Terapia di coppia

Scritto da , il 2018-03-17, genere orge

Quel pisellaccio mi preclude il diritto di parola. Grande, pieno, corposo. Tutto in bocca, con il suo buon gusto sporco, che sa di culo, di vagina, di piscio, di sesso.
La mia testa schiacciata contro la sedia a sdraio, le mie gambe larghe per lasciare spazio alla creativa lingua della mia amica, che succhia e lecca il mio clitoride in cambio di gratitudine bianca, cremosa e appiccicaticcia, mentre suo marito mi scopa la bocca , e mio marito si scopa lui nel culo.
D’un tratto lui esce. Sento che sta per venire. Il cazzo mi sbatte in faccia un paio di volte, mi piace tanto, mi piace osservare dal basso la maestosità di quel pisello, a ballonzolare privato della sua virilità dai colpi in culo che gli da mio marito, da quelle due paia di coglioni che sbattono come un campanile.
-Porco. Ti piace in culo, eh? Fammi vedere quanto sperma hai per me, avanti, vienimi sulle tette. Dimostrami quanto valgono questi coglioni.-
Dicendo questo li afferro, li strizzo, li tiro , li strozzo un po’, gli provoco dolore mentre con l’altra mano gli do piacere, pompando quell’uccello lentamente, stringendolo forte fino a fargli diventare la cappella violacea. Più lui gode, più riesco a godere della lingua che mi lecca.
-Avanti su, non posso attendere! Mostrami di cosa sei capace. Guarda qui che palle! Che bei coglioni. Non vedo l’ora di succhiarteli insieme a tua moglie.-
Le parole lo surriscaldano. La cappella diventa una meravigliosa sfera lucida, che prendo a leccare delicatamente e veloce. Sento che sta per venire, quindi lascio perdere la presa sul cazzo, continuando a tirare le palle.
-Sì, forza ,forza. Fammela sentire sulle tette!-
Prendo a schiaffeggiargli velocemente i testicoli, mentre finalmente comincia a rovesciarmi, senza l’uso delle mani, una copiosa quantità di sperma caldo, bollente, tutto sul seno, sui capezzoli turgidi, in faccia. Ad ogni colpo di reni di mio marito, esce fuori un abbondante flusso di odoroso sperma bianco.
-Ancora, sì. Ancora,è tantissimo! Mamma quanta sborra! Riempimi!-
Esagero per stremarlo di più, intanto raccolgo le tette con le mani, per metterle a vassoio, strette e gonfie, per farmele riempire meglio. Intanto godo molto, ma fermo la mia amica prima che riuscissi a venire.
I due uomini adesso si tolgono da sopra di me, per fare spazio all’amica, che spingendosi, si mette su di me, a pecorina leccando i miei capezzoli pieni di sborra di suo marito. Adesso è il turno suo.
-Hai visto quanta bella sborra tuo marito?-
Lei continua a leccare i miei bellissimi cerchietti di carne , ritti , eccitati e farciti come un delizioso pasticcino da servire, tutto per lei.
-Fammi assaggiare, baciami-
Con la bocca piena di seme, si avvicina alle mie labbra, quindi ci baciamo intensamente, mentre mio marito è in adorazione di quel suo culone bianco che lecca con avarizia e fame di assaggiare quel buchino di culo.
Finalmente si decide, il suo cazzo entra, l’espressione della mia amica cambia. Eccitata per il cazzo, mi fissa con aria implorante per il dolore. Ci guardiamo dritte negli occhi, lei con gli occhi spalancati, la bocca aperta, lo sperma che penzola dal mento, mentre comincia a sbavare dalle labbra.
Intanto suo marito, messo di fianco alla sdraio, mi gira la testa e mi infila il suo cazzo floscio , di nuovo in bocca, mentre lo succhio però, non perdo di vista gli occhi di lei.
Quando il cazzo non accenna a farsi duro,, me lo tolgo dalla bocca, lo alzo e comincio a leccargli le palle
-Fammi assaggiare queste prelibatezze!-
Anche lei sporge la lingua per leccarle, quindi lo tiro a me prendendolo per il cazzo, come se lo stessi tenendo per mano, fino a raggiungere la giusta distanza.
Succhiamo un testicolo a testa, mentre mio marito decide di uscire dal suo culo , mi regge le gambe e mi dona giusto cinque colpi di pisello dentro la figa, mi fa impazzire, mi piace tantissimo, è inaspettato, lo ringrazio, poi torna su di lei, regalando anche a lei una bella mazza tutta dentro la vagina, per farla godere al meglio.
-Ah sì, sbattimi, che bello, che bello! Sbattimi ancora, non uscire, sto godendo!-
Ansima con un filo di voce, intanto io le reggo la testa e la fisso ancora negli occhi.
-Ti piace il cazzo di mio marito?-
-Da morire, è bellissimo- Risponde con aria tragica
-Ti piacerebbe succhiarlo mentre piscia?-
-Oh sì, troppo.-
-Chiudi gli occhi.-
Afferro il cazzo di suo marito, e con un gesto gli faccio capire cosa deve fare. Capisce subito, si concentra.
Io glie lo tengo, mentre iniziano i zampilli ad uscire fuori, lo direziono verso la mia bocca per prima cosa, poi verso la bocca di lei. Lei con occhi chiusi, e l’espressione estasiata, comincia a leccare e a farsi pisciare in faccia, mentre il delizioso e pungente profumo di piscio ci avvolge letteralmente. Improvvisamente comincia a contrarsi, poi si lascia perdere in un orgasmo teatrale, e pieno di convulsioni, accompagnate da un urlo progressivo e incontrollato, di puro godimento.
Il suo cazzo ,a fine pisciata è bello duro, prepotente e di nuovo in gioco.
-Che bella pisciata, mammamia. Quanta pipì - Io non resisto più. Dopo quello spettacolo , come se non bastasse, mio marito esce nuovamente dalla figa di lei, mi appoggia la cappella sul clitoride e comincia a sborrarmi i peli della figa.
-Trombami cazzo! Non resisto più!-
I due mariti si danno il cambio velocemente, uno comincia finalmente a trombarmi la figa, mio marito si mette al posto dell’altro, per far giocare lei con il cazzo, lei si solleva con il busto, e lascia che gli succhi le tette insozzate di quella bella pisciata.
Quelle belle tette grasse, con due capezzoloni enormi, gustosi, sudati, impregnati di gustoso cazzo, mi fanno impazzire. Mi fanno impazzire, mentre quella cappella enorme continua a penetrarmi, portandomi all’orgasmo in meno di un minuto. Finalmente la mia figa messa a bada, non mi basta, ne voglio ancora però, voglio ancora sborra, voglio ancora un cazzo duro, lo voglio anche nel culo.

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