Io e mio fratello - e lei sa (2) sistemazione in camera e in macchina

Scritto da , il 2018-07-31, genere incesti

io e mio fratello - e lei sa... (2)
sistemazione in camera e... in macchina!

Michele si fa aiutare da me e mamma a portare il letto ad una piazza e mezza dal garage al piano superiore. In realtà lo aiutiamo solo a non sbattere qua e là, la parte più faticosa la fa lui :)
Ha già portato giù i due lettini con disappunto di mamma.
"bhe potevate pure fare un piccolo sacrificio, al massimo li univate e dividevate la mattina" ci dice
"bhe non so se sai cosa vuol dire stare in due con lo spazio tra i due materassi, è massacrante" rimprovero io
"dai diremo a Cristiano che i lettini erano sporchi o rotti e che questa è solo una soluzione precaria" ribatte Michele.
Vederlo così a lavorare "per noi", con il petto nudo sudato, i muscoli delle braccia in tensione è un miraggio per quasiasi ragazza innamorata. E' sexy e sprigiona sesso da ogni poro della sua pelle.
Ecco pronto il letto, mamma ci aiuta a pulirlo dalla polvere. Mi ci siedo un attimo sopra e saltello un pochino.
"bhe è morbido e comodo, si può andare" faccio io
"per dormire va benissimo, ve lo assicuro" ribatte mamma
"secondo me ci dormiremo pochissimo qua sopra eheh"
Poi aiuta me a mettere il coprimaterasso, il lenzuolo e il copriletto rigorosamente tutto coordinato e rosa e bianco.
Mic si siede sudato, sia io e mamma gli gridiamo di alzarsi perchè non abbiamo ancora finito. Ma è irresistibile, lo bacio in bocca e gli accarezzo il torace.
Lui si lascia baciare e toccare, mamma in silenzio assiste.
"non vedo l'ora di provare questo letto" gli sussurro io.
Poi mi rivolgo a mamma:
"mammi ma tu ci hai mai fatto qualcosa sopra? è abbastanza robusto per tenerci?" scherzo io
"stai tranquilla scemetta, io e vostro padre vi abbiamo concepito su questo letto!"
"ohhh che emozione allora... che onore..." dico io veramente emozionata.
Mentre mamma ci chiede se abbiamo intenzione di uscire per cena, io prendo la mia sottoveste da notte la piego e la metto sul letto dalla parte mia.
"si, non preparare nulla per noi. Il tempo di lavarmi e andiamo a mangiare una pizza al mare" Decide mio fratello.
Mic apre le valigie, sistema le sue cose nell'armadio.
Io prendo dal cassetto il perizomino e il tubino bianco. Mia mamma osserva il perizoma e me lo prende dalla mano. Lo apre e verifica che praticamente è un filo interdentale sul retro e un micro triangolino davanti.
Mic lo vede tra le mani di mia madre che dice per scherzo "forse è troppo casto non ti pare?" ridiamo tutti e 3.
Mic si toglie i pantaloncini e rimane in mutande, ancora sudato. Non posso fare a meno di guardarlo e desiderarlo...
"forse pure le tue mutande pure son troppo caste non ti pare?" e con un gesto prendo l'elastico e gliele tiro un po' giù. Dietro ha praticamente il culo fuori, mmm che culo.
Poi va verso il bagno, sto per seguirlo e gli dico: "serve che ti aiuti a lavare la schiena caro?"
e mamma "stronzina tu vieni giù e lascialo in pace, mi aiuti a decidere il pranzo di domani"

Scende Michele vestito con una t-shirt attillata nera e un paio di pantaloni lunghi bianchi di cotone. Dire che ho avuto un pensiero indecente all'istante è scontato. Io lo aspetto fuori seduta sulla panca a fianco a mamma. Sono già pronta da pochi minuti, mi son messa sandali con tacco 8 cm, vestitino bianco attillato senza reggiseno e perizomino. Mi son legata i capelli e truccata leggera. Seduta così gambe accavallate mi è salito su il vestito. Mi alzo, ci baciamo in bocca e salutiamo mia madre.

