Il pomeriggio più bello della mia vita

Scritto da , il 2017-01-27, genere gay

Durante la lezione di motoria ci stavamo cambiando nello spogliatoio. Eravamo rimasti dentro solo io e Cico un bellissimo ragazzo biondo dai capelli ricci. Io negli spogliatoi guardavo i miei compagni di classe che si cambiavano ma non Cico; Lui non rimaneva mai solo in mutande. Tranne quella volta.

Quella volta eravamo solo io e lui nello spogliatoio; lui aveva addosso una maglietta grigia e un paio di boxer a quadri verdi, neri e bianchi con un bottoncino nero in corrispondenza del cazzo. Continuava a toccarsi il pacco e io mandavo qualche fugace occhiatina. Ad un tratto si avvicina e inizia a fissarmi dritto negli occhi sempre toccandosi. Anch'io lo guardo fisso negli occhi. Ad un certo punto i avvicina ancora di più a me quasi a volermi baciare ma in quel momento entra Dodo un nostro amico dicendoci che il prof ci stava cercando. Ci allontaniamo subito e andiamo a far lezione. Quel pomeriggio, arrivato a casa mi feci un sega pensando a lui.

Più tardi, quel pomeriggio, mi arrivò un messaggio di Dodo che mi invitava a casa sua. Disse che c'era anche Cico. Io subito accettai, non solo per Cico, ma anche per Dodo, un bel ragazzo moro dalla pelle ambrata e il fisico scolpito. Arrivai da Dodo mezz'ora dopo che subito offrì da bere una birra a me e a Cico. Dopo questo ci sedemmo sul divano e ci fumammo una sigaretta tutti assieme. Ad un certo punto Dodo ci propone di giocare a Strip Poker. Le carte stavano in mezzo ognuno ne prende una e insieme la si fa vedere agli altri; i 2 con le carte più basse si tolgono un indumento. Io e Cico accettiamo subito.

Inizia il gioco. Tutti e tre abbiamo addosso maglia, pantaloni, mutande, calze e felpa. La prima manche se la aggiudica Dodo e noi due ci togliamo la felpa. L successive 3 vengono vinte una da Dodo e due da Cico; dopo 4 manche io dono in mutande, Cico e Dodo hanno tolto calze e felpa. Stranamente la fortuna gira e i due round successivi me li aggiudico io pareggiando la situazione. Io guardo gli altri. Due bei ragazzi dal fisico atletico il biondo con le stesse mutande di stamattina il moro con un paio di boxer bianchi che risaltano sul suo corpo ambrato e fanno risaltare il pacco.
La manche successiva succede una cosa stranissima: io, Dodo e Cico estraiamo la stessa carta. Non sappiamo cosa fare. Dodo dice che in questi casi si ripete. Nuovamente escono due carte uguali. Quelle di Dodo e Cico. Io quindi mi tolgo i boxer grigi e rimango nudo davanti a loro che con la mano si toccano il pacco. Ad un certo punto Cico mi si avvicina e slaccia il bottoncino nero dei suoi boxer lasciando uscire il suo cazzo in erezione lungo quasi 25 centimetri. Mi dice di mettermi in ginocchio e io obbedisco. Allora si avvicina anche Dodo che si toglie i suoi boxer liberando il suo uccello di 27 centimetri abbronzato come il resto del suo corpo. Mi dicono di succhiare e io obbedisco.Inizio ad infilarmi in bocca quei 2 immensi pali mentre li sego.
Dopo una mezz'oretta circa Dodo mi fa alzare e, accompagnato da Cico, mi porta in camera sua dove mi fa sdraiare sul letto dicendomi che sono la loro puttanella. E così dicendo mi infila il suo cazzo nel mio culo vergine procurandomi un dolore atroce stemperato dal piacere e dal fatto che sognavo da molto di essere in quella posizione. Nel frattempo Cico si avvicina a me e mi mette ancora il suo cazzo in bocca. Dopo un po' Cico e Dodo si invertono. Ora ho il cazzo del biondo in culo e quello del moro in bocca.
Continua così ancora per un po' poi Dodo raggiunge Cico dietro al mio culo. Il biondo aveva estratto la sua asta ma solo per riconficcarla dopo poco assieme al moro. Avevo entrambi i loro cazzi nel culo. Mi faceva un po' male ma il dolore lasciò presto spazio al piacere.
Continuammo così almeno per un'altra mezz'ora poi io sentì che entrambi stavano per venire. Mi fecero inginocchiare e aprire la bocca mentre loro iniziarono a segarsi. Dopo pochi minuti vennero entrambi sulla mia faccia e io ingoiai tutta la loro sborra calda appena munta. Dopo esserci fatti una rapida doccia ci rivestimmo. Era venuta l'ora di tornare a casa. Baciai i miei amici con la lingua e loro baciarono me. Mi avviai a casa ripensando al pomeriggio più bello della mia vita.

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