I ricordi di Debby: le bellezze della campagna

Scritto da , il 2010-11-29, genere trio

Un altro ricordo. Sempre dei miei giorni con Luca. Mi è venuto in mente di raccontarlo per una delle mie care amiche che mi leggono assiduamente, Donatella. Ultimamente il suo commento ha espresso un rimpianto: "peccato che non ci fosse anche un cane!". Ebbene, cara Donatella, una piccola esperienza in questo senso l'ho fatta anche io, in gioventù, benché non sia rimasta un'amante del genere. E' un racconto che ti dedico.
Luca aveva deciso di farmi conosce ad una copiia di suoi amici. Li andammo a trovare in campagna, dove si erano trasferiti, mettendo su una produzione di olio e miele.
Erano affabili ed affascinanti. Suoi coetanei. Lei bassina, pienotta, molto sensuale, con due grandi labbra ed occhi da cerbiatta; lui molto contadino: vigoroso, essenziale, bello, abbronzato, forte.
Capii subito che non si trattava di un pranzo tra amici e basta. Appena entrati, infatti, Luca abbracciò Elsa e la sbaciucchiò davanti al marito, il quale si buttò su di me con identico entusiasmo.
"Allora Debby cara" mi disse Gianrico "Che ne dici di rendere la pariglia a questi due porconi?" e mi strinse tra le braccia, stampandomi un bel bacio in bocca, di quelli da ricordare. Lo assecondai ed in breve mi ritrovai dietro Luca che mi spingeva il cazzo già in tiro sulle natiche.
"Forza, porconi. E' ora di pranzo. Che ne dite se riprendiamo l'argomento dopo?" disse Elsa.
"Giusto!" risposero entrambi avvicinandosi al camino e dandosi da fare con la brace.
"Mi vieni ad aiutare in cucina" mi chiese lei.
"Volentieri!" esclamai.
Non nascondo che mi attirava. In qualche modo Luca, dopo l'esperienza che mi aveva fatto fare con la mignotta e con altre due sue amiche nei mesi successivi, mi aveva decisamente deviata e mi aveva fatto cogliere la bellezza del frutto femminile. Lei, poi, era davvero bellissima.
L'aiutai in cucina. Non mancavano occasioni per strusciarci il seno od il sedere "inavvertitamente". Ridevano. Immediatamente si era creata una grande complicità.
"Da quanto stai con Luca?"
"Otto mesi"
"Uau! E' un record per lui. Deve essere proprio innamorato. E ... come ti trovi con lui?"
"In che senso?"
"Lo sai, porcellina. Ti piace quello che fa ...?"
"Molto"
"Allora sei proprio il suo tipo. Quando stava insieme a me non ho resistito più di due mesi. Ero troppo incazzata di dover subire le sue fantasie. Poi, però ... è come se mi avesse segnata. Quando ci lasciammo non riuscii a fare altro che cercarmi un uomo come lui. Ora sono davvero felice"
"Voi ... stavate insieme?"
"Sì, non lo sapevi? Non dirmi che sei gelosa ... Non puoi esserlo se stai con lui da otto mesi"
"No, infatti ... è che ..."
"Cosa?"
"Niente ..."
"Allora, dimmi, ti piacciono le donne?"
"Molto" risposi con entusiastica sincerità.
"Lo immaginavo. Luca te le fa piacere per forza. Te le propone con un tale charme ..."
"A te?" replicai.
"Molto. Davvero molto. A dire il vero a me piace il sesso in ogni sua forma. Mi piace persino Terry"
"Chi è Terry?"
"Il nostro cane. Non l'hai visto?"
Sì, l'avevo visto. Uno splendido esemplare di pastore tedesco gigante.
"Un cane?"
"Ahi, porcellina ... allora la tua iniziazione non l'ha ancora completata il buon Luca!"
Ero scandalizzata ed incuriosita.
