Io e lo stallone ancora

Scritto da , il 2017-01-31, genere zoofilia

Dopo diverso tempo le mie esperienze in maneggio con il cavallo andavano sempre più intensificandosi. Io e lui avevamo stretto un legame molto molto intenso e complice. Per motivi pratici avevo posticipato i nostri piacevolissimi giochi dopo l'ora di maneggio, cosi da non stancarci e stremarci ancora prima di lavorare insieme. Arrivo la, lo preparo, montiamo quell'oretta, oretta e mezza e dopo quando abbiamo finito lo porto al suo box (si fa per dire visto e considerato quello che facciamo possiamo definirlo come nostro) lo spreparo, mi spoglio e mi infilo nel box con lui. Siamo stanchetti, sudati ma molto molto vogliosi. Lui inizia già ad avere la sua vistosissima erezione ancora prima di uscire dal campo. Sa già cosa lo aspetta, e non vede l'ora aggiungerei. Come del resto il suo affiatato cavaliere. Come dicevo prima, dall'ultimo racconto è passato del tempo, il nostro rapporto si è intensificato moltissimo e siamo passati a dei giochi più spinti e completi. Innanzitutto il rapporto ha inizio con un mio approccio orale... Si orale ma non come si potrebbe pensare, infatti inizio a "giocare" con il suo ano nerissimo. Ho cominciato delle intense sessioni orali di rimming (ass licking) con il suo splendido posteriore. Sono diventato talmente bravo che da un po di tempo ha iniziato ad avere delle contrazioni di piacere abbastanza vistose. Per non parlare della sua erezione che arriva a livelli estremi. Ama molto questa pratica, farselo leccare in senso orario e poi anti orario lo eccita molto, come eccita me del resto. Sentire il suo calore e poi affondare con la lingua. Che goduria! Poi dopo averlo "riscaldato" abbastanza passo al suo enorme membro duro come il granito. Inizio a toccarglielo e a massaggiarglielo con estrema dolcezza. Fa un caldo quasi insopportabile, io ho tutto il corpo madido di sudore, bagnatissimo, i raggi di luce che filtrano dalla finestra del box lo fanno luccicare. Il poderoso corpo dello stallone intriso anch'esso di sudore è caldissimo, quasi scottante. Mente con le mani massaggio il suo enorme pene con la lingua passo sui suoi testicoli grossi come mele e leccando e succhiando (sempre in maniera molto dolce e gradevole) lo sento eccitarsi sempre più, fino al punto di capire che è prossimo a venire. Allora separo la mia bocca dai suoi testicoli sudati e pieni fino a scoppiare e appoggio le labbra sulla punta del suo grosso cazzo scuro. La apro. Inizio a infilarmelo in bocca, sempre più in fondo, sempre più giù, e succhio. Questa volta con molta energia, con l'intenzione di farlo impazzire di piacere. Succhio forte muovendo la testa su e giù, o per essere più precisi, viste le circostanze, avanti e indietro. Con vigore, massaggiando la base del suo cazzo con le mani. Mi faccio scopare la bocca con foga. Continuo cosi aumentando via via l ritmo fino a sentire la cappella dello stallone dilatarsi a ombrello, il segnale che indica che di lì a pochissimo mi ritroverò ad annegare nel suo sperma, spruzzato in maniera indecente ed abbondante tutto nella mia gola. Eccolo! Arriva! Io cerco di ingoiare il più possibile, ma come sempre il getto è troppo forte e violento e me ne schizza fuori dai lati della bocca una grandissima quantità. Questa volta data l'impeto e la foga che ci ha messo mi ha fatto uscire un generoso fiotto perfino dalla narice destra del mio naso... Un male atroce. Una sensazione orribile, durata spero per fortuna pochissimo. Sono rimasto la un paio di minuti. A terra. Completamente nudo, sudato e coperto di sperma equino. Ma felicissimo e soddisfatto, come lo stallone del resto. Sbuffava a mano a mano che la sua vistosissima erezione andava scemando. Io ero venuto da un pezzo, solo che non riuscivo a distinguere il mio sperma dal suo visto le condizioni nelle quali versavo. Sudatissimo, coperto di sperma equino, umano e polvere. Le piante dei piedi nere, i capelli appiccicaticci per tutto quel mix di umori/sporco/ecc.. Mi alzo, lo porto fuori dal box, lo lavo. Mi lavo. Lo rimetto dentro e dopo essermi vestito ritorno verso casa, pregustandomi già il prossimo incontro con il mio amato cavallo. Contento in cuor mio di avere un compagno di giochi come lui, come del resto le altre cavalle che monto in maneggio saltuariamente. Un harem privato con il quale mi diverto tantissimo e rendo speciali momenti che altrimenti lo sarebbero molto meno. AH che posto meraviglioso il maneggio...

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