La mattina dopo ancora GROVE

Scritto da , il 2017-05-04, genere gay

Sveglio dal mattino all'alba mi ero nuovamente ingoiato per il mio autista che sonnecchiava accanto a me. La luce dell'alba entrava dalle finestre e io nudo mi misi a cavallo dell stallone che stava supino. Nudo pure lui sapeva della notte, umido di sudore e umori di maschio. Nello specchio accanto al letto mi vedevo cavaliere dai coscioni muscolosi che cavalcavo lo stallone addormentato. Si sveglio' di scatto e allungo' una mano al cazzo che si stava pure svegliando. Me lo puntò in culo. Ero già pronto di nuovo.
Me lo feci mettere dentro piano puntando una mano sui pettorali sudati e pelosi. Mentre mi stava già trivellando e io avevo un'erezione formidabile seduto su di lui si accese la sigaretta del mattino come diceva e se la fumo' piano stando dentro di me e dandomi ogni tanto qualche colpo di anca. Io mi menavo il cazzo e chiedevo ogni tanto un tiro di sigaretta. Solo respiri forti, leggere imprecazioni di piacere, lo sbuffare del mio sfintere che si adattava al tronco venoso. Mi abbassavo su quel viso da corsaro e gli leccavo il mento. Lui si lasciava fare.

Mi montai da solo praticamente andando si è giù quelladta magnifica. E inspirando il più possibile il suo odore di animale bello e selvatico.
Venni come un adolescente con uno schizzo lungo che gli cadde sul naso. Lo ringraziai per quel piacere immenso. Mi disse sorridendo: grazie a te...


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