La Baby-Sitter - CAP 13 (sindrome di Stoccolma?)

Scritto da , il 2017-05-02, genere dominazione

Valeria era con le mani legate, in ginocchio sul divano e completamente nuda e offrendo una visuale spettacolare a Enrique che era in piedi alle sue spalle..
L’ultima ora, per lei, era stata un’alternanza continua di sentimenti: la rabbia per la scoperta delle foto, il desiderio che voleva nascondere di quel corpo statuario, il dolore perché comunque stava tradendo il marito con un uomo, la paura che quelle foto potessero essere viste proprio dal marito e da altri, l’eccitazione in certi momenti nei quali le sensazioni prendevano il sopravvento e gli scatti d’ira quando il ragazzo andava oltre con modi che la infastidivano…
E in quel momento forse tutte quelle sensazioni erano unite in un unico vortice di emozioni, era consapevole che ormai sarebbe stata posseduta e quindi, al contrario di come sperava, avrebbe avuto un rapporto completo, ma allo stesso tempo il modo deciso dell’animatore, il sentirsi così desiderata e quel fisico perfetto anche se cercava di non ammetterlo le creava brividi per tutto il corpo e ora stava in silenzio, chiedendosi fino a dove si sarebbe spinto il cubano ed aveva lacrime agli occhi ma si sentiva fradicia tra le gambe.

Enrique invece si godeva la scena osservandola, si era illuso che lei potesse cedere subito contenta mentre stava capendo che in realtà la donna non voleva tradire il marito, questo lo infastidiva essendo sempre stato abituato ad avere vita facile con le ragazze, ma allo stesso tempo lo eccitava ancora di più e comunque capiva che lei lo desiderava anche se, senza il ricatto delle foto, non avrebbe avuto speranze di averla.

Proprio per quel motivo cerca di fare in modo che la donna potesse arrivare a desiderarlo il più possibile e si avvicina a lei iniziando ad accarezzarle le gambe delicatamente, arrivando fino alle natiche. Lei inizialmente è rigida, quasi infastidita da quei tocchi come se invece che le calde e delicate mani del ragazzo fossero spilli a sfiorarla, ma pian piano si scioglie e la voglia prevale in lei, proprio mentre il ragazzo ora inizia a leccarle la schiena dall’osso sacro al collo e poi appoggia il proprio petto alla schiena inarcata e il cazzo proprio verso il culetto di lei che ha un sussulto di piacere
- Lasciati andare…ti piacerà.. credimi.. ti piacerà…-
E dicendolo le lecca l’orecchio e poi il collo, mentre una mano la avvolge palpandole le tette e con l’altra scende lentamente fino ad arrivare tra le gambe di lei, che istintivamente muove il bacino indietro, quasi vergognandosi per la consapevolezza di essere fradicia, ma questo movimento le fa premere il culo contro il cazzo di Enrique e inevitabilmente emette un urletto di piacere, in quel momento la mano del ragazzo la raggiunge nel sesso ormai caldo e bagnato e così sente le dita accarezzarla e quel palo ormai enorme tra le natiche.
La donna inizia a sospirare mentre lui muove le dita sul clitoride e le sussurra:
- Sei fradicia..Avevo ragione a dirti che mi volevi.. -
Lei non risponde ma è ferma in quella morsa di piacere anche se cerca di trattenere i sospiri, mentre l’animatore, ora vuole godersi il momento e farla cedere completamente visto che prima lo ha respinto due volte e allora, dopo averle infilato un dito nella fica e poi averlo passato sul clitoride, sposta la mano e la avvicina al viso di Valeria, mentre con l’altra impugna il suo cazzo e lo appoggia con la punta alla fica della donna che non può che essere eccitatissima.

