in questa posizione il sangue che lo riempie non riesce a defluire. Scusami dice si sfila da me con una smorfia di dolore, e si dirige barcollando verso il bagno si tocca dietro, si volge verso di me, mi fa male il culo ed ho un grosso buco aperto al posto dello sfintere, in quella posizione mi hai veramente sfondato, chissà se tornerà normale mi dice preoccupata. Ma sì, vedrai, hai i tessuti molto elastici e la tua continua attività fisica rende i tuoi muscoli tonici e Forti, vedrai che tornerai stretta come prima e dovrò sfondarti di nuovo per entrare in quel sito.
Vado a farmi una doccia, dice, con una mano a proteggersi l'ano per impedire che i liquidi che ha dentro fuoriescano lasciando umide tracce sui tappeti e sul pavimento, cammina barcollando camminando con le gambe leggermente divaricate. Mi hai veramente sfondato, mi fa male in culo, dentro e fuori. Sento scrosciare l'acqua della doccia poi il tono. Esce comletamente nuda. Con lo sguardo sognante, i capezzoli eretti ed i seni che puntano direttamente in alto. Sono di nuovo in tiro, mi avvicino a lei a l'abbraccio stringendola a me, il mio cazzo appoggiato al suo ventre piatto. Si scosta piegandosi leggermente indietro e la punta le arriva sopra l'ombelico, mi arriva proprio a livello nello stomaco osserva, per questo nella posizione in cui ero, in ginocchio sulla poltrona mi sembrava che mi toccasse lo stomaco, doveva toccarmelo davvero dal di dentro. Questa idea mi eccita ancora di più, la giro appoggiandomi al solco fra le natiche e lei si preme contro di me per sentirlo meglio. Metto una mano nel suo solco e con un dito vado alla ricerca dell'ano. È di nuovo stretto e grinzoso come prima, ancora umido dopo le sue abluzioni, cerco di introdurre il dito e stenta di nuovo ad entrare, sei straordinariamente elastica è tornato come prima che cominciassimo. Si ma mi duole ancora dopo il lavoro che hai fatto, hai lavorato bene, lasciamo riposare fino a domani, sarà più stretto e sarà più piacevole riprovare.
Continua
Sei strepitosa replico. Mi sei mancata. Anche tu mi sussurra strusciandosi contratto di me. Ho preso qualcosa di veloce da mangiare, poi dobbiamo metterci al lavoro per recuperare il tempo perduto. Che lavoro chiedo contrariato, vediamo se indovini mi sfida dirigendosi in cucina. Prepara due tovagliette con due calici per il vino, stappa una bottiglia di prosecco, e serve due porzioni di ostriche e frutti di mare. Cibo leggero afferma e... afrodisiaco a quanto ho letto su una rivista specializzata. Comincio a capire di che lavoro si tratta; si è sganciato un altro bottone della camicetta ed i suoi capezzoli fanno capolino con effetto ancora più afrodisiaco Delle ostriche e dei frutti di mare. Spreme qualche goccia di limone su ciascuna ostrica la stacca con la lingua guardandomi con intenzione e "succhia" il contenuto leccandosi le labbra. Resto a guardarla sentendo il "mio amico" che spinge contro i pantaloni. Non gradisci un'ostrica chiede ammiccando, è un'altra l'ostrica che voglio leccare e succhiare rispondo con sguardo acceso. Inoltre ho dei siti da visitare ed esplorare. Non sei stanco per giocare ed esplorare il computer? Non è il PC che voglio esplorare, ma un monte e Delle colline. Ma in montagna non ci sono ostriche, non esserne tanto certa replico. Sparecchia rapidamente e mentre e sciacqua i piatti appoggiandosi al lavello, mi accosto a lei e le metto le mani sotto la mini, sei senza mutande osservo, e ti dispiace replica allargando le gambe e sporgendo il culo. Scivolo con le mani tra le sue cosce e la trovo in un lago di umori. Sei tutta bagnata, e anche questo ti dispiace? No per niente affermo spingendomi contro di lei per farle sentire la mia erezione, e non posso più aspettare. Invece aspetterai, aspetterai fino a che non avrò finito e non sarò pronta per te. Mi sembri più che pronta grondi come una fontana. Si, si ma vatti a fare una doccia che poi passo in bagno io. Cerco di insistere ma inflessibile mi allontana dicendo, vai, vai, preparati che la seduta sarà impegnativa. Alla fine cedo e mi dirigo in bagno e mi faccio la doccia. Appena esco la vedo con in mano l'accappatoio ed un sacchettino che sembra contenere profumi e saponi da bagno e qualcosa che non riesco ad identificare. Tento di avvicinarmi a lei ma mi blocca con un gesto perentorio, va a metterti a letto, mi preparo ed arrivo. Sento scorrere l'acqua della doccia e poi il phono, penso che stia per arrivare ma il tempo scorre e lei non si vede, sono molto stanco e scivolo lentamente nel sonno. Mi sveglio socchiudendo gli occhi, qualcosa mi sfiora la