Il gelataio

di
genere
etero

Storia vera!!!Hanno aperto da poco una nuova gelateria nel mio paese, e marzo è già iniziano le belle giornate, aspetto che mio figlio di 4 anni esca da scuola per portarlo a gustarsi un gelato e vedere questo nuovo posto.
Come arrivo la prima cosa che noto oltre alla gente e il ragazzo che serve i gelati, presumo sia il titolare perché è da solo, è bellissimo, alto 1,85 occhi marrone, capelli neri corti a spazzola, un fisico magro e atletico, mentre mi avvicino al banco mi sistemo i capelli e il vestito, è arrivata davanti a lui quasi non riesco a parlare è così sorrido guardando i suoi occhi profondi, mio figlio mi prende per la mano e mi indica il gelato che vuole, pago e ci accomodiamo su una panchina di fronte all'entrata e continuo incantata a guardarlo immaginando di possederlo e di farmi penetrare da lui.
La mia fantasia finisce quando da dietro mio marito mi bacia e mi invita a tornare a casa!
Rientrata mi spoglio ed entrò in doccia, la mia mano scivola sulla mia pelle, ripenso a quel ragazzo ed i capezzoli si irrigidiscono, lo sfioro con le dita, sono presa dell'eccitazione, le mie dita si infilano fra le grandi labbra, i miei umori si mescolano all'acqua che scorre, ecco che iniziò a masturbarmi pensando al gelataio ho tre dita nella figa e l'altra mano passa dai seni al mio sedere, un dito si fa strada nell'ano, il mio orgasmo mi sconquassa, finisco di lavarmi e vestita con una semplice tuta preparo la cena, ma la mia testa continua a dirmi che devo scopare quel ragazzo.
Passano un po' di giorni, prendo coraggio e dopo aver portato mio figlio a scuola torno a casa per prepararmi di tutto punto, la mia terza abbondante la prendo in un reggiseno bianco di pizzo, il perizoma in coordinato che faceva vedere il mio pube depilato a puntino, una camicetta bianca molto leggera molto scollata,un paio di autoreggenti tinta carne coperte da una gonna fin sopra al ginocchio con uno spacco laterale che lasciava scoperte le mie cosce e per finire un tacco 12 in vernice nero, i miei capelli rossi lisci lunghi mi coprono la schiena fino ad arrivare al sedere.
Sono le 9.30 del mattino arrivò davanti la gelateria ma non so cosa fare, sembra chiusa, prendo coraggio e provo a bussare, dopo pochi secondi eccolo davanti a me, i miei occhi verdi lo scrutano dalla testa ai piedi, mi fa accomodare scusandosi perché la mattina fa la produzione e non vendita al pubblico macché in qualche modo avrebbe cercato di aiutarmi, chiude la porta e mi chiede se devo ordinare una torta, dalla mia bocca non escono parole, l'unica cosa che voglio e farlo mio, gli prendo la mano e la portò sul mio seno, iniziamo a baciarci e mano mano le sue mani mi toccano dappertutto, sono già bagnata, la mia mano cerca il suo pene e lo trova già in erezione, e grosso lo sento pulsare tra le mie dita, iniziò a masturbarlo e lui fa lo stesso con la mia figa, iniziano a cadere i nostri indumenti, mi prende e mi porta nel laboratorio, sfilò il reggiseno che mi aveva aperto con maestria mi siedo su un tavolo in acciaio, il freddo mi provoca una scossa di piacere, ormai non capisco più niente, lui si sfila la maglietta e restò a guardare i suoi addominali, mi bagno ancora di più, scendo dal tavolo mi metto in ginocchio e prendo la sua verga di 20 cm circa tutta in bocca, lo sento in gola, mi piace da morire la sua cappella viola e pulsante, sento le vene sulla mia lingua, pulsano, dopo un paio di minuti mi alzo mi mette a gambe aperte sul tavolo e affonda la sua lingua nel mio sesso, sento che sto per avere un orgasmo, sembra infinito, le mie gambe tremano dall'eccitazione, le mie dita giocano con i capezzoli ormai duri e lui continua a montarmi come un toro, le gocce di sudore sul suo petto sono nettare per me.
Dopo un altro orgasmò mi giro e mi metto a pecora, lo imploro di aprirmi l'ano, si sputa sul membro e passa la mano per lubrificare, poi fa lo stesso con il mio sedere, appoggia la cappella sul buco e lentamente penetra lasciandomi senza respiro, una mia mano sta torturando il clitoride, lui da un altro affondo e urlo dal piacere, i suoi movimenti si fanno veloci, sta per venire, lo sento ansimare, io scoppio in un orgasmo che non provavo da tempo e lui mi segue a ruota riempiendo il mio culo lasciandomi ansimante sopra al tavolo, lui si distende sopra la mia schiena e il suo sudore mi eccita da morire, mi bacia dappertutto, io ricambio e gli prometto che se vorrà ci saranno tante belle scopate come questa, in fondo mio marito continua a non soddisfarmi.
di
scritto il
2016-03-17
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