Vita segreta di una madre V Capitolo: Il camionista

Scritto da , il 2018-04-03, genere incesti

Scusate, per errore ho pubblicato gli ultimi racconti con un nick diverso. Li pubblico nuovamente con il mio nick classico in modo che chi segue questo nome, non perda la sequenza dei racconti.


Lasciammo passare qualche giorno, poi decidemmo di presentarci all’appartamento di mamma per scusarci e presentargli la nostra proposta.
- Ah siete voi, come mai qua?
- Ciao mamma, possiamo entrare un attimo?
- Forza, entrate….
- Per prima cosa volevamo scusarci per quello che è successo e poi visto che è stata tutta colpa mia, questi sono i due mesi di affitto arretrato che devi pagare.
- Ah, grazie, ma non credo bastino questi per quello che mi hai fatto….
- Si lo so, ma avremo anche una proposta da farti.
- Che genere di proposta?
- Noi mamma pensavamo che, visti i tuoi problemi finanziari, invece che pagare l’affitto qui, potresti venire a vivere con noi, dormiresti nella camera grande con me. Visto che poi siamo in “confidenza”, non avresti nemmeno troppi problemi dovuti alla vita in comune e la casa è grande anche per quattro.
Insomma sarebbe come aiutarti finanziariamente, poi ogni tanto potresti venire in ditta da me a fare da segretaria e ti potrei dare qualcosa….che ne pensi?
Mamma stette un po' in silenzio poi disse:
- Beh, ammetto che mi risolverebbe molti problemi economici anche se limiterebbe la mia libertà, però alla mia età ho anche imparato che nella vita tutto si paga…
- Per noi non ci sono problemi Eleonora – disse Diego – non ci daresti nessun fastidio, ne sono sicuro.
- Diciamo che su questo punto ci potremmo essere, ma voglio che sia chiara una cosa ragazzi, non credete che venga a fare la sguattera a voi, non sono mai stata una donna di casa e questo Stefano lo sa, per cui non sarò quella che vi cucinerà o pulirà la casa o che laverà e stirerà.
- Ma no mamma, ognuno di noi darà il suo contributo come facciamo adesso e per le pulizie ci arrangiamo e due volte al mese viene a dare una pulizia più profonda la “Tabarrina”.
- La “Tabarrina”?E chi sarebbe?
- La Tiziana, quella che pulisce le scale per tutto il condominio, poi va a pulire le case anche dei condomini se glielo chiedono.
- E perché la chiamate “Tabarrina”?
- Perché è piccolina e un po' cicciottella, ma lei mica lo sa, altrimenti sai come si incazza ah ah ah!
-Immagino che facendomi questa proposta, avete pensato anche al fatto se sarei stata d’accordo a scopare ancora con voi due….
-Beh, quello poi dipende da lei Eleonora…
-Ipocriti….proponete ad una donna in la con gli anni ma ancora piacente, passatemi il termine, che vi siete già portata a letto, di venire a convivere con voi e vorreste farmi credere che non avete fatto nessun pensierino al riguardo?
Ma, si….forse….ma non era questo l’obiettivo principale della nostra proposta…
-Ok, la proposta è per quanto mi riguarda conveniente, anche se presenta i suoi lati negativi, ma vorrei che fosse chiara una cosa soprattutto, non ho problemi ad ammettere, anche davanti a mio figlio, che mi piace scopare, mi piacciono i cazzi, soprattutto quelli giovani e duri, questo però non significherà che ogni volta che vorrete svuotarvi le palle io sarò li a farmi sbattere da voi!
Si scopa quando ho voglia anche io, sennò vi fate una sega o uscite a cercare una che ve la dia, chiaro?
- Chiarissimo Eleonora
- Si si mamma.
Non credevamo ai nostri occhi, da quello che aveva detto non solo ci aveva perdonato, ma anche sarebbe continuata la tresca con Diego e Lorenzo!
- Grazie mamma per averci perdonato, sapevo che sei una donna intelligente che sa usare il cervello.
- Quello lo sono sempre stata, ma ora sai anche che sono una gran troia, ci sono problemi?
- No...sei perfetta sia come mamma che come donna!
E le detti un bacio sulla guancia.
