Festa in Maschera

di
genere
scambio di coppia

Premetto che questo racconto riporta fatti realmente accaduti qualche anno fa ed è la prosecuzione, seppur slegata, del racconto “Doppia Coppia Vincente”.
Il racconto è molto lungo quindi mettetevi comodi, spegnete il telefono e buon divertimento.

Eravamo stati invitati da Elena e Luca ad una cena a casa loro. Dopo quell’incontro di giugno non avevamo più avuto modo di vederci ma eravamo rimasti lo stesso in contatto tramite email. Nessuno di noi aveva memorizzato il numero di telefono dell’altra coppia. Ognuno di noi cercava di avere la propria privacy. Forse nemmeno i nomi erano veri.
A settembre ci invitarono ad una cena a casa loro, una cena a tema. Per cambiare dalle solite cose noiose Elena aveva deciso che le donne si dovevano vestire con qualche vestitino sexy di carnevale. L’idea era molto carina e la cosa mi incuriosiva parecchio. Avrei visto molto bene Elena vestita da donna gatto con una bella tutina nera in latex ad esempio.

Valentina non aveva nessun vestito di carnevale quindi andammo su Amazon e scovammo un bellissimo costume da infermiera sexy. Il giorno dopo il postino ce lo consegnò a casa. Servizio impeccabile come sempre.
Arrivò la fatidica sera della festa ma pochi giorni prima ci ponemmo un problema non di poco conto ovvero come far uscire di casa Valentina vestita da infermiera? e come entrare a casa dei nostri amici soprattutto visto che avevamo solo l’indirizzo e non sapevamo se casa loro fosse isolata o in mezzo ad altre abitazioni? Per fortuna ci venne in aiuto Asos, famoso negozio di abbigliamento online, che con pochi euro ci spedì a casa pochi giorni dopo un bellissimo spolverino nero di Pimkie abbastanza lungo da coprire vestitino e collant.

Arrivammo a casa di Elena e Luca, una bifamigliare di recente costruzione in una quartiere tranquillo alle porte di Treviso. Valentina smontò avvolta nel suo spolverino nero, che lasciava vedere solo una calza bianca e un paio di Jeffrey Campbell bianche con il plateu che la rendevano ancora più alta del solito. Suonammo il campanello, no i nomi non erano quelli veri visto che le iniziali dopo il cognomi erano diverse. Elena ci aprì il cancello e poi ci aprì la porta d’ingresso. Giustamente, essendo lei la proprietaria di casa si era vestita da cameriera sexy. Salutai Elena e poi Luca ed entrammo. Io e Luca non eravamo vestiti da carnevale, noi uomini dovevamo solo essere eleganti, quindi io mi ero messo una jeans nero, delle scarpe eleganti stringate, una t-shirt nera e una giacca nera. Idem Luca solo che lui aveva una camicia bianca.

Elena, la cameriera, aveva invece un microvestitino nero chiuso davanti con dei bottoni, davanti un grembiulino bianco semi trasparente, una crestina sulla testa e delle bellissime calze nere con un reggicalze ben in vista. Il vestito di Valentina, mia moglie, era invece bianco, molto corto con una cerniera rossa che partiva dal seno e finiva fino a giù, un cappellino da crocerossina e delle autoreggenti bianche. Luca si afffrettò a prendere lo spolverino di Valentina e lo mise in un guardaroba e poi aprì la bottiglia di Franciacorta che gli avevamo portato e ci passò subito i calici per metterci a nostro agio. La casa era molto bella e arredata con gusto moderno. Elena ci accompagnò e ce la mostrò tutta. Appena si entrava c’era un salone molto grande con una parete di mattoni rossi faccia a vista, legno chiaro per terra e una tavola apparecchiata di tutto punto con le candele accese che rendevamo l’atmosfera molto calda ed accogliente. Dal salone si proseguiva fino ad arrivare alla cucina. In fianco alla cucina c’era poi una camera che faceva da disimpegno/gaurdaroba, un bagno e delle scale che portavano al piano superiore. Sulla sinistra invece, appena varcato l’ingresso, c’era il salotto composto da due divani, uno da 3 posti e uno da 2 color grigio chiaro, una tv al plasma sopra ad un porta-tv ed un piccolo tavolino bianco oltre ad una libreria di cartongesso incassata nel muro e piena di libri e ricordi di mete esotiche. Qualche quadro con qualche opera moderna abbelliva le pareti. Non c’era il lampadario ma solo dei faretti incassati al soffito che Luca subito si preoccupò di abbassare per rendere l’atmosfera più intima.

Gironzolando per la casa mi accorsi che la tavola era però apparecchiata per sei persone, ma non eravamo stati messi al corrente di essere in 6. Così andai da Luca a chiedere spiegazioni e lui mi disse “non ti preoccupare, sono dei nostri amici fidati ma anche loro sono di Padova perciò vi abbiamo preparato delle mascherine per voi e per loro così non vi riconoscerete, per solidarietà le indosseremo anche noi in stile fidelio party di eyes wide shut” e ridendo mi porse una maschera nera per me e una bianca per Valentina. Abbinamento perfetto nemmeno fossimo stati d’accordo.

