Colloquio di lavoro

di
genere
incesti

Colloquio di lavoro

Sto studiando in una saletta del penultimo piano dell'università insieme a 2 amiche, concentrate tutte e 3 su calcoli di economia ci aiutiamo a vicenda in vista dell'esame.
In quest'atmosfera da brave studentesse arriva un sms di Filippo... prendo il cellulare posato fra i fogli sul banco e con un gesto rapido leggo sul display con il rischio di far vedere il contenuto:
"patata... che fai? so che sei tutta impegnata ma ...mi manchi..."
E' raro un messaggio del genere da parte sua, lui che non esita a farmi vedere quanto è sicuro di sè e forte, leggerlo così dolce e chiaro mi fa sorridere.
E' da 4 giorni che ci penso, da quando anche in presenza di mamma ha esordito dicendo che forse in questo periodo ha bisogno di un aiutante per svolgere le pratiche commerciali in questo periodo di chiusura di molti dei suoi lavori... specificando il genere maschile e non femminile... purtroppo infatti io in questi 3 mesi sono presa dallo studio e lo aiuto sempre di meno, anche perchè con tutta sincerità quando vado da lui la maggior parte del tempo lo distraggo o lui distrae me e ci ritroviamo a svolgere le nostre pratiche "sessuali" :D Seppur mi ha promesso che se riesce assumerà momentaneameamente un ragazzO e non ragazza mi spiace per il fatto che con uno in più a studio sarà più difficile andarlo a trovare come adesso...
Lo immagino ora nel suo studio tutto preso, come me, tra i fogli, tabelle, faldoni infiniti di cose che spesso non capisco ma che riesco comunque ad ordinare.
Saluto le amiche e vado a casa. Non appena arrivo a casa mi butto in doccia. Poi mi vesto con un leggings nero semplice con sopra una gonnellina molo veramente insospettabile, metto un reggiseno a balconcino rosa e una camicetta bianca. Sandali aperti con tacco alto 12 anch'essi neri. Una collana con il ciondolo che mi ha regalato lui, orecchini con brillantini, qualche anello e qualche braccialetto superscintillante. Mi trucco leggera ma decisa, rossetto rigorosamente rosso fuoco come piace a lui.

