Silvia i primi passi

Scritto da , il 2015-11-28, genere dominazione

Non era una ragazza come le altre, Silvia, i suoi 24 anni si nascondevano dietro a un abbigliamento da donna in carriera gonna al ginocchio, giacca abbottonata. Seduta a quel tavolo, sola, lo sguardo perso nella tazzina del caffè, la mano che gira il cucchiaino, le dita continuano a farlo girare senza il minimo interesse.....I suoi pensieri sono altrove ed Io lo so...so a cosa pensa. Poche ore prima ha letto la mia Email, ha indossato gli abiti che le ho ordinato, uscita di casa ha preso l autobus ed è arrivata qui, durante il viaggio sarà stata attenta che nessuno si accorgesse che sotto la giacca, sotto la gonna non indossa nulla, ha ordinato il caffè e ora aspetta, persa dentro il vorticare del caffè. E' una canzone che parte all' improvviso a svegliarla, una canzone Metal di quelle che piacciono a Me a lei..ma non è la radio del locale ė la suoneria del suo cellulare che la riporta alla realtà, si guarda intorno per vedere se qualcuno degli avventori sta usando il telefono...No non vede nessuno ma nn può perdere tempo....il suo telefono sta ancora suonando la canzone prosegue... deve rispondere lo cerca nella borsetta, ora si sta agitando lo trova ma è troppo tardi la musica si interrompe.
Sullo schermo appare il simbolo della CHIAMATA PERSA inutile guardare il numero lo sa...ma deve provarci... NUMERO PRIVATO.
Il suo sguardo preoccupato il telefono tra le mani..
"Era Lui..l'ho perso ...al primo semplice compito ho fallito...nn so se avrò altre possibilità... "
i suoi pensieri si facevano tristi.
Alza lo sguardo si guarda ancora intorno, incredula di aver sbagliato così stupidamente, bastava appoggiare il cell al tavolino averlo a portata di mano, non in quella stupida borsa piena di cose futili ma ormai è andata, guarda inutilmente le persone cercando un viso che nn conosce.
Seduto al mio tavolo la osservò, riflessa nella porta a vetro, non sa che sono io che l ho voluta qui.. sta per alzarsi rassegnata, ha perso la sicurezza di quando è arrivata ora con le mani tiene ben chiusa la giacca non per il freddo, il gioco si è spezzato, così senza intimo si sente esposta, nessuno se ne è accorto ma si sente tutti gli sguardi addosso si sente nuda .....
la lascio così solo per un momento perché prima che lo rimetta in borsa il cellulare suona ancora un suono breve ..non è una chiamata è una Email....la vedo trafficare, il suo volto cambia espressione quando vede chi l ha scritta.."Padrone" così ha salvato il mio nome sul cellulare...
"Stupida, ingenua schiava, per cercarMi nel locale per riuscire a vedermi hai perso la Mia chiamata ...sapevi che non avrei fatto più di tre squilli, sapevi che se non avessi risposto poteva finire tutto, senza nemmeno cominciare...non perdere tempo a scrivermi scuse nn servono a nulla Schiava se vuoi rimediare....e so che lo vuoi, lo leggo sul tuo viso adesso mentre ti guardo, nn alzare lo sguardo per cercarmi se non vuoi che me ne vada, fai solo ciò che ti scrivo. Ora alzati e vai in bagno socchiudi la porta dietro di te, abbassi la gonna togli la giacca ti siedi sulla tazza, per terra troverai una borsa dentro ci sono una benda e un vibratore, bendati non dovrai vedere nulla mi raccomando, solo allora inizia a usare il vibratore come vuoi tu sul clitoride, fra le labbra del tuo sesso premuto a fondo come piace a te l importante è che continui a farlo finché non vieni senza mai fermarti QUALUNQUE cosa succeda. ORA VAI ".
Il suo sguardo tradiva l'eccitazione la frenesia del gioco, sembrava una bambina a cui avessero ricomprato il gelato caduto per terra, anche per lei c'era una altra possibilità, poteva ancora essere SCHIAVA , poteva godere ancora, la sua testa era piena di emozioni pensieri da quando lo scambio di Email era iniziato i suoi orgasmi erano sotto il mio controllo ed ora era una settimana che non provava un orgasmo, molte volte era arrivata al limite e si era dovuta fermare ma ...oggi no...
"oggi nella Email mi è stato ordinato di godere!!" così pensava Silvia
...si alza di scatto, un secondo misto di eccitazione paura, in effetti potrebbe ancora scappare lasciar perdere non sa dove la porterà tutto questo, ma sono dubbi inutili il sua sguardo è già rivolto alla scritta "toilette"..attraversa il locale, non si guarda intorno, davanti alla porta si ferma l'istinto la porterebbe a guardare se qualcuno la segue è sicura che la sto guardando, ma ha già sbagliato una volta, con la sua curiosità aveva appena rischiato di perdere tutto non poteva permettersi altri errori.
