Il sogno ricoprrente

di
genere
incesti

Sono tornato da mia madre dopo tre anni vissuti da sposato colla puttana che si e` fatta ingravidare dal mio amico. Mia madre me lo aveva detto che Carmelina non era la donna adatta per me ma io, come al solito, ho voluto fare di testa mia. Aveva ceduto solo quando si era accorta che non facevo altro che spiarla e masturbarmi. Aveva scoperto che mentre dormiva entravo di soppiatto nella sua camera e dopo aver tirato le lenzuola da una parte le sborravo addosso. Per evitare complicazioni e coinvolgimenti sessuali accetto` che mi sposassi e mi aiuto` a preparare la cerimonia. Mentre entravo nell`auto per partire in viaggio di nozze mi sussurro` senza che mia moglie la sentisse che la porta di casa sua era sempre aperta. Ed infatti quando dopo tre anni ho bussato alla sua porta in piena notte benche` in camicia da notte e` corsa ad aprirmi e mi ha buttato le braccia al collo e non si e` allontanata quando ha sentito la punta del cazzo ritto contro la pancia. Gia` quella notte mi sono accorto di quanto le sia mancato e quanto lei sia mancata a me. Sdraiata sul divano accavallava le cosce mostrando il pube nudo e spesso sistemava i seni che facevano capolino dalla generosa scollatura della impudica camicia da notte. Lo sguardo fisso alla patta gonfia col viso in fiamme e cogli occhi lucidi. Mi era tornato il desiderio di lei piu` forte che mai e la voglia sempre meno controllabile. Non ero sicuro del suo sentire per cui, per evitare malintesi, non ho osato andare oltre promettendomi pero` di propormi quanto prima per farle compagnia nel grande letto. Neanche cinquant`anni ed un corpo da sballo, seni sodi chiappe dure e cosce dritte mia madre fa sognare e non passa inosservata. In tanti l`hanno desiderata e molti l`hanno avuta ma mai nessuno e` riuscito ad averla in esclusiva, lei sempre cosi` sgusciante e libera. E` questa sua indipendenza che le ho sempre invidiato, indice di piena liberta`. E possedere uno spirito libero e` il massimo del godimento. Dopo circa un anno ho sognato spesso di lei anche perche` vado a letto pensando a lei che sento respirare nella camera accanto e mi sveglio al mattino coi suoi passi felpati mentre va in bagno a fare le solite abluzioni mattutine. Mi si rizza il cazzo quando sento lo scroscio del piscio contro la ceramica del bide` e l`acqua che sciaborda mentre lava la prugna ed il forellino. Cosa pagherei lavarla colla mia saliva. Cosa pagherei affondare il naso nel bosco peloso inguinale e respirare il profumo acre della fica aperta. Piu` volte al mattino trovo le lenzuola impiastricciate del mio seme e lei le raccoglie senza degnarmi di uno sguardo. Amerei che mi rimproverasse la involontaria polluzione notturna ma non ne fa parola ed io non ho il coraggio di confessarle che la sogno ed invariabilmente godo del suo fantasma. Qualche giorno fa e` andata a far compere in centro e si e` attardata con delle amiche. E` tornata tardi quindi con indosso gli indumenti da passeggio si e` messa a preparare da mangiare come al solito. Io sono seduto sul divano e dalla porta aperta la vedo sculettare mentre si agita tra pentole e tegami. Mi rendo conto di quanto sia bella mia madre e di quanto sia femmina. Lo spacco della gonna stretta le scopre una coscia affusolata colle caviglie sottili e le ginocchia arrotondate, le chiappe sode che ben conosco ed il canale netto delineato dalla stoffa nera della gonna mi fa ricordare il forellino circondato da peli lisci e serici che provengono dalla patonza. Schiaccio la patta gonfia per fare ammosciare il cazzo ma ottengo la reazione opposta e mi piace massaggiarlo con gesti lenti e languidi. Mi e` venuta una voglia pazzesca di femmina e attratto come un`ape dal fiore mi alzo e copro la distanza che divide il mio cazzo dal centro dell`Universo. Sono guidato dal profumo di fregna che emana da mia madre ed una volta vicino le abbraccio le spalle le strizzo i seni mentre spingo contro le chiappe il cazzo duro come un pezzo di legno. La troia e` presa alla sprovvista e colle mani bagnate cerca di afferrarmi ed allontanarmi. Io