Esco senza dire nulla, senza nemmeno salutare mia madre. In macchina mi ricordo che nemmeno ho risposto al suo sms, durante la pausa al semaforo sono tentata ma poi lascio perdere, le sorprese devono essere tali se lo sono del tutto.
Parcheggio non vicinissimo, e solo ora apro 2 bottoncini della camicetta e mi sfilo i leggings... cazzo forse ho esagerato, la gonnellina non è aderente ma comunque inguinale... "zoccola che sei Ale" penso...
Scendo dalla macchina, sculetto anche se nessuno mi vede, solo per sentirmi la fica stretta tra le cosce e il gusto di pensarmi sfilare così per la strada. Attraverso. Dietro di me passa una macchina e sento suonare. Per istinto mi giro e sono 2 ragazzi che non conosco ma che si fermano piano e li sento dire "madonna che pezzo di fica che sei... dove vai tutta sola?" cerco di tirarmi giù la stoffa della gonnellina ma non c'è nulla da fare... entro nel giardinetto e penso che se fosse stato più tardi, magari dopo cena mi sa che non ne sarei uscita illesa...
Il portiere a quest'ora non c'è, tutto calcolato.
Citofono.
Dopo pochi secondi risponde:
"Si? studio xxx"
"buon pomeriggio, son qui per il colloquio..."
Sta per dire qualcosa, ma un po' perchè è sorpreso un po' perchè è spiazzato visto che mi credeva all'università non dice nulla e apre.
Lo trovo sul portone.
"ohhhh sei qui! come mai???" riconosco quei occhi felici di chi si accorge che di li a poco, seppur non lo aveva calcolato, può mettere al vento il cazzo.
"buon pomeriggio" faccio finta di nulla e gli porgo la mano "Eì il signor XXX? Sono per il colloquio, ho sentito la sua segretaria stamattina..."
Lui è spiazzato ma coglie al volo la partita che gli sto offrendo, perspicace, astuto, economo di nascita e razionale di professione capisce la convenienza della mia "proposta" pomeridiana.
"ah si... si si... sono io, piacere Filippo XXX, si accomodi signorina... signorina?" chiede lui facendomi entrare.
"Alessia... Alessia Patata eheheh"
Mentre entro mi squadra dalla punta dei miei piedi alla punta dell'ultimo dei miei capelli, mi metto ferma davanti a lui, mi guarda le cosce nude, la gonnellina corta che a malappena copre la fica, le tette sode strette nel reggiseno che ho lasciato far vedere non nascosto dalla camicetta...
"Allora" esordisce lui "si accomodi Alessia, le faccio strada..." Lo seguo e ci dirigiamo nella sua stanza: tante cartelline colorate sulla scrivania, il computer acceso.
"Si accomodi" mi indica il divanetto a 2 posti davanti. Mentre mi siedo e accavallo le gambe rimanendo dritta e immobile, fingendomi timida e emozionata per il colloquio, lui accosta la tenda della finestra. Si gira e mi guarda. Le mie cosce nude e lisce sono completamente scoperte, so che la gamba destra accavallata sull'altra lascia intravedere tutto: le forme del mio culo scoperto dalla gonnellina che è salita. Sorrido perchè così seduta e con le gambe accavallate nascondo la sorpresa...
Sgrana gli occhi... mi sorride... poi si siede dall'altra parte della scrivania e alza la cornetta del telefono. Fa il numero e nel momento sento la voce di mia madre rispondere mette il vivavoce
"pronto?" fa lei
"ehi senti rimango qui a studio perchè fra poco viene un ragazzo per un colloquio..."
"ah ok... a stesera... torni per cena?"
chiede mamma, lui mi guarda, io rimango in silenzio in attesa.
Risponde con un vago "uhm si credo di si, a dopo".
Chiude la telefonata.
"mi scusi, ma sa... queste mogli..." fa lui.
"già... immagino..."
lui: "allora, mi dica... ha dimestichezza con uno studio di questo tipo?"
io: "ehm... bhe ho poca esperienza sa... però posso imparare subito..."
lui: bhe vede... io non ho molto tempo per insegnare il mestiere e poi c'è poco da capire: ho troppo lavoro e sto cercando qualcuno che sappia fare ordine tra i faldoni, ordinare i dati dei clienti, seguirmi se ci sono meeting, redigere qualche relazione sull'esempio di quelle già fatte e cose simili..."
io: "uhm, si mi sembra facile si..."
lui: "bhe signorina Alessia... non sottovaluti l'impegno, a volte si entra qui alle 7 e se ne esce dopo cena... oppure ci sono dei lavori talmente ingarbugliati che bisogna studiare... ogni caso è diverso dall'altro..."
io: "capisco si..."
lui: "ha con sè il suo curriculum?"
Aspettavo con ansia questa domanda...
io: "credo di si...." faccio finta di controllare nella borsetta poi rivolgendomi a lui in modo dolce e sguardo languido gli dico : "ops.... l'ho dimenticato..." e divarico le gambe leggermente mostrandogli la mia fica nuda... quasi come in Basic Instict rimanendo a gambe leggermente divaricate... aggiungo poi... "è un problema signor Filippo?"
Il suo sguardo è fisso tra le mie cosce, per la seconda volta mette nel suo sguardo il porco che c'è in lui, la voglia di farmi...
Fa un colpo di tosse per schiarirsi la voce, poi mi guarda dicendomi
"no... ehm no... magari me lo spedirà via email ok?"
"va bene...grazie... senta ma oltre a cose noiose dovrei fare altro...?"
non esita a rispondermi stando al gioco con un "dipende..."
"da cosa signor Filippo?" dico io fingendomi ingenua mentre lui continua a guardarmi tra le cosce...
"da ciò che sa fare..." e nel dire ciò poi si alza e si siede davanti a me sulla scrivania e si accarezza la patta gonfia dei pantaloni...
"ma lei signor filippo... ha sempre il cazzo gonfio quando lavora?"
"oh ma come parla... cosa dice... che fa?"
"dico che si è eccitato mentre mi ha guardato la fica..."