"Vieni, cara. Ti presento Terry"
e mi portò in una delle stanze da letto ospiti, dove Terry stava sonnecchiando accanto alla finestra.
"Terry, tesoro, vieni qui che abbiamo ospiti"
Terry si alzò scodinzolante.
Lei lo accarezzò dolcemente sul muso e mi disse di fare altrettanto. Poi mi guardò e disse qualcosa sul fatto che avrei dovuto mettermi la gonna e non i jeans, ma che, calandoli alle caviglie mi avrebbe comunque potuto mostrare qualcosa di piacevole. Fui riluttante. Lei smise di accarezzare il cane e mi slacciò la cintura, mi slacciò i pantaloni e mi abbassò il tutto alle caviglie.
"Senti come sei bagnata, tesoro. Non dirmi che Terry non ti piace perché nessuno ci crede" esclamò toccandomi la fica. Ero esterrefatta.
Nel frattempo Terry si era eccitato ed aveva preso ad abbracciare con le zampe anteriori la gamba della padrona.
"Sciocco di un cane! Non è me che ti devi fare. Su, vieni" ed accostò il muso alla mia fica. "Lecca, da bravo" Terry leccò abbondantemente. La sensazione fu unica, davvero unica. Quella lingua grande, ruvida, molto bagnata ed il tartufo che si schiacciava sulle grandi labbra. Mi bagnai molto.
"Ora basta!" e lo scansò.
"Rivestiti porcellina, altrimenti si scuoce la pasta. Dopo, se vuoi, possiamo continuare ed anche andare oiltre. Stai tranquilla che per Luca sarà un grande regalo vederti mentre ti fai scopare da un cane"
"Sei sicura? Non ha mai fatto cenno a ..." dissi, tirandomi su i pantaloni, mentre Terry ancora cercava la mia fica e guaiva eccitato.
"Certo! E' lui che mi ha insegnato!"
"Ah" mi limitai a replicare, non sapendo cosa pensare di tutto ciò: possibile che conoscevo così poco il mio uomo? Che con me non avesse fatto qualcosa che gli piaceva tanto?
Tornammo in cucina e fummo raggiunte poco dopo da Luca e Gianrico.
"Allora, femmine, è pronto?" chiese Gianrico prendendoci in giro.
"Certo, mio cavernicolo" rispose Elsa, scolando la pasta.
Luca si avvicinò a me e riconobbe sul mio volto un'aria eccitata, interdetta, furba, menzognera.
"Che c'è? E' successo qualcosa, qui? Non me la raccontate giusta voi due"
Elsa rise di cuore.
"Tieni, porta la pasta in tavola che dopo ti racconto"
Luca passò la pasta a Gianrico, abbracciò elsa e le disse:
"No. Tu me lo racconti subito" si baciarono.
Tra un bacio e l'altro lei le disse quello che era successo con Terry.
Luca rise di cuore e la strinse ancora di più a sé.
"Lo sapevo! Lo sapevo che l'avresti fatto. Brutta cagnolina calda clada. Sapevo che l'avresti convinta. Ti amo, lo sai?"
Nel frattempo era rientrato Gianrico.
"La ami? Sicuro? La vuoi indietro? Posso sempre riflettere sullo scambio. Io mi tengo Debby ... mi sembra ben piazzata e più giovane"
"Stronzo!" esclamò Elsa sempre abbracciata a Luca.
"Puttana!" replicò il marito, sempre scherzando.
Luca venne verso di me.
"Sai di cosa stavamo parlando Gian? Di Debby che ha provato la lingua di Terry!"
"Ma dai! Di già? E ... l'avevi mai fatto prima?" mi chiese
"No"
"Uau! E ti è piaciuto?"
"Sì, molto"
"Fantastico! Allora vorrà dire che per oggi Terry inzupperà una fica diversa da quella di mia moglie. Che ne dici Luca?"
"Dico che sarà meraviglioso"
Mangiammo di gusto.
