Se

Se riesci con uno sguardo ad attirare l’attenzione su di te;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti ti criticheranno, ma di metterti sempre in discussione;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, ignorarli e proseguire per la tua strada,
O se ti odiano, affrontarli con sufficienza,
E tuttavia a non sembrare troppo buona e a non parlare troppo sboccato;


Se riesci a immaginare e a fare del tuo desiderio un’arma;
Se riesci a pensare al piacere e col tuo piacere vivere in armonia;
Se riesci a far fronte a una bollente scopata e a un abbandono senza che questo domini il tuo spirito;
Se riesci a sopportare di udire le tue scopata sbandierato ai quattro venti
Distorta da segaioli per sembrare Rocco Siffredi
O a contemplare amori passionali cui hai dedicato la vita, infranti,
E piegarti a ricostruire con le armi che madre natura ti ha dato;

Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue certezze
E rischiarle con un sol colpo di testa,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, mente e sesso
A a servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice: “Mantenilo duro!”.

Se affrontare una folla fottendotene della tua virtù,
E a scopare con i Re senza per questo perdere il tuo ragazzo,
Se riesci a trombati sia il nemico che l’amico più caro,
Se tutti sbavano per te, ma nessuno è mai troppo per te;
Se riesci a farti riempire in ogni buco possibile
Dando e ricevendo piacere a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutti i Maschi che sono in essa,
E – quel che è di più – sei una Troia, Donna mia!

Mi perdonerà Rudyard Kipling?