Un ferragosto bollente

Scritto da , il 2016-08-26, genere trio

PRIMA PARTE

Questo ferragosto, io e mia moglie Laura siamo andati a trovare Daniele, un nostro vecchio amico divorziato, trasferitosi da qualche anno nel Canton Ticino insieme ai suoi due figli. Siamo rimasti ospiti qualche giorno in casa sua, con vista sulle Alpi svizzere, a poca distanza dal lago e, siccome il figlio minore era ancora in vacanza con la madre, Daniele ci ha messo a disposizione la sua camera con letto matrimoniale, mentre lui avrebbe dormito nel letto a castello in camera dei ragazzi, insieme al figlio adolescente, Lorenzo, che in quei giorni ha iniziato a lavorare in un centro commerciale della zona.

Il giorno seguente al nostro arrivo ci ha portato in una spiaggetta ben curata sul lago Maggiore, noi due persino più bianchi degli svizzeri, Daniele invece un po' più abbronzato, non sfigura affatto in costume, col suo fisico asciutto, adesso ha iniziato anche ad allenare una squadra di calcio giovanile e si vede che si mantiene in forma, mentre io e Laura mostriamo un po' di pancetta, anche se nel complesso non siamo da gettar via.

La sera, dopo aver cenato e bevuto il vino che avevamo portato dall'Italia, siamo rimasti ancora un po' a chiacchierare, fumare e bere grappa, fuori al balcone, mentre Lorenzo guardava qualcosa al computer e poi se ne andava a dormire, stanco del nuovo lavoro.

A Daniele, Laura è sempre piaciuta, fin da quando si andava al mare insieme al Circeo e a lui cadevano gli occhi sul topless di lei, mentre io mi compiacevo della sua ammirazione. Ancora adesso hanno un buon rapporto e dialogano tanto e volentieri. Diciamo che si trovano molto simpatici e anche per me Daniele è più che un caro amico.

Ad un certo punto della serata Daniele ci ha confessato di essere in astinenza sessuale da più di sei mesi, malgrado lì di donne disponibili ve ne fossero in abbondanza, tuttavia era stato troppo impegnato, da solo, dietro ai figli, cosicché di tempo non gliene restava granché e si stava rilassando un po' proprio in quei giorni. C'è da dire che noi non siamo rimasti con le mani in mano durante il nostro soggiorno, sgravandolo un po' dal cucinare e rassettare.

Verso mezzanotte anche io e Laura ci ritiriamo in camera, mentre Daniele si stende sul divano a vedere la TV. La casa di Daniele ha due bagni, uno è attinente alla camera matrimoniale e, mentre Laura ci si chiude dentro, a me balena un'idea folle e intrigante al tempo stesso: cotta e mangiata, tramite Whatsapp invio questo messaggio a Daniele: “vieni a farci una sorpresa in camera tra un quarto d'ora...”

Nel fare i bagagli, avevo insistito con Laura per mettere in valigia anche l'ultimo completino intimo che le avevo regalato e che ancora non aveva indossato, consistente in reggiseno, reggicalze, calze e perizoma, il tutto di pizzo bianco. Così, quando esce dal bagno le chiedo a bruciapelo: «Perché non mi fai vedere come ti sta quel completino che hai portato?».
All'inizio Laura è un po' titubante: «Ma se entra Daniele?»
«E che deve entrare a fare? Ora starà già dormendo, stanco com'è», ribatto io.
«Dai, su, fammi vedere come ti sta. Sono curioso.», insisto.
Così Laura si lascia convincere ed indossa quel completino bianco che, nonostante qualche chilo di troppo, la rende particolarmente desiderabile. Io, intanto, spenta la luce grande e acceso l'abat-jour sul comodino, mi siedo sul bordo del letto a godermi il suo vestirello, quindi l'attiro a me e comincio a baciarle l'inguine, mentre le stringo le chiappe con le mani e lei mi carezza i capelli.

