Una signora perbene

Scritto da , il 2017-03-01, genere etero

Sono una donna sposata da quasi trentanni, oggi ne ho 56. La fortuna vuole che ne dimostri meno, sono formosa e con qualche chilo in più, ma non è mai stato un problema attrarre gli uomini.
Il matrimonio scorre sul binario della quotidianità, c'è un bel rapporto di stima e simpatia. L'amore c'è ma non ci sono più le scintille, da tanto tempo.
Siamo una coppia conosciuta e stimata, e sono considerata una donna simpatica e seria. Naturalmente ho i miei piccoli segreti come tutti probabilmente.
Ho avuto due storie serie in questi trent'anni, vissute con passione, ma senza destare sospetti nè in mio marito nè fra i nostri conoscenti.
Sono state storie importanti, dove ho anche pensato di potermi separare ma non è di queste che voglio scrivere. E' un sito di racconti erotici e non d'amore.
Ero già vicina alla cinquantina quando ho iniziato a provare il bisogno di provare il sesso per il sesso. Ero curiosa di provare a me stessa di essere capace di scopare per il solo desiderio di scopare, non importava il partner.
Così mi sono iscritta ad una chat, complici le lunghe assenze di mio marito. All'inizio ero titubante, ma poi le ho trovate divertenti.
Ho conosciuto diversi uomini, e con alcuni mi sono incontrata.
Il primo era un uomo separato di Roma. Nei messaggi lo avevo trovato interessante e quando me lo ha chiesto ho accettato l'appuntamento.
Avremmo dovuto incontrarci per pranzare e finalmente vederci. Non mangiammo affatto.
Era un bell'uomo, e io gli osno piaciuta. Dopo 20 minuti che ci eravamo visti eravano già in una camera d'albergo a fare sesso.
E' stato facile, più di quanto pensavo. No paure, no timidezze. era davvero ben dotato, e soprattutto instancabile. Passammo il pomeriggio a scopare, la figa ormai prendeva fuoco: lui ebbe due orgasmi, ma tempi lunghissimi per venire.
Di orgasmi io ne ebbi un'infinità, e mi piacque talmente tanto che per qualche mesi ci siamo frequentati. Adoravo sentire quel grosso cazzo muoversi dentro di me, mi piaceva sentirmi la figa infiammata per un paio di giorni dopo l'incontro.
Non facevamo grandi acrobazie a letto. Ci soddisfavamo con la bocca e scopando, quasi sempre stesi a missionario. A pecora riusciva a penetrarmi di più, ma era così grande da farmi male.
E' stata un'esperienza coinvolgente, ottima come prima volta.
Non volevamo coinvolgerci più di tanto e decidemmo insieme di troncare la nostra frequentazione, inoltre vivevamo a oltre 300 km di distanza e non era semplice organizzarci per vederci.
Riprovai con la chat. Questa volta incontrai un signore che si occupava di investimenti. Tutto rigidino, col vestito blu, camicia e cravatta; i capelli bianchi e gli occhialini. Ne piccolo nè grande, molto anonimo. Ci vedemmo in un bar, lui era sposato e chiaramente col terrore che la moglie lo scoprisse in fallo.
Farlo con il primo era vincere facile, era un uomo di spirito e per giunta piacevole. Questo era così banale e noiosino, molto in apprensione per paura di essere rifiutato.
Scattò la sfida con me stessa. Mi costrinsi a comportarmi come se fossi attratta, lui sembrò confortato, mostrandosi meno timido.
Quando ci salutammo mi accompagnò all'auto e mi chiese se potevamo rivederci. Mi baciò, mi lasciai baciare. Non solo, gli succhiai la lingua con bramosia e socchiusi gli occhi, civettando. Lui mi abbracciò e mi disse che sentiva il mio desiderio. Si fece audace e mi chiese se volevo fare l'amore con lui.
Sorrisi, senza rispondere, gli dissi solo di chiamarmi.
