Veronica ( parte prima )
          
            
              di
Forrest
            
            
              genere
tradimenti
            
          
        
        
          La giornata era decisamente calda , ero andata  a fare  la spesa  per la settimana  , scesi con la macchina nel corsello dei box  e  scaricai  i sacchetti  vicino  al vano scala , poi avrei preso l’ascensore e li avrei  portati in casa ; riposi  la macchina nell’autorimessa  distante alcune decine  di metri . Tornando a piedi sui miei passi , passai davanti al garage del sig. Piero ,  lo salutai  e Lui mi rispose  con la solita gentilezza , imprecando  sul  caldo ed infine  proponendosi ,  come  faceva  sovente  di aiutarmi a portare  su la spesa . Il sig. Piero  era un inquilino del mio stesso palazzo , abitava  in un appartamento di fianco al nostro e  a causa  della conformazione dell’edificio era  il  mio dirimpettaio  di  balconi e finestre ; persona  a modo , pensionato , ben tenuto  e benestante credo  avesse  poco più di settant’anni , sempre disponibile  anche  per i piccoli lavoretti , insomma la classica persona a modo , sempre pronta  a dare  un  aiuto a chi ne avesse bisogno . Arrivati che fummo in casa , posati i sacchetti della  spese  mi premurai  di offrirgli da bere qualcosa di fresco  per la calura  e per ricompensarlo del fastidio  di avermi aiutato ,  Lui  alla bibita  mi disse che avrebbe gradito un caffè , così  accesi  la macchinetta  per  fare  l’espresso  e nel tempo che si fosse riscaldata , dissi che sarei andata  a rinfrescarmi , sarei stata  via  solo un attimo . Andai in bagno ,  mi sfilai l’abito , rimasi  solo con la mutandina  , mentre  mi  rinfrescavo  viso  ed  ascelle  sentii  un ronzio alle mie  spalle ,  dalla  finestra socchiusa  era entrato un calabrone ; mi misi  ad urlare  disperata  , aprii la  porta  e  corsi  verso la cucina senza rendermi conto  che ero praticamente  nuda  ;  il sig. Piero   nel frattempo si era  alzato  venendomi incontro ,  vedendomi  nuda  rimase  per un attimo sbigottito , poi però dopo aver sentito  del calabrone  in bagno ,  vi si recò  a  passo  deciso   e con piglio battagliero ,  piena di paura   gli andai comunque  dietro . Il sig. Piero  si armò  del primo asciugamano  che gli capitò  a tiro  e cominciò a farlo volteggiare  in  aria poi  con un colpo preciso scaraventò  il malcapitato insetto fuori dalla finestra ; in preda all’euforia  per lo scampato pericolo  corsi ad abbracciarlo ,  gli buttai le braccia  al collo e …solo a quel punto , quando il contatto del suo inguine  con la mia  pancia nuda mi fece  trasalire  e mi resi conto  di essere praticamente nuda , abbracciata ad un uomo   con l’arnese pericolosamente  in  tiro . Mi chiamo Veronica ,  prossima ai 40 anni , fisico asciutto ( alta 1,70  e peso 61 Kg ) , terza scarsa di seno , culetto a mandolino ( dicono ) …capelli scuri , occhi marroni e….sposata ; sono quel tipo di donna che  non passa inosservata ma che  non  fa niente  di proposito   per attirare  le attenzioni maschili  su  di se ; anzi a dire il vero  detesto profondamente  quella categoria  di maschio che vede  in una  donna solo un buco da riempire . Mi resi conto che la situazione stava precipitando  quando avvertii le sue mani  ancorate  alle mie  natiche  e  poi  quando  infilò la mano destra  all’interno delle mutandine ,  scostando leggermente  il bordo superiore  e mentre scendeva  più in basso insinuò  una  delle  dita   tra  le  labbra . Ebbi voglia  di ribellarmi  , di staccarmi da Lui ma  anche  se la mia  mente  urlava  di farlo , il mio corpo  non  rispondeva  ai comandi , non reagiva  per  come  la mente  stava  ordinando ; ricordo che feci ondeggiare il bacino  in modo  da agevolare l’insinuazione del suo dito tra  le labbra    e  quando  raggiunse  l’ingresso del paradiso  (  come  Lui avrebbe  dopo denominato le  piccole labbra del mio sesso ) , mi resi conto  che  ero bagnata dei miei umori , anche lui se ne rese conto  e cingendomi con l’altro braccio  sotto le ascelle ,  mi sollevò  e lentamente  mi accompagnò  sul divano ; mi adagiò  dolcemente e in modo fulmineo si calò i pantaloni  della tuta  che indossava , mi fece divaricare  le gambe  e  si adagiò  su  di me . Avevo la testa  reclinata  di fianco e non avevo avuto modo  di vedere il suo membro ma ….quando cominciò  a spingere  per farsi strada  mi resi conto  che  era  di notevole fattura . In quegli istanti  provai  forti emozioni  contrastanti tra  loro , intanto che mi penetrava  fui assalita  dalla paura ,  dalla  disperazione  per quello  che  stavo facendo  o  che almeno stavo lasciando che Lui facesse ma  mi sentivo anche fortemente  eccitata , euforica ; lentamente  il suo arnese penetrò il mio sesso  arrivando a toccare  il fondo ,  non finiva mai ; mi sentivo piena , sensazione  quella che nel giro di qualche istante  mi porto ad un orgasmo incredibilmente violento ; i muscoli  del mio sesso  si contraevano ritmicamente e contemporaneamente  anche  i  muscoli  delle mie  gambe  presero  a sussultare ; mentre godevo  , Lui continuò a penetrarmi lentamente , uscire quasi totalmente  per  poi  sempre lentamente penetrarmi ancora  fino in fondo . I miei  gemiti  si erano  placati  come  le  vibrazioni  del mio corpo che avevano accompagnato l’orgasmo  quando ad un tratto Lui affondo  con  vigore ,  una  volta , una  seconda volta poi ancora  ed ancora ripresi  a  godere più  forte  di prima ,  i miei  gemiti  divennero alquanto rumorosi fino quasi  a  urlare  il mio piacere ; io godevo  e lui affondava con vigore , perfino con  foga ; aveva  aumentato la frequenza  delle  penetrazioni , sentivo il mio sesso  in  fiamme ,  gonfio  e che avvolgeva  l’asta in tutta  la  sua lunghezza   chiudendosi  e  aprendosi  ritmicamente  su di esso ,  era pronto  a ricevere  il suo seme ……infatti   di lì  a qualche secondo , poderosi fiotti caldi  mi invasero e mi pervasero fin nell’intimità  più recondita e nascosta ;  ansimò  per un tempo interminabile , smise  di eruttare  calore poi  si ritirò e prima  di sollevarsi   mi diede  un dolce  bacio sulla fronte ,  si tirò su i pantaloni ed usci . Intanto  che lui si dirigeva  verso la porta , caldi rivoli di liquido seminale cominciarono  a  fuoriuscire dal mio sesso ,  rimasi immobile  avvolta  nel torpore del peccato !!!         
        
        
            
            
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