Veronica ( parte seconda , finale )
          
            
              di
Forrest
            
            
              genere
tradimenti
            
          
        
        
          Non ricordo esattamente quanto tempo rimasi distesa  sul divano in quello stato , ricordo però che quando rinsavii completamente  scoppiai in un pianto dirotto , venni assalita  dalla fobia   che mio marito al rientro avrebbe capito  tutto ; come  una  forsennata mi diressi da prima  sotto la  doccia lavandomi  e sfregandomi  tutto il corpo   quasi a voler raschiare  i segni del  peccato ;  solo dopo molto tempo mi resi conto che non c’erano  segni del peccato da raschiare via , lo scorrere dell’acqua  sul mio corpo aveva raschiato via  l’ansia  e la vergogna ; presi a dire a me stessa che in fondo non era stato affatto malaccio ,  certo , giurai a me stessa  che  non sarebbe  mai più accaduto e che avrei celato il segreto nell’antro più profondo  della mia anima , mi accinsi ad andare a pulire il divano !!!!! Nei giorni successivi il sig.Piero fece  di tutto per evitarmi …..ed io chiaramente  non  feci nulla  per trovarmelo di fronte ,  sapevo avrei provato una vergogna immensa , mio marito comunque non si era accorto di nulla . Per  comprendere appieno la situazione  , a malincuore  debbo però  rivelarvi   che  Marco , mio marito ,  negli ultimi tempi mi aveva manifestato  pensieri  alquanto  balzani ; avrebbe  voluto  fare  sesso  con  me  e con  un altro  maschio . Potete  ben capire  che  una  rivelazione  del genere  può  confondere la mente  di Donna , di una Moglie ………… , non sono e non mi sento una Donna da strada , picche  fu la mia  risposta  a tali avances ,  picche  su tutta la linea   la mia  risposta  a tali  proposte ; certo ero a conoscenza del fatto che  lui avesse postato mie  fotografie  a dir  poco hot ,  su vari siti  di “ mariti strani  “  ma nulla  al mondo mi avrebbe portata  a fare  cose di cui non sentivo  necessità , bisogno  e  di cui mi sarei vergognata e mi sarei sentita a disagio per  un’intera  vita . Passarono i giorni e il ricordo  dell’avventura con il sig. Piero si fece sempre più  vivo  , sapevo dove  era  , sapevo  che  si nascondeva  a me ma  non  trovavo il modo di riuscire  a stanarlo ,  era quello  che  volevo ,  stanarlo ; era diventato  il mio incubo , il mio desiderio . Così cominciai  ad  andare in bagno  per  rinfrescarmi , spogliandomi  quasi del tutto   e lasciando la finestra aperta , lui  il sig. Piero  era l’unico  dirimpettaio  con possibilità  di guardare  nella finestra del mio bagno ; un giorno ,  poi un altro  ed un altro ancora ,  mi mostrai  a Lui sempre  nuda , con il seno al vento ;  alla  fine  ,  dopo quasi un mese  lo incontrai ,  tornando da far la spesa  nel garage ,  mi stava  aspettando .  Le prime parole che riuscì a proferire  furono  delle  sentite  scuse  per quello  che era accaduto  quel  pomeriggio ; lo rassicurai ,  gli dissi  che  da parte  mia  non c’era  nessun astio , nessun rancore , anzi   aggiunsi  che di quel pomeriggio  serbavo  un piacevole  ricordo , molto piacevole .  A quelle mie parole   parve  ritrovare  il sorriso ,  un pò di serenità . Gli chiesi  se  avrebbe gradito una  bibita  fresca  ,  un caffè su  da me , nulla ….  declinò l’invito  adducendo pregressi  impegni  . Al suo diniego , feci  buon viso  e cattivo gioco ,  lo salutai gentilmente   anche  se  il culo  mi rodeva  non poco ; ero oggetto di desiderio  di decine  di maschi allupati   ma  Lui  , il mio oggetto del desiderio  mi si negava , la cosa mi infastidiva  non poco .  Marco  ( mio marito )  intanto non perdeva  occasione per  ripropormi  una “ favolosa esperienza ,  un  notte  di sesso  a tre “ .  A quel punto  nella mia mente  stava prendendo corpo un diabolico piano , avrei preso  due piccioni  con  una  fava  o meglio  due  fave con una  fica ( vogliosa , siiiiiiiiiii decisamente  vogliosa  ) ! Solita calda mattina ,  solita  spesa ,  solito corsello  dei box e solito sig. Piero  intento a fare manutenzione  a chissà cosa  nel suo garage ; accatasto i miei sacchetti vicino alla porta  dell’ascensore , vado a riporre la macchina  nel box  e  nel percorso inverso  accidentalmente  un piede  messo male  in prossimità  di una  griglia  mi  fa  cadere  per  terra , mi lamento sonoramente  ,  il sig Piero accorre , mi aiuta  a rialzarmi  ma  la caviglia  mi duole maledettamente  così  il povero vecchietto  non può fare  altro  che  accompagnarmi in casa  e poi portarmi su la spesa  anche se  gli si leggeva  in faccia  il timore che lo aggredissi  violentandolo ,  non accadde nulla di tutto ciò ; lo ringraziai  gentilmente  e lui  ,  con animo sollevato  si  concedò  ma non prima  di avermi pregata  che  per  qualsiasi  bisogno  , di chiamarlo . Marco  a  sera  , rientrando dal