Aveva le dita di lui davanti al viso e poteva sentire il proprio sapore, come le aveva insegnato Lara, e sentiva la cappella di quel cazzo enorme che aveva visto mentre scopava la sua amica e sentito descrivere mentre faceva l’amore con lei, appoggiato alla fica, ormai le era difficile trattenere le sensazioni e la voglia che aveva e lui ne era consapevole e invece che agire stava fermo e accarezzandole la schiena con l’altra mano le sussurra:
- Lo vuoi il mio cazzo? Dimmelo e sarà tutto tuo -
Lei risponde con un lamento di piacere, mentre Enrique le passa le dita, bagnate dai suoi umori, sulle labbra e a quel punto inevitabilmente si schiudono e inizia a succhiare, avida e vogliosa, prima l’indice e poi il medio dell’animatore che fa scivolare la cappella dentro di lei, la sente succhiare ancora di più e allora indietreggia appena e di nuovo le mormora:
- Lo vuoi? -
Valeria a quel punto non riesce più a frenare gli istinti, dopo aver succhiato i propri umori ed essersi sentita penetrata anche se in piccola parte da quel membro che ormai desiderava e mentre sentiva colare i propri umori sulle cosce da quanto era ormai bagnata, così tutto d’un fiato, con voce roca e ansimante gli dice:
- Dammelo stronzo… scopami…sfondami…-
Enrique finalmente ha aggiunto il suo obiettivo e affonda il proprio cazzo lentamente facendolo sentire tutto, fino in fondo, alla donna che si sente piena come mai era stata e si gode centimetro per centimetro che un attimo dopo fuoriescono e rientrano prepotenti e decisi facendola quasi cadere di lato non avendo l’appoggio delle mani, ancora legate dietro alla schiena.
Poi però si ferma, anche se l’istinto sarebbe quello di continuare fino a venire, resta dentro lei e la penetra nel buchetto dietro con un dito, lo sente affondare senza problemi mentre la donna ansima sentendosi sempre più piena, ora sono 2 le dita a penetrarla mentre lui lentamente esce con il cazzo, causando una smorfia di lamento a Valeria.
- Lo vuoi ancora? -
Lei ansima senza rispondere mentre sente le 2 dita scoparle il culo e aspettando di essere di nuovo penetrata da quel palo di carne che finalmente aveva sentito dentro lei, ma ora anche le dita escono e sente la cappella appoggiarsi dietro:
- Ti ho chiesto se lo vuoi ancora…-
- Sì fammelo sentire tutto, riempimi la fica con quel cazzone enorme-
- Risposta sbagliata, avevo in mente altro al momento -
E detto questo spinge nel culo della donna lentamente, facendolo aprire e entrando con la cappella bagnata dagli umori della fica mentre Valeria prova a fermarlo
- No che fai lì no ti prego mi spacch…aaaaahhhhh -
L’urlo di dolore non le fa nemmeno finire la frase, Enrique è delicato ed entra lentamente ma la larghezza del suo sesso fanno urlare la donna che si contorce mordendo il divano e sentendosi sventrata nel culo, pur essendo abituata ad aver rapporti anali.
Il ragazzo sempre più eccitato, arrivato a metà esce lentamente per poi rientrare ma questa volta fino in fondo, Valeria sente nuovamente lo stesso dolore ma stavolta è più sopportabile, urla ma ansima di piacere, si sente posseduta e riempita da quei 25 cm nel culo e per assurdo la situazione la fa godere ancora di più.
L’animatore se ne accorge e inizia a spingere, a entrare e uscire da quel culo con sempre più velocità e ansimando sempre di più quasi in sintonia con quella bionda che da giorni desiderava ed ora era sul suo divano a offrirle il culo e urlando di piacere.
Avrebbe voluto scoparla ancora e probabilmente venirle in bocca ma tra il pompino fatto prima e le sensazioni che stava provando non riuscì a trattenere l’esplosione nel culo di Valeria che sentendo gli schizzi abbondanti dentro di lei urla sfinita e si stende sul divano ansimante.

