Ditalino.

Scritto da , il 2018-09-15, genere masturbazione

L'altro giorno ho fatto peccato, proprio ieri.
Ero lì tranquilla e distesa quando dal basso è arrivato un richiamo aggressivo.
Mi sono detta di fare come sempre che era il momento per giocarci un po'.
Ero nel letto, senza mutandine.
L'ho presa tra le mani per accarezzarmela, poi un terribile pensiero mi ha rapita.
L'ho stretta, l'ho chiusa in una mano, e lì mi ha ingannata.
Ho sentito le mani che si inumidavano e mi sono assaggiata, ho provato a ricordare i sapori del sesso già fatto.
È stato allora che mi ha preso, è stata lei ve lo giuro. Si è fatta stringere con tutta la forza, non ero io a controllarla. Si è fatta chiudere e lì ha iniziato a pulsare tra le mie mani.
Io sono così cattiva con lei, sapete.
Mi piace resisterle perché devo tirare fuori il meglio da lei e ci riesco. Un tremolio inizia a insinuarsi nel mio corpo. È il segno che comanda lei, che questa volta non potrò solo giocare a mio piacimento. Prendo il cuscino e lo metto tra le gambe, le lenzuola si aggrovigliano al corpo ormai sudato.
Voglio farlo come quando ero alle prime armi.
Mi stringo il cuscino con le gambe e inizio a strofinarlo, la mia fica ci si attacca.
Come una ventosa umida si lega e striscia verso il suo piacere.
Sono sola in casa e posso ansimare a mio piacimento, godo di me stessa, adoro scoparmi!
Mi manca qualcosa, voglio di più, voglio sentirmi sporca. Mi lecco le mani, sento ancora quel sapore, è il mio e lo adoro.
Mi alzo e mi metto schiena al muro, mi sputo sul seno. La mia saliva cola fino ai capezzoli.
Sprofondo di nuovo nel letto, strofinandomi il sesso con voglia. Inizio a toccarmi i capezzoli, diventano duri e le areole li fanno ergere ancora di più. La mia fica pulsa, quell'odore mi ricorda i capezzoli leccati e usati e il seno sporco di saliva prossimo ad accogliere un bel cazzo. Con due mani la afferro di nuovo, inizio a strofinare il clitoride... mi manca qualcosa.
Ho capito!
Dito in bocca, scelgo l'indice.
Mi cerco il culo, eccolo!
Prima intorno, lo levigo, ho tutto il tempo di impastarmi nel letto sporco del mio intimo sesso. Poi raccolgo un po' di saliva e inizio a spedirlo dentro... goduria!
Cerco di tenermelo dentro e riprendo il cuscino tra le gambe. Me lo scopo.
Chiudo gli occhi.

Mi tiene per i capelli e mi apre il culo.
Stupendo, è proprio lui.
Una mia vecchia conoscenza, uno dei miei sogni erotici che mi scopa il culo.
Ha un bel cazzo venoso e tozzo, lo sento fermarsi dietro di me. Mi lecca tutta, con una slinguazzata prende fica e culo e poi mi rispedisce dentro il suo bel pomo.

Ah... prima scarica di piacere!
Chiudo gli occhi.

Sono circondata da piselli, si varie forme e misure. L'odore di cazzo mi stordisce le narici.
Una squadra di calcio, adolescenti pronti a farsi spompinare a turno. Inizio a prenderli tra la mia bocca. Anche due cazzi alla volta. Li ciuccio a turno e ogni volta che mi stacco da una cappella si sente uno schiocco simile a quello dello spumante di Capodanno.
È bello perché me li sbattono in faccia senza rispetto, ne sono circondata.
Hanno delle belle palle gonfie...

Ah, sì, vai, che brava che sei!
Parlo alla mia fica come se fosse una sorella, non vi stupite...

Ottimo, per concludere.
Un gran pezzo di fica da leccare, la mia compagna di liceo Roberta.
Le cerco di prendere tutta la fica in bocca ma è grossa e umida, mi scivola tra le labbra.
Lei mi dice le cose più sporche mi chiede di raccontarvi della gita del liceo...
-No Ro', no... lasciati leccare la fica. È per un altro racconto-

Mi spinge via Ro', torno a me.
Due dita piantate in culo e una mano che mi leviga la passera.
Direi che ci siamo.
Accelero e ripenso a tutto, alla scena del cazzo tra le mie tette, allo spogliatoio pieno di adolescenti arrapati, alla saporita fica di Ro'...

Vengo, godo, esplodo.

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