La pausa pranzo

Scritto da , il 2016-02-24, genere tradimenti

Ho pensato molto a quello che è successo, e devo dire che non ho provato nessun rimorso.
Fare un pompino a uno semi sconosciuto è stata una cosa incredibile, e ammetto che mi sono anche toccata ripensando a quei momenti magici dove lui mi ha chiamato troia, e a quando mi è venuto in bocca col suo seme dal sapore indimenticabile.
Mille pensieri nella testa sul giusto o sbagliato e ogni volta finisco dicendomi che è tutto ok. Anche perché mio marito ha dato il la alla cosa e spesso mi dice di andare a farmi chiavare in giro perché lui vorrebbe la moglie più troia. Se fosse per lui sarei tutti i giorni in mezzo ad una gang bang!

Marco è un fornitore della mia azienda, perciò non lo vedo spesso. È passato più di un mese prima che io lo abbia rivisto e sono caduta di nuovo in tentazione.
Alle 10 mi arriva una sua mail del tutto formale riguardo a una fornitura. Ho preso il fiato prima di rispondergli tanta era l'emozione. Dato che è in zona fissiamo un appuntamento alle 11 dello stesso giorno. Ho deciso di comportarmi in maniera del tutto professionale e di lasciare fare a lui la prima mossa.
Sta di fatto che arriva tardi, sulle 12. Lui è impeccabile, professionale al 100% quasi sembra che non abbiamo mai fatto quello che è successo fino a che...

Sono quasi le 13, sono andati via quasi tutti e abbiamo concluso i dettagli della fornitura. Mi aspettavo il suo saluto, ma invece "Scusa per l'ultima volta"
io non credevo più che entrasse in argomento "Perché scusa?"
"Perché mi dispiace, sei sposata! Ero un po alticcio e abbiamo... ti ho anche chiamato troia. Scusami" fa lui con voce bassa e rassegnata.
"Guarda Marco il fatto che sia sposata non centra nulla, non mi hai forzato tu, lasciamo il mio matrimonio fuori da sta cosa. Anche io ero alticcia ma sinceramente non ho rimorsi. In quanto alla troia... beh... mi è piaciuto sai? Quindi perché scusarsi?
Alza il tono di voce forse più sollevato "Davvero?! Wow"
Gli chiedo sorridendo "sì davvero! perché wow?"
Lui: "Wow perché sei bellissima e sexy e intelligente. Poi sei più vecchia di me, e... dai ti è piaciuto farti chiamare troia e anche la mia... lo hai detto tu... ti è piaciuta la mia sborrata"
io: "Grazie dei complimenti. Tutto vero." e gli sorrido. Ecco mi sono già sciolta. E dire che mio marito mi riempie di complimenti, quelli non mi mancano.
lui: "Dici che... sì insomma...potremmo vedercidi nuovo? Ti prego dai. Solo se vuoi tu. Sei fantastica e vorrei davvero approfondire! Donne come te ce ne sono poche e... lasciami dire che sei bravissima a fare i pompini"
L'ultima frase la ha detta quasi sottovoce, e non sa che mi aveva già avuta alla prima domanda haha "Sì dovremmo rivederci"
In quel momento io non vedevo lui, ma solo il suo cazzo nella mia mente. Ho totalmente perso il controllo di nuovo, forse per il suo modo di parlare schietto e diretto.
"Ok grande!" dice Marco sorridendo "Allora... magari... ci sentiamo ok?"
"Ci conto" faccio io entusiasta.
Se ne va, mi sento più sollevata e non so perché anche un po' eccitata. Quando parlavamo il cuore mi batteva forte e la passera mi si era scaldata.