Ora è stesa sul divano, legata e con la sborra che esce lentamente dal suo culo dopo esser stata scopata da quel ragazzo che aveva sì desiderato ma al quale mai si sarebbe voluta concedere, vorrebbe odiarlo ma gli basta vederlo tornare dal bagno per rendersi conto di desiderarlo ancora, soprattutto perché essendo legata non era riuscita a toccarsi e non aveva ancora raggiunto l’orgasmo, così, stesa inizia a pensare che intenzioni avrà lui adesso, consapevole che qualsiasi esse siano state, desidera più che mai godere.
Lui però si siede al pc, facendo in modo che la schermata sia visibile anche a lei dal divano e cancella tutta la cartella delle foto, la rassicura sul fatto che erano le uniche che aveva e poi inizia a slegarla.
Valeria resta in silenzio, muove i polsi sentendoli finalmente liberi e si alza in piedi, al fianco del ragazzo fissandolo:
- Beh ora che c’è? Ho cancellato le foto cosa vuoi ancora?- dice Enrique con aria maliziosa
- Mi lasci andare così? –
- Beh, così direi che è meglio di no anche se sei un bellissimo spettacolo nuda, però puoi rivestirti e lavarti in bagno se vuoi, ora sei libera….libera di fare quel che vuoi… quel che desideri…-
Lui ha capito benissimo che lei si riferiva al fatto che non aveva avuto l’orgasmo ma a prevalere era il proprio ego e voleva sentirsi desiderato dalla donna che invece avrebbe preferito essere obbligata a proseguire per avere meno sensi di colpa.
- Sei proprio uno stronzo – ma questa volta Valeria lo dice con un sorriso sarcastico, fissando Enrique da molto vicino che sorride e le risponde:
- E perché.. ti sto dicendo che puoi andartene come chiedevi tu..-
Ma dopo averlo detto avvicina una mano al sesso di lei e lo accarezza con le dita, era ancora bagnata e aggiunge – anche se mi sembra di sentire che in realtà vuoi altro…-
La donna resta ferma, sente una scossa per tutto il corpo che non fa che aumentare la voglia in lei, le dita del ragazzo girano lente sul clitoride mentre Valeria socchiude quasi gli occhi e sente le labbra dell’animatore avvicinarsi all’orecchio e sussurrarle:
- Cosa aspetti… baciami… prendimi…-