bocca. Dormiglione non vorrai dormire tutta la notte!! Apro completamente gli occhi e la vedo completamente nuda accanto a me, mi sento stranamente riposato, ma quanto ho dormito? Perché non mi hai svegliato prima? Chirdo. Hai dormito più di tre ore, ma ora basta dormire, hai riposato abbastanza,, è tempo di lavorare dice facendomi l'occhiolino. Mi copre la bocca con le labbra e ci baciamo appassionatamente. Comincio a Bassano l'angolo Delle labbra, scendo sul collo, lei si è distesa supina, i suoi seni svettano arroganti con le areole rosate sormontate dalle nocciole dure dei capezzoli, che lecco con gioia e passione facendo girare la lingua intorno ad essi, li insalivo per bene e li succhio, dapprima con dolcezza poi sempre più forte facendo entrare tutta la carne che posso dentro la bocca; sono per quanto non enormi di buone dimensioni. Stringo i capezzoli tra le labbra, poi inizio a d usare i denti, mordicchiandoli sempre con maggiore forza, lei geme offrendosi, continuo a scendere sino al monte di Venere. Vediamo se su questo monte ci sono ostriche da succhiare. Non hai che da cercare dice divaricando le gambe e porgendo il bacino. Il suo odore di femmina eccitata. La accarezzo lungo i fianchi e scendo sino alle cosce, ed alle ginocchia per risalire all'interno sulla morbida superficie Delle sue cosce, salgo lentamente e la sento fremere e divaricate ulteriormente. Appoggio la bocca al centro, cercando la sua ormai grondante apertura, comincio a leccarle la fessura lungo le grandi labbra, che divarico lentamente con la lingua, giunto a metà percorso riprendo a salire tenendo la lingua all'interno della fessura in cerca del clitoride che so ben sviluppato e sensibile. Mi attardo a leccarlo e succhiarlo, continuo a leccare e succhiare con sempre più decisione, il suo piacere cresce ed anche il mio. A quanto sembra ho trovato un'ostrica ai piedi di un monte. È ora di esplorare altri siti. Scendo con la lingua sempre all'interno delle sue grandi labbra, mi fermo, lei geme di delusione, ma sorride sorniona quando le metto in cuscino sotto i fianchi e lei espone ulteriormente la sua fica divaricando più che può le ginocchia. Ora è completamente offerta. Riprendo da dove avevo lasciato dirigendomi verso l'altro ingresso, che amo più di quello che sto esplorando sono ad occhi chiusi per poter godere meglio delle sensasioni che mi trasmette la lingua cercando di trasformarle in immagini. Voglio arrivare sino in fondo e solo allora confrontare immagini reali e fantasia. Già so che quello che vedrò supererà ogni immaginazione. Scendo ancora con la lingua e ad occhi chiusi alla ricerca del mio obiettivo. Qualcosa di liscio, duro, arrotondato ma meno caldo delle carni che ho assaporato sino ad adesso mi impedisce di andare oltre. Apro gli occhi e vedo come una grossa moneta che copre del tutto il mio obiettivo, non riesco a spingerla via con la lingua. E questo che cos'è chiedo. Tu cosa pensi che sia chiede mia moglie aprendo gli occhi. Dove pensi che sia stata ieri, quando non mi hai trovato a casa. La guardo stranito. A cercare qualcosa che mi serviva, ma il sexy shop più vicino e a circa un'ora di distanza da casa nostra. E cosa cercavi al sexy shop? L'ultima volta abbiamo fatto sesso anale completo per la prima volta e mi è piaciuto tantissimo, ma mi hai anche fatto molto male, non ci voglio rinunciare ma non voglio soffrire allo stesso modo. La faccio girare e stendersi prona sul cuscino con il sedere in alto, allargo con le mani le sue colline e vedo qualcosa colore acciaio attaccato al "sito" che volevo esplorare. È un plug anale, o un dilatatore se vuoi, vorrei godere senza soffrire, o non tantissimo, un po' meno almeno. Dai mi incita tiralo fuori. Provo ad estrarlo e vedo che la parte che si vede è stretta come il mio dito mignolo, continuo a tirare e la parte che è dentro comincia ad allargare lo sfintere, sino a che appare la parte iniziale del plug, le tira l'ano verso l'esterno e lei geme, fai piano ti prego, ma sembra non voler uscire, lei inconsciamente stringe i muscoli, se non ti rilassi non ci riesco, continuo a tirare e finalmente i muscoli cedono e la parte più grossa inizia ad uscire, poi con un plop, il plug viene fuori , è grosso a vederlo ma circa la metà del mio membro. Appena fuori l'ano si serra nuovamente e la sua rosetta grinzosa, appare come inviolata. Se vuoi veramente allargare la strada, dovrai usare qualcosa di diverso, questo dopo essere entrato si restringe nuovamente e la parte che resta a contatto con la parete dei muscoli interni è troppo sottile per apportare leodifiche che cerchi.