Gli uomini ci chiesero di spogliarci nude e mangiare così. Obbedimmo. Il calore del camino non ci consentiva di sentire freddo.
Inutile dire dove intingessero i loro crudi: carote, sedani. Le nostre fiche erano un pinzimonio costante.
Ci fecere sedere in braccio a loro: io su Gianrico ed Elsa su Luca.
Ci toccarono per tutta la cena, ci baciarono, poi ci spedirono davanti al camino, sdraiate sul tappeto, a fare l'amore. Io e lei. Loro, sul divano, si godevano lo spettacolo. Ci amammo alla grande. I suoi seni abbondanti, le sue cosce piene, la sua fica morbida. Leccai e succhiai tutto quello che potevo avidamente. Lei mi riempiva la fica ed il culo con le sue dita e poi le leccava con gusto. Venimmo più volte. Eravamo fradice di piacere. Dopo una mezz'ora, gianrico andò a prendere Terry e lo lasciò in mezzo a noi. Il cane era eccitatissimo e slinguazzava ovunque: le nostre facce, le nostre fiche ...
"Guarda, non ci capisce più niente. E' diverso da quando è solo Elsa che dà spettacolo. Ora Terry ha ben due fiche. Chissà quale sceglierà"
Elsa prese a baciarlo. Terry le leccava il viso e lei aprì la bocca, tirando fuori la lingua e restituendo le leccate.
"Prova. E' fantastico ..."
mi disse
Provai. Lentamente allargai le labbra e tirai fuori la lingua. La saliva di Terry aveva un sapore quasi di pesce. Un po' nauseante, all'inizio. Presto, però, mi abituai. Terry tentò più volte di montarci, ma non eravamo nella posizione giusta. Infine elsa fu generosa e mi lasciò l'onore. Mi fece mettere a quattro zampe ed aiutò Terry a montarmi sopra, infilandogli il cazzo nella mia fica. Fu un'espereinza incredibile! Sentii un bel cazzo peloso penetrarmi e sfregarmi forte.
Luca e Gianrico lo incitavano e ridevano. Elsa si posizionò sotto di me e mi leccò la fica. Sentii presto il fiotto caldo di sperma del cane riempirmi l'utero. Provai vergogna, schifo, paura e piacere. Tentai di muovermi. Elsa mi fermò. Aspetta, piccola. Devi aspettare che il nodo si sgonfi. Mi lasciò lì, a quattro zampe, ed andò a sbocchinare il marito e Luca. Due cazzi nella sua piccola, morbida bocca mentre io avevo ancora il cane pastore nella fica. Finalmente il nodo si sciolse e Terry mi abbandonò.
"Vieni qui, porcellina" mi chiamò il mio Luca.
Continuando a camminare a quattro zampe lo raggiunsi.
"Ho voglia di scoparti, ma non coglio certo infilare il cazzo dove è appena venuto un cane. Elsa puoi fare qualcosa per me?"
Elsa smise di spompinarli e passò alla mia fica. Infilò la lingua ben dentro e tirò fuori, ingoiandolo, tutto lo sperma di Terry che riusciuva a raggiungere. Ce l'aveva persino intorno alla bocca quando, finito il lavoretto disse:
"Ecco, amore, te l'ho riputita per bene"
Allora Luca mi costrinse a baciare Elsa in modo da condividere lo sperma di Terry e mi penetrò la fica molto potentemente. L'idea che fossi appena stata chiavata da un cane aumentò la sua eccitazione e venne subito. Quindi fu la volta di Gianrico che fece la conoscenza del mio culo mentre Luco slinguazzava la sua amata Elsa fino a farla godere come una pazza.
Poco dopo ci andammo a fare una doccia, ci rivestimmo e proseguimmo la giornata chiacchierando e mangiando dolci.
Quando andammo via Luca mi costrinse a baciare in bocca tutti, compreso Terry, ovviamente, e promise che saremmo tornati presto a trovarli!

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