Le due donne si miserò a parlare della casa girando vestite nelle loro mise sexy e io e Luca invece parlavamo del suo nuovo impianto surround e commentavamo i vestiti delle nostre rispettive mogli. Ad un certo punto suonò il campanello e io corsi da Valentina a portarle la mascherina e le spiegai la faccenda. Valentina rimase un pò stupita ma poi indossò subito la mascherina curiosa, anche lei come me, di sapere chi fossero questi due nuovi amici di Padova. Luca ci accompagnò in cucina così i nuovi arrivati avrebbero avuto il tempo di mettersi la mascherina, ed Elena andò ad aprirli. Dopo qualche minuto uscemmo e scoprimmo l’altra coppia che si era unita alla serata. Vidi per prima lei, Claudia, una donna sulla 50ina, fisico minuto, capello corto nero, qualche rughetta d’espressione un pò marcata vista l’età, bei lineamenti da quel poco che la maschera faceva trasparire, occhi verdi, labbra leggermente gonfie ma rifatte con gusto, non aveva due volgari canotti come vedo a molte milf ultimamente, abbastanza alta visto che aveva delle decollete nere con dei tacchi vertiginosi ed era avvolta in una lunga camicia bianca, una sorta di caftano con una cinturina in vita. Sotto si intravedeva un vestitino sexy che poteva sembrare da poliziotta. Appena ci vide tirò fuori un cappello con la stella da sceriffo e si tolse il caftano. Era proprio una poliziotta con gonnellina blu, camicia azzurra, calze nere con cucitura sul retro e delle manette infilate nella cintura. Per completare il tutto tirò fuori dalla borsa anche un manganello vero. Pensai subito che mi sarei fatto arrestare molto volentieri da lei nonostante avesse come minimo 15 anni più di me. Riccardo invece era il suo compagno, un ragazzo molto più giovane di lei, probabilmente il suo toyboy, fisicamente ben piazzato, alto circa 1,70 con un pò di barba incolta e con i capelli rasati. Sembrava un bravo ragazzo a prima vista e con una energica stretta di mano si presentò a me e a Valentina facendole i complimenti per il vestitino. Nemmeno lui era in maschera ma era vestito un pò più casual rispetto a noi, probabilmente le scarpe eleganti non rientravano nel guardaroba di un ventenne. Claudia invece venne prima da me a presentarsi con due baci sulle guance e poi andò da Valentina. Io e Valentina ci guardammo da sotto le maschere per capire il perchè di quella coppia così spaiata. Oltretutto non ci eravamo ne mai sentiti ne mai visti con loro e quindi non era detto che fossimo interessati anche a loro e ne che cercassimo la stessa cosa. Noi avevamo già avuto modo di conoscere Luca ed Elena (potete scoprire come nel racconto “Doppia Coppia Vincente”) e quindi con loro andavamo sul sicuro ma questi chi li conosceva? Vidi Valentina un pò rigida e quasi in imbarazzo per la sorpresa che Elena e Luca ci avevano riservato ma cercai di rassicurarla che se ci fosse stato qualche dubbio da parte suo potevamo sgattaiolare fuori di casa e andarcene. La cena ci avrebbe fatto capire se potevamo restare per il dopo cena o se era il caso di inventare una scusa e andarcene. Penso che Luca ed Elena avrebbero sicuramente capito la situazione.

Adesso è ora che vi presenti colei che è sposata con me da oltre 8 anni ovvero Valentina , alta 1,70 circa, capelli castano chiaro a caschetto, un naso con una piccola gobbetta molto sexy, una quarta naturale e un bel culo pieno e sodo. Tipico fisico mediterraneo insomma. Elena invece, la mogile di Luca, molto spigliata ed estroversa, è sulla trentina ed è mora, con i capelli oltre le spalle e la riga in mezzo, una terza scarsa di seno con due bei capezzoli scuri e un bel culetto a mandolino. La sua particolarità è una striscetta di pelo larga un centimetro e alta 5 sopra la sua patatina, in ogni foto che ci siamo scambiati e anche nel primo incontro che abbiamo avuto ce l’aveva sempre così. Io invece ho 35 anni, 6 più di mia moglie, sono moro, alto 1,80, fisico atletico ma non da culturista e mi reputo un bel ragazzo, soprattutto perchè detto dalle altre. Possiamo dire che anche Luca, il marito di Elena, non è molto diverso da me, a parte avere i capelli ricci corti e qualche kiletto più di me preso forse durante le vacanze estive in qualche villaggio ibizenco con la formula “all you can eat”.

Elena ci invitò a sederci a tavola e ci indicò i posti che ci aveva assegnato. Valentina ed Elena da una parte con al centro Riccardo, il giovane toyboy e io e Luca dall’altra con al centro la “zia Claudia”. Elena, visto che era vestita da cameriera e la padrona di casa, ci servi il sushi che le avevano consegnato poco prima che arrivassimo. Un trionfo di rolls e pesce crudo sashimi oltre a degli scampi crudi freschissimi. La cena, almeno dal punto di vista culinario, prometteva molto bene. La conversazione si animò sempre più ad ogni bottiglia di Gewurztraminer che Luca apriva, Riccardo teneva banco con le donne perchè gli raccontava tutte le novità del mondo della moda per la stagione invernale che arrivava visto che lavorava in uno showroom d’abbigliamento a Milano durante la settimana e il weekend lo passava a Padova, sua città natale, assieme a Claudia ed ai suoi amici. Claudia invece aveva intrattenuto me e Luca elencando tutte le città che aveva visitato visto che viaggiare era la sua passione più grande. Io e Valentina ogni tanto ci scambiavamo qualche occhiata interrogativa poichè Claudia ci sembrava tutto tranne che una pantera da letto. Era molto posata ed educata, aveva un linguaggio molto ricercato e poteva essere scambiata più per una professoressa che per una che si portava un ragazzo con la metà dei suoi anni ad una festina piccante.

