Uno splendido errore

Scritto da , il 2017-11-30, genere trans

Avevo finito di lavorare a notte fonda per chiudere un progetto importante importante, tanto che mi sarei poi preso il weekend libero. Uscii dall'ufficio, presi l'auto e realizzai che avevo una gran voglia di scopare e rilassarmi.
Potevo raggiungere i miei amici che erano già in giro per locali dato che era venerdì notte oppure avrei potuto chiamare qualche professionista dove vado di solito ma a quest'ora senza aver prenotato... Mezzo rassegnato non mi reso conto che una deviazione mi aveva portato in una zona che non conoscevo e con diverse prostitute a bordo strada.
Era da anni che non andavo con puttane da strada e non avevo voglia di una sveltina in auto... Vidi una mora molto carina e abbastanza giovane, provai a chiedere quanto voleva. Iniziammo a trattare (ero molto bravo) e le chiesi quanto voleva fino all'alba. Era sveglia e fece due conti su quanto avrebbe incassato da lì a fine turno, sparò un prezzo, feci una controproposta e alla fine accettò. I soldi non erano un problema per me, avrei pagato di più per una escort tutta la notte.
In auto guardai meglio: sudamericana, mora coi capelli lisci, fisico muscoloso e con due tette belle tonde ma non enormi.
Durante il tragitto iniziò a massaggiarmi il pacco mandandomi già in orbita il cazzo. Arrivati a casa mia, aprii una bottiglia, versai vino per due poi mi accomodai in divano. Mi slacciò i pantaloni e mi tirò fuori il cazzo. Poi si mise in ginocchio tra le mie gambe e dopo essersi passata il cazzo tra le tette, lo prese in bocca. Si mise a succhiare con calma e attenzione, alternando lento e veloce, usando labbra e lingua. Infine mi disse che siccome ero carino, gentile, pulito e avevo pagato tanti soldi stasera avrebbe fatto un servizio speciale: mi guardò negli occhi e si fece venire in bocca lasciando poi colare tutto tra le tette. Veramente fantastico, una tecnica eccezionale.
Propose allora di andare a fare una doccia insieme.
Andammo in bagno e lasciai che mi spogliasse. Poi fu il mio turno, le feci scivolare giù il vestito poi le calze, tolsi il reggiseno, quindi la girai per ammirare il culo mentre le sfilavo le mutandine e quando si rigirò scoprii il mio errore: aveva ripiegato un cazzo di discrete dimensioni ed era un trans.
Per poco non urlai per la sorpresa. La delusione sul mio viso era palese.
Lei non si scompose e mi disse che capiva che mi ero sbagliato però dato che avevo pagato e che il pompino era stato apprezzato... Ci pensai un attimo: era una nuova esperienza e quel culo meritava quindi potevamo andare avanti.
La doccia fu bollente, ci lavammo a vicenda, esplorai con le dita il suo buco del culo e volli sentire anche il suo cazzo in mano: completamente glabro, reagì con una mezza erezione.
Finita la doccia, ci spostammo in camera: si mise comoda sul letto, poi si girò a pecorina: aveva un gran bel culo, e non potevo resistere. Mi misi dietro e la inculai prendendomi tutto il tempo necessario, strizzandole le tette, e venni mentre lei mi incitava a pompare più forte che potevo.