Valeria ormai non resiste, ha provato a rifiutare quel corpo ma è stata obbligata a cedere e ormai le era scattato un qualcosa che la voleva portare ad andare fino in fondo, ormai era successo e tanto valeva goderselo tutto e come voleva lei, così ora apre gli occhi, lo fissa intensamente mentre sente la sua mano tra le gambe e allunga la propria mano sul membro del ragazzo, che è ancora a riposo dopo la copiosa sborrata, anche se di notevoli dimensioni, ma può tenerlo tutto in una mano e mentre lo avvolge ironica gli dice:
- E vorresti soddisfarmi così? -
E subito dopo lo travolge in un bacio, succhiandogli le labbra e penetrandolo con la lingua nelle labbra, tanto da lasciare il ragazzo interdetto, quasi fermo con la bocca aperte e la lingua ferma, lasciando condurre alla donna che faceva roteare la sua per poi andarlo a solleticare nel palato e in ogni angolo della bocca, sospirando mentre non si staccava e a tratti quasi mordendogli le labbra e la lingua, mentre la mano era ferma ma ora sentiva il cazzo del ragazzo aumentare istantaneamente, mentre gli stava scopando letteralmente la bocca con la lingua, e ormai il cubano aveva raggiunto il massimo dell’erezione, così lei staccandosi lo fissa quasi rabbiosa e provocante e gli mormora:
- Così va meglio, ora però stenditi a terra e taci, e vediamo se sei capace solo a parlare o se sai far godere una donna -
Lui senza fiatare si stende e lei si abbassa, gli accarezza il cazzo e dice:
- Sono certo che possiamo fare di meglio -
E inizia a leccarlo dalla base alla cappella per poi scendere sulle palle e giocandoci con carezze baci e leccate mentre il cazzo era sempre più duro, a quel punto Valeria allunga una mano verso la bocca del ragazzo e gli porge un dito:
- Succhialo e riempilo con più saliva che puoi… ti conviene…-
E così mentre lui esegue lei inizia prima a leccargli il buchetto dietro e poi, con il dito riempito dalla saliva del ragazzo lo penetra senza troppa delicatezza e facendolo urlare
- Beh? Tutto questo solo per un ditino? Guarda cosa hai infilato a me – E con l’altra mano lo accarezza, mentre ormai la cappella pulsa ed è grossa come mai la aveva vista sul pedalò e qualche minuto prima e soddisfatta estrae il dito e, tenendo i piedi a terra si abbassa su quel cazzo facendosi penetrare lentamente e godendosi ogni attimo, prima la cappella e poi lentamente tutta l’asta, arrivando prima a metà per risalire, poi a tre quarti e infine fino in fondo, con un sospiro di piacere e iniziando a muoversi in circolo e poi avanti e indietro per sentirlo bene ovunque e mordendosi le labbra.
Lui era fermo, quasi come un giocattolo sessuale inerme, che si godeva quello spettacolo davanti ai propri occhi e quasi intimorito, ora, non sapeva come agire, tanto che è lei a incitarlo a darsi da fare:
- Hai intenzione di stare fermo o pensi di usare quelle manine sul mio corpo? -
Enrique allora inizia ad accarezzarle i seni ma lei lo deride, insultandolo e dicendogli che non era capace e suggerendogli allora i movimenti, dicendogli di sfiorarli delicatamente, poi di giocare con le dita sui capezzoli, di stringerli appena, fino al punto che lei poteva sopportare e poi di stringerli con più decisione ma osservando lo sguardo di lei che con sospiri e smorfie di piacere avrebbe fatto capire quando si stava comportando bene e quando doveva essere più delicato.
Lui eseguiva eccitato, mentre Valeria ora era con le ginocchia appoggiate a terra e stava iniziando a cavalcarlo, con le mano appoggiate sul suo petto, mentre lo minacciava dicendogli di non venire e lei ormai era quasi al culmine e vicina al suo primo orgasmo e così, dopo avergli ordinato di mettere le mani sui fianchi per tenerla, lo incita a spingere verso l’alto e scoparla e i due iniziano a muoversi ad unisono, con lei che sente quel cazzo penetrarla fino allo stomaco, sempre più duro ed eccitato ed ecco che sente un calore improvviso nel proprio corpo e arrivare finalmente al massimo del piacere, mentre crolla su quel corpo statuario, senza far uscire il membro ancora duro dell’animatore.
Lui resta immobile, ancora quasi intimorito dalla trasformazione della donna che lo aveva dominato, ma mentre lei recupera fiato con il viso sulla sua spalla timidamente inizia ad accarezzarle i capelli e la schiena, Valeria alza lo sguardo e lo fissa, lui si avvicina per baciarla e lei risponde con una slinguata sulle sue labbra e si alza
- Non ho ancora finito con te ragazzino – Si siede sul divano con le gambe divaricate – Alzati e leccamela, vediamo come te la cavi con la lingua -

Enrique non se lo fa ripetere, si inginocchia a terra e inizia a leccare la fica bagnata della bionda che a gambe aperte appoggia i piedi sulla schiena del ragazzo e con una mano sui capelli lo tiene, suggerendogli dove farsi leccare con la voce sempre più eccitata e vogliosa.
Lingua e labbra dell’animatore sono concentrate sul clitoride mentre con 2 dita le penetra la fica e ora con l’altra mano le accarezza il buco dietro e inizia a penetrarlo ma lei lo invita a infilare 2 dita anche dietro, visto che ormai ci era passato il suo sesso e non aveva più dolore.