Alla terza bottiglia di vino l’atmosfera era diventata molto festosa, risate e battutine spinte erano normali e anche Claudia si lasciò un pò andare. Ogni tanto allungai l’occhio dentro alla sua camicia da poliziotta e notai che sotto al reggiseno nero che portava c’era ben poco da vedere. Forse poteva esserci una prima. Quando si alzò per andare in bagno le guardai il culo e su quello non c’era niente da dire. Pareva ancora reggere bene e poteva sembrare quello di una ventenne. Elena portò in tavola il dolce e gli amari, giusto per darci il colpo di grazia o per dare l’alibi a mia moglie e a lei di giustificare il fatto che era un ora che facevano le cosidette gatte morte con Riccardo facendo allusioni sul vigore sessuali degli uomini giovini, sul fatto che quelli con pochi capelli avessero più testosterone e altre avances probabilmente per convincere Valentina e farla restare.

Avevamo ancora tutti addosso le mascherine per proteggere la nostra privacy e la cena era stata molto intrigante fatta in questa maniera, non mi era mai successo di sentirmi così curioso nel sapere cosa celassero le maschere di Claudia e Riccardo. Per tutta la cena il mio chiodo fisso era stato scoprire cosa c’entrasse con noi la nuova coppia e come potessero interagire con noi. Con Elena e Luca avevamo già avuto un incontro una sera, che poi era continuato anche il mattino seguente, dove le nostre moglie si conobbero un pò più da vicino e anche noi mariti avemmo modo di conoscere un pò le rispettive mogli dell’altro ma con questa coppia avevo davvero un punto interrogativo davanti, anche perchè non erano sicuramente sposati quindi probabilmente una coppia clandestina.

Elena cambiò cd e alzò il volume. Partì una selezione mixata di brani da discoteca, un pò tamarri per i miei gusti visto che non ho mai sopportato l’hip hop e il reggaeton, ma con tutto il vino che avevo in corpo avrei ballato anche Laura Pausini. Ci spostammo in salotto a fare un pò di casino ballando e palpando le rispettive consorti. Valentina cominciò a ballare con Elena che a sopresa le prese la zip davanti del vestito e gliela aprì tutta credendo di trovarla nuda sotto. Tutti quanti rimasero paralizzati a guardare il body che aveva sotto il vestito Valentina. Lo sapevo che sarebbe successa questa cosa quando al pomeriggio mia moglie mi disse che voleva metterselo. Indossava un body di Bluebella modello Emerson, lingerie d’alta classe, che era composta da una mutanda sgambatissima che diventava una fettuccia di un centimetro sulla pancia e poi un triangolo sempre in fettuccia che stringeva il seno e copriva solo il capezzolo con del pizzo semi trasparente. Era una cosa da infarto e a Valentina calzava come un guanto. Diciamo che tutte le tette erano fuori e solo 2 centimetri quadrati coprivano il capezzolo e reggevano la tetta sotto e di lato. Sul sedere c’era sempre la stessa striscia di tessuto di un centimetro che si allargava e arrivava sulla chiusura del reggiseno. Solo cose da intenditori per mia moglie, non mutande col buco sulla patata comprate su qualche outlet online di intimo sexy. Ciliegina sulla torta un reggicalze bianco che teneva su le calze da infermierina. Le due donne ma anche i due uomini cominciarono ad ammirarla ed a farle i complimenti per il completino. Valentina diventò rossa in viso, visibilmente emozionata per tutti i complimenti ricevuti. Claudia esordì con un “tesoro sei uno schianto, devo tenere a bada Riccardo stasera, vero amore?” rivolto verso di lui e lui “amore faccio solo quello che vuoi tu stasera lo sai”. Ok avevo capito il rapporto, lei lo comandava a bacchetta e lo teneva in pugno per soddisfare ogni sua richiesta. Svelato il mistero della coppia o almeno così credevo.

Valentina si tolse i vestitino e rimase solo in body, calze, capellino da crocerossina e Jeffrey Campbell ai piedi e cominciò a spogliare anche Elena. Cominciò a sbottornarle i bottoni del vestitino e glielo sfilò lasciandole addosso il grembiulino bianco trasparente. Elena sotto aveva un bellissimo reggiseno nero quasi trasparente anche quello e un perizoma nero. Anche lei rimase quindi quasi nuda e solo con le autoreggenti, il perizoma, il reggiseno, che non lasciava nulla all’immaginazione, il grembiulino che lasciava intravedere il perizoma sotto e la crestina da cameriera in testa. Appena Valentina finì con Elena entrambe si girarono verso Claudia, che secondo me non aspettava altro e che era l’unica delle tre ancora vestita in maschera. “Ma che bello avere due bellissime ragazze come voi che mi spogliano….ma i maschietti qui rimangono vestiti?” indicandoci con la testa. Elena rispose anche per Valentina dicendo “loro per il momento si…ma non so se tu e il tuo accompagnatore rimarrete vestiti ancora per molto” e cominciò a tirarle fuori la camicia dalla gonna. Valentina diede solo un piccolo aiuto e rimase in pò in disparte non avendo molta confidenza con la signora. Dopo qualche minuto anche Claudia era rimasta in reggiseno, ma Elena le aveva dato il benestare per tenersi la gonnellina poichè non portava niente sotto e a detta sua si sarebbe sentita in imbarazzo ad essere l’unica con la patata al vento.

