La coinquilina

Scritto da , il 2017-01-13, genere saffico

Sto accavallata tuta nuda sul pomolo del letto della mia coinquilina. Ho aspettato che uscisse di casa, so che torna questa sera, quindi sono tranquilla.
Accolgo il largo e lucido pomolo in legno dentro la mia vagina lubrificata,che all’inizio fa sempre un po’ male, ma ormai mi ci sto abituando.
Non ci ho dormito su tutta la notte, aspettavo solo che si facesse mattina per aspettare che se ne andasse di casa per lasciarmi libera a sua insaputa la camera.
Oggi sono calda, sono caldissima. Ho delle fantasie in mente che non vedo l’ora di immaginare, mentre vedo il mio corpo riflesso sul lungo specchio. Mi piaccio, non sono il massimo che si può cercare in una donna, ma in certo senso mi amo.
Prima cavalco lentamente, lascio che le pareti si abituano. Un dito striscia lungo il fianco, poi mi tormento l’ano. Poco poco mi inclino ,mi accarezzo e ci volo più giù.
-Oh!- Uno stridulo urletto di dolore e stupore mentre inizio a godere.
-Su troietta, avanti, che ti piace il mio bel CAZZO- Enfatizzo la pronuncia di quella parola, perché oggi mi eccita particolarmente.
Sì, insceno una conversazione da sola ,perché mi piace, perché mi eccita. Perché sono sola e me ne frego di cosa possono pensare gli altri.
-Sì … Dammi quella bestia maiale! Porco. CAZZONE senza palle! Fammi vedere cosa sai fare-
Sono eccitatissima. Finalmente sto tenendo a bada la mia fica, mi sento finalmente bene. Guardo ancora il mio riflesso allo specchio, mi accarezzo i capelli, e me li butto all’indietro per potermi ammirare il seno.
-Vecchia maiala ! Chi è senza palle? Eh? Vecchia bagascia … - Non sono per niente vecchia, ma oggi mi piace così - … Ti piace essere trombata sul letto della tua amica lesbica? Eh?-
In realtà se un uomo mi parlasse così, gli taglierei il pene glie o butterei dal balcone, ma io posso.
- Lo vuoi un pompino? Fammelo succhiare,dai . Lascia che te lo prenda in bocca un po’-
Lo tolgo dalla mia vagina, mi accovaccio e prendo a leccarlo avidamente. È lucido e sa di figa. La mia figa. Ed è bellissimo. Socchiudo gli occhi, e immagino un bel pene caldo e duro tutto per me, mentre con le dita mi tormento il clitoride.
Ci sputo su, mugugno un po’, spargo la mia saliva ovunque. Smetto di masturbarmi perché sento che sto per venire, non voglio che sia così veloce.
Mi rialzo di fretta. Mi sistemo lentamente per non farmi un danno
-Nel culo, tutta nel culo! Sbattimi stronzo! Sbattimi, presto. AAAAH Sì ! LA VOGLIO TUTTA NEL MIO CULONEEEE CAZZOOOOO- Urlo, a tratti quasi ringhio. Stringo i denti porto la testa indietro, mi muovo ritmicamente, tormento ancora la mia vagina.
Si apre la porta!
-No ma fai! Tranquilla, in camera mia nel mio letto!- è lei, la mia coinquilina. Sono mortificata. Divento rossa come un peperone,mentre lei mi fissa e posa la borsa.
Mi blocco, ma beccata così con le mani nel sacco, non riesco a muovermi per sfilare il pomolo dal culo. Non riesco a trovare le parole.
-Avanti, su dai continua. In realtà è da un pezzo che ti sento-
-Ma … tu … -
-Eh giù, oggi un imprevisto, niente lavoro.- Intanto mi si avvicina sempre di più, alza una mano e me la mette sulla spalla fissandomi dritta negli occhi.
-Avanti su dai, fammi vedere dov’eri rimasta.-
Mi cinge i fianchi piano, e mi spinge verso il basso mentre mi guarda il bacino.
-Credevi che non lo sapessi che la mattina quando vado via ti masturbi sul mio letto? Ma guarda che a me piace questa cosa. – Non capisco se il suo è sarcasmo o dice veramente,intanto mi abbasso prendendolo nuovamente nel sedere. Mi sento come se l’avessi presa in culo in tutte e due i sensi.
-Brava,così … su! Sei bravissima … - Mi squadra per bene, lei è lesbica, e so di piacerle un po’ - … Ero felice che ti masturbassi sul mio letto, ma non pensavo che immaginavi ad un uomo, credevo che lo facessi per me- Stacca le mani dai fianchi e mi strizza le tette.