Ci prendemmo un attimo di relax, chiacchierando lei iniziò a toccarmi dolcemente e io feci lo stesso. Arrivato al suo cazzo, non mi fermai e le feci avere una erezione. Mi disse "vuoi provare?" "a fare cosa?" "A succhiarmelo!" "non ci penso nemmeno!" lei continuò a parlarmi dolcemente, raccontandomi che non c'è nulla di male, che mi avrebbe spiegato come fare, che è molto eccitante farlo oltre che riceverlo. Mentre parlava scivolava sempre più su sulla testiera finché non ritrovai con il suo cazzo ad altezza faccia. A quel punto, in preda alle sue parole, ero davvero eccitato, appoggiai le labbra sulla punta, poi tirai fuori la lingua e leccai impacciato la cappella. Poi su sua indicazione aprii la bocca e me lo feci scivolare dentro. Lo sentivo caldo e dolce, avevo voglia di assaporare tutto. Scesi pian piano giù fino a dove potevo poi seguendo sempre le sue indicazioni iniziai ad andare su e giù. Mi stava piacendo e pure a lei o almeno fingeva bene per compiacermi. Non sapevo da quanto tempo stessi succhiando quando lei venne, mi prese totalmente alla sprovvista, sentii il primo schizzo caldo in bocca, feci per togliermi ma la sua mano decisa mi bloccò la testa per poi prendermi di scatto e infilarmi la lingua in bocca. Limonammo così a lungo con il suo sperma che ormai riempiva entrambe le bocche.
Di nuovo chiacchiere, volle sapere le mie sensazioni, le raccontai tutto.
Mentre parlavo mi prese il cazzo in mano e me lo fece tornare duro, poi si stese sulla schiena alzando le gambe e propose di essere scopata di nuovo così. Misi il cazzo sul buco e la penetrai, stavolta guardandola in faccia. Le tette che avevo davanti erano troppo invitanti anche le finte e le succhiai fino a farle male. Venni nuovamente e usando i muscoli dello sfintere mi prolungò l'orgasmo.
Sfinito, mi addormentai.
Mi svegliai che era quasi mattina, ero di lato con lei che era dietro di me che mi stava accarezzando e mi parlava all'orecchio.
La sua mano esperta mi accarezzava la schiena per poi scendere sui glutei. Poi la infilò in mezzo al culo toccandomi il buco. Sentì che mi stavo irrigidendo. "dai rilassati, vuoi provare? Anche stanotte non volevi poi ti è piaciuto..." ero mezzo addormentato, cercavo di rispondere ma la mano là dietro mi stava risvegliando qualcosa. La sentii allontanarsi, per poi tornare con qualcosa di bagnato e fresco, aveva preparato là vicino del lubrificante e ora mi stava facendo scivolare un dito nel culo. Era piacevole, in qualche modo dolce e presto i miei "no dai" si trasformarono in "continua". Piegai le gambe verso il petto, smise di usare le dita e mi disse di stare tranquillo e rilassarmi, di non fare resistenza e di respirare. Sentii la sua punta del cazzo contro il mio buco, mi prese il panico ma lei fu brava a farmi rilassare. Poi spinse e fece entrare la cappella. Mi diede il tempo di abituarmi poi con colpi sempre più profondi me lo mise tutto nel culo. Cominciò ad alternare movimenti lenti e veloci, più leggeri e più profondi finché non mi abituai a quel cazzo che stavo prendendo magnificamente.
Uscì un attimo e mi fece girare a pancia in giù, poi lo mise nuovamente nel culo.
Ora si mise a pompare più decisa, nel frattempo mi diceva sconcezze all'orecchio che non facevano che aumentare la mia eccitazione e mi facevano godere ancora di più "allora ti piace il cazzo, eh?" "non avresti mai pensato di farti scopare il culo?" "vuoi che continui?" era sopra di me e mi stava sbattendo con ardore, sentivo le sue tette contro la schiena e la bocca sull'orecchio che ribadiva ogni colpo con una volgarità. Ogni volta confermavo e la incitavo a continuare, non avrei mai pensato di dire cose irripetibili su quanto stavo godendo a prendere quel cazzo nel culo.
Gli ultimi colpi prima del suo orgasmo furono davvero intensi e violenti, il suo spasmo fu così forte che anche io sborrai quasi di riflesso sulle lenzuola.
Facemmo un'altra doccia poi fu l'alba e il momento di salutarci non senza essermi fatto dare il suo numero.

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