Rimaniamo qualche tempo a limonare in quella posizione, quando la porta si apre silenziosamente e fa il suo ingresso Daniele, che dopo un attimo esclama: «Madonna, che fica!», mentre con gli occhi spalancati fissa Laura, e senza lasciarci il tempo di replicare, aggiunge: «Scusate, ma sono sei mesi che non faccio sesso, mi sento addosso una languidezza da impazzire. Vi prego, datemi una mano. Per favore, solo una mano amica, cosa vi costa?»
Io e Laura ci siamo guardati negli occhi, in cerca di reciproca complicità, poi io farfuglio: «Bé, se è solo per una mano...», e aggiungo, rivolto a Laura: «tu che ne dici?».
Nel frattempo Daniele si era richiuso la porta alle spalle e avvicinatosi al letto, ora si stava calando giù i pantaloncini dai quali balzava fuori un discreto attrezzo, ancora non del tutto in tiro, ma già bello turgido. Così Laura, trovandoselo a portata, allunga la sua mano per afferrare il cazzo mezzo gonfio di Daniele, sentenziando: «Una mano amica non si nega a nessuno.»
Lo specchio restituisce l'immagine di mia moglie in lingerie sexy che sega la notevole mazza di Daniele, che ora ha allungato una mano sul suo culo, mentre io continuo a carezzarle la passera al di sopra del perizoma. Ho un'erezione mostruosa e devo togliermi le mutande. Laura intanto s'è chinata e ha preso a leccare il bastone di Daniele, ora in completa erezione, mentre lui le fruga sotto il reggiseno. Le vado dietro e, scostato il perizoma, infilo di prepotenza il mio cazzo in tiro nella sua fica bagnatissima. Non so per quanto la scopo alla pecorina, titillandole il grilletto, mentre lei succhia l'uccello di Daniele che, seduto sul bordo del letto, emette flebili lamenti e palpa a due mani le sue tette.

Laura gode una prima volta, trattenendosi dal gridare forte per via del figlio di Daniele che dorme nell'altra stanza, io starei quasi per venire, ma mi freno, lo tiro via e propongo di cambiare posizione. Mi stendo quindi sul letto con la testa verso il bordo e faccio salire mia moglie su di me, per un 69, lasciando sporgere il suo splendido culo dal letto, richiamo irresistibile per Daniele, che accorre pronto ad infilare il suo cazzone sempre più gonfio nella fessa fradicia. Dal di sotto e da vicino, guardo quella notevole mazza stantuffare la fica accogliente di Laura che, ad ogni suo colpo, inarca la schiena, mugola e mi succhia più forte l'uccello. Io slinguazzo il suo clitoride e accarezzo le palle di Daniele. Odori di sessi diversi si confondono nelle mie narici. Ad un certo punto il ritmo dei colpi aumenta, così come i mugolii di Laura che intensifica anche la pompa. Ha percepito che Daniele sta per venire, geme quando lui le strizza i capezzoli, io accompagno i colpi poderosi con la mano sulle sue palle. Alla fine Daniele sborra ansimando, con somma goduria di Laura che s'accanisce sul mio cazzo, ma a me è venuta voglia di scoparla, così resisto alla tentazione di venirle in bocca. Continuo a leccarle la fica con ancora il cazzo di Daniele dentro, che adesso si muove lentamente, lasciando colare un po' di sborra sulle palle. Quando decide di sfilarsi, un fiotto di umori mischiati mi cola sulla guancia. Mi svincolo e faccio stendere Laura sulla schiena, le allargo le gambe e me la scopo alla missionaria, con la fica ancora piena della sborra di Daniele, e mentre ci baciamo appassionatamente, arriviamo all'orgasmo quasi nello stesso istante, che per lei è il terzo. Daniele intanto s'era disteso al suo fianco e le aveva guidato la mano sul suo cazzo turgido, che ora era ben stretto nella mano di Laura.

Dopo una breve puntata in bagno, ci ritroviamo in tre nudi distesi sul lettone di Daniele, Laura in mezzo. Daniele ci ringrazia di cuore, lei risponde maliziosamente che è stato un piacere e, tempo altri dieci secondi, sprofonda in un sonno profondo. Anche Daniele s'addormenta di lì a poco, io tardo un po', rimuginando quell'esperienza sfiziosa. Ma quella notte non doveva trascorrere così pacificamente.