Finito di spogliare Claudia, Elena prese il tavolino bianco e lo posizionò di fronte la tv. Io e Luca pensavamo ad un suo spogliarello e ci sedemmo sul divano assieme a Claudia sempre in mezzo a noi due. Elena invece prese Riccardo per mano e lo invitò a salire sul tavolino. Lui salì e mimò qualche passo di ballo visto che la musica andava ancora a tutto volume ma Elena da giù cominciò a sbottonargli la camicia fino a che rimase a petto nudo. Mia moglie osservava la scena poco distante, curiosa di scoprire cosa volesse fare Elena. Stasera le attenzioni sembravano tutte su di lui più che su di lei come l’ultima volta. Io ogni tanto mi sporgevo avanti sul divano per guardare Luca e capire cosa stesse facendo sua moglie ma lui mi faceva cenno di guardare la moglie. Alla fine Elena riuscì a slacciare i jeans di Riccardo e lo lasciò letteralmente in mutande,anzi in boxer neri. Davanti si notava un bel rigonfiamento, forse il ragazzo era già eccitato vedendo le 3 donne mezze nude ai suoi piedi. Elena intanto continuava a gironzolargli intorno ballicchiando e facendo battute con Claudia sul suo compagno finchè ad un certo punto infilò una mano nei boxer di Ricky. Tutti cominciammo a fischiare per incitarla, “vai vai” le gridavo io, scherzando e guardando in direzione di Luca, finchè Elena abbassò i boxer e tirò fuori un cazzo che zittì subito me e Valentina. Non dico che facesse concorrenza a Rocco Siffredi ma non andavamo molto distanti come diametro, forse era più corto ma era comunque un cazzo fuori dalla media, diciamo che non era normodotato. Adesso avevo finalmente capito la coppia spaiata. Mica scema la sciura. Si portava appresso un ragazzo con una cazzo di tutto rispetto e poteva far divertire le altre coppie e divertirsi anche lei con gli altri partners. Valentina era ancora a bocca aperta fino a quando la guardai e le dissi “amore stai bene?” e tutti scoppiarono a ridere. Luca guardò Valentina e le disse “ ti abbiamo fatto una bella sopresa?” e lei “è proprio il caso di dire…cazzo!…si, ma non so lui se sia contento” rivolta verso di me. Ed Io “amore, ti divertirai tu, mi divertirò anch’io” girandomi verso Claudia e lei subito “ci puoi contare tesoro” con un sorriso da parte a parte del viso. Valentina si avvicinò a Riccardo e gli chiese “posso toccarlo?” cosa che Elena stava già facendo andando su e giù con la mano. Riccardo disse “è tutto tuo, vero Claudia?” “si amore fai quello che vuoi” rispose l’altra. Valentina si avvicinò, gli mise pollice e indice attorno al cazzo, come per misurare la cinconferenza. Le dita si chiudevano appena…poi Valentina senza staccarle se le portò alla bocca come per vedere se le stesse. Tutti scoppiarono a ridere per l’ingenuità di Valentina che disse “eh scherzate voi, ma è un problema mica da poco per noi donne!” . Riccardo saltò giù dal tavolino e si sedette completamente nudo e con il cazzo duro sull’altro divano a fianco a noi tra mia moglie e quella di Luca. Le altre due continuavano a guardarglielo e lui con nonchalance cominciò a segarsi di fronte a tutti. Si vedeva che non era la prima volta che metteva a disposizione di altre coppie le sue doti. Con un dito cominciò a curiosare tra il body di Valentina, che le stava seduta a fianco, spostandole la striscetta che le copriva il capezzolo, prima su uno e poi sull’altro. Questa volta la gelosia non fece capolino nella mia testa, avevo ricevuto il battesimo del fuoco dello scambio di coppia la volta scorsa e adesso avevo quasi imparato a superare la cosa anche se un pò mi giravano i coglioni perchè era una guerra impari verso di lui. L’unica mia consolazione era che la milfona seduta in fianco a me che mi scatenava una curiosità incredibile, soprattutto perchè non vedevo l’ora di spostarle la gonna e vederle la fica. Non mi ero mai fatto una con molti più anni di me e la cosa mi stuzzicava da morire e quindi vedere qualcuno che toccava le tette a mia moglie non mi dava fastidio visto che io avrei potuto fare lo stesso o ben altro con lady tettine in fianco a me.

Elena si alzò, abbassò un pò la musica e mise qualcosa di più tranquillo. Abbassò ancora di più anche le luci. Si risedette in fianco a Ricky glielo prese in mano e senza nemmeno degnare il marito di uno sguardo, si buttò con la bocca sopra il suo cazzo. Valentina rimase in fianco a loro a guardarli, aveva ormai le tette completamente fuori e nonostante fossero 8 anni che me la scopavo mi faceva sempre un gran sesso, poi vederla con quel body bianco e le autoreggenti vicino agli altri due ed in adorazione del cazzo dell’altro, era una cosa fantastica. Mi spaventava solo che non si innamorasse troppo di Riccardo…soprattutto del suo cazzo, ma avevamo stabilito delle regole molto ferree prima di cominciare questo giochino e gli incontri che avevamo dovevano essere solo la ciliegina sulla torta, non la routine e soprattutto solo giochi orali o quasi. Vedevo che Valentina bramava di aiutare Elena e di fatti dopo avermi guardato, come a chiedere il permesso, Valentina prese in mano quel cazzo enorme di Riccardo e se lo mise in bocca. Gli stava tranquillamente in bocca e Riccardo disse “vedi? nessuna ancora si è soffocata” e giù risate. Elena nel frattempo venne da me e mi chiese di aiutarla a scollegare le calze dal reggicalze così poteva togliersi le mutande. Luca quella sera era solo un cuckold ad occhio e croce. Forse aveva scoperto che gli piaceva solo guardare. Tolsi i ganci delle reggicalze e aiutai Elena ad abbassarsi il perizoma, le sue labbrette penzolavano tra le sue gambe e ci avrei volentieri infilato una mano in mezzo, ma non era ancora il momento. Me la sarei gustata a dovere più tardi. L’aiutai a riagganciare le calze e si andò di nuovo a sedere sul divano. Nel mentre il mio cazzo era diventato duro come la roccia e anch’io questa volta mi ero ben attrezzato di ritardante a metà della cena con delle belle spruzzatine di Taurus. Valentina ed Elena facevano gara a chi lo ingoiava di più ma mi sentivo un pò geloso del fatto che l’ultima volta che c’eravamo visti noi quattro ne io ne Luca avevamo ricevuto lo stesso trattamento che adesso stava ricevendo Riccardo. Magari sto giro ci andava meglio. Claudia che era da un pò che osservava la cameriera e la crocerossina che riservavano attenzioni orali al suo compagno si cominciò un pò ad eccitare e simultaneamente ci mise una mano sui pacchi belli gonfi sia a me che a Luca. “Cosa dite tesori, li tirate fuori anche voi o si divertono solo le vostre mogli?”. Luca allora cominciò a sbottonarsi i pantaloni e io infilai una mano sotto la gonnellina e gliela alzai. Sotto c’era una stupenda patatina depilata solo ai lati e sopra una striscia rettangolare di pelo, larga 3 cm che faceva molto pornostar anni 90. Claudia, nonostante sicuramente avesse superato abbondantemente la quarantina e fosse motlo vicina alla cinquantina aveva ancora un fisico notevole. Aveva una piccola pieghetta sulla pancia ma era ancora molto asciutta e soda, solo qualche smagliatura sulle cosce e niente di più oltre ad una piccola cicatrici sulla pancia. Finchè lei aiutava Luca a togliersi i pantaloni e le mutande io ne approfittai di averla di schiena per slacciarle il reggiseno e tirar fuori due piccole tettine sexy con due bei capezzoli duri. Potevano quasi sembrare quelle di una ragazzina 18enne ancora in fase di sviluppo ma le stavano molto bene addosso visto anche il fisico che aveva. Pian pianino le tolsi anche la gonna e rimase completamente nuda, se non avesse avuto qualche piccola ruga in viso e il tono di voce di una che ne aveva viste di tutti i colori, avresti potuto pensare che avesse 30 anni e non quasi 50.