lavoro mi trovò  distesa  sul divano con la caviglia  gonfia  ( avrei voluto  fingere  ma  mi feci davvero male  ) ; gli spiegai l’accaduto   e lui tutto  premuroso si fece  in quattro  per accudire me , preparare  la cena  , riassettare  e mettermi a letto ;  il piano diabolico  stava funzionando  alla grande ! Nella settimana seguente  i  due maschietti  ( Marco  ed il sig. Piero )  , fecero a gara  e  si prodigarono  nel darmi assistenza , così  il venerdì sera   dissi a Marco  che  era il caso  di invitare  a cena  il sig. Piero   per  ringraziarlo del suo interessamento , Marco acconsentì  di buon cuore ! Mandai Marco  a porgere l’invito  al sig. Piero , il quale  di fronte  all’invito di mio marito , si sentì rassicurato  ed accettò  di buon grado ! Il sabato pomeriggio  mi prodigai in cucina per preparare  una cena  gustosa  e succulenta  ed infatti  a  sera   i  due  “ maschiacci “  a fine  cena  erano entrambi  visibilmente  soddisfatti ed appagati  , insomma  sazi  e con la pancia piena . Per l’occasione  avevo indossato  un semplice  vestitino  da casa , nulla  di eclatante  ma  estremamente  comodo e funzionale  ai fini  del diabolico piano . Li invitai  ad accomodarsi sul divano , intanto  che  io riassettai la cucina ,  poi  andai a sedermi in mezzo a loro ……..uuuhhmmmmmmmm  wow,  wow,  wow . Fino a quel punto  avevano   chiacchierato  di calcio  e  di politica  (  soliti  discorsi  tra  Uomini  ) , al mio arrivo  cambiarono  discorso   complimentandosi  entrambi  con  me  per l’ottima  cena  ; a quel punto  con  una  faccia tosta  di cui non mi credevo capace mi girai  verso il sig. Piero  e con fare  fulmineo  gli  slacciai  i  pantaloni  e  gli  tirai  fuori il  membro  ,  nel movimento  , tirai  i piedi sul  divano   rivelando   a Marco   che  non indossavo intimo ,  insomma  gli misi  il culo  nudo in faccia  .  Il sig. Piero  era inebetito  dalla sequenza  degli eventi ,   come  lo era  pure  il mio dolce  maritino Marco ; mi piegai  sull’inguine  del nostro ospite  e glielo presi in bocca  ,  non mi ci volle molto  , nonostante l’imbarazzo  a farlo diventare  duro  come  una  pietra ; Marco intanto ,  ripresosi dallo sbigottimento  aveva  cominciato  a carezzarmi le natiche  e  la  fighetta . Non ci volle poi molto  per trasformare l’imbarazzo iniziale  in  una  situazione  “ porca “  ,  con  buona  pace  di  tutti  e tre . Mi girai verso Marco  , aveva  gli occhi lucidi  e la patta  che  gli stava scoppiando ,  lo aiutai  a  liberarsi  degli  indumenti inutili  a quel punto , poi  ritornai ad occuparmi  del sig. Piero ,  aiutai anche lui a disfarsi  dei pantaloni  e delle  mutande   mettendo a nudo  quel  maestoso  pezzo di carne  , era la prima volta  che lo vedevo nel pieno  del  vigore  ,  era impressionante  . Mi chinai  ancora  su  di lui   con  il viso e  ripresi  a  farlo scorrere  nella  mia  bocca   mentre  con la mano aiutavo il movimento  masturbandolo  lentamente  ,  quando  mi sentii  pronta   ,  mi sollevai  e  volgendogli la schiena  mi calai  su  di lui ,  fantastico  il contatto  della  punta  con le labbra del mio sesso ,  fantastico  farmelo scivolare dentro  e  fantastica  l’eccitazione  di Marco   che  non stava  più  nella  pelle   dal piacere che  quella  vista  gli procurava .  Una  , due ,  tre  penetrazioni  fino in fondo  e  cominciai  a godere  , i muscoli del mio sesso  presero ad avvolgere  ritmicamente la  verga  dentro di me , le mie  gambe  preda  di un  tremolio  senza  controllo  ,  Dio che  bello  che  era . Placati che si furono  gli spasmi dell’orgasmo ,  mi sfilai  e  mi  abbandonai  ai  due  uomini Con una silenziosa intesa ,  Marco  lasciò  l’iniziativa  al  sig. Piero    che  non si fece  certo pregare  nel volermi  scopare  in diverse  posizioni , io intanto  fissavo  gli occhi  pieni di lussuria  di mio marito .  Ero in ginocchio  sul divano  con il sig. Piero  dietro  di me  che  mi stava  penetrando con  foga   quando allungai  una  mano  , impugnai  il cazzo  , lasciai  che  si sfilasse  e lo  diressi  verso il mio culo , per come ero eccitata  e per quanto avevo già goduto ,  il mio sfintere  oppose scarsa resistenza   ed in breve   per lo ritrovai  interamente  piantato nel culo ,  che  bello che  era  ,  che  bello sentirlo  uscire  ed entrare ,  entrare  fino in fondo  ,  uuhhmmmmmmmmmm  ! Fu l’apoteosi , il sig. Piero  in breve  mi riempì  il culo  del  suo  caldo nettare   mentre  Marco  , mio marito  posizionandosi  di fronte  a  me mi riempì  la  bocca  con  una favolosa  e copiosa sborrata !!!!  La serata  non  fini  certo a quel punto , mi girarono e rivoltarono  a loro  piacimento ….fino allo sfinimento ……..lo sfinimento  di tutti  e tre !!!!!        
        
        
            
            
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