Silvia apre la porta del bagno, entra la socchiude guarda quel bagno stretto un lavandino sulla sinistra uno specchio, poco più avanti il gabinetto, non troppo pulito come immaginava
"nei bar e sempre così" pensava
era sempre stata così schizzinosa prima nn amava i bagni dei locali, perfino a scuola provava un certo disgusto
"Almeno c è la carta igienica" pensava guardando il rotolo appeso al muro.
Riveste la seduta del gabinetto con la carta, così era stata abituata a fare, si slaccia la giacca...il suo seno inizia a intravedersi, una seconda non è grande ma è un bel seno sodo tondo, lo guardava orgogliosa,molti sguardi erano caduti nelle sue magliette scollate, l areola dei capezzoli è piccola nn troppo scura, sono le punte dei capezzoli che sono grandi e ora svettano come de chiodi dure, eccitate, sfila la giacca l' appoggia al lavandino, la gonna scivola per terra, si sporcherà pensa di si ma nn le era stato detto di toglierla solo abbassarla.
Si volta verso lo specchio, si guarda, sorride
" ė depilata come vuole Lui "
tradita dai suoi pensieri la mano scivola fra le gambe accarezza le labbra del suo sesso, sente il suo corpo fremere la pelle è liscia come nn lo era mai stata prima.
Da quando ha iniziato lo scambio di Email con Lui molte cose erano cambiate l aspetto della sua intimità era una di quelle, sparito il cespuglio che aveva prima ora le labbra del suo sesso erano esposte ben in vista.
Anche il suo corpo era cambiato in queste settimane è diventato così sensibile ad ogni parola del Suo Padrone, ad ogni Email che arrivava, sentiva le labbra della sua figa bagnarsi, schiudersi....ma mai come ora, mai si era spinta oltre le mura della sua stanza, ora la sente pulsare da sola schiusa morbida e piena di succo, gli umori stanno già bagnando la pelle delle interno coscia.
Guarda per terra, una borsa di plastica scura, si siede sulla tazza del gabinetto, apre la borsa, la benda nera, un vibratore..
" non è troppo grande per fortuna"
la sua figa era ancora stretta aveva avuto sempre paura delle dimensioni, ora teneva quel oggetto a forma di cazzo tra le mani prova ad accenderlo .. vibra ...lei trema... le sue gambe si schiudono come se lo cercassero...
"oddio cosa mi succede mi sento così Troia..lo voglio lo voglio dentro...."
Questi pensieri la riportano alla realtà ora si rende conto di dove è, queste emozioni la fanno entrare in un mondo tutto suo come in trance, ma ora è lì quasi nuda seduta sulla tazza di un bagno in un bar con un vibratore fra le mani, vede la porta schiusa sa che potrebbe entrare chiunque, la cosa la terrorizza, la eccita, vuole fare presto, prende la benda la gira intorno agli occhi ...BUIO.......non ha molto tempo, spera solo che visto quanto è eccitata la cosa duri poco nessuno deve arrivare.
Prende il vibro lo passa fra le labbra premendo appena dentro cerca il clitoride lo stuzzica con la cappella fredda e dura ...vuole fare presto accende il vibro..una scossa al clitoride, le vibrazioni la fanno gemere ...il rumore...il rumore del vibratore sembra così forte in quel bagno .....
"oddio si sentirà da fuori .....no non posso non voglio spegnerlo devo solo fare presto..."
È troppo presa, eccitata è preoccupata per sentire la porta aprirsi, non faccio nessun rumore la guardo in silenzio, sta trattenendo i gemiti a fatica, il vibratore sparisce nel suo sesso..lo preme a fondo, spinge forte, si sta scopando le mani sul vibratore sono due adesso presa dalla eccitazione dalla frenesia del suo piacere sembra sul punto di godere.....
All improvviso si ferma forse ha capito che c è qualcuno, prima che possa dire qualcosa "SCHIAVA , non fermarti sono qui davanti a te..."
....il suono della Mia voce calda deciso la tranquillizza, la sua mano riprende a muoversi
"Si ...Padrone "...le sue uniche parole escono dalle sue labbra tra i suoi ansimi.
Mentre il vibro continua a sparire dentro di Lei.
Mi avvicino slaccio i pantaloni e sfilo il cazzo,turgido col sangue che pompa nelle vene e lo tiene dritto duro, lo avvicinò alle sue labbra, può sentirne il profumo lo sfiora con le labbra ..lo bacia ... con la mano libera lo vorrebbe prendere, la blocco e premo la cappella alla sua bocca, senza dir nulla le sue labbra si schiudono e dalla punta avvolgono la cappella succhiandola tutta nella bocca, non si ferma la sua bocca scende lungo il cazzo fino a che le labbra si scontra col bacino, il cazzo in gola, sa come deve fare, nello scambio di Email ero stato chiaro su come deve usare la bocca..rimane così senza riuscire a respirare, finché resiste, finché non si libera di colpo per riprendere fiato.