Mi spogliai anche io e alla fine Claudia, con le gambe spalancate, ci mise le mani sul cazzo simultaneamente sia a me che a Luca. Godevo un casino nel vedere questa distinta signora cingere due cazzi nelle mani nello stesso tempo. Io mi feci coraggio e le misi una mano sulla figa e lei aprì ancora di più le gambe per farmi accomodare così le infilai un dito dentro e poi in bocca per assaggiarla un pochino, lei di tutta risposta si leccava i palmi delle mani e ci bagnava la cappella facendoci sobbalzare quando strusciava con troppa foga la mano sopra. Gallina vecchia fa buon brodo dicevano. Sull’altro divano intanto Valentina si era messa gattoni e continuava a succhiarlo a Riccardo mentre Elena, seduta a terra di fronte a lui, si occupava si succhiargli le palle, grandi pure quelle. Claudia chiese a Valentina ed Elena “tesori posso approfittarne dei vostri mariti o vi divertite solo voi stasera?” “ Valentina se lo tolse dalla bocca e rispose “accomodati pure, te li regaliamo per stasera!” ridendo assieme ad Elena. Stronze. Claudia quindi con molta disinvoltura si buttò prima sopra il mio cazzo prendendomelo in bocca e assaggiandomi un pochino e poi si buttò da Luca. Niente male la signora. Riccardo nel mentre indugiava sulle tette di Valentina e poi salì sulla sua patatina ma il body gli impediva di toccarla per bene poichè non aveva i gancetti per aprirlo li sotto. Elena parve accorgesene e si alzò e con indossò solo le calze si mise dietro a mia moglie e cominciò a sganciarle i gancetti del reggicalze e a sfilarle il body. Quando ebbe finito Valentina rimase anche lei nuda e in calze e reggicalze bianco. Il cappellino da crocerossina lo aveva perso appena si lanciò sopra il cazzo di Riccardo e finì per terra tra gli altri vestiti. Elena poi si prese un mollettone e si raccolse i capelli in cima alla testa, aveva capito che quella sera i capelli non dovevano essere un impaccio e andò a dare il cambio a mia moglie che credo ormai avesse un crampo alla mandibola. Valentina venne verso di me e si sedette tra le mie gambe osservando Claudia che me lo teneva in bocca….poi si staccò e ando su da Claudia per baciarla. Le due donne si baciarono intensamente succhiandosi la lingua a turno. L’eccitazione in quella stanza era a mille ed era sparita qualsiasi inibizione ed imbarazzo. Io mi misi in mezzo e ci scambiammo le nostre salive ed umori con un lungo bacio. Poi Valentina scese e prese in bocca il mio cazzo costringendo Claudia a ripiegare su quello di Luca. Tutte e tre le donne erano impegnate a gustarsi i nostri cazzi ma era giunto il momento di fare qualcos’altro. Così presi Claudia per una spalla e la tirai a me….anche io esigevo un servizietto a due. Valentina capì e dopo esserselo tolto dalla bocca lo porse a Claudia che con leggiadria se lo rimise in bocca per poi ridarlo a Valentina dopo qualche leccata. Vedere la signora Claudia che con la sua mascherina ingoiava il mio cazzo aiutata da mia moglie mi faceva eccitare a dismisura e dovetti chiudere gli occhi per un pò e pensare ad altro per non venire in bocca a qualcuna delle due. Luca intanto era andato a recuperare sua moglie che ormai lo aveva consumato a Riccardo a forza di succhiarglielo e si fece riservare lo stesso trattamento anche a lui. Riccardo rimase quindi senza nessuna intorno ma sapeva che era solo questione di pochi minuti prima che le due mogli vogliose del suo uccello tornassero alla carica e quindi si rilassò sul divano.