- In realtà sono molto delusa e incazzata e non avevo intenzione per il momento di perdonarvi, ma visto che vi siete preoccupati per me e non tralasciando il fatto che per il momento non avevo intenzione di perdere il cazzo di Diego…..
- Mammaaaaa
- Ele, sei fantastica!!!
- Si, grande Ele!!
- Mi è mancato in questi ultimi giorni….
Mamma si diresse verso la patta di Diego, l’aprì e gli tirò fuori la verga che in pochi secondi svettava durissima nella sua mano.
- Che cazzo, che gioventù…..vero Stefano?
Mia mamma in quel modo, tenendo in mano il cazzo duro del mio amico, non è che volesse arrivare ad umiliarmi, ma certamente mettermi in imbarazzo si!
- Sei splendida anche con un cazzo in mano mamma
- Mmmh che galante….a proposito, non vorrei che ti fossi fatto strane idee, noi dormiremo si insieme, ma per il sesso non ci pensare nemmeno, non ho intenzione la sera di farmi montare da mio figlio.
- Però loro mamma….
- Loro non sono miei figli, punto, non voglio nemmeno discuterne!
- E se io sono in casa mentre voi scopate, che faccio?
- Se ti va puoi guardare….mi sembra che non ti dispiaccia a quanto ho capito
- Si così impazzisco, mi diventa come un dirigibile!!!
- Allora tesoro o ti fai una doccia fredda o ti tiri una pugnetta, ah ah ah!
- Che stronza che sei però mamma.
- O non hai detto prima che sono una mamma e una donna perfetta?
- Si vabbè….almeno puoi raccontarci altri aneddoti che ti sono capitati dopo il pompino in cambio del montaggio delle catene?
- Si Eli, raccontaci un po' cosa altro ti è capitato nella tua vita da farti prendere coscienza delle tue nuove possibilità.
- Uuh ma curiosi che siete, se vi racconto, poi vi diventa come questo di Diego ah ah ah.
- Beh magari poi ci aiuti a….
- Io invece preferirei prevenire che curare, facciamo dopo cena, va bene?
- Si ok
- Tu Stefano intanto vai a prendere qualcosa per cena.
- E intanto voi vi divertite, vero!?
- Può darsi….
- Avevi detto che potevo guardare almeno
- Stasera no, sei ancora in punizione e poi io ho fame sia di cibo che di cazzo, per cui ubbidisci a tua mamma e vai al cinese a prendere la cena per tutti. Siete tutti d’accordo per il cinese?
- Si ottimo!
- Certo, vada per il cinese.
- Vai Stefano, ma fai con calma ah ah ah!
Mia mamma mi aveva mandato a prendere la cena per farsi chiavare dai miei amici e non aveva voluto nemmeno farmi assistere, oltre ai 600 euro che le avevo dato, mi toccava pure questa punizione. Feci passare un’ora e tornai a casa con la cena, Erano li che mi aspettavano, mia mamma in accappatoio e un asciugamano in testa, significava che le avevano sborrato anche nei capelli se li era dovuti lavare!
Dopo cena tornammo a chiedere a mia madre cosa le era accaduto dopo quell’episodio che le aveva aperto diciamo, le proprie vedute sulla vita.
- Non pensate che a quel punto pensassi di fare la troia vera e propria. Primo perché comunque non è nel mio modo di essere e poi avrei corso il rischio pure di farmi riconoscere prima o poi. Visto che l’esperienza non era stata traumatica come uno potrebbe pensare, potevano diciamo verificarsi delle circostanze in cui avrei potuto valutare se concedere certi favori o meno.
- E ti si sono proposte certe circostanze mamma?
- Ti ricordi l’incidente che ebbi con quel camion?
- Si, ti tamponò facendo manovra
- Si, quella era la versione ufficiale, in realtà ero stata io a tamponare il camion…
- Oh cazzo, la storia sembra interessante….
Come al solito ero al cellulare mentre guidavo, ci fu un rallentamento improvviso, frenai ma non riuscì ad evitare il camion. Il colpo fu leggero ma erano partiti entrambi i fari, il paraurti, e il cofano. Subito fui colta dallo sconforto, non avevo i soldi per ripararla e senza auto non potevo lavorare. Il camionista mi vide che ero alquanto turbata e cercò di tranquillizzarmi dicendomi che in fondo non era andata male, non mi ero fatta nulla e il danno non era poi un granchè. Questo magari per lui, ma per le mie condizioni economiche era un vero disastro!