Vado a pranzo da sola e sarò in ritardo al rientro, sto per entrare nella mia auto parcheggiata lungo il bordo della carreggiata quando vedo la sua accostarsi dall'altra parte della strada. Mi sorride e fa cenno con la testa di salire. Io come una stupida ragazzina quindicenne vado di corsa e salgo nella sua auto. Non ho neanche guardato se ci fosse qualcuno che mi conosce in giro.
Mentre guida mi racconta che lui è abituato al sesso abbastanza spinto per via della sua ex a cui piaceva farlo rude, ma non vorrebbe offendermi. Poi ricomincia a farmi tantissimi complimenti. Gli dico che va benissimo e anche a me piace basta non farsi male, di non preoccuparsi e di essere se stesso.
Ecco: anche il semplice chiacchierare così con naturalezza di queste cose... mi manda in estasi.
Ferma l'auto in una stradina dissestata in campagna. Chilometri di campi e la nebbia che sta calando. Paura, ansia, eccitazione, voglia di trasgredire con un ragazzo giovane, desiderio di essere posseduta, timore. Insomma un turbinio di emozioni contrastanti: è tutto perfetto ma è anche tutto sbagliato.
Per fortuna lui sa come fare cessare tutti i miei pensieri: mi prende la mano e la mette sul suo pacco, mi alza maglione e camicia, abbassa il reggiseno e subito le sue mani e la sua bocca sono sulle mie tette "Che voglia che mi fai venire!" fa lui col mio capezzolo in bocca "Hai due tette fantastiche!"
Io striscio il suo uccello che diventa sempre più duro e finalmente Marco si interrompe per slacciarsi i pantaloni e tirarlo fuori lasciandomi così la possibilità di sentirlo in mano turgido e venoso, duro come il marmo. Vorrei tanto prenderlo in bocca ma lui ritorna alla carica sulle mie tette palpandole e strizzandole, mordicchiando i capezzoli e titillandoli con la lingua. Non c'è che dire è bravo e si vede che ha voglia.
mi slaccia i jeans e li abbassa insieme al mio perizoma. Allargo leggermente le gambe e lui me le spalanca di più "mmm che bella fighetta bagnata!" è vero sono fradicia.
Rotea le sue dita sul mio clitoride, infila due dita dentro e poi si dedica alla stimolazione clitoridea, ogni tanto ci tamburella la mano sopra, e nel frattempo la sua bocca è sulle mie tette. Io ansimo e gemo di piacere posseduta e abbandonata a lui come una bambola di pezza col suo cazzo in mano.
Vengo a occhi chiusi tremando come un ramo al vento, Marco se ne accorto "Sì vieni troia! Godi!" ma non si ferma, anzi inserisce 2 dita nella mia figa e continua velocemente a scoparmela.
"Ti piace se ti chiamo troia, vero?" fa lui ansimante "Dimmi che ti piace!"
io rispondo altrettanto ansimante "Sì mi piace, sono una troia"
"Voglio che godi ancora troia! lo vuoi?"
io "Si fammi godere ancora ti prego!"
"Brava, dopo te lo do in bocca" e continua il suo splendido lavoro fino a farmi venire di nuovo, stavolta però emetto qualche gridolino tremolante di piacere "ve...en...go uhhh"
"Vieni. Brava che stasera vai a casa soddisfatta!" poi rallenta e io vorrei che non smettesse mai. Mi da due bacini schioccanti sulle tette e porge le sue dita bagnate dei miei umori. Gliele lecco e le succhio fino a pulirle del tutto. "Adesso tocca a me" mi prende per la nuca e mi porta la testa sul suo cazzo io non vedevo l'ora di godermelo come l'ultima volta.
Io di solito i pompini li faccio lentamente, lingua labbra bacini... con calma. A me piace il sesso "morbido" quello calmo, soltanto a volte quello rude, ma lui ha il controllo più totale su di me: potrebbe farmi TUTTO quello che vuole.
Quindi è con sorpresa che me lo caccia in bocca e a due mani mi spinge la testa verso il basso infilandomelo quasi tutto fino in gola "Ahhh che bella bocca che hai" e tenendomi ferma mi scopa in bocca dal basso mugugnando di piacere. Io non riesco a muovermi, mi tiene troppo forte e a volte va troppo a fondo provocandomi conati di vomito, ma non si ferma, è velocissimo.
Provo a spingermi in alto ma non riesco "MMMMMM!!!" lo prego io
"Sei la mia troia ora! ahhh sì" continua lui.
Desisto e resisto, alcune lacrime mi scendono dagli occhi e lui continua con potenza a fottermi la bocca. Dio che situazione! Fisicamente non è affatto piacevole, lo è a livello emozionale.
Fortunatamente rallenta e si ferma. Mi alza la testa e la mia saliva mi cola fuori dalla bocca quando riprendo fiato affannata.
"Sei la mia troia vero? Dillo dai!" domanda lui
"Sì sì sono la tua troia" dico sfinita io
"La vuoi la mia sborra?"
"Sì dammela!" faccio io stando al gioco.
Mi lascia, esce dalla macchina e arriva di fianco al mio sportello che apre e mi dice di avvicinarmi stando seduta "Stai lì, non voglio che prendi freddo" fa lui premuroso.
Gli chiedo con voce stanca e gentile: "Per favore non sporcarmi i vestiti, devo tornare a lavoro dopo" lui sorride e risponde "ok tranquilla, vieni qui" mi riprende la testa e ricomincia a scoparmi in bocca come prima "Mmm che bocca da cazzi che hai mogliettina!" va più piano di prima riesco anche a guardarlo negli occhi "Sto per venire tesoro, toccati" eseguo e mi masturbo "Ohhhh vengo. Ingoiala tutta così non ti sporchi troia! AHHHHH!!"
Mi tiene la testa e il suo cazzo mi tappa la bocca, dentro ha solo la cappella che fa avanti indietro dalla quale sento sgorgare il suo seme caldo. Lo deglutisco ma ce ne è ancora e lui non mi molla. Mando giù ancora a fatica e ne ho ancora in bocca. Spingo con le mani sulle sue cosce per liberarmi, ma lui è più forte, poi si ferma e mi tiene il cazzo piantato all'ingresso della mia bocca sollevandomi la testa per guardarlo meglio "Tutta, troia" chiudo gli occhi e la mando giù ancora "L'hai ingoiata tutta?" Io lo guardo dal basso verso l'alto e posso giusto muovere un po' la testa per fare cenno di sì "Brava la mia troia, così non ti sporchi i vestiti!" adesso può lasciare la mia testa e io prendo una boccata d'aria tette al vento, gambe larghe mentre lui mi accarezza i capelli scompigliati quasi per rimetterli a posto.
"Sei venuta?" mi domanda perplesso, quando gli rispondo di no Marco dice che ci pensa lui. Si inginocchia e mi allarga le gambe, affonda la testa in mezzo ad esse e mi fa vedere il paradiso con la lingua fino a farmi provare un altro sensazionale orgasmo mangiandomela con foga.
Stavolta credo anche di avere urlato il mio piacere "OH SÌ VEEENGO"
Quando si rialza mi dice che la mia figa è buonissima e non si fermerebbe mai, ma è tardi. Così guardo l'orologio... è tardissimo!!! prendo subito il cellulare e ho 3 chiamate non risposte di mio marito che mi sta richiamando proprio in quel momento. Rispondo e tutta scompigliata, mentre mi risistemo i vestiti, gli dico che ero a pranzo in ritardo per colpa di un fornitore.

Lungo la strada del rientro parliamo. Marco mi chiede se mi è piaciuto e gli dico che non ero proprio preparatissima, ma che mi è piaciuto molto. Allora lui mi fa un discorso del tipo che è solo sesso, un modo di liberare l'istinto, che se vuole fare l'amore con calma fatto di baci e carezze si trova una ragazza. Mi dice esplicitamente che io incarno il suo sogno proibito e che vuole solo divertirsi così. Capisce che può essere difficile per me e se mi sta bene, ok. Poi dice che si vede che piace anche a me e mi chiede (testuali parole) se voglio davvero essere la sua troia.
Io non so cosa mi ha fatto sto ragazzo, capisco che per lui avere una bella milf sottomessa come me deve essere fantastico, ma non capisco ancora perché mi é piaciuto farmi trattare così. Io moglie innamorata e madre devota e persona per bene... ma ancheesibizionista, gli rispondo di sì. Non so perché ma mi fido di lui ciecamente, ne sono totalmente complice e la sensazione di sentirmi abbandonata a lui riempie quel lato di me che forse mio marito ha provato a scoprire.
So che Marco sta acquisendo un grande potere su di me e anche lui lo sa, vorrei limitarlo, ma non ci riesco.
Ho provato a rettificare quel troia in amante, ma lui ha detto "eh no. Senò che divertimento c'è?!"

Arrivo in ufficio stanca morta e non del tutto a digiuno. Non avevo ne bevuto ne mangiato una caramella. Avevo ancora l'acre e magnifico sapore dello sperma di Marco che mi inebriava le papille gustative, quando i colleghi mi hanno offerto il caffè.

Fatalità quella sera anche mio marito ha voluto scopare e per lui è stata una di quelle sere da farlo "hard". Quel sesso senza chiedere, quello in cui vengo usata per godere, come si dice in inglese "fucktoy".

La sera a letto penso: che giornata! due stalloni mi hanno usata per svuotarsi le palle in diversi momenti. Provo ad immaginare di mettere quei due insieme e wow! la mia mano si insinua in basso... mi tocco nel letto da sola.

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