Dopo qualche minuto in cui le due signore si scambiavano il mio cazzo tra di loro mi alzai dal divano e feci sedere Valentina. Le aprì le gambe e cominciai a leccargliela. Claudia non perse tempo finchè era in attesa del suo turno e dopo essersi sdraiata per terra si infilò tra le mie gambe e me lo prese di nuovo in bocca. Mi girai a guardarla e la vidi con le gambe divaricate e con un dito si masturbava finchè me lo teneva in bocca. Riccardo ne approfittò del posto libero in fianco a Valentina e si sedette vicino a lei e cominciò ad accarezzarle ancora le tette ma il motivo per il quale si era seduto la era sicuramente un altro. Farsi fare delle belle respirazioni bocca a cazzo dall’infermierina della serata era sicuramente meglio che non farsi arrestare da una poliziotta. Alzando la testa notai che Valentina glielo stava mangiando di nuovo con gli occhi. Io sali verso la sua bocca e cominciai a baciare mia moglie, poi le sussurrai su un orecchio “dai amore, fai finta che io non ci sia stasera, che io sia uno sconosciuto e non tuo marito”. Valentina si alzò e si sedette a 69 sopra a Claudia che era ancora distesa a terra a masturbarsi e cominciarono a leccarsi. Mia moglie ci aveva preso proprio gusto a leccare le fiche delle altre, prima Elena, adesso Claudia. Io e Riccardo ci guardammo soddisfatti di vedere le nostre compagne divertirsi tra loro. Dopo qualche minuto perso a guardarle, mentre dietro di loro Luca ed Elena avevano imitato la loro posizione sull’altro divano, io mi avvicinai al culo di mia moglie e mentre Claudia gli leccava la patatina io riservavo attenzioni particolari con la lingua al suo buchetto e poi baciavo Claudia. Ricky salto le due e si mise dall’altra parte sventolando il suo cazzo di fronte alla patatina di Claudia e davanti la bocca di Valentina. Io quindi non persi tempo e feci lo stesso e glielo appoggiai sulla fronte di Claudia, poi lo spinsi fin davanti la sua bocca ed infine cominciai a scopare Valentina dopo essermi fatto strada tra le sue labbra. Claudia intanto si divertiva a leccarmi le palle che le sbattevano addosso ad ogni mio colpo. Valentina riprese in bocca il cazzo di Riccardo e cominciò a sbuffare e ad ansimare come una pazza. Era la prima volta che aveva un cazzo di quelle dimensioni in bocca mentre suo marito la scopava e una donna le leccava il clitoride. Imaginavo che l’orgasmo non avrebbe tardato molto ad arrivare, la conoscevo molto bene ormai. Anche Luca ed Elena che si stavano divertendo da soli ormai da un pò cominciarono a scopare, con un dito di Luca infilato nel culo di Elena. Il mio ritmo cominciò a farsi serrato ed il ritardante per fortuna stava facendo egregiamente il suo lavoro. Valentina cominciò ad urlare sempre più e dopo pochi secondi ebbe il suo primo orgasmo della serata. Poggiandosi con un solo braccio al pavimento si mise l’altro tra le gambe e rimase inginocchiata a terra sopra a Claudia per un pò mentre Claudia si divertiva a stuzzicarla passandole la lingua tra le cosce. Mi rialzai in piedi ed aiutai mia moglie ad alzarsi e la feci sedere sul divano ancora scossa dal super orgasmo che aveva appena avuto.

Le attenzioni di tutti e tre si concentrarono verso l’altra coppia ma a me intrigava sempre molto Claudia. Il fatto che una donna con molti più anni di me le piacesse mettersi in bocca un cazzo giovane mi faceva arrapare di brutto e giocare con la sua fighetta mi avrebbe eccitato ancora di più. Lasciai quindi Luca ed Elena nelle mani di Riccardo e io mi concentrai su Claudia. La feci sedere sul divano in fianco ad Elena e le apri le gambe, mi sedetti a terra di fronte a lei e con due dita le apri anche le labbra della fica. Quel ciuffetto di pelo sopra la patata mi ricordava tanto i film di Miss Pomodoro od Olivia del Rio nelle famose cassette vhs. Cominciai ad esplorare la sua fica con la lingua e poi tirandola appena fuori dal divano col culo le incominciai a infilare un dito proprio dentro lì. Claudia pareva divertirsi ma non era ancora soddisfatta Così allungai una mano e recuperai il suo manganello da poliziotta, lei lo vide e disse “uh..mi vuoi far proprio godere allora”. E cominciai ad infilarglielo dentro alla sua patatina andando sempre più su. Dopo un pò mi girai e chiesi a Luca di venire da me. Elena credo non vedesse l’ora di toglierselo di torno. Pensai che eravamo in troppi in quel salotto così presi Claudia per una mano e assieme a Luca ci spostammo nella stanzetta in fianco al bagno e lasciammo le due mogli in balia di Riccardo. Appena entrati in camera Claudia si inginocchiò e io e Luca ci mettemmo di fronte a lei pronti per un servizietto fatto con dovuta esperienza vista l’età. Io poco dopo mi posizionai dietro a Claudia, anzi per la precisione sotto, morivo dalla voglia di leccarle le labbrette che le penzolavano tra le gambe e non solo quelle. Appena mi misi sotto cominciai con la lingua a sfiorargliele e lei istintivamente contrasse i muscoli delle cosce, poi scivolai più indietro e le passai la lingua sul buchetto mentre da sotto vedevo il cazzo di Luca che mi sovrastava e la bocca di Claudia che se lo ingoiava tutto. Con una mano cominciai a segarmi ma Claudia voleva altro e si distese sopra al piccolo divano che c’era nel guardaroba a gambe aperte. Voleva essere scopata ma io e Luca le dicemmo che la nostra regola era niente penetrazione ma solo rapporti orali o cose del genere. Lei per tutta risposta ci disse “ bè cosa pensate stiano facendo di là le vostre mogli col mio tesoro?”. Io e Luca ci guardammo e nudi ci incamminammo verso il salotto. Ci fermammo dietro l’angolo e ci mettemmo in ascolto. Sentivamo ansimare entrambe ma magari stavano solo facendo un 69 mentre lui le guardava. Luca si affacciò per primo e alzò un sopracciglio, io guardai subito dopo e forse il mio “fai finta che io non ci sia” lo aveva preso un pò troppo sul serio visto che mia moglie, ripeto mia moglie, si stava facendo scopare a pecorina dal cazzone di Riccardo mentre Elena distesa sotto di lei si divertivà ogni tanto a tirarglielo fuori dalla fica e metterselo in bocca mentre Valentina con la lingua le stuzzicava la figa. Io rimasi allibito ma al tempo stesso mi ritornò l’erezione che avevo perso stando dietro l’angolo. Ci raggiunse anche Claudia e ci disse “visto? che vi avevo detto, difficile resistere”. Tutti e tre sentendo la voce di Claudia si girarono a guardarci sorpresi, Riccardo si tolse da dentro a mia moglie, per fortuna aveva il preservativo almeno, ed io esordì con “amore ti stai divertendo? credo proprio di si….ma adesso se permetti mi diverto pure io” intendendo dire che tutte le regole sarebbero andate in fumo anche per me. Per tutta risposta lei rispose “ma amore me lo avevi detto tu” e andò indietro con il culo cercando di rimettere dentro quello che Ricky aveva appena tolto.