la tengo come in una morsa ed approfittando della sua impossibilita` a muoversi le sbottono la camicetta e metto a nudo due splendidi seni gonfi e desiderosi di baci. Non sa cosa riparare prima, se allontanare le mani che le strizzano i seni o allontanare il cazzo che spinge contro il culo. La poveretta si dimena ma non mi pare che sia tanto convinta di evitarmi perche` pur avendo le mani libere le agita al vento ed il dondolio delle chiappe mi pare piu` un modo per sentire meglio il cazzo duro che sfuggirlo. - Oh mamma, oh mamma.... - Ma cosa vuoi fare? Eh, depravato che non sei altro. Per parlare si e` fermata mentre io continuo a strizzarle i capezzoli ed a spingere la nerchia come se volessi sfondare gli indumenti e penetrarla. - Ti voglio, dio se ti voglio..... - Sei un porco, sei. Dovevi restare con tua moglie, dovevi.... - Volevo tornare da te, e` con te che voglio stare.....Ha apoggiato le mani sul bordo del lavello ed ha curvata la schiena come per offrirmi il culo piegato e favorire una eventule penetrazione. Approfitto del fatto che non agita piu` le mani per aprirle la zip e lasciare scivolare per terra la gonna. La pelle serica delle cosce le chiappe rotonde appena avvolte nei minuscoli slip mi fanno sentire un tuffo al cuore e vengo meno. Barcollo vacillo e mi reggo ai suoi fianchi. Mi lascio scivolare in ginocchio alle sue spalle e mentre mi ripete il ritornello che non devo che non posso che sono carne della sua carne le metto la lingua tra lo slip e la fica e ne succhio le labbra. Lei apre le cosce perche` raggiunga la meta e quando si gira mi prende per i capelli e mi spinge la testa tra le cosce. Sta venendo la troia, sta godendo ed io cerco di succhiarle l`umore cremoso e viscido. Faccio schioccare la lingua per farle capire quanto gradisca e le sussurro di stenderci sul letto grande a giocare un po`. - No, no, non possiamo non dobbiamo sei carne della mia carne, sei sangue del mio sangue....ma le parole sono una cosa e i fatti un`altra. Geme e trema tutta scossa da un violento orgasmo che non ha mai fine, mi alzo e la faccio piegare col busto sul lavello e quando le cavo le mutandine lei fa una parvenza di resistenza ma apre le gambe e solleva i piedi per scalciare lontano lo slip e restare a culo nudo. Sopettacolo paradisiaco, monumento alla femminilita`, il culo della donna e` la cosa piu` bella che la Natura abbia plasmato. Lei sa quanto attraente sia quella parte, quanti cuori infranti e cazzi turgidi ha provocato. Quante carezze furtive e quante seghe in suo onore. E` fiera del suo culo e lo ripete spesso ed ora che glielo sto sfiorando colla punta del cazzo rovente apre le chiappe perche` proceda oltre e la faccia mia. Inumidisco la cappella perche` scivoli meglio e con un colpo secco le penetro fino alla base del cazzo. Non mi ci vuole molto per sborrare tanta e` la voglia di lei. Continua a ripetere che non devo che non posso ma la voce si affievolisce man mano che l`orgasmo l`attanaglia. Adesso e` lei che abbassa il busto colle mani appoggiate sule ginocchia perche` il culo sia piegato ad angolo retto e possa entrarle piu` in fondo. Una volta svuotate le palle faccio per uscire ma lei mi trattiene e mi prega di aspettare. Il tremolio si affievolisce e volgendo indietro un volto in fiamme e due occhi di fuoco mi da` del porco depravato per averla costretta a godere. Quindi mi trascina in bagno dove mi pulisce il cazzo colla lingua mentre seduta sul bide` fa le sue abluzioni. Sto per andare in camera mia quando mi raggiunge sulla porta mi prende la mano e mi trascina sul suo letto. Ha indosso il solo reggiseno, lo fa cadere per terra e nuda come Venere al bagno si allunga sul letto e mi dice con una strana voce roca: - Spiegami perche` tua moglie ti ha tradito. Trascorriamo tutto il pomeriggio e la notte seguente a spiegarle il perche` ed il percome. Alla fine tutti e due stanchi e sfiniti ci addormentiamo uno tra le braccia dell`altra pronti a ricominciare la spiegazione i giorni successivi.
di
scritto il
2010-11-09
9 . 1 K visite
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.