- Che bei capezzoli che hai. Sei proprio una bella puttanella, dici bene.-
Continuo a fare su e giù lentamente, intanto lei prende a succhiarmi una tetta. Lo fa bene, riesce a rilassarmi e a farmi eccitare di nuovo.
-Spogliati su … Fammi vedere le tue tette, dai ti supplico. Masturbiamoci insieme- Sono presa dal momento ambiguo e mi lascio andare.
Lei si infervora a leccarmi le tette e a massaggiarmi la vagina.
-Tu ti masturberai! Io ti chiaverò da dietro – Mentre lo dice prende a spogliarsi. Lei è pienotta, una pelle pallidissima. Mi mostra le sue bellissime tette enormi, l’areola ampia e rosa con due palline di carne al centro. I fianchi larghi e la figa pelosissima al centro di due cosce piene.
Si mette accanto a me , strofina la sua patata sulla mia coscia e comincia a schiaffeggiarmi. Dallo specchio posso vedere il suo ampio culo, il seno che oscilla.
-Sei bellissima!- Mentre lo dico ,cerco di afferrarle i seni, lei si mette invece dietro di me, mi cinge con un braccio e con l’altra mano mi schiaffeggia il seno.
-Brava ! Troia! Brava!- Ad ogni schiaffetto scandisce una parola .Ti … Piace … Il … Mio … Cazzo .. Eh?-
-Siiiìh … Mi piace il tuo cazzo! Mi piace troppo il tuo CAZZO!-
Sono a pieni regimi, di nuovo eccitatissima, non capisco più nulla. Per me adesso va molto meglio delle iniziali aspettative.
-Ma che bel culo sfondato che hai . Lo sai che sei una vacca? … Rispondi. Lo sai che sei una bella vacca?-
-Sì. Sono una vacca! –
-Sei la MIA vacca!-
- Sì, sono la tua vacca, solo la tua vacca-
-Brava, allora muggisci - Mentre lo dice si strofina con i peli pubici sul mio sedere, e mi strizza fortissimo i capezzoli lasciandomi senza scelta.
-Avanti muggisci come fanno le vacche come te-
- Muuuh muuuuuh-
-Brava, ti piace essere munta!-
Allenta la presa un po’, poi improvvisamente li tira ancora di più
-Aiho! Muu muuu … Per favore sbattimela in figa, per favore. Aih! Muuu-
- Certo tesoro! Alzati che te la do tutta in figa. Vuoi che ti ci sboro dentro? Eh?-
Questa sua pronuncia di “sborra” con una sola “r” mi fa accanire sempre di più.
-Sì ti supplico, voglio che mi sborri tutto dentro. Porco! Voglio la figa piena di sborra!-
Mi alzo, cambio buco e comincio a penetrarmi finalmente davanti.
-Come è allenata la mia troia. Salta, salta, che ti riempio tanto da farti uscire la sbora dai capezzoli-
-Sì , riempile di sborra le tette. Dammi il tuo bollente latte di cazzo!-
Improvvisamente si ai stacca, sale sul letto, porta avanti il pube tirandosi su la vagina e spalancandola mentre mi afferra per la testa.
-Leccamela ! Leccamela ! Su, su, sto venendo! Godo cazzo! GODOOOO!-
Non faccio in tempo a metterla a fuoco, vedo che è rosa, vedo che è stupenda, mi attacco subito con la bocca alle sue labbra e la lecco forte. Sento che comincia a tremare, la cosa fa godere sempre di più anche me. Da quella angolazione,oltre la pancia, vedo la parte sotto delle sue tette che vibra tutta. Si stacca un attimo, mi da un paio di schiaffetti sul muso che mi fanno impazzire.
-Non ti fermare! Sto sborando … Sì, sto sborando, lecca lecca! To! Troia bevi. Uuh bevi il tuo latte ! – Mi tira i capelli, mentre dalla sua vagina straripa un fiume in piena di brodaglia bianca che mi riempie la bocca, il volto e le tette. A quel punto riesco solo ad ansimare.
-Sto venendo sì! Sto venendo … sto vene … - Mi si smorzano le parole in bocca. Stringo gli occhi, serro i denti, mi dimeno tutta, intanto lei si premura di schiaffeggiarmi le tette. Non so come cazzo fa, ma l’intensità è perfetta per farmi godere il doppio. Vengo anche io ,vengo parecchio forte, se non ci fosse stata lei non mi sarei nemmeno sorretta.
Adesso mi accarezza i capelli.
-Su ,stenditi, fammela leccare un po’-

Questo racconto di è stato letto 1 4 9 4 2 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.