- E come era il camionista mamma?
- Il classico camionista, bruttarello con il pancione, sui 45.
- Non ti era andata troppo bene allora Eleonora, ah ah ah.
Fu molto gentile a sincerarmi delle mie condizioni, anche se guardava continuamente dentro la mia scollatura. Decisi allora di vedere come si sviluppava la cosa. Indossavo una gonna corta, mi rimisi a sedere in auto facendo finta di prendere delle cose nel portaoggetti cercando di far salire la gonna fino a mostrare le autoreggenti.
Non vi dico la faccia del tipo, subito mi chiese se mi andava di andare a prendere qualcosa in un bar li vicino per riprendermi dallo spavento.
Accettai e ci sedemmo in un tavolo nel bar, cominciammo a parlare, mi disse che aveva 46 anni, era scapolo ed era della provincia di Ancona.
Gli raccontai un po' di me, che non era un gran momento, il lavoro era scarso, i soldi pochi e ora anche questa…
Continuava a guardarmi come fossi una dea, era fin troppo chiaro che si era “flashato”
per me….era il momento giusto per osare!
- Ma tu non potresti darmi una mano?
- Cosa intendi?
- Beh so che a voi camionisti non vi aumenta l’assicurazione del camion se fate un incidente, magari potresti fare tu la denuncia dicendo che mi hai tamponato facendo manovra….
- Si, si potrebbe….
- Te ne sarei veramente riconoscente, davvero, non ho i soldi per riparare l’auto e senza non potrei lavorare, troverei comunque il modo di sdebitarmi….
- Beh, potrei farti il favore, ma tu come penseresti di ricambiarmi?
- Senti, non voglio girarci intorno, ho visto come mi guardi e ho capito che ti piaccio, vero?
- Si lo ammetto, sei la donna che ho sempre sognato, bella, femminile, che sa il fatto suo. Impazzirei a far l’amore con te, ma non oso chiedertelo.
- Grazie, mi hai fatto dei complimenti bellissimi e sei stato molto carino dicendo che ti piacerebbe fare l’amore con me. Altri al tuo posto avrebbero detto che volevano scoparmi o peggio ancora che avrebbero fatto la denuncia se gliela davo! Tu invece hai avuto un atteggiamento romantico anche se alla fine stiamo parlando di un favore in cambio di sesso.
- Non mi piace essere volgare e poi tu sei davvero uno splendore di donna.
- Grazie ancora, io penso che potremmo fare il nostro affare, tu fai la denuncia e io mi concedo a te, unica condizione che sia solo per una volta e per un solo orgasmo usando chiaramente il profilattico.
- Condizioni minime, ah ah ah...ma accetto!
Uscimmo dal bar e ritornammo alla mia macchina
- Allora siamo d’accordo, fai la denuncia e poi mi chiami.
- Si ma….come faccio a sapere che dopo tu rispetterai i patti?
- Sono una donna di parola e non sono una bambina, sono consapevole del nostro patto e di cosa mi aspetta.
- Si lo so, mi ispiri fiducia, altrimenti non avrei accettato, però come sai fidarsi è bene ma….
Il tipo non era uno sprovveduto, era normale che avesse qualche remora sul fatto della mia affidabilità, ma era altrettanto vero che mi sbavava letteralmente dietro. Dovevo agire di astuzia e anticipargli qualcosa.
- Che ne dici di un piccolo anticipo per fidarti di me?
Gli misi la mano in mezzo alle gambe, il cazzo gli diventò subito duro
- Tiralo fuori, dai!
- Ma qui??
- Si, qui!
- E se arriva qualcuno?
- Mmmm eccitante, meglio no?
Lo tirò fuori e subito glielo presi in mano iniziando a segarlo.
- Come ce lo aveva il panzone?
- Normale, niente di che, come il tuo Stefano diciamo…
- Ah ah ah, dai non te la prendere, tua mamma scherza!
Mentre lo segavo mi tirai su la gonna, appena vide le cosce con le autoreggenti…..
- Godooo siii godoooo...sei fantasticaaa!!!!
Gli dovetti fare una sega, ma ne valse la pena, questo lo portò a fidarsi totalmente di me.