Volge comunque lo sguardo verso di me e vedendo la mia notevole erezione, comunque possiamo provare lo stesso non credi. Certamente rispondo ma sono sicuro che il dolore che proverai non sarà molto bdiverso dall'ultima volta. Se non proviamo non lo sapremo mai replica, mettiti al lavoro, è questo il lavoro che dovevi fare, mi sembri pronto per il tuo compito, dai fatti da fare. Sono veramente infoiato, ma preparati a soffrire prima di godere, anche se l'hai già provato, ti farà di nuovo male. Si,si, lo so, lo so, ma il ricordo del piacere provato mi farà sopportare tutto.
Comincio ad insalivarle tutto intorno all'ano, poi punto la lingua al centro irrigidendola per quanto posso, e sento che si allarga e si stringe come volesse aspirare la mia lingua dentro, ma vuoi perché la lingua non è molto rigida, vuoi perché i suoi muscoli sono molto forti non riesco ad andare oltre. Immergo indice e medio tra le labbra della sua fica che ormai grondan umori come una fontana li lubrifico bene poi li sposto sul loro obiettivo ed affondo con l'indice, la sento fremere, è prossima all'orgasmo, è straordinario come gode in brevissimo tempo, infila anche il secondo dito chiede, eseguo affondando indice e medio contemporaneamente ed il suo orgasmo esplode con un gemito ed un grido liberatorio aahhhh godo, vengono, vengoooo, non ti fermare, non ti fermare come l'altra volta ti prometto che ti lascio fare ciò che vuoi e come vuoi ma ti prego continua e non ti fermare. Gode rantolando per un tempo lunghissimo. La mia eccitazione è alle stelle, ho bisogno di sentire il calore delle sue mucose interne che mi stringono. Sfilo le fita, mi inginocchio tra le sue gambe guardo il suo meraviglioso culo che adesso sporge di più, si è messa 2 cuscini sotto il bacino. Infilo il mio cazzo nella sua fica per lubrificarlo bene, quindi lo punto al centro dell'ano e con un colpo deciso mi immergo in quel paradiso sino alla radice con il pube incollato alle sue natiche. L'urlo che emette è disumano. Aaahhh, mi hai squartato! Fa un male del diavolo, ma ora sfondami fino a farmi godere, col prezzo che pago in termini di dolore, ho il diritto di godere sino allo sfinimento. Rimango immobile per qualche minuto, sino a che non la sento muoversi incontro a me spingendo il culo verso l'alto. L'ano e le pareti rettali sembrano essersi adattate alle dimensioni dell'invasore. Mi sfilo lentamente, sino alla cappella che lei mi serra con forza, aihh mi fai male, fai piano, ma entra di nuovo tutto. Spingo di nuovo entrando sino alla radice. Dai bravo riprendi a pomparmi e pompami sino a farmi godere. Ti farò male, non mi importa, per altro il dolore si sta attenuando. Le passo una mano tra il bacino e cuscini, raggiungo il clitoride e lo accarezzo dapprima appena sfiorandolo, poi comincio a premere con decisione, contemporaneamente comincio ad andare dentro e fuori con colpi sempre più efficienti e profondi.
Si, sii ,siii, dai, dai, spingi spingi, spingi, entrami sino in fondo, voglio sentire il tuo cazzo sino all'ombelico come l'altra volta. Voglio toccarlo con le mani da fuori, con l'ultima volta. Continuo a pomparla con decisione e sento il suo orgasmo montare, ho trovato il sito che cercavo tra le colline, te lo avevo detto che l'avrei trovato. Ed è caldo come l'inferno e dolce come il miele e sto per venire. Spingi più forte, fino in fondo, sono pronta e vengo insieme a te. Ancora pochi affondi e veniamo in un orgasmo simultaneo che ci fa gridare in coro, godooo.
