In Vacanza in Umbria - parte prima: un caldo benvenuto

Scritto da , il 2017-08-05, genere gay

L'ultima settimana di luglio avevo prenotato una stanza in un hotel poco fuori da Assisi con alcuni amici. Sfortunatamente questi miei amici, per alcuni problemi loro a me sconosciuti, non vennero più in vacanza assieme a me e quindi partì da solo. Partì da casa verso le 10 in pullman e dopo alcune soste raggiungemmo Assisi per l'ora di cena. Mentre cenavo le mie valige vennero portate nella mia camera da uno dei facchini in uniforme grigia che girava per l'albergo. Dopo cena decisi di andare a fare due passi in città. Al mio ritorno, verso le dieci e mezza, mi diressi subito in stanza. Prima di entrare incontrai in corridoio uno dei facchini, un ragazzo giovane di un paio d'anni in più di me, moro con gli occhi scuri. Faceva molto caldo in quei giorni e decisi per questo di farmi una bella doccia rinfrescante prima di andare a dormire. Feci quindi una bella doccia fredda e dopo essermi asciugato un po' mi legai un asciugamano in vita e mi sdraiai sul letto. Ero talmente stanco che mi addormentai così senza neppure aver disfatto le valige. Sono andato avanti a dormire per un po'. Ad un certo punto veni svegliato, nel cuore della notte da una mano che mi premeva sulla bocca per farmi stare zitto. Girai leggermente la mia testa semi immobilizzata da quella stretta e vidi che dietro di me c'era il facchino che avevo incontrato in corridoio che mi teneva fermo e zitto con la mano sinistra mentre con un rapido movimento della destra mi aveva tolto l'asciugamano dalla vita lasciandomi nudo. Poi sempre con la mano destra lo senti armeggiare in basso e capì che si stava slacciando i pantaloni che infatti vennero da lui lanciati più in là poco dopo. Anche lui era nudo sotto ora. Senza perdere tempo mi infilò il suo cazzo nel culo e iniziò ad incularmi con grande foga. Sentivo i suoi 20 centimetri tutti dentro al mio culo. Mi fece poi girare a pancia in sù e dopo avermi aperto le gambe iniziò di nuovo ad incularmi con grande forza. Dopo un po' levò la sua mano dalla mia bocca ma solo per infilarci il suo cazzo pulsante. Mentre lo sbocchinavo per bene il facchino mi infilava le dita nel culo. Venne una ventina di minuti dopo tutto nella mia bocca. Io voracemente ingoiai tutto e questo lo eccitò di nuovo. Mi mise quindi a pecorina e continuava a scoparmi con forza. Si alzo poi in piedi e mentre mi teneva in braccio mi fotteva da in piedi. Mi fece quindi leccare le sue grosse palle piene di sborra prima di farmi mettere a 90° sul letto per incularmi ancora. Dopo una mezz'oretta mi venne in culo in quella posizione. E sempre stando, stanchi, sudati e sporchi di sborra (io), ci addormentammo. Mi svegliai la mattina dopo alle sette e mezza ancora col suo cazzo nel culo. Lui s svegliò quasi assieme a me. Appena alzato estrasse il suo cazzo da me e si fece una sega venendomi ancora addosso, ma questa volta sul petto. Si rivestì, quindi, e uscì dalla mia stanza dicendo: "Benvenuto in hotel"

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