Ci rivedemmo dopo una decina di giorni, giorni in cui mi messaggiava carinerie di ogni tipo. E m trovai in una camera d'albergo anche con lui. Era chiaramente a disagio nello spogliarsi. Io non lo guardai, e mi coprii con le lenzuola tenendo la biancheria, come se anch'io fossi imbarazzata. Lo invitai a venirmi vicino.
Ci baciammo come due ragazzini, poi con la mano cercai il suo cazzo, floscio. Continuavo a baciarlo, mentre lo segavo. Lui si lasciava andare, così volli premiarlo prendendolo in bocca. Ora era eretto, duro a sufficienza. Un cazzo normale, anonimo come lui.
Mi chiese di smettere perchè stava venendo e non voleva sporcarmi con la sua crema (giuro disse così). Era intornoalla sessantina, non lo conoscevo e non sapevo se era in grado di una seconda erezione se fosse venuto. Così mi staccai dal suo cazzetto.
Lui ricambiò la cortesia leccandomi la figa. Ci si buttò a pesce, quasi si immerse fra le mie cosce. Devo dire che se la cavò benino, tanto da farmi godere. Sentirmi venire fu un catalizzante per lui, che prese coraggio e decise che era il momento di infilzarmi.
Sapeva muoversi, venni anche sotto i colpi del suo cazzo.
Mi sorprese quando mi chiese se potevo girarmi e mettermi a pecora, mi sorprese ancora di più quando me lo mise nel culo.
entrò bene, ero bagnata e lui non aveva grandi dimensioni. Non ero un'abitue dell'inculata. Mi venne in culo, grato per un piacere che mi ha confessato poi mai praticato da lui.
Non fu una scopata indimenticabile, ma volli premiarlo per l'audacia mostrata. Tornammo in quell'albergo un altro paio di volte.
Ma lui era davvero noioso, si faceva più pressante così trovai una scusa su mio marito per troncare.
Fu allora che accettai di conoscere Davide. Più o meno mio coetaneo. Un omone alto e grosso, e tanto tanto maiale.
E' stata l'esperienza più intensa di tutte. Mi fece conoscere il sesso per come non lo avevo mai vissuto, e a più di 50 anni era eccitante fare nuove esperienze.
Era gentilissimo fino a che varcavamo la soglia della camera da letto, poi era davvero pesante. Utilizzava dei dildo, corde e mascherine. Mi faceva male, ma mai troppo. Sempre condito dal mio piacere. La figa gocciolante di umori ne era la prova.
Mi scopava in bocca, che non era come fare normalmente i pompini. Mi teneva la testa e si muoveva come se fosse una figa. Pretendeva non lasciassi una goccia, e mi trovai ad ingoiare nonostante gli accenni di conati di vomito, da tanto che spingeva a fondo.
Non mi ha mai messo il cazzo nella figa, lì mi scopava con i vari dildo che aveva. Ne aveva anche uno gonfiabile, che usava fino a portarmi al massimo della sopportazione nelle dilatazioni.
Ma la sua passione vera era incularmi. Con lui divenni un'esperta nel prenderlo in culo, tanto che dopo i primi incontri iniziai a godere anche prendendolo dietro.
Era tranissimo arrivare all'orgasmo dal culo e iniziai ad adorare sentirlo quando si scaricava dentro me.
Non divenne mai un'abitudine, a lui piaceva sentire che iniziava facendomi male e finiva che lo incitavo a continuare.
Mi piaceva talmente che ci siamo frequentati per un paio di anni, ero dipendente dal suo cazzo nel culo. Mi ha aperto il culo e la mente, non riuscivo a capacitarmi di non avere provato prima quel piacere.
Quando smisi di vederlo ho continuato a cercare uomini, e anche a loro ho permesso di incularmi, ma non è più stata la stessa cosa.