Abbasso lo sguardo, un filo di saliva lega le sue labbra alla mia cappella, un breve attimo di respiro e poi la sua bocca riprende a cercarlo, lo sento come succhia la punta come stuzzica il buchino del cazzo con la punta della lingua, lo sa che mi piace sa cosa voglio da lei, le labbra scivolano ancora avvolgendo tutto il cazzo, lentamente si gusta ogni centimetro del cazzo che invade la sua gola, succhia sente la cappella gonfia scivolarle in bocca, in gola, la testa si muove ancora lungo tutto il cazzo ..nn smette di succhiare, pompare quando le labbra si liberano dalla cappella un gemito esce dalla sua bocca....la mano sul il vibro non si ferma continua a farlo scorrere nella figa, il ritmo è dettato dalla sua bocca sul mio cazzo...nn resiste più i brividi del orgasmo si fanno più forti aumenti il ritmo vuole godere da troppo tempo nn lo fa, ..è il punto di non ritorno nn può più trattenersi neanche se glielo ordinassi IO...la sento tremare la sua testa perde il ritmo le gambe spalancate tremano..le vorrebbe stringere le sento scontrarsi stingere le mie.
L orgasmo esplode improvviso,la bocca si stacca dal cazzo ...vorrebbe urlare dal piacere ..il suo corpo e attraversato da una scossa che dalla figa si diffonde al cervello ai piedi,.. un solo attimo un gemito che s'interrompe di colpo quando la mia mano afferra la sua testa e la spinge ancora contro il mio cazzo, la bocca aperta si riempie invasa dalla cappella, la spingo premendola con forza contro di me...trema la sento gemere ancora soffocata dal cazzo in gola, non può urlare come vorrebbe..ma può godere ..e lo fa ..gode ancora, la figa sembra impazzita pulsa di vita propria anche quando il vibro si sfila, il piacere dell'orgasmo si ripete ad ogni pulsazione.
Inizio a scopare con forza la sua bocca, le spinte si fanno più veloci ....profonde, il cazzo pulsa...vorrei assaggiasse il mio sapore senza perderne neanche una goccia, ma oggi mi ha già deluso, ha sbagliato e ancora merita tanto onore, non ha diritto a bere il MIO seme, il cazzo appare e scompare dalle sue labbra spingendo con la testa e il bacino lo vedo sparir fino alle palle, la sua lingua le lecca ogni volta , sento il cazzo pulsare...riempirsi di sbora, sfilo il cazzo dalla bocca giusto in tempo..il primo schizzo arriva liberatorio colpendola in viso...nn smetto di schizzare puntando la cappella al suo seno, pulsa e schizza fino a che le palle sono vuote.
La guardo ė sfinita dagli orgasmi, si è lasciata andare su quella tazza da bagno senza più remore, mai avrebbe pensato di trovarsi così in un bagno pubblico .. la mia sbora cola dalle guance lungo il mento, gocce che cadono sul suo seno già ben dipinto dai miei schizzi, appoggio il cazzo alle sue labbra, e... come il bacio del principe azzurro la fa risvegliare da quella trance, con dolcezza cerca la punta del cazzo, con le labbra lo bacia, lo lecca ripulendolo dalla sborra, quel sapore che desidera tanto sentire, gustarsi fino in fondo lo può solo degustare in quelle poche gocce rimaste sul cazzo, lo pulisce con cura ed io la guardo ...
"diventerà una brava schiava...."
La lascio godere del mio sapore per qualche momento.
Mi sposto ora mi posso rivestire....
" brava Schiava. Adesso rivestiti senza pulirti, dovrai portare il mio profumo finché non arrivi a casa.lasciami uscire da questo bagno, aspetta un paio di minuti poi esci anche tu, torna a casa presto avrai nuovi ordini"
Esco lasciando dietro di me la porta schiusa.
Rimasta sola nel bagno, Silvia si alza a fatica le gambe tremano ancora, si riveste con la sbora che si fa appiccicosa sul suo seno, le gambe bagnate dai suoi umori ora che in piedi li sente colare sulla pelle lungo le gambe...si toglie la benda....si guarda allo specchio, gocce di sbora sono rimaste sul mento...d'impulso apre l'acqua del lavandino, vorrebbe togliere almeno quelle gocce dal viso, il loro profumo è una tentazione costante sotto al suo naso, nn può lasciarle li...
Si guarda riflessa nello specchio sul suo viso appare un sorriso, un sorriso nuovo diverso come non l aveva mai fatto, passa un dito sul mento, lo appoggia alla bocca lo spinge piano fra le sue labbra..succhia ..nello specchio il suo viso ..pulito
"ecco la goccia ora non c'è più" ..lo pensa ad alta voce...e guardandosi allo specchio dice..
"Silvia sei davvero una gran troia..."
Adesso può chiudere l'acqua, che poi nn è servita a nulla esce dal bagno, cammina fra i tavoli pieni di gente, la sbora QUELLA sul seno è ancora lì la sente che piano piano scende ancora ..sorride da sola ... chissà se la vedranno se qualcuno sul autobus ne sentirà la puzza ...la figa è sempre così calda bagnata, esce dal locale ...
..Ora ha un solo pensiero per la testa...."SCHIAVA".

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