Susan addestramento di una schiava

di
genere
dominazione

chi mi vuole contattare può scrivere a padrone29@gmail.com

Ringrazio Susan e il mio amico che mi ha ispirato questo racconto


Prologo

Mentre mi concedevo l’unico piacere della mia vita una lunga doccia calda sentivo le gocce d’acqua bollente che ballavano sul mio seno, facendo tremare i miei capezzoli. Mentre il vapore si diffondeva intorno a me, la mia mente cominciava a sognare, pensando all’unica cosa a cui volevo pensare : la sottomissione al mio padrone.
Ho imparato che la sottomissione sopra ogni cosa è uno stato mentale, come sottomessa è ciò per cui vivo, è oltre una droga non riesco a separarmene. Riesco a vedere l’amore del mio padrone nei suoi occhi penetranti, riesco a vedere il suo amore quando mi punisce per essere stata una cattiva ragazza arrossendo il mio sedere con la sua pagaia e quando mi ricompensa per essere stata una brava ragazza portandomi all’orgasmo più e più volte.

Primo capitolo

Ero al secondo anno all’università di Oxford, ero in competizione con una moltitudine di altri studenti per ottenere il massimo dei voti in chimica organica. Tutti sapevano che questo risultato poteva aprire la strada alle migliori scuole di specializzazione.
La chimica organica era insegnata in un aula moderna che ospitava circa 300 studenti. La classe è stata suddivisa in vari gruppi ognuno dei quali guidati da un assistente. Dopo la prima lezione sono andata nel gruppo assegnatomi, le cui lezioni si tenevano in un edificio degli anni ‘50, con finestre piene di spifferi, radiatori a pavimento vecchio stile e soffitti malandati.
Quando l’assistente entrò il mio cuore batté forte, ma non sapevo ancora che quel momento avrebbe cambiato la mia vita, quello fu il giorno in cui incontrai Cole. Entrò nell’aula con una fiducia estrema in sé e con un sorriso contagioso, tutti gli occhi femminili era puntati su di lui chiedendosi come abbia fatto un modello di GQ a entrare in un dipartimento di chimica dell’università di Oxford.
Sono sicura di non aver sentito una parola di quello che Cole disse quel giorno,stavo già fantasticando su di lui, la mia dipendenza dai romanzi d’amore fece il resto prevedendo la trama: vedevo già che mi avrebbe condotto con la sua sontuosa macchina sportiva fino alla sua costosissima casa per poi portarmi in un mare di beatitudine sessuale.
Bess la mia compagna di stanza una persona che stimavo tantissimo, ma che odiavo per essere maledettamente intelligente era seduta accanto a me mi diede un colpo con il gomito, fissandomi negli occhi.
Bess era una ragazza molto più alta di me, aveva i capelli ricci lunghi fino alle spalle. Da quando ci siamo lavate vincendevolmente i vestiti non ho potuto fare a meno di notare che la sua taglia di reggiseno era molto diversa dalla mia che ho delle tettine abbastanza piccole.
Bess era il diminutivo di Elizabeth ed era la migliore amica che potessi avere, potevo parlare con lei di qualsiasi argomento senza essere giudicata anche quando parlavo dei miei sogni e delle mie aspirazioni. Poichè bevavamo insieme anche parecchi bicchieri di vino, le ho confidato che avevo fantasie da sottomessa e che volevo amata da un uomo dominante, un uomo con cui avessi potuto condividere la mia parte più oscura di desideri e fantasie. Le ho detto che stavo già fantasticando su Cole come mio padrone. Bess era una lesbica e le mie emozioni suscitavano i suoi desideri più latenti. Abbiamo cominciato a guardare insieme video di femdom, maledom, sculacciate, frustate, tortura dei capezzoli e negazione dell’orgasmo. Erano cose nuove per noi e le trovammo fortemente erotiche ed eccitanti.
Io non avevo un ragazzo, lei non aveva una ragazza. Vi lascio immaginare cosa possa essere successo nella privacy della nostra stanza. Abbiamo iniziato a sperimentare l’una con l’altra. E’ successo mentre stavamo guardando un video relativo a una sculacciata: un uomo completamente vestito era seduto su una sedia, con una donna nuda sulle ginocchia, i capelli scuri e spettinati le pendevano dalla testa, le tette erano schiacciate sulle gambe. L’uomo ha iniziato a sculacciare piano con colpi leggeri, dando al culo della donna un piacevole colorito rosa. Con ogni serie di colpi questi diventavano sempre più intensi e alla quarta serie il sederino della malcapitata era ormai di colore rosso fuoco. La schiava ormai piangeva implorando pietà, e dopo la settima serie l’uomo si fermò, spinse due dita nella fighetta surriscaldata premendo a fondo. Si vedevano gli umori della schiava nella dita del padrone, ma questi non si fermò fino a quando questa urlò e fu sovrastata dal piacere.
Ho guardato Bess negli occhi e le ho detto che voglio venire così. Lei ha interpretato la mia frase come una richiesta e mi ha detto di tirarmi giù le mutandine e di mettermi sulle sue ginocchia. Obbedii tirandomi giù le mutandine e con mio grande imbarazzo erano già inzuppate dei miei umori, poi mi misi sulle ginocchia di Bess: prima mi ha massaggiato il sedere, poi ha cominciato ad emulare il video cominciando con un schiaffo leggero, ma io le ho detto di fare più forte ero impaziente, volevo sentire davvero qualcosa. Chiusi gli occhi e immaginai che fosse di Cole la mano che mi sculacciava e mi sottometteva. Bless cominciò ad aumentare l’intensità finché mi diede un colpo veramente molto forte che mi fece urlare contro di lei vaffanculo, ma lei senza scomporsi minimante mi diede altri quattro colpi della stessa intensità, il sudore mi scoppiò sulla fronte, la sculacciata mi aveva fatto veramente molto male e ciò fece emergere i dubbi sulla mia sottomissione forse non era un indole così forte quella che avevo. Poi però è successo qualcosa di magico, una calda luce avvolse il mio corpo tanto che implorai Bess di farmi godere supplicandola cosa che lei ha fatto, ha messo il pollice sul mio clitoride e il dito medio sul mio buco del culo. Siiiiiii urlai il cocktail di dolore e piacere aveva devastato le mie emozioni. Lei lo capì e osò ancora di più spingendo il dito fino in fondo nel mio sederino e usando due dita per massaggiare il mio clitoride, staccando il cappuccio e massaggiandolo ormai fortemente indurito, o mio Dio esclamai anche se in realtà pensavo che fosse Cole a mettere il dito sul mio culo vergine. Il dito di Bess intanto si muoveva veloce, il mio respiro si faceva irregolare, la mia testa cominciò a dondolarsi avanti e indietro, o mio Dio, o mio Dio pronunciai avendo un orgasmo incredibile, scesi dalle gambe di Bess guardandola come una cucciola guarda il suo padrone e pensando che volevo avere ancora questo tipo di esperienza e anzi volevo di più.
Avevo avuto il miglior orgasmo della mia vita, mi ero avventurata in acque inesplorate che non avevo mai solcato. Bess non era mistress, ma mi aveva sapientemente sculacciato, non ero lesbica eppure mi piaceva fare sesso con una donna.
Ancora seduta Bess si tolse le mutandine inzuppate, allargò le gambe nella sua massima estensione, mi guardò e poi guardò i riccioli rossi sulla sua passerina. Capii il messaggio, e cominciò a leccarle la passerina, i suoi occhi erano chiusi dal piacere che provava mentre la leccavo e la cosa mi fece un enorme piacere.

http://www.padronebastardo.org
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2018-09-01
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