Siamo sdraiati a pancia in aria abbracciati i nostri volti si sfiorano le nostre labbra si cercano e si uniscono in un bacio dolcissimo. Le sue mani mi accarezzano il torace e scendono verso il basso sino a trovare la mia Verga ancora in riposo, mi accarezza con dolcezza, e comincio a crescere nelle sue mani, inizia a segarmi sino a farmi tornare duro e teso. Si sposta di lato e comincia a leccarmi i capezzoli che anch'io ho molto sensibili, continua a scendere sino a trovarsi davanti agli occhi la mia Verga ormai in tensione e che lei comincia a leccare. Mi lecca la cappella, poi scorre con la lingua dall'alto verso il basso, insalivando bene tutta, sono a pancia in aria ed il mio cazzo svetta come una torre, è tutto insalivato, vogliamo riprovare chiede? Sei sicura? Ti farò di nuovo male! Si lo so ma questa volta ho goduto più della voltura precedente e sono sicura che ogni volta sarà meglio. Ormai non credo di poterne fare più a meno, avevi ragione mi piace più averlo nel culo che nella fica. Aspetta voglio lubrificato meglio. Sale su di me si punta il cazzo nella fica e si lascia scivolare sull'asta sino a che è tutto dentro. Si muove su e giù dolcemente lubrificandolo con i suoi umori che colano abbondanti bagnandomi tutto il pube. Si sfila lo guarda da vicino, mi sembra abbastanza lubrificato e scivoloso osserva. Sdraiati a pancia sotto che cominciamo. No! così non entra come vorrei, lo voglio proprio in fondo. Scende dal letto si inginocchia sulla poltrona che c'è ai piedi del letto ed effettivamente il suo culo sporge molto meglio, piegata com'è nulla ostacola l'introduzione e si potrà raggiungere una profondità che non sarebbe possibile stando sdraiata anche se con più cuscino sotto il bacino. Dai vieni prendimi così, ha il petto appoggiato sulla spalliera della poltrona e con le mani si allarga le natiche più che può. Lo spettacolo è straordinario, l'ano occhieggia al centro e si apre e si chiude come chiamandomi, la verga sembra immensa rispetto a quel piccolo orifizio, ma è molto lubrificata dagli umori della fica. Ho le due aperture davanti a me, quella di sotto al centro Delle sue labbra dischiuse e che gocciola ancora umori, quella di sopra scura ma già unta degli umori che prima ha prodotto quando si è strofinata su di me. Mi accosto da dietro, in quella posizione sembra un agnello sacrificale, il suo culo rotondo e sodo sporge offerto alle mie brame. Prendo il mio cazzo in mano e mi porto a contatto Delle sue intimità offerte. Lo strofino tra le grandi labbra facendolo scorrere dal basso in alto, altre abbondanti secrezioni che affiorano sulla sue parti intime vengono spalmate anche in alto sull'ingresso posteriore. Mi introduco a metà nella fica con movimenti brevi, facendo ruotare il membro come ad allargare l'entrata. La sento gemere di piacere e non resiste accompagnando in sincronia i miei movimenti. Tuttavia prima di godere mi ferma e, non è lì che devi entrare, dice. Mi sfilo dalla vagina, la afferro ai fuanchi mi appoggio all'ano. Sei pronta? dico. Si sono pronta, fammi godere di nuovo, implora. Comincio a spingere dilatando lentamente ma inesorabilmente lo sfintere, entrando piano piano, lei geme di dolore ma non si sottrae, quando sono a circa metà percorso, così ti sento molto meglio rantola, poi improvvisamente mena un colpo indietro e mi pianto tutto dentro. Aiaahhhh grida quando i peli del pube le strofinano sull'ano. Spingi di più grida, voglio sentirti sino allo stomaco, ed in quella posizione certamente ci sono molto vicino. Si allarga ancora di più le natiche e posso vedere la mia grossa asta entrare e uscire dal suo ano strettissimo, che mi serra, lo sento stringersi quando spingo in avanti come ad opporsi alla penetrazione ed allentarsi quando mi tiro indietro per preparare il colpo successivo, si, si, si, spingi, spingi, vai sino in fondo, in fondo, lo sento dentro come non l'avevo mai sentito, d'altra parte non è molto che abbiamo cominciato, giurami che mi inculerai sempre più spesso, mi fai godere da morire, mi stai proprio sfondando, mi stai spaccando in due e mi piace moltissimo. Non avevo mai visto mia moglie così infoiata, mi eccita in maniera straordinaria, continuo a spingermi dentro di lei sempre più a fondo sino a che godiamo urlando insieme. Lei si accascia sulla poltrona priva di sensi io crollo indietro sul pavimento a braccia spalancate.