io mi alzo e mi avvicino sensuale, mi metto dietro di lui e gli accarezzo il petto introfulando la mia mano dentro la camicia e accarezzandogli la pelle...
"e lei signorina... lei va sempre in giro con queste cortissime gonnelline senza le mutandine?"
mi accorgo che ho la fica in vista dato che la gonnellina è tirata su...
"bhe nei colloqui di lavoro spesso, e anche mentre lavoro... le da fastidio...?"
Poi lo incalzo senza lasciarlo rispondere:
"allora, mi assume o vuole farmi fare una prova...?" gli dico mentre mi adagio su di lui per sentirmi sul mio culo il suo cazzo...
"non mi ha ancora detto cos'altro sa fare, signorina..." dice lui
prendo la poltroncina con le rotelle dietro la scrivania, vorrei baciarlo ma non lo faccio
"si accomodi, le faccio vedere cosa so fare..." mi inginocchio davanti a lui seduto, ci guardiamo mentre gli accarezzo il cazzo che è duro e nel pieno delle sue forme... mi guarda dall'alto mentre io così in ginocchio sotto di lui mostro tutta la mia porca voglia...
"posso essere diretta signore?" gli sussurro appena mentre gli tiro giù la zip scoprendo un maestoso, stupendo, duro ed energico cazzo...
"mmmm oh si... mi dica..."
"so fare bene i bocchini... mi piace leccare e ciucciare il cazzo... guardi come mi appassiono..."
e incomincio a leccarlo lentamente su tutta la sua lunghezza...
"sente la mia lingua? ho molta esperienza nell'arte del sesso orale... la mia specialità sono i pompini profondi..." e lo imbocco lussuriosa... lui ansima e tutta la situazione creata ci fa eccitare come se servisse incintivarci di più...
lui mi afferra la testa e con la mano tra i capelli mi stringe contro le sue palle facendomi sentire il cazzo in gola...
"ohhh com'è brava... siiii dai... ohhh siii ancoraaaa"
lo spompino per qualche minuto, a tratti prendo fiato per poi ributtarmi a ciucciare o leccare... gli massaggio le palle...
continua ad ansimare mentre io lo aspiro, è durissimo e tutto nel suo massimo splendore...
"è bravissima..."
"grazie signore..." e ricomincio a imboccarmelo... mi stringe la testa contro le sue palle calde...
lui vorrebbe che continuassi ma io gli faccio capire di allentare la presa e mi stacco (a malincuore) dal suo cazzo ormai scivoloso della mia saliva...
Gli sorrido...
"vede... so fare anche altro... oppure l'ho convinta già?" gli domando mentre mi alzo e mi distendo sul divano
"bhe per convincermi c'è bisogno di altro ma come premessa può andare..." si alza e si sfila i pantaloni sinora calati alle caviglie...
Mi dice "mi faccia vedere il suo curriculum, non quello cartaceo ma questo qui..." si avvicina e mi accarezza la fica... ho un brivido e per istinto divarico le gambe...
mi comincia a leccare, a cercare il clitoride, lo prende, lo tira e lo pizzica per poi baciarmelo... lancio un urletto e aspetto che faccia tutto lui, gli bacio la mano che è posata sul mio collo, mi palpa il seno per poi farlo uscire dal reggiseno e... mi lecca mi succhia la fica sino a insinuare la punta della lingua tra le mie carni... ora sono io a spalmarmi la fregna contro la sua faccia che stringo tra le mie gambe... non deve fermarsi, è sul mio punto più delicato, ecco sto per venire... glielo dico ma poi si alza...
"nooooo! ti prego continua continua!" gli grido...
"Signorina... io sono il capo... se proprio vuole continui da sola..."
Mi lascia a gambe aperte e con la fica oscenamente pulsante e aperta... l'istinto mi fa mettere la mano sulle mie carni calde e vogliose... mi massaggio un po' e sto per infilarmi 2 dita nel paradiso della mia fregna... ma lui si siede sul bordo del divano, visino ai miei piedi... la mia mano accarezza piano le labbra... ma poi ci ripenso e mi alzo per poi distendermi su di lui...
"mi scopi allora, ora... mi possegga come vuole... voglio essere assunta per poter scopare con lei tutti i giorni..."
Da quel momento non posso più raccontare posizioni e frasi perchè in preda all'eccitazione ci siamo scopati a vicenda, il suo cazzo infilato profondamente dentro la mia fica, per interminabili minuti... per poi finire a terra, accanto il divano, io impalata a smorzacandela, ci siamo incitati a vicenda, sudati, leccandoci e scambiandoci baci e salica sul petto... poi mi sono ritrovata a pecorina e lui dietro a fottermi il culo, a schiaffeggiarmi prima dolcemente e poi più forte le chiappe
"ti piace vero? ti piace?" mi domanda incessante mentre io urlo, ansimo ed esplodo in un orgasmo lungo, vibrante intenso che mi scuote tutta e mi fa stendere come svenuta a terra... ma lui non smette, mi sbatte a terra conficcandosi dentro fino al suo urlo da animale, un ululato fiero e selvaggio...mi gira il viso e si sfila veloce schizzando veloce il bollente sperma prima sui miei occhi che prontamente chiudo e poi in bocca... sembra non finire, siamo una sola cosa, bellissimi, nudi, sudati, ansimanti...
ci baciamo stanchi, baciandomi lui mi accarezza il corpo, con le dita indirizza lo sperma sul mio viso intorno le labbra per poi farmelo succhiare... io gli prendo il cazzo in mano e lo massaggio... ci coccoliamo così, senza alzarci... mi succhia i capezzoli...
con un filo di voce domando sorridendogli:
"...allora le piaccio? sono assunta?" :)

Ps: per chi volesse, come sempre, può scrivermi in email riportata nei racconti precedenti. Questo è l'elenco: https://www.eroticiracconti.it/autori/Alessia23


di
scritto il
2016-06-04
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