Dopo un paio di giorni mi chiamò dicendomi che aveva sistemato tutto con l’assicurazione e che sarebbe stato in zona la settimana prossima e che saremmo andati a cena e poi avremmo fatto il resto.
Io intanto ero andata dal carrozziere che mi aveva fatto il preventivo, i danni ammontavano a circa 2000. Si, dovevo andare a letto con un ciccione che non mi piaceva per niente, ma a pensarci bene, fare una marchetta per 2000 euro alla mia età, non mi sembrava di darla via male!
E poi era era certo un gran scopatore, di donne ne doveva aver viste poche. Ero convinta che la cosa sarebbe stata piuttosto breve.
Ci incontrammo al posto prestabilito, avevo messo un vestito nero, autoreggenti a rete chiare e decolletè nere tacco 12 fine ma non a spillo.
- Mamma mia, sei una favola!
- Grazie, sei sempre molto carino!
Andammo a mangiare in un ristorante ,a fine cena dissi apertamente:
- Mi sembri emozionato come un adolescente al primo appuntamento, ah ah ah!
- Si hai ragione, non ho mai avuto una donna così bella e allora….
Uscimmo dal locale
- C’è un albergo qui vicino ho visto
- Non hai la cuccetta sul tuo camion?
- Si ma non pensavo che ti andava di farlo li…
- E perché no?
- Cazzo mamma farti sbattere dal camionista e per giunta sulla brandina del suo TIR, sei proprio un gran troione!
- Guardate ragazzi che la fantasia di farsi sbattere da un camionista nel suo camion, ce l’hanno la maggior parte delle donne, per questo lo proposi!
- Si, quelle altamente maiale di sicuro, ah ah ah!
- Chissà Lorenzo cosa risponderebbe tua mamma se glielo chiedessi...io dico che potresti rimanere sorpreso di cosa ti risponderebbe….tieni presente che ho detto fantasie, poi da li a realizzarle il passo è lungo….
- Giusto mamma, mi sto immaginando dove ti sia arrivato il vestito mentre salivi sulla cabina del TIR….
- Se lo vuoi sapere me lo sono tirato su prima, era troppo stretto per permettermi di alzare così tanto la gamba, ah ah ah!
Mi sdraiai sulla brandina con il vestito ancora tirato su, mi tolsi il vestito e il perizoma mostrandogli la fica.
- Cazzo quanto sei bona, che fica che sei!
- Ti faccio impazzire vero? Dai tiralo fuori e fammi vedere quanto hai voglia di me!
- Eccolo, guarda come è bello duro, tutto per te!
- Bellissimo...dai mettiti il profilattico!
- Tieni, mettimelo tu!
Non credo di essere una stronza, una che si approfitta, in fondo ho il cuore tenero, per cui decisi di fargli un regalo. Una scena che avevo visto in un video di come fanno le puttane e volevo non essere da meno di loro in quel momento, solo non sapevo se mi sarebbe riuscito...Scartai il preservativo, me lo misi in bocca, gli presi il cazzo e con la bocca glielo srotolai tutto prendendoglielo completamente in bocca.
- Eccezionale Eleonora, sei fantastica!
- Mitica mamma, quello mi sa stava già per sborrare!
- Eccolo...ora sei pronto….vieni….
Me lo mise subito dentro aiutato dalla lubrificazione del profilattico, poi si accasciò su di me cominciando a scoparmi.
Il ciccione sopra di me mi soffocava, meno male che dopo massimo una decina di colpi, venne. Sicuramente se non la peggiore, una delle peggiori scopate della mia vita, ma valeva oltre 2000 euro!!!!
- Aaaahhh siiiii vengoooooo!!!
- Si dai bravo, svuotami tutta la tua broda che hai nelle palle, daiiiii!!!!!
- Si eccooooo…. tuttaaaaa!!!!
Finito di sborrare si sollevò da me.
- Scusami, sono venuto subito, è che sei troppo fica….non ce l’ho fatta….
- Non ti preoccupare, l’importante è che sei stato bene tu.
- Si, è stato fantastico….grazie…
- Grazie a te….
- Io tra poco sarei pronto di nuovo, se magari….
- Un patto è un patto e io l’ho rispettato, ora tocca a te, avevamo detto un solo orgasmo.
- Si scusami….ma dovevo provarci, quando mi ricapita di farlo con una come te!
- E da allora Ele lo hai più rivisto o sentito?
- Quando è in zona mi chiama sempre ma io non sempre gli rispondo. A volte lo saluto, facciamo due chiacchiere e se proprio sono libera ci prendiamo un caffè.
- E lui ci prova?
- Quando ci vediamo, prima di salutarmi di solito mi lascia qualcosa,10-20 euro dipende e mi chiede di masturbarsi davanti a me.
- E tu glielo concedi?
- Ma si povero diavolo, in fondo ad una donna lusinga sempre che un uomo si masturbi per lei.
- Lui si masturba e te non fai niente niente?
- Una palpatina al sedere, al seno mentre si sega ma niente di più. Intendiamoci, è sempre gentile e carino con me, una sega gliela potrei anche fare ogni tanto, tra l’altro con me schizzerebbe subito, ma sai com’è, se concedi un dito, poi la gente arriva a pretendere il braccio e allora preferisco mantenere le distanze.
- Integerrima come sempre mamma.
- Ma no, tempo fa ci siamo visti ed era il suo compleanno e quella volta gliela ho fatta io, per dire.
- Mica male come regalo di compleanno, ah ah ah.
-Una volta poi mi chiese se poteva farmi delle foto in lingerie e mi avrebbe dato 100 euro.
- E tu hai accettato?
- Direi, con la necessità che ho sempre di soldi, prendere 100 euro per fare delle foto mi sembrava ottimo, no?
- Si ma se poi le foto le metteva ad esempio in rete?
- Di lui mi fido, è una brava persona e mi disse che le foto gli servivano per masturbarsi quando era solo nel camion e mi pensava, giurandomi che non le faceva vedere a nessuno.
- Poi non sono una sprovveduta, ho accettato ma dovevano essere foto senza viso, solo il corpo.
- Si ma te come lo sapevi se ti riprendeva anche il viso?
- Le ho visionate tutte io quando le aveva scattate e levato quelle dove mi si poteva riconoscere.
- E brava mamma, mica facile farti fessa, ah ah ah
- Eppure tu ci sei riuscito, ma credo che la pagherai cara sai tesoro…..
- Eddai mamma….dove le avete fatte le foto?
- Andammo in un boschetto.
- E come ti eri vestita?
- Avevo un cappotto che poi mi sono tolta, sotto avevo reggiseno, perizoma, autoreggenti e stivali sopra il ginocchio.
- Ammazza che ficaaa!!!Da saltarti addosso!!!
- E lui come si è comportato?
- No no bene, ha apprezzato molto ma rimanendo al suo posto.
- Ad un certo punto mi ha chiesto se potevo togliermi il reggiseno e io ho detto che andava bene ma mi doveva dare altri 100 euro.
- Immagino abbia accettato.
- Si si subito, la cosa lo stava prendendo molto e mi ha chiesto se per altri 100 euro mi toglievo anche il perizoma.
- E tu?
- Ho detto che per quello ne volevo 200,ha borbottato un po' ma poi ha accettato. Per quelle foto alla fine ho preso 400 euro, quasi come una vera modella, ah ah ah!
- Sarà stato tutto il periodo a cazzo duro, alla fine se l’è fatta una sega?
- Due, se ne è sparate due mentre faceva le foto.
- Vi siete divertiti entrambi con motivi diversi insomma.
- Si, siamo stati bene, io ho preso i soldi e lui le sue foto per masturbarsi, commercio equo, no?
- Scusa mamma ma questa storia che ti sei fatta chiavare da un camionista sul suo bestione mi ha ingrifato come un istrice! Devo farmi una sega sennò muoio!
Tirai fuori il cazzo e cominciai a menarmelo, ero in piedi davanti a mia madre seduta sul divano con il mio uccello ad una ventina di centimetri dalla sua faccia l’idea era di sborrarla in faccia ma lei aveva capito tutto.
- Stefano, non ti azzardare a venirmi in faccia, ho appena fatto la doccia e asciugato i capelli e poi comunque da te non voglio!
- Mamma dai per favore, almeno questo…
- NO!!! Se vuoi venire fallo in un fazzolettino.
Mia madre si alzò e andò a prendere un tovagliolo di carta
- Usa questo.
Me lo misi sul cazzo e sborrai, ma senza nemmeno la soddisfazione della sua faccia da troia davanti.


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