Ho conosciuto un camionista pugliese, che mi chiamava quando era dalle mie parti.
Lui sborrava a ripetizione. era sulla quarantina e nelle notti che l'ho raggiunto riusciva a sborrare fino a tre quattro volte. La prima era veloce, poi aumentava la resistenza. Era divertente perchè con lui avevo davvero un rapporto molto simile a quello delle puttane. Chiamava, lo raggiungevo al motel dove gli altri camionisti avevano figa a pagamento. Lui era orgoglioso di averne gratis da una porca come le troie a pagamento. Il servizio era completo bocca figa e culo, era un'abitudinario. Una volta scopammo nella cabina del camion, fu una bella esperienza. Lasciò le tendine aperte perchè gli altri camionisti parcheggiati potessero assistere. Subito non volevo, ma mi assicurò che non dovevo avere paura. Fu così, si accontentarono di guardare.
Presto mi stancai anche di lui.
Fu la volta di Marta. Una donna della mia età che non aveva mai toccato una donna ma che lo desiderava da tutta la vita. Ci vedmmo tre volte, in macchina. Mi faceva spogliare, limonavamo. Era bello baciarla, baciava bene. Mi succhiava le tette e voleva che io le succhiassi a lei. Anche quello mi piacque. Era strana la situazione, ma apprezzai farlo. Poi lei giocava con la mia figa. Mi faceva aprire le cosce e mi penetrava, con le dita o degli oggetti. Si portava dietro delle melanzane di varie misure. Mi faceva godere e l'unica cosa che mi chiedeva di fare era leccare le sue dita e le melanzane sporche dei miei umori, mentre anche lei lo faceva.
Mi ringraziò per l'esperienza che le avevo dato, e io ringraziai lei. Fu piacevole, ma solo un gioco. Preferisco i maschi.
Poi ci fu il finanziere. Abitava ad un paio di ore da me, viveva solo in una mansarda. Era semiimpotente, a volte riusciva ad avere l'erezione e mi penetrava, ma non la manteneva a lungo. Usava dei vibratori e le mani. Anche a lui piacevano le penetrazioni importanti. Fu il primo uomo con cui squirtai. Ma non una volta. Un pomeriggio, quando si rese conto che squirtavo si fece prendere da un'eccitazione incontenibile. Per cui insistette nelle penetrazioni utilizzando la mano. Non entrava per intero, la stringeva a pugno. Spingeva e ruotava, ne entrava una parte, poi improvvisamente la toglieva ed io squirtavo. Non credevo di potere emettere tanto liquido, sembrava piscio, ma non ne aveva l'odore. Fu una delle volte in cui mi trovai talmente spossata da pensare che non sarei riuscita a tornare a casa. A lui piaceva fotografare e filmare, per cui mi faceva mettere una mascherina di pizzo e una parrucca viola. Postava i video su internet e voleva rendermi irriconoscibile.
Insisteva con le prove di fisting, mi riprese con il collo di una bottiglia nel culo, mentre pisciavo nel piatto doccia e subito dopo mi leccava. Gli piaceva mettermi delle mollette nei capezzoli e legarmi. Alla fine, nonostante le semi erezioni lui riusciva a venire segandosi. E pretendeva di sborrarmi regolarmente in faccia, mentre aspettavo a bocca aperta. Poi me la leccava via.
L'ultimo che ho frequentato non è stato un contatto in chat, ma un giovane collega, Lui ha 36 anni e mi ha corteggiato intensamente. Con lui scopo l'allegria della gioventù. Lo soddisfo in ogni modo che vuole, ormai non ho tabù, ma gli faccio credere che è lui a guidare il gioco, ne è così fiero. La sua ultima fantasia sarebbe di prendermi con un altro uomo. O fare uno scambio di coppia. Naturalmente il tutto all'oscuro di mio marito e dei nostri colleghi di lavoro. Gli ho detto di organizzare. In effetti la montata multipla mi manca......

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