Pensando sempre a quella sbandata

Scritto da , il 2016-03-28, genere tradimenti

Mi chiamo Anna, ho 44 anni e qualche mese fa ho scritto la mia avventura, avuta durante l'estate precedente, con un uomo conosciuto nel villaggio turistico dove con la mia famiglia ero in vacanza. Lui mi ha lasciato il suo numero di telefono, ma io non l'ho più ricontattato, anche se lui, avendo anche il mio,insisteva. Alla fine ho ceduto di nuovo. Esattamente due settimane fa quando su whats up mi ha comunicato che veniva nella mia città per due giorni. Risposi subito di no, ma lui disse subito il luogo e l'ora dell'appuntamento, ed io molto turbata iniziai a pensare a come vestirmi.Ci saremmo visti durante una mattinata per cui non potevo vestirmi a sera. Però l'intimo doveva essere " a sera", e per la prima volta realizzai la fantasia di presentarmi di fronte ad un uomo...senza mutandine!Per cui capelli sciolti sulle spalle, camicetta un po scollata con reggiseno, giacca leggera tipo da tailler, e jeans...senza niente sotto! Appena mi ha visto ci siamo salutati con un bacino e ci siamo presi un caffè. Ero un pò intimorita per il luogo dove mi stava portando,uno studio professionale di un suo collega all'estero (ma dopo ho saputo un'altra cosa. Non so se la rivelerò) comunque andiamo in questo studio,mentre saliamo le scale mi tocca il culetto ed io sorrido come una stupida. Una volta dentro si avventa su di me riempiendomi di baci e succhiotti il collo, e ci baciamo con passione mescolando labbra e lingua, con le sue mani entrambe sul mio culo. In preda all'eccitazione mi strappa la camicetta facendo sobbalzare fuori le mie grosse tette i cui capezzoli finiscono subito in mezzo alle sue labbra. Inizio a gemere e dimenarmi, perchè le tette per me sono una zona molto erogena. Qaundo si stacca tira fuori il suo pene e mi dice "ti ricordi di lui". Non rispondo e mi precipito in ginocchio a succhiarlo e leccarlo come un'ossessa...mamma mia che differenza pensavo tra me e me..e tra una pazzia e l'altra continuavo a fargli il pompino, ma poi io stessa mi alzo in piedi e gli dico, ondeggiando il culo ancora coperto dal jeans, " e di questa roba ti ricordi"? Con gli occhi fiammeggianti di passione si avvicina a me e inizia a levarmi il jeans ed ecco la sorpresa che gli fa perdere la testa. "ahhhh grandissima troia sei senza mutandine",e si avventa sul mio culo, mollandomi un ceffone veramente forte ma che mi fa gemere di piacere anzichè di dolore. Infila il suo viso tra le mie chiappe, le bacia,le palpa, le schiaffeggia, e poi si prende lei, la mia figa fradicia che si apre come una ostrica non appena il suo glande si appoggia alle mie labbra. Entra piano. io già urlo. poi inizia ad andare su e giù ed io con gli occhi fuori dalle orbite, sgranulati, urlo e mi dimeno come una ossessa e affamata di cazzo. Andiamo sul divano e mi piazzo sopra iniziando una bella cavalcata. le mie urla e miei mugugni erano troppo forti che ci pareva che qualcuno fuori la porta stava ad ascoltare,ma dopo abbiamo continuato alla pecorina,ma questa volta, a differenza dell'altra, gli ho proibito il culo.Forse la prossima ho risposto. E dopo circa 4 ore siamo usciti da quell'ufficio e siamo andati a pranzo insieme. Se lo rivedo vi racconto altro. Ciao

Questo racconto di è stato letto 1 1 6 1 2 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.