Presi Claudia per una mano e la distesi sul divano, le chiusi le gambe e gliele girai su di un lato con il culo che le usciva dal cuscino. Cominciai a leccarle la figa per inumidirgliela un pochino e poi indugiai sul buchetto qualche secondo in più del solito. Adoravo spingergli la lingua dentro al suo culo. Appena fu bagnata al punto giusto cominciai a puntarglielo e glielo spinsi dentro…senza preservativo per il momento ma poco dopo ne misi uno che mi allungò Luca. Cominciai a scoparla ma il mio obiettivo quella sera era inculare miss labbra a ciliegina. Elena nel mentre si era divincolata da sotto Valentina e credo stesse valutando con Luca di scopare anche lei con Riccardo in cambio di Claudia o Valentina. Per me ormai non cambiava nulla, mia moglie poteva essere scopata da chi voleva in quella stanza. Aveva infranto una regola e uno o due uomini ormai non facevano più differenza. Finalmente riuscì nel mio intento e cominciai a stantuffare Claudia nel culo, cosa che risultò meno difficile farlo rispetto a mia moglie. Valentina per mia fortuna non se ne accorse. Il mio cazzo era stato letteralmente risucchiato dentro e la posizione era perfetta per farlo scivolare su e giù. Mi piaceva incularla e infilarle un dito nella patatina ma la situazione così trasgressiva ed intrigante mi fece venire dopo pochi minuti che avevo cominciato a divertirmi li dietro. Rimasi qualche secondo dentro a Claudia e poi appena il mio cazzo fu spinto fuori dal suo culo corsi in bagno a risciacquarmi. Quando tornai in salotto trovai mia moglie distesa sul bracciolo del divano, abbastanza largo da riuscire a reggerla, con le gambe appoggiate sulle spalle di Luca che giocava col suo cazzo ad affondarglielo tra le sue labbra e anche un pò dentro, poi lo tirava fuori e lo strofinava sul suo clitoride. Elena invece era sotto le grinfie di Ricky impegnata in una virtuosa posizione ovvero aveva la schiena appoggiata sull’altro divano, la testa sul pavimento sopra ad un cuscino e le gambe per aria. Riccardo invece aveva le gambe divaricate sopra di lei e con movimenti molto lenti le infilava il cazzo dentro tenendoselo con una mano verso il basso. Claudia li osservava da vicino e accarezzava le tette ad Elena. Appena mi vide Claudia mi prese per mano e mi fece stendere vicino a Valentina. Si sedette in fianco a me e con qualche potere magico e un sublime gioco di bocca e lingua mi fece tornare il cazzo di nuovo duro nel giro di una manciata di minuti. Luca intanto stava letteralmente facendo impazzire mia moglie col giochetto dello strusciamento e dopo essermi alzato in piedi mi diressi da Elena, che ormai aveva tutto il sangue alla testa ed era paonazza in viso. L’aiutai a rialzarsi e la stesi sul divano vicino a mia moglie. Le girava la testa mi disse. Vedi un pò te. Certi numeri si fanno solo al circo.