Mentre Mic fa manovra per uscire dal cancello mamma ci ricorda di "fare i bravi", di non fare troppo tardi e di stare attenti.

Alla prima svolta per la strada, mi mette la mano sulla coscia.
"mi sei mancata troppo sai?" mi dice
"pure tu, sono state settimane orrende..."
"immagino, anche per me"
"si ti sarai divertito con qualche svizzera tu"
"ahahah si come no! ma continui ad essere gelosa?"
Non gli rispondo, gli accarezzo il pacco che si ritrova tra le gambe. E' grosso, caldo, irresistibile ma voglio contenermi.
"ma se sei la ragazza più bella che esiste, superfregna, supersexy, super..."
"oh ma non esagerare ora..."
"guarda che non c'è mamma, puoi osare" dice furbo
"osare? osare a fare cosa?" faccio finta di non capire
"lo sai bene scemetta. Ti prego fammene uno perchè ancora non lo hai salutato"
"voglio che me lo dici tu cosa" insisto io mentre lo palpo decisa da sopra il cotone dei suoi pantaloni.
Senza distogliere lo sguardo dalla strada si apre la zip, io pure guardo un attimo la strada e capisco che ha scelto il percorso più lungo e la strada meno trafficata per andare sul lungomare.
"il resto, fallo tu" mi dice nel modo più sexy che una ragazza potesse ascoltare e aggiunge
"fammi un pompino che solo tu puoi fare".
Mi ritrovo a leccargli le palle che ho tirato fuori dai pantaloni mentre con la mano lo sego piano, delicata, senza fretta. Lui sospira. Mi stuzzica tra le cosce ma io mi concentro su di lui.
Mi porto sul viso quella bestia di cazzo, lo struscio in modo che mi ricopre gli occhi e le palle sono perfettamente sulla mia lingua. Una buca glielo fa sobbalzare.
"quanto mi sei mancato, non immagini" parlo direttamente con il cazzo e poi, poi lo imbocco e comincio piano a succhiare. La cappella grossa mi riempie la bocca, mi metto più comoda spostandomi giù verso di lui anche se la cintura di sicurezza mi stringe e mi forza un po'.
Lo ciuccio come fosse un biberon, lo sego mentre gli succhio profonda lo sperma che tiene dentro. 10 minuti di bocchino osceno, alzo lo sguardo e vedo che manca poco al lungomare. Accelero il ritmo delle succhiate, è enorme, pulsa, le sue vene si ingrossano maestose. Provo ad infilarmelo tutto in gola ma la posizione mi è contro.
Incomincio ad aspirare con lunghissime intense succhiate.
Ansima forte, eccolo, rimango ferma e continuo ad aspirare. Eccolo, si, urla mentre guida. E sborra sperma bollente irriggidendosi in un modo così sexy che la mia fica sfiorata da lui è in estasi e schizza fuori un lieve assaggio dell'amore che provo per lui. Mi riempie la bocca e mando giù svelta per non farlo sporcare, ancora uno schizzo denso e abbondante. Poi si calma, prima di toglierlo dalla bocca aspetto per essere sicura che gli ho bevuto tutto così non si sporca. Lo ciuccio e glielo ripulisco. Poi lo tiro fuori. Eì lucido, stupendo.
"dico... sei meravigliosa. Ti amo" dice lui ansimante
"non vale dirsi ti amo in questi momenti"
"no no io ti amo davvero, sempre"
Tremo emozionata. Arriviamo.
Prima di scendere dalla macchina, ci limoniamo in maniera indecente.
Mi rifaccio il trucco, in particolare mi rimetto il rossetto. Mi guarda e continua a toccarmi la coscia.
"stanotte preparati, dormiremo pochissimo" gli dico facendogli l'occhiolino e apro la portiera.
Il lungomare ci aspetta.

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