Finalmente si riprende, scende dalla poltrona si inginocchia accanto a me e senza esitazione me lo prende in bocca, comincia a succhiarmi con vigore sino a che mi riporta in erezione segandomi e succhiandomi insieme, quando le sembra abbastanza duro si mette a cavalcioni su di me, volgendomi le spalle, ho uno spettacolino per te mi dice, io non capisco, ma rimango sbalordito quando si allarga le natiche ed appoggia lo sfintere anale sulla mia cappella e si lascia entrare la cappella dentro con una certa fatica, è sempre troppo stretta per la mia verga, ma continua ad infilare la senza esitazione e quando capisce che non ci possono essere altre difficoltà si lascia cadere inculandosi da sola. Vedo la mia asta che le dilata l'ano, lo spettacolo in primo piano mi fa eccitare all'inverosimile, rimane ferma in quella posizione con il mio cazzo piantato nel culo, poi comincia un lento su e giù da favola. Cerco di muovermi, sta fermo mi dice faccio tutto io. Si appoggia con le mani sulle mie ginocchia piegandosi leggermente in avanti e comincia un lento su e giù facendomi godere dello spettacolo del suo ano che scivola con regolarità dalla cima sino alla radice. Reggio in posizione con le mani mi chiede, io mi afferro il cazzo e lo tengo nella posizione giusta, lo fa uscire tutto e poi di colpo si lascia andare schiantandosi dentro tutto in un colpo. Ripete l'operazione una decina di volte, poi senza più farlo uscire, accarezzano il clitoride mi suggerisce, io porto le mani in avanti e con la destra le accarezzò e le stringo il clitoride mentre con la sinistra la aiuto ne suo saliscendi. I suoi gemiti si fanno sempre più intenso geme e comincia a gridare, si, sii, siiii, godo di nuovo, godoo, godooo, godooo, godooo, infine crolla in avanti lasciandomi vedere il suo ano oscenamente dilatato dalla mia verga. Si addormenta in questa posizione. Non oso muovermi per non disturbarla e la mia asta, piegata in avanti dentro al suo sfintere non riesce a sgonfiarsi, immagino perché i vasi interni schiacciati dalla piega inusuale non riescono a svuotarsi del sangue che vi era affluito dentro durante la fase di eccitazione. Dopo un certo tempo, forse più di un'ora, la sento gemere, la accarezzo, ben svegliata le dico. Lei raddrizza il busto, sei ancora dentro di me, osserva, me lo hai piegato in basso ed in questa posizione il sangue che lo riempie non riesce a defluire. Scusami dice si sfila da me con una smorfia di dolore, e si dirige barcollando verso il bagno si tocca dietro, si volge verso di me, mi fa male il culo ed ho un grosso buco aperto al posto dello sfintere, in quella posizione mi hai veramente sfondato, chissà se tornerà normale mi dice preoccupata. Ma sì, vedrai, hai i tessuti molto elastici e la tua continua attività fisica rende i tuoi muscoli tonici e Forti, vedrai che tornerai stretta come prima e dovrò sfondarti di nuovo per entrare in quel sito.
Vado a farmi una doccia, dice, con una mano a proteggersi l'ano per impedire che i liquidi che ha dentro fuoriescano lasciando umide tracce sui tappeti e sul pavimento, cammina barcollando camminando con le gambe leggermente divaricate. Mi hai veramente sfondato, mi fa male in culo, dentro e fuori. Sento scrosciare l'acqua della doccia poi il tono. Esce comletamente nuda. Con lo sguardo sognante, i capezzoli eretti ed i seni che puntano direttamente in alto. Sono di nuovo in tiro, mi avvicino a lei a l'abbraccio stringendola a me, il mio cazzo appoggiato al suo ventre piatto. Si scosta piegandosi leggermente indietro e la punta le arriva sopra l'ombelico, mi arriva proprio a livello nello stomaco osserva, per questo nella posizione in cui ero, in ginocchio sulla poltrona mi sembrava che mi toccasse lo stomaco, doveva toccarmelo davvero dal di dentro. Questa idea mi eccita ancora di più, la giro appoggiandomi al solco fra le natiche e lei si preme contro di me per sentirlo meglio. Metto una mano nel suo solco e con un dito vado alla ricerca dell'ano. È di nuovo stretto e grinzoso come prima, ancora umido dopo le sue abluzioni, cerco di introdurre il dito e stenta di nuovo ad entrare, sei straordinariamente elastica è tornato come prima che cominciassimo. Si ma mi duole ancora dopo il lavoro che hai fatto, hai lavorato bene, lasciamo riposare fino a domani, sarà più stretto e sarà più piacevole riprovare.
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