Lei era l’unica con la quale non avevo ancora interagito e il suo culo a mandolino era una meraviglia. La presi per mano, la misi carponi appoggiata al divano, le presi il culo con le mani e le aprì le natiche e affondai il viso in mezzo cominciandole a leccare il buchetto spingendo la lingua un pò dentro e dopo poco la girai, le apri le gambe e ci scivolai in mezzo fino ad arrivare di nuovo sulla sua passera, le passai la lingua sulle labbra e poi sul clitoride e poi la misi dentro fino a dove pochi minuti prima il cazzo di Ricky andava dentro e fuori. Dopo essermela gustata un pochino le infilai dentro un dito che quando lo tirai fuori misi in bocca a Valentina in fianco a me sul bracciolo del divano. Lei lo leccò con avidità e nello stesso istante Luca, forse eccitato a vedere il servizietto che avevo riservato per sua moglie, lo tirò fuori dalla fighetta di Valentina, si tolse il preservativo e dopo due colpi di mano le venne appena sotto l’ombelico. Valentina si alzò delicatamente guardandomi come se si sentisse in colpa per il fatto che qualcun’altro oltre a me le fosse venuto addosso, si mise una mano sotto la pancia e corse in bagno. Mancava solo Riccardo adesso che ci dava dentro da un pò con Mrs Claudia ma sembrava resistere molto bene. La tirò giù dal divano e la mise a pecorina e cominciò a spingerglielo su rai2. A me la signora mi attizzava sempre tanto, sarà stato per la mascherina e quindi per quel senso di mistero su chi si nascondesse sotto, sarà stato perchè aveva ancora un fisico da ragazzina nonostante fosse molto più avanti con l’età rispetto alle altre due, fatto sta che mi buttai per terra sotto di lei a succhiarle prima i chiodini delle sue tettine, poi mi spinsi oltre e le scivolai fin sotto alla patatina finchè il suo compagno la inculava. Cominciai a leccarle il clitoride e a pochi centimetri dalla mia faccia avevo Ricky che andava avanti e indietro dentro al suo culo col suo cazzo . Pregavo che non uscisse mai da quel buco sennò avrei avuto un incontro ravvicinato del terzo tipo con quel affare e i suoi attributi, e non sarebbe stato bello. Claudia cominciò a godere ansimando come se stesse avendo 5 orgasmi multipli. Come se non bastasse anche Elena cominciò a riservarle un pò di attenzioni perchè sentivo le sue mani che le toccavano le tette, poi una delle due, non so chi delle due perchè non vedevo, ingoiava ogni tanto il mio cazzo. All’apice delle urla di Claudia anche Riccardo non resistette e vidi le vene del suo cazzo, che era a pochi centimetri dai miei occhi, gonfiarsi e venire dentro al culo di Claudia. Nello stesso istante anche Claudia raggiunse l’orgasmo urlando e imprecando come una pazza. Il linguaggio forbito usato a cena era andato a farsi benedire. Io scivolai subito via da sotto Claudia, terrorizzato di ricevere qualche regalino di Ricky dritto in faccia appena si fosse tolto dal culo della sua lady. Mi sedetti per terra e osservai la scena. Elena era senza mascherina, senza più calze e autoreggenti, col trucco colato e svaccata sul divano, Claudia era moribonda a terra, Riccardo disteso in fianco a lei. Anche lui stremato dalla maratona. Mancava all’appello mia moglie e Luca. Andai in bagno a vedere ma tanto sapevo che Luca era scarico e quindi non poteva far niente. Credevo io. Lo trovai disteso sulla vasca mentre aspettava che Valentina in piedi ai bordi della vasca da bagno cercava di fare la pipi addosso a lui. Quando entrai mia moglie era in notevole imbarazzo. Luca molto meno e cercò delle scuse per difenderla addossandosi la colpa. “Eh no!” esclamai “pure questo?” “che ti sei ammattita stasera?”. La mia gelosia aveva raggiunto ogni limite, poteva passare tutto il resto ma questa cosa era troppo intima per dividerla con una persona che aveva visto solo 3 volte nell’arco di 6 mesi. Così la presi per mano e la feci scendere dalla vasca. Lei mi disse “che c’è? sei geloso perchè non lo faccio a te?” “si” risposi io “certe cose vanno fatte solo tra me e te e questa cosa rientra tra queste” “vabbè” disse lei “se vuoi io sono pronta adesso, dai entra in vasca” “no” dissi ”preferisco farmi una doccia adesso”. Così tenendoci per mano corremmo su nel bagno al piano sopra che aveva la doccia. Aprimmo l’acqua calda prima di entrare e appena fu calda al punto giusto entrammo dentro. Ci bagnammo un pochino e poi io mi sedetti in doccia tra le sue gambe, gli diedi una leccatina tra le chiappe del culo e rimasi in attesa, avevo una visione ravvicinatissima della sua patatina. Dopo qualche secondo cominciarono a scendere delle gocce di pipì che cadevano sopra al mio cazzo, mi spostai un pò più sotto e tirai fuori la lingua, un sapore acido ma dolce allo stesso tempo pervase nella mia bocca. Il liquido caldo colava dalla mia lingua finendo sulla mia pancia, poi il getto aumentò e Valentina lo direzionò sopra al mio uccello. Cominciai a segarmi di nuovo e prima che finisse venni per la seconda volta inebriato dal suo odor di donna che aleggiava dentro alla doccia. Valentina riaprì l’acqua e finimmo di lavarci entrambi, ci asciugammo con gli accappatoi che trovammo nel bagno e scendemmo le scale, ormai senza più le mascherine ma dopo quella serata ormai non aveva più senso rimanere anonimi. Nel salotto erano tutti addormentati, il vino e la stanchezza avevano fatto il loro effetto e erano tutti senza maschera, guardai Claudia, era ancora più affascinante senza maschera e il contorno occhi non nascondeva più la sua età. Io e Valentina ci rivestimmo in fretta senza far rumore, raccogliemmo le nostre cose e scrivemmo un messaggio di saluti che lasciammo sopra la tavola con scritto “Grazie per la splendida serata, è stato fin troppo divertente e oltre ogni aspettativa, ci faremo vivi noi per organizzare un altra festa. Baci”
Aprimmo la porta ed il cancello e uscimmo di casa. Montammo in macchina e tornammo a casa. Il mattino dopo a mente lucida discutemmo a lungo su quanto accaduto e per un pò decidemmo di fare una pausa da certi incontri. Dovevamo prima ricucire lo strappo che il nostro rapporto aveva avuto quella sera e così prenotammo un weekend romantico in una spa vicino al confine tedesco. Dove successe l’imprevedibile….ma questo ve lo racconto la prossima volta. Ciao


di
scritto il
2017-02-16
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