In trasferta (Il mostriciattolo)

Scritto da , il 2017-05-07, genere comici

L'inizio col botto ci ha frenato dal far immediata baldoria il giorno successivo. Tre cadaveri che rispondono al nome di A, B e C non si sono minimamente fatti vedere prima delle tre del pomeriggio. Non che fossero ancora in buona compagnia, semplicemente erano esausti. Da solo quindi mi son preso tutta la mattinata per un bel giro nella cittadina; nel frattempo scrivo anche alla dolce barista Kelly, che mi comunica di essere all'Università in quei momenti. Dato che non è troppo distante, decido di raggiungerla con Uber (una specie di servizio taxi più economico) e una volta arrivato vedo che il polo universitario è veramente enorme; una specie di piccolo villaggio. C'è praticamente tutto. Lei mi messaggia invitandomi a raggiungerla ad uno dei bar di punta dell'Università. Premessa; fa veramente un caldo infernale, e il coccodrillo sulla mia Lacoste bianca chiede pietà; fortuna che ho almeno gli occhiali da sole. Arrivato, prendo posto, facendole sapere di esserci. Lei arriva, ed è uno spettacolo per gli occhi; shorts jeans, maglietta bianca abbastanza aderente che mette in evidenza quel seno già intravisto la sera prima, chilometri di gambe che terminano in due infradito estive; in effetti con quell'afa sembra di essere al mare, ci mancano solo i costumi e via. Ha i capelli raccolti in un grazioso chignon e ovviamente porta un paio di occhiali da sole. Mi alzo per salutarla, bacio sulla guancia sia mai. Lei si sistema e si siede, poggia la borsetta e mi sorride. Per essere una americana ha una classe sopra la media, lo devo ammettere. Mi chiede come va, le solite cose, nell'attesa che arrivi il cameriere a prendere le ordinazioni. In quei momenti benedico di avere gli occhiali da sole perchè raga ve lo giuro quelle tette che ho davanti fan spavento.....non riesco a staccare lo sguardo, tanto da avere una risposta positiva dal condottiero che si anima nelle mutande.....le chiedo cosa prende (per svagarmi un po'), mi risponde che la specialità del posto è una specie di frullato con tutto e di più, ma assicura essere veramente buono. Boh vabbè fidiamoci. Arriva il mitico cameriere e mentre mi appresto ad aprire il menù per ordinare due di quei frullati, sento il suo piede. Sì ok, mi sta facendo piedino, MA SUL CAZZO. Mi ha appoggiato la sua pianta del piede, a me istintivamente verrebbe da chiudere le gambe ma ho il cameriere super attento che mi osserva "Ehm..si...prendiamo....prendiamo" Se ciao buonanotte "Prendiamo....questi" Lei ovviamente se la ride sotto i baffi e continua imperterrita, il condottiero ovviamente gradisce, ma io sono in crisi "Questi due..." biascico indicando sul menù. Il cameriere non sembra notare l'imbarazzo, scrive e vola via. Mi volto verso di lei, spostandole il piedino con le mani "Si ma che fai???" Non che mi dispiaccia, però davanti a tutti magari no. Fa la finta innocente "Sai, mi fai troppo ridere con le facce cha fai, in più sembra che qualcuno abbia gradito..." mi sorride; io ho ancora l'erezione completa nei pantaloni, a cui fa chiaramente riferimento. "In più adoro il tuo accento" mi dice. Vabbè dai giù la maschera; è chiaramente attratta da me, ma vuole farmi soffrire perchè la situazione la diverte; una specie di gioco non detto che un pò devo dire mi piace; e allora giochiamo no?

Insomma proseguiamo con conversazioni varie, mentre dietro agli occhiali ho sempre come obiettivo le sue due pere, che non manco di osservare tipo ogni 10 secondi. Vengo interrotto da un messaggio di A, che chiede che fine avessi fatto. Rispondo, cogliendo l'occasione di chiedere della receptionist; ormai sembra lanciatissimo anche lui. GLi rispondo che tornerò comunque a breve alla base. Mi metto d'accordo con Kelly che domenica dopo pranzo mi porta con due sue amiche a fare un giro come si deve del posto (a patto che io porti B e C, che vengono posti al suo esame oculare tramite foto e cazzate varie, così che possano piacere almeno alle sue amiche) dopodichè ci alziamo e andiamo verso la fermata dell'autobus che prenderà lei. Adesso è l'attimo in cui voglio prendermi una piccola rivincita; poco prima che il mezzo si fermi e apra le porte per far entrare i passeggeri, la avvicino a me e la bacio, con tanto di volontaria palpata sul culo. Lei però incredibilmente non reagisce in alcun modo, anzi mi morde pure il labbro inferiore "Attento a giocare col fuoco italiano....." dice prima di lasciarmi li e scomparire nel bus......e niente l'ho preso in tasca di nuovo. Terzo strike e torno a casa sotto una bordata di fischi. Mentre mi allontano dalla fermata pensieroso, non mi accorgo che mi sfiora una gamba un bassarisco, l'animale simbolo dell'Arizona. "OCCAZZO!! Mostriciattolo di merda!" (semi cit. e sì che ora sorridi!) mi lascio sfuggire, mentre il bastardo scappa via. Una vecchietta poco lontano se la ghigna, io scuoto la testa e riprendo la strada per casa....

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