Io, mio marito ed il nostro amico al mare

Scritto da , il 2018-08-28, genere trio

Siamo sposati da 14 anni, Riccardo ha 44 anni ed io 40. Abbiamo sempre avuto una buona attività sessuale derivante da una grande complicità e fantasie che ci accomunano. Alcune fantasie Riccardo le aveva già concretizzate con le sue ex, fatto che mi faceva sentire un po' inadeguata a lui e anche gelosa. Tra queste, il fare sesso a tre. Fu questo mio senso di inadeguatezza misto ad una scioccata competitività con le sue ex che unito all'eccitazione che le sue fantasie mi trasmettevano durante i nostri rapporti, mi fece fare il gran salto durante una vacanza all'estero. Arriviamo ai giorni nostri, questo mese di agosto, al mare. Libertà, relax, voglia di godere l'hanno fatta da padrona anche durante i nostri rapporti sessuali. Stato d'animo che mi provocava una costante eccitazione, nonostante la frequenza dei nostri rapporti. Arrivo al dunque! Al mare, dove abbiamo una casa, incontriamo degli amici che hanno anche loro delle case o le affittano da anni.Tra questi c'è Federico, bell'uomo 50nne, ottimo affabulatore con il quando trascorriamo diverso tempo in spiaggia e organizziamo apericene o cene vere e proprie. L'occasione fu proprio una cena: io preparai gli antipasti ed i primi, mentre mio marito badava agli arrosti al barbecue. Se Fede, nonostante la presenza della moglie e di mio marito, mi aveva sempre dimostrato la sua ammirazione, quella sera, complice del buon vino sardo, andrò decisamente oltre tra sguardi ammiccanti, complimenti, battutine piccanti. Finché, dopo cena, mentre caricavo la lavastoviglie, me lo ritrovai in cucina con due bicchieri e decisamente alterato dall'alcool. Fu un attimo trovarmi le sue mani addosso. La situazione era imbarazzante e,allora stesso tempo eccitante: noi li e a pochi metri c erano mio marito e sua moglie. Senza fare scandali, lentamente lo allontanai, ma non prima che lui si accorgesse che ero eccitata. Le sue dita erano dentro di me e le,fantasie che avevamo su di lui mi esplosero nella testa. Mi trovai ad ansimare e a desiderare di essere posseduta, li, in piedi. Quando Riccardo apparve sulla soglia della cucina ero stravolta dall'eccitazione. Federico si bloccò. Riccardo divenne rosso in viso, ma non era rabbia: ciò che vedeva lo eccitava. Rispose con voce cortese, tranquilla,alla moglie di Fede che chiedeva se serviva altro aiuto in cucina. Poi, ci disse di sistemarci, di non fare gli scemi con la nostra amica a pochi passi. Fede farfugliò qualcosa, si sistemò, io feci lo stesso e raggiungemmo Alessandra sul terrazzino portando con noi i digestivi. L'atmosfera divenne strana. Riccardo sul normale/allegro teneva vivo l'ambiente. Fede era serio, sembrava che L'ebbrezza alcolica fosse svanita e lui guardava me e Riccardo ma,senza parlare. Rispondeva solo se chiamato in causa. Poco dopo, accusarono stanchezza e tornarono a casa. Riccardo mi afferrò per i capelli, mi fece girare verso di lui e mi baciò a fondo mentre le sue mani andarono tra le mie gambe: era su di giri e mi eccitava da morire. Mi ritrovai poggiata sul tavolo del salone, con vestitino sollevato sulla schiena e seni nudi mentre Riccardo mi lecca va e fotteva con le dita. Mi chiese più volte quanto mi fossi eccitata quando ero nelle mani di Fede e se mi sarebbe piaciuto prendere il suo cazzo. Gemendo per il piacere e l'eccitazione ammisi che le nostre fantasie avevano fatto effetto tanto da desiderare di essere sbattuta da lui in piedi in cucina. Facemmo dell'ottimo sesso mentre fantasticavamo su una scopata a tre con Fede. La mattina seguente andammo nella nostra solita spiaggia tra le rocce e c'era solo la moglie di Fede. Lui era di commissioni. Quando ci raggiunse, noi eravamo in acqua a rinfrescarci. Riccardo gli fece cenno di unirsi a noi. Lui si avvicino' con passo lento ed era stranamente serio. Gli chiesi cosa avesse che non andava e lui iniziò con lo scusarsi per essersi lasciato andare in comportamenti non opportuni la sera prima, imputandoli al vino. La sua espressione cambiò quando vide che Riccardo mi levava il reggiseno davanti a lui, approfittando del riparo che ci offriva una roccia, e baciandomi il collo mi accarezzava i seni tenendoli bene in vista per Fede. Riccardo, continuando ad accarezzarmi esponendomi a lui, gli disse che non c'erano problemi e che, anzi, l'incidente ci aveva eccitato.. Fede rimase basito, ma il suo imbarazzo, misto addosso eccitazione crebbe quando Riccardo gli chiese se gli piacevano le mie tette. Io lo guardai sorridente: so l'effetto che fanno le mie tette. Allungai la mano e trovai il cazzo di Fede giá teso. Lo strinsi mentre Riccardo lo incitava a toccarmi le tette dicendogli che la cosa sarebbe piaciuta a tutti e tre. Fede fu bravissimo. Appena le sue mani arrivarono sui miei seni sfiorarono i capezzoli mandandomi in estasi. Quel porco di Riccardo, intanto, aveva infilato le sue dita dentro di me provocandomi piacere ed,eccitazione. In un attimo, liberai l'uccello di Fede e lo accarezzai con entrambe le mani. Il suo viso era ormai vicino, le nostre bocche prima si sfiorarono e poi si unirono. Quando sentii l'uccello di riccardo dentro di me gemetti forte e Fede capì intensificando la sua attenzione sulle mie tette ma allo stesso tempo prolungando il suo bacio. Riccardo prese a dire porcate su quanto avessimo fantasticato su una scopata a tre con lui e su quanto mi avesse trovata eccitata dopo le sue avance della sera. Fede si sollevò poggiandosi alla roccia: il suo uccello eccitato era davanti alla mia bocca. Le sue mani andarono alla mia testa, la mia bocca fu sua, la scopava come se fosse un buco dove scaricare il suo sperma, la sua sborra. Ebbi un orgasmo mentre la mia testa girava a 1000 e mi sentivo tanto troia e desiderata. Non lasciai l'uccello di Fede finché non lo sentii scaricare il suo piacere nella mia bocca. Quando mi voltai baciai a lungo Riccardo passandogli quel poco di sperma che non avevo ingoiato. Fu allora che sentii nettamente il suo sperma fluire dentro di me. Fede raggiunse la moglie mentre noi rimanemmo in acqua a baciarci e coccolarci. Fu una prima volta con Fede decisamente elettrizzante.

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