Dopo alcuni minuti lui ha ormai quasi perso la sensibilità della lingua ma è estremamente eccitato dall’ansimare della donna vogliosa di raggiungere il secondo orgasmo, la fissa orgoglioso nei rari attimi che alza la testa e così continua a muovere bocca e dita riempiendola davanti e dietro fino a quando lei con la mano gli allontana il viso e lui la fissa:
- Ora staccati e poi scopami, sbattimi, sfondami, mettimelo dentro con tutta la forza che hai… fammi sentire tua –
Solo quella frase sarebbe potuta bastare per farlo venire all’istante, ma ora lui con il cazzo che pulsa e voglioso di possederla punta i piedi a terra e si abbassa su di lei più possibile, tenendole le gambe sulle spalle in modo che la donna possa sentirlo ancora di più e dopo aver afferrato il suo membro con la mano lo conduce dentro di lei e appena entrata la cappella affonda il primo colpo.
Valeria urla eccitata e Enrique spinge una seconda volta, poi una terza e inizia ad aumentare la velocità e con tutta la forza possibile mentre lei lo incita ad aumentare e a non smettere.
La donna si sente sfondare ripetutamente da quel cazzo enorme e la posizione in cui si trova la fa sentire ancora più porca: a gambe aperte e alte su un divano, davanti a un ragazzo che prima l’aveva ricattata ma ora è lei a implorare di farla godere. Forse si sentirà sporca ma in questo momento si gode quella eccitante sensazione della trasgressione e che, forse, solo il tradimento può dare, perché seppur sbagliato la sua testa in questo momento vuole solo godere ed essere sfondata e si sente così porca per questo desiderio da usare termini che mai in vita sua aveva usato.

Dopo alcuni minuti Valeria sente arrivare nuovamente l’apice del piacere e urla vogliosa il suo secondo orgasmo, una sensazione quasi nuova, che sente partire dalla testa e invadere tutto il suo corpo che mai come in questo momento si era lasciato andare liberamente lasciando ogni freno inibitorio.
Il desiderio è così forte che mentre gode afferra le natiche del ragazzo per bloccare tutti i sui 25 centimetri dentro lei e ansimando si gode quel piacere che sembra infinito, subito dopo però si accorge che anche Enrique è al culmine e ancora in preda alla trasformazione del momento gli dice mentre riprende fiato:
- Infilami in bocca questo cazzone ora ed esplodi dentro di me porco –
L’animatore si alza in piedi sul divano e se sentire urlare la sua amante non fosse stato abbastanza, quelle parole lo fanno impazzire al punto che fa in tempo a infilarlo dentro la bocca che sborra per la seconda volta, anche se in modo minore, sentendo la lingua ripulirlo e gustarsi quel nettare che le aveva appena donato.
A quel punto crolla sfinito stendendosi sul divano e vede Valeria adagiarsi su di lui e avvicinarsi, le porge la bocca per un bacio e lei avvicinandosi con le sue fa colare tutta la sborra che aveva trattenuto in bocca senza ingoiare e mentre lui interdetto la fissa stupito, la donna, mentre gli accarezza con una mano le palle, gli sussurra:
- Ora ingoia tutto… subito…. –
E a lui non resta che eseguire e stringendo forte gli occhi, con un’espressione di disgusto, manda giù, ma subito dopo viene travolto in un eccitante bacio della donna con le due lingue che, entrambe con il sapore di sperma, si intrecciano passionalmente per un lungo minuto.

Valeria ora si stacca, lo fissa, e ora la sua mano stringe leggermente le palle del ragazzo, dopo averle accarezzate durante tutto il bacio e gli dice:
- Nomina ancora quelle foto o parla con qualcuno di quel che è accaduto oggi e ti giuro che torno da te, ma la prossima volta non sarà per svuotarti le palle ma per staccartele e il seme che hai appena bevuto sarà l’ultimo che il tuo corpo avrà prodotto -
E mentre lui annuisce silenzioso gli da uno schiaffo sul viso, così forte da lasciargli il segno della mano:
- Questa te la meritavi a prescindere, anche se mi hai fatto godere tantissimo -

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