Girandosi sul fianco, Laura offriva il suo culo nudo di volta in volta a Daniele e a me, che dopo un po', sentendo sul pisello il contatto con la pelle delle sue chiappe, reagisco con una nuova erezione nel dormiveglia. Lo stesso immagino sia accaduto a Daniele dall'altro lato del letto, tanto più che lui aveva ancora un notevole arretrato da smaltire. Fatto sta, che, verso le prime luci dell'alba, vengo svegliato dai gemiti e i sussulti di Laura, che stava facendosi nuovamente trombare da Daniele. Lui la teneva stretta per le tette, mentre lei con gli occhi chiusi si godeva le sue spinte progressive. Così, baciandole dolcemente le labbra socchiuse, le ho messo una mano tra le cosce e poi sulla sua fica di nuovo all'opera. E accarezzandole il clitoride umido, ho accompagnato il ritmo della loro scopata mattutina, mentre la sua mano cercava il mio cazzo e la sua bocca mi baciava avidamente. Di lì a poco è arrivato il quarto orgasmo per mia moglie e la seconda sborrata per me e Daniele. Ci siamo riaddormentati quasi all'istante, senza nemmeno cambiare posizione, Daniele con il cazzo dentro la fica di Laura, che stringeva in mano il mio uccello bagnato.


SECONDA PARTE

La mattina seguente Daniele s'è alzato un po' prima per preparare la colazione, mentre Lorenzo si apprestava ad andare al lavoro. Dopo un po' l'abbiamo raggiunto in cucina, grati che ci avesse preparato la colazione. Da principio nessuno parlava, io e Laura ci sentivamo un po' imbarazzati e non sapevamo che piega avrebbe preso la situazione, poi Daniele se ne esce con un: «Siano benedetti coloro che aiutano gli amici nel momento del bisogno. Gliene sarà reso eterno merito.» Al che noi tutti siamo scoppiati a ridere e la tensione s'è improvvisamente disciolta.

Quel giorno Daniele ci ha portati a fare un'escursione in Val Verzasca, dove c'è una diga artificiale alta più di duecento metri, da cui è possibile fare il bunging jumping con l'elastico, pagando appena 250 franchi. Abbiamo passeggiato un po' sulla diga gustandoci quei lanci da brividi, poi abbiamo proseguito lungo la valle, seguendo le pittoresche gole del fiume, che forma cascatelle e laghetti, prima di sfociare nel bacino della diga. Ci siamo comportati tutti e tre come se nulla fosse accaduto, con la massima disinvoltura e normalità, se si eccettua un momento in cui Laura ci ha preso entrambi per mano mentre passeggiavamo sulla diga, ed un altro quando Daniele le ha messo il braccio sulle spalle e hanno camminato abbracciati per un tratto. Siano rincasati nel tardo pomeriggio e dopo una doccia veloce, io e Laura ci siamo messi ai fornelli. Dopo cena siamo usciti per un salto a Locarno, dove si svolgeva l'omonimo film festival, mentre Lorenzo è rimasto in casa a guardare la TV.

Laura s'era messa l'ultimo vestitino estivo acquistato, con la gonna appena sopra al ginocchio, truccata, profumata e lo smalto rosso alle unghie delle mani e dei piedi, come piace a me. Dal parcheggio fino al lungolago abbiamo camminato a braccetto, Daniele a destra, io a sinistra e Laura in mezzo. Ci siamo seduti a mangiare un gelato su una panchina di fronte al lago in cui si rispecchiavano le luci dei paesini del versante opposto, poi Daniele ha fatto dei simpatici apprezzamenti sulla gonna di Laura, che era notevolmente risalita sulle sue gambe accavallate. Lei sembrava gradire. Chiacchierando del più e del meno abbiamo passeggiato pigramente per il centro cittadino osservando le vetrine e verso mezzanotte siamo ritornati a casa. Lorenzo stava già dormendo nella sua camera, anche se aveva lasciato la TV accesa. Io e Daniele ci siamo versati un bicchierino di grappa e siamo usciti a fumare una sigaretta in balcone.
«Vieni a farci una sorpresa anche stanotte?», gli chiedo con tono scherzoso, ma abbastanza forte perché anche Laura, che era rimasta dentro, potesse sentire.
«Se a voi fa piacere...», risponde Daniele con lo stesso tono.
«A me, sì», dico io.
Laura non dice nulla, dopo un po' si alza e se ne va in camera.
Sorseggiando la grappa chiedo a Daniele se aveva smaltito la fame arretrata, lui risponde: «Quasi. Anche se a volte l'appetito vien mangiando.»
«Bé, allora vai a vedere se c'è ancora qualcosa da spolpare.», faccio io.
Lui non se lo fa ripetere, dà un ultimo sorso alla sua grappa e s'avvia in bagno, ne esce dopo pochi minuti per entrare nella camera da letto, dove stava Laura già da un quarto d'ora. Io rimango a fumare un'altra sigaretta mentre finisco la mia grappa, quindi vado in bagno a mia volta, fremendo internamente al pensiero di cosa stava accadendo in camera.

Esco dal bagno e con mano tremante apro la porta della camera mentre chiedo sottovoce: «Si può?»
Lo spettacolo che mi si presenta è quello di Laura accucciata a spompinare Daniele, disteso sul letto, entrambi completamente nudi. Mi spoglio e mi sistemo nell'angolo rimasto libero del letto. Dopo un bel po' che si dava da fare con gusto a succhiare e leccare quel cazzo bello e duro, lei si alza e ci si va a sedere sopra, lo orienta sulla fica e si impala con un gemito di piacere, cavalcandolo dapprima con movimenti lenti, poi via via più decisi e sciolti, che le fanno ciondolare le tette. Daniele strizza con le dita entrambi i capezzoli, eretti come non mai, e lei lo lascia fare, invece a me dice sempre che non riesce a resistere – la troia.

Stava godendo davvero, accucciata in avanti, stretta a Daniele, che gli dava dentro con potenti colpi dal basso, quando, con un gemito più forte degli altri, è finalmente arrivata all'orgasmo, subito dopo però, lamentando un crampo muscolare, è dovuta smontare, sfilandosi dal paletto di Daniele, che senza perdere tempo le è salito sopra e l'ha presa alla missionaria. Lui era davvero infoiato e la fotteva con passione e determinazione, la baciava in bocca e teneva le mani sotto le sue chiappe. Lei gli cingeva con le braccia il collo, accompagnava con il bacino il suo ritmo, mugolava ed aveva inarcato la schiena fino ad incrociare le gambe dietro di lui. Entrambi gemevano e ansimavano all'unisono, io mi carezzavo il cazzo, durissimo, mentre il cuore mi batteva forte in gola. Non so quanto è durato quell'amplesso, né quante volte abbia goduto Laura, so che alla fine è venuto Daniele, con un gemito prolungato, eiaculando caldi fiotti di sperma nella vulva inturgidita della mia dolce metà. Dopo l'orgasmo, si sono entrambi rilassati, lui continuava a muoversi, ma molto più lentamente, mentre le baciava il collo e le tette, tenendole le mani tra i capelli. Lei aveva gli occhi socchiusi ed emetteva languidi sospiri. Sono rimasti così per altro tempo ancora, poi finalmente Daniele si è sfilato, provocando un sospiro più forte da parte di Laura, e si è steso al suo fianco.
Io avevo assistito eccitato a quell'amplesso intenso senza intervenire, in pratica avevano scopato loro due soli e a me era piaciuto assai guardarli godere, però ora avevo una voglia pazzesca di farmi mia moglie e godere anch'io, così faccio per montarle sopra, ma lei mi stoppa con la mano, dicendomi tra il serio e lo scherzoso: «Questa sera scopo solo con Daniele. Tu fai astinenza, per punizione!»
«Punizione per cosa?», domando io.
«Per aver invitato Daniele con quel messaggino senza avermi prima consultata.»
Io mi volto verso Daniele e gli chiedo: «Perché glielo hai detto?»
«Scusa, ma io avevo pensato che l'avevate mandato insieme quel messaggio», risponde lui con tono angelico.
«Ok, lo confesso», ammetto io, remissivo.
«Ecco, bravo! Allora per stasera fai penitenza, così la prossima volta ci pensi su due volte a decidere da solo», conclude serafica Laura, dandomi un tenero bacio sulla bocca, e rivolta a Daniele aggiunge: «Daniele, per favore spegni la luce e buonanotte.»
«Buonanotte», risponde Daniele, spegnendo l'abat-jour sul suo comodino.
….
«Buonanotte??»




FINE

Questo racconto